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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio pubblicati dal 07/28/25 e localizzati in Risposte
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I miei due cents: Ci sono dei momenti in cui devi essere presente, dare il massimo e riuscire a sfruttare al meglio le circostanze positive che ti capitano per portare a casa un risultato straordinario, ancorché insperato. Non è semplice. Ci vuole talento. Ci vuole carisma. Ci vogliono i coglioni… Ecco perché credo che mai come oggi la Ferrari abbia tratto vantaggio dalla presenza del suo Presidente in Ungheria. John, con il suo innegabile carisma e competenza, è riuscito a mettere tutto il team nelle condizioni di estrarre il massimo del potenziale della vettura. Peccato che ne abbia giovato solo la seconda guida, a quanto ho capito il presidente non è riuscito a trasmettere il suo calore ad Hamilton per problemi di barriera linguistica; ma oggi come non mai il messaggio è chiaro: se il presidente c’è, la Ferrari c’è. Come ho detto prima, ci vogliono i coglioni… e John Elkann oggi c’era!15 punti
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Comunque io sto assistendo una discussione surreale: sotto i vostri nasi tutti i santi giorni entrano ed escono qualsiasi auto in qualsiasi tipo di cancello che sia Ferrari, Stellantis, Vag o simili. A volte le auto di Benchmark i Marchi se le comprano e se le portano pure a spasso per fare le comparazioni in pista per quello o quel motivo. È la normalità. Dentro Ferrari ci può essere pure roba molto meno pregiata e di segmento diverso, perché è così che si lavora nell'automotive. I reparti di Benchmark non si preoccupano del marchio che c'è sul cofano: l'obiettivo è studiare le soluzioni e come vengano implementate nel bene o nel male. Figuriamoci se a Ferrari o a chi le comprerà fregherà qualcosa di un articolo su internet o di quattro persone che commentano su un forum.13 punti
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Vi state facendo un mucchio di (inutili) seghe mentali......12 punti
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I benchmark si fanno anche a fine conoscitivo. Non è che per forza hanno preso Xiaomi a riferimento. Tra l'altro chissà quanti altri bev sono entrati lì e non avete visto. È la normalità.11 punti
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Esteticamente per me rimane la più bella (o meno inguardabile) della categoria, temo anzi che il restyling l'appesantisca troppo, visto che rispetto alla concorrenza si distigue per la pulizia, ma al fintofuoristradista d'oggidì piacciono le linee sovraccariche...10 punti
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Buona parte del vantaggio dell’elettrico è ricondotta a questa voce, fondamentale peraltro, ma dovuta quasi esclusivamente a scelte di favore del legislatore. L’esenzione totale del bollo (tassa di cui non sono un estimatore) su veicoli da oltre 300 cavalli è chiaramente paradossale, anacronistica (rimanda ai tempi in cui gli acquirenti dell’elettrico erano alcuni pionieri isolati che si prendevano la Nissan Leaf prima serie) oltre che sfrontatamente regressiva, andando ad agevolare chi ha già ampia possibilità di spesa con buona pace del possessore di Punto Classic per necessità. Per non parlare dell’accesso alle ZTL, le quali dovrebbero decongestionare i centri storici dal traffico veicolare a prescindere dall’alimentazione. Ciò detto, la mia non è una guerra contro l’auto elettrica in sé: nel momento in cui questa soluzione mi convenisse, il giorno dopo andrei ad acquistarne una. La mia obiezione è di merito ed è la seguente. Se come tu hai detto alla fine del post, nel giro di un decennio scarso (cioè domani mattina) l’elettrico avrà preso il sopravvento su tutto il resto perché intrinsecamente migliore, qual è il senso di mantenere queste antipatiche disparità fiscali, e perfino di vietare e sanzionare tutto ciò che non è elettrico? Sto elettrico non dovrebbe vendersi già da solo? N.B. Questa non è un’obiezione al tuo post. Anzi, lo scenario ideale per me sarebbe proprio: “scelgo l’elettrico perché mi conviene”, non perché mi viene reso artificialmente PIÙ conveniente mettendo una parte dei miei costi in conto alla fiscalità generale. Questo poteva avere senso come incentivo quando era veramente una scelta pionieristica e temeraria, non adesso che è diventata un’opzione come un’altra, per di più prediletta dai clienti a medio/alto reddito. Non mi piacciono le tasse sul lusso, ma ancor meno i “graduidamende” sul lusso.9 punti
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Premessa: non vorrei parlare dell'auto in sè ma dell'esperienza da venditore/agente di commercio che dal classico diesel passa ad elettrico. L'auto comunque è una 83kwh seg E. wltp circa 540km. Anzitutto ho solo 7000 km e solo 2 mesi estivi di utilizzo, con l'inverno si sà che la situazione può cambiare. -Consumi : come guida sono attorno ai 19kwh/100km facendo 70% autostrada 20 extra , 10 urbano andando normalmente ma accelerando sempre dolcemente) , ma attenzione, tra perdite in ricarica e utilizzo dell'auto da spenta (clima sedili ventilati accessi da fermo, antifurti vari, telecamere etc etc) i miei calcoli danno circa un 21/22 kwh/100 reali da "bolletta". I 380/400 km si fanno senza problemi con full adas e clima attaccati. Poi considerate che se la batteria va scaldata/raffreddata pre/post carica nei primi km vedrete consumi importanti. -Guida : eccezzionale, sei rilassato, subito in velocità (sopra i 140km/h) ti pare rumorosa perchè senti i pneumatici e il vento... poi quando risali su un ICE comprendi che il miglioramento è marcato. L'accelerazione tolti i primi giorni dove la usi per spaventare gli amici non è che la usi sempre, diversa la ripresa anche a velocità autostradali, per dire il 110-150 è quasi immediato. Supplesse incredibile e il drivetrain si accorda alla perfezione agli adas essendo già "digitale" -Ricarica : premesso che io carico in ufficio sino al 80% sempre (batteria nmc) e in pratica fuori ho caricato forse 12 volte sempre ad HPC, ho trovato alcune scomodità: ergonomia delle colonnine sempre diverse anche come piazzamento fisico (io ho presa a dx dietro), alle volte scomode d'accesso, io penso che il top sarebbe direttamente convertire aree di servizio, quindi avere tettoia e colonnine nel mezzo che chi rifornisce non deve fare manovra. SUi tempi non mi lamento in 20 min fai un bel rabbocco. Di giorno lavorativo non c'è nessuno, il sabato e ora nell'esodo c'è tanta gente che rifornisce, il segreto stà in questi casi nel fermarsi dove costa tanto... fai rabbocco e pazienza spendi magari 5 euro in più ma non aspetti 20min.. Io dopo vari test sono arrivato alla decisione di usare i tesla supercharger (non ho tesla) , costano meno sono potenti e sono ben diffusi, inoltre fatturano ogni volta subito e dall'italia (molti provider fatturano dall'estero). Ho fatto solo una prova in carica AC alle colonnine e mi è bastato, è terribile anche solo pensare di doversi attaccare il proprio cavo pesante. Ecco deve migliorare la gestione della carica in hotel, ad oggi solo nei 5* sei certo di un buon servizio (senza arrivare all'eccesso di un hotel di lusso che ha colonnine in ogni posto auto ) , sotto dai 3 ai 4* vai a fortuna, ho trovato gente seria e gente che se ne fregava... -Costi : alla fine i risparmi rispetto al diesel come carburante/energia elettrica ci sono ma non sono fondamentali, per dire che se si ricarica alle colonnine si spende uguale al diesel (stando attenti a dove si carica) , si risparmia qualcosa caricando in azienda/casa e tanto ovviamente col fotovoltaico. Il grande vantaggio oggi è la fiscalità, come fringe benefit aziendale costa una frazione di un ICE, non paghi bollo/superbollo (auto da >300cv incide), spesso non paghi posteggi ed entri in ZTL. Poi se uno cerca bene ci sono auto BEV su cui trovi rate NLT molto molto convenienti (nel mio caso circa -30% rispetto a omologa DIesel) soprattutto per categorie come aziende/agenti/assicuratori. Per dire praticamente spendo come una seg D e invece ho una E. Cosa manca: sicuramente servono più colonnine Hpc (secondo me basta 200kwh di punta), le applicazioni V2L e V2G saranno senz'altro killer application per il mondo Bev sarei curioso di provarle, una cultura generale, chi sale con me o glielo dico che ho preso una bev mi dà del matto col mio chilometraggio e fà la solita domanda "quanti km fai di autonomia". Sicuramente avere un comodo punto di ricarica a casa/azienda aiuta tantissimo, senza ad oggi non la consiglierei. La mia auto deriva da un progetto multienergia, e su questo vedi dei limiti, banalmente il coperchio della presa elettrica lo apri molte volte di più e lo avrei preferito elettrico, tutti devono migliorare le app, queste auto ti obbligano ad averle e secondo me và migliorata ancora la stabilità dei sistemi (un paio di volte ho dovuto aprire l'auto con la chiave fisica). Mia conclusione : le Bev sono il futuro ma anche il presente, se viste in prospettiva con gli ampi miglioramenti che possono avere sia come efficenza che come batteria penso che nel giro di 5/7 anni prenderanno agevolmente il sopravvento.7 punti
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dopo aver visto l'intevista mi sento in colpa per averci scherzato, di sicuro è in difficoltà, però non lo vedo reagire , a mio avviso non è un discorso di capacità di guida, ma più di testa. Capisco che a 40 anni dopo 7 mondiali, è difficile ritrovare quella carogna, ma cavolo deve reagire!7 punti
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tipo così e pensare che quei geni della regia hanno trasmesso il giro di riscaldamneto di lancio di Norris e nemmeno il tempo di Chrales nonostante 2 fucsia, ottimi, il giro della vita e nessno ha visto niente....7 punti
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Norris e Piastri sono due bei piloti, in particolare il secondo. Leclerc e Verst. sono altro....7 punti
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nonostante sia una dei marchi della galassia VAG, è forse l'unico che comprerei del lotto, perché ha negli interni ed in alcune piccole libertà progettuali delle chicche che gli altri del gruppone non considerano (una fesseria: il portaombrelli nella portiera in stile Rolls, come lo era sui modelli di lusso progettati da Laurin & Klement)7 punti
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Buonasera, dopo 430.000 km la trasmissione automatica della Insignia a del 2010 mi ha abbandonato e, poiché comunque il motore ormai era arrivato ad un discreto consumo di olio, l’ho demolita e ne ho presa un’altra del 2015 per 5800 euro fatta e finita, tagli andata e passaggio incluso. Prezzo direi ottimo per la tipologia e di 3000 euro più basso rispetto ai prezzi medi da Roma in giù ( causa euro 5 molto incerto al nord italia ) e credo anche perché nessuno youtuber ne parli, visto che ultimamente se qualcuno di influente parla specificatamente di un auto, i prezzi di quest’ultima salgono inevitabilmente… Sono ritornato su Insignia poiché, da amante SAAB, la ritengo la degna erede spirituale di un marchio ormai chiuso da più di 10 anni. Le chicche della Insignia restyling arrivano sempre alla guida che, grazie al cambio manuale, restituisce una maggiore affidabilità. Ho preso la versione 2.0cdti 140cv 104g ( emissioni di co2 ) che già di serie in versione Cosmo ha quello che mi serve. Cosa perde rispetto alla pre facelift? Perde la presa accendisigari nel vano bagagli, perde la ruota di scorta in favore di un kit di gonfiaggio ma guadagna dove? Doppio pulsante apertura/chiusura simultanea di tutte le serrature, presente sia sulla portiera lato guida che su quella passeggero, ma soprattutto una chicca delle chicche: il sistema multimediale Opel di serie, collegato al Bluetooth, in caso di attivazione microfono smartphone per chiamate o per messaggi vocali, riduce automaticamente la velocità della ventola della climatizzazione, per rendere più udibile la voce da parte dell’Interlocutore, questa è una funzione che non ho visto neanche su una Maybach da 200.000 euro. Come va il 2.0 da 140cv? Fermo, poi la rapportatura lunga di certo non aiuta in ripresa, comunque lo sapevo e sono contento così, l’ho scelta volutamente meno potente, unico proprietario e a 9000 euro circa in meno rispetto alle coeve Premium. E’ un cambio abbastanza turistico, poco comunicativo e che va interpretato nonché assecondato, più che altro nelle prime 3 marce e nel passaggio tra 3a e 5a, che se non ben accompagnata, rischia di trasformarsi in un altro ritorno in 3a marcia ( fortuna che ha una 3a da 160 orari indicativi quindi nessun problema ). I consumi sono l’antitesi di quelli della ex Insignia automatica, li eravamo tra i 10 ed 14 con asticella sempre verso i 10, qui siamo tra i 17 e i 20 e facendo solo urbano o solo autostrada ai 130 di gps, e’ quasi impossibile percorrere meno di 16 a litro. I sedili rimangono le ottime poltrone già apprezzate sulla versione più datata e continuo ad apprezzare lo schienale reclinabile a “ catapulta “, cosa che per chi a volte dorme in auto come me è molto comoda . Difetti? Il display e il multimedia se impostati con luminosità automatica hanno un po’ di ritardo appena fuori dalle gallerie.7 punti
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A mio modestissimo parere gli unici investimenti che avrebbe avuto senso fare su questa Tonale dovevano essere sul tema motori. Lo stile ahimé è compromesso dal progetto di partenza. Proporzioni goffe, linea di cintura alta, effetto ruotine e passo corto. Hai voglia a riprendere i listelli della 33 e rivedere il paraurti anteriore.7 punti
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https://ruoteclassiche.quattroruote.it/addio-a-ercole-spada/ su tutte, 2 auto disegnate da lui: mi dispiace molto, avevo avuto modo di "conoscerlo" (in realtà gli avevo stertto la amno e scambaito si e no poche parole) anni fa, sono stato alunno di suo figlio ai tempi dello IED, un signore, nel vero senso della parola. La Giulia TZ è tutt'ora una delle mie auto preferite6 punti
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Sono mesi che il venerdì mando un breve messaggio a Leclerc per ricordargli che deve “fare quello che sa fare meglio in qualifica, perché io punto sempre su di lui al sondaggione” Ieri finalmente mi hanno detto che avevo il numero vecchio (ecco perché non mi rispondeva) e mi hanno dato il suo nuovo recapito. A quanto pare ha funzionato! 😂6 punti
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E pensare che basterebbe cambiare il colore delle parti in tessuto/pelle degli interni (generare un po' di contrasto cromatico, quindi) e sembrerebbe un'auto completamente nuova.6 punti
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comunque questa camuffata è già più proporzionata della n°8... non so come gli sia uscita quella zozzeria6 punti
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mah, secondo me non è proprio così. niente è eterno, tutto dipende dalla percezione delle nuove generazioni, se ci dovesse essere disinteresse in Ferrari caleranno le vendite e basta, è fisiologico. L’errore che si fa (anche qui) è credere che i valori di una persona ante-anni 90 siano gli stessi dei post 2000.6 punti
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Quella fotografata è una SU7 Ultra : - 3 motori per un totale di 1.548 CV - accelerazione da 0 a 100 km/h in 1,98 secondi - velocità massima è di 350 km/h. - batteria da 630 km nel ciclo CLTC, 11 minuti per la ricarica dal 10 all'80% - Nürburgring in 7:04:957 nuovo record per veicoli elettrici di serie E' il benchmark di riferimento per una sportiva elettrica di serie, una Ferrari non può essere da meno dal punto di vista tecnico, anche se come detto sopra il target è molto diverso, che bada anche al valore de marchio, al design ed alla qualità degli interni. La SU7 Ultra in Cina costa l'equivalente di 70 K, ma la Ferrari Elettrica costerà almeno 5 volte tanto, un pò la differenza che c'è tra uno smartphone Xiaomi ed un iPhone, che come prestazioni si equivalgono, ma hanno clientele diverse. Non a caso questa Ferrari pare si stata disegnata in collaborazione con Jhonny Ive ex designer Apple.6 punti
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A momenti mi conviene di più prendere una Ypsilon LX pronta consegna che non una Grande Panda Icon con gli accessori che gli servono. Il che la dice lunga su quanta confusione c'è nell'offerta dei marchi STLA. C'è bisogno di più coerenza, se una macchina è low cost lo deve essere in tutto, ad iniziare dal prezzo.6 punti
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Non diciamo stronz...con paragoni assurdi. È una vettura come un altra. Ferrari non è onnisciente come azienda. In altri campi c'è chi è più avanti di lei e quindi va a riferimento.6 punti
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Intervista con Philipp Seidel, Pricipal automotive ad Arthur D. Little Vogliamo davvero renderci dipendenti? Signor Seidel, quando due anni fa abbiamo parlato di una possibile rimonta degli europei, lei sembrava ancora cautamente ottimista. E oggi? Seidel: Ora sono decisamente più pessimista. Se si guarda alla mappa europea, si nota che solo nell'ultimo anno sono stati dismessi circa 500 gigawattora di capacità produttiva di celle. In Europa esistono anche gigafactory realizzate, ma sempre più spesso da produttori asiatici di celle. Noi, aziende e consumatori, dovremmo investire molto denaro per colmare il divario con la Cina. Ma manca la disponibilità a investire. Per quali motivi esattamente? Seidel: Uno dei motivi è che la Cina produce elevate sovraccapacità e le immette sul mercato mondiale a prezzi non sostenibili. Un chilowattora di capacità della batteria LFP costa solo 35-50 dollari USA a livello di cella sul mercato spot, e questo già da un anno. Apparentemente non ci sono restrizioni alle esportazioni, poiché i cinesi hanno bisogno di sfruttare il loro potere e vendere le celle in tutto il mondo. In questa situazione, avviare una produzione europea è una sfida estrema. Un altro problema che ci ha colti di sorpresa è la grande tendenza verso la chimica LFP. La maggior parte degli attori ha puntato sull'NMC nella pianificazione, ma ora è chiaro che sono necessarie celle al litio-ferro-fosfato per costruire auto elettriche accessibili nel segmento di massa intorno ai 20.000 euro. Anche se avessimo le fabbriche, non potremmo produrre ai prezzi cinesi... Seidel: ...perché la nostra struttura dei costi non lo consente. E perché i finanziatori non sono disposti a operare con rendimenti bassi o negativi. E perché le condizioni di lavoro e la situazione energetica da noi sono molto diverse rispetto alla Cina. E perché la regolamentazione a Bruxelles e Berlino, pur perseguendo obiettivi ben intenzionati, crea in realtà incertezza. Non esiste ancora un obiettivo chiaro e concordato, né un sostegno coerente alla politica industriale su larga scala. Dove saranno i costruttori automobilistici europei tra qualche anno? Seidel: Uno scenario positivo sarebbe quello di poter creare a medio termine joint venture per la produzione di batterie che sfruttino il know-how asiatico. Se poi, forse a metà degli anni 2030, le gigafactory, le catene di fornitura e anche il riciclaggio funzioneranno a costi competitivi, si sarà raggiunta una certa indipendenza. Lo scenario negativo prevede che l'Europa non riesca a gestire la produzione e rimanga permanentemente dipendente dai fornitori asiatici. Cosa significherebbe questo a lungo termine? Seidel: La batteria è una questione geopolitica strategica, al pari dei semiconduttori, della tecnologia per le energie rinnovabili e dell'intelligenza artificiale. Naturalmente in Europa possiamo dire che altri sono in grado di produrre a costi inferiori. Ma vogliamo davvero dipendere da loro in questi settori? A lungo termine, la conseguenza potrebbe essere quella di rinunciare alla nostra industria automobilistica e guidare solo auto cinesi. (auto motor und sport, Johannes Köbler / traduzione Deepl)6 punti
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In realtà continuo a non capire (da parte di TUTTI) perché incaponirsi coi navigatori proprietari, quando CarPlay fa praticamente tutto e lo fa molto meglio.5 punti
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La signora Maria ha anche 50 anni, non ha idea di come funzioni un cambio automatico e trova la Pandina 1.0 ibrida già "troppo tecnologica". Fonte: il 97% delle mogli dei miei coetanei / delle mie coetanee (che conosco, ovviamente). Ma io vivo in paese, ho altri spazi che in città. Credo che oggi, l'ostacolo vero da superare per acquistare un'auto elettrica sia psicologico (oltre che economico....).5 punti
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Polestar si ritira dalla Cina 😅 vendute solo 69 auto nel primo semestre in Cina… La strategia di Geely di creare 50 brand a quanto pare non funziona… negli ultimi mesi oltre Polestar anche Zeekr e Lotus sembrano aver difficoltà… A questo punto dobbiamo aspettarci nel giro di un paio di anni che ritornino ad essere delle Volvo, cosa sensata visto che ne condividono oltre allo stile e alla meccanica anche la rete di vendita…5 punti
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ne sei sicuro? Ferrari è Ferrari, Lucid o xiaomi, con tutto il rispetto, chi c@zzo sono in ambito automotive? Metti una xiaomi accanto ad una 296, vediamo qual'è tra le due che la gente vorrebbe, anche se la S7 va il doppio magari. Tra venti o trent'anni ne riparliamo magari, ma ad oggi, una xiaomi non è altro che uno smartphone con le ruote che va tantissimo, una Ferrari invece abita in un altro pianeta. Tenete sempre presente che ciò che fa la tendenza sono ciò che comprano i miliardari. Quando tornerà, prepotente, il cambio manuale sulle marche di lusso (perché tornerà...statene certi), quello sarà il plus. Il vero lusso non sarà avere l'auto più veloce, ma bensì l'auto che ti fa guidare, non il tablet dove guardarsi netflix tra una ricarica e l'altra. Altra cosa, pure le auto classiche e youngtimers avranno un ruolo fondamentale, probabilmente ancor più che in passato, man mano che gli anni passeranno. Per cui, 2000cv? Bello, figo....ma alla fine dei conti....solo scatole vuote. Se vai via con una xiaomi (ad oggi) non sei un figo, se vai via con una F8 si. punto. Dato che la prestazione pura ormai è ottenibile con vetture "mass market", il futuro del lusso è l'opposto. blasone, lusso, esperienza di guida, meccanica. lasciate perdere lo zero-duecento, che tanto è un mero dato fine a se stesso, perché una lucid non potrà mai pareggiare una Ferrari a livello emozionale, anche del mero "possesso" di un oggetto di culto. La ricchezza è la diversità rispetto alla massa, e certi brand riusciranno sempre ad offrire la diversità, il "next level". Non focalizzatevi sulla prestazione pura, perché se così fosse, anche una M3 elaborata da 1000cv dovrebbe impensierire una SF90, e invece, messi di fianco.....non c'è proprio paragone.5 punti
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sì probabilmente questa è una versione wannabe, al più plastica catarifrangente come sulle Alfa anni '90 (citare a sproposito AR in una discussione su Dacia> fatto ).5 punti
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Numeri impressionanti per ogni tipo di batteria e siamo solo nel 2025. Già così hanno raggiunto livelli che sembrano persino eccessivi per l’utilizzo normale di un’auto. Mi vien da ridere a pensare a quelli che criticano l’auto elettrica sull’autonomia e i tempi di ricarica, qui parliamo di 600 km in 4 minuti. I social e i bar sono ancora pieni di gente che dice che “l’auto elettrica è già morta”, di questo passo l’auto termica non arriverà al 2030 altro che 2035.5 punti
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Ho molti cari amici cechi, e mi sembra realistico quello che mi hanno detto: in Skoda, forse per il loro passato automobilistico e il loro nazionalismo orgoglioso, sono tutti attenti a ogni livello alla sfida con il resto del gruppone, sfruttando la loro parziale autonomia. Ci sta, sono gli unici ad essersi ribellati nel 68 ai sovietici e tutta la loro storia è antica e gloriosa. E Praga è una delle città mitteleuropee più belle che abbia mai visto, la sua antica gloria è ben presente.5 punti
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Filosa conferma il ritorno di RAM TRX a listino, molto probabilmente con il V8 6.2 S/C e con una potenza al pari se non superiore al Raptor da 700 CV.5 punti
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Perché Fiat in Germania (senza i Ducato Camper) ha registrato un calo delle vendite di 50% nel primo semestre ('25 <—> ’24) e sta cercando disperatamente di sbarazzarsi delle auto in qualche modo.5 punti
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Riporta L'argus che la prossima generazione di 500, con debutto previsto nel 2030, sarà multi-energia, dunque sia BEV che ICE/HEV e sarà basata sulla nuova piattaforma Small (e non City come l'attuale). Produzione sempre a Mirafiori. www.largus.fr/actualite-automobile/future-fiat-500-2030-des-son-lancement-elle-sera-disponible-en-electrique-et-thermique-30042722.html5 punti
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