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<angel84>

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  1. Grazie per la risposta. Mettere sul mercato due modelli rotativi sarebbe senza dubbio una eloquente dimostrazione dell'attaccamento verso i valori del marchio da parte dei giapponesi. Continuano a sviluppare un motore destinato a modelli di nicchia, perché credono nel ritorno in termini di immagine.
  2. Posteriore a parte, che non mi convince a pieno nella vista laterale, non sarebbe affatto male (per essere un ps). Spero che sia davvero la volta buona per vedere le linee di Nagare implementate degnamente su un modello di serie. Dal punto di vista tecnico il frullino turbizzato rischia di essere molto interessante. @ Matteo Tempo fa lessi che in Mazda hanno/avevano intenzione di realizzare sia una RX-7 (erede della vecchia con 2 posti secchi) che una RX-9 (erede della RX-8, 2+2 con portiere a libro come l'attuale): possibilità realistica o bufala? Personalmente mi andrebbe più che bene solo l'erede della RX-8 con linea simil-Nagare, telaio degno della vecchia e motore migliorato grazie al turbo.
  3. Per quanto riguarda la concorrenza interna ti rispondo citando Acs: A VW non fanno paura le sovrapposizioni fatte con criterio, ossia differenziando opportunamente i prodotti a seconda della caratteristiche del marchio e puntando a clientele differenti e, quindi, sovrapponibili solo in minima parte. Sul discorso italianità ne ho discusso in precedenza. Sostanzialmente il discorso è relativo e non assoluto al giorno d'oggi. Al momento sarebbe più italiana un'Alfa sotto VW per quanto riguarda il rispetto dei valori e della storia (italiana) del marchio. Sarebbero stranieri solo gli investimenti. E poi ripeto: Fiat sta diventando sempre meno italiana... Se poi per te il requisito fondamentale è che il marchio resti in mano italiane (e come detto la faccenda non è così limpida ma ha mille sfaccettature) non posso fare altro che rispettare il tuo punto di vista pur non condividendolo. Avrà le sue ragioni, per aver cambiato opinione (probabilmente anche di carattere personale). Per dovere di cronaca va detto che qualche mese/anno fa i piani di Fiat verso Alfa erano ben diversi rispetto ad ora e lasciavano senza dubbio più speranza. Nel mentre tante cose sono cambiate, tra cui lo stesso progetto 940 da quando ha preso in mano la situazione zio Fester (che fine hanno fatto barra antirollio e sdc inizialmente previste?! E l'assetto rivisto perché troppo sportivo?!). Per non parlare delle dichiarazioni di Maglionne contro gli alfisti, la chiusura del CS e degli uffici di Arese, il tentativo di distruggere il museo (cosa degna dei peggiori regimi della storia). E ci è andata bene, in quando sono certo che se Mr. Less is more fosse arrivato prima, secondo me il m-link al posteriore ce lo saremmo sognati così come il McP evoluto davanti, oltre al motore 1.750 della QV (pallottoliere alla mano ci fai due bicilindrici zio Fester con quello ). Evidentemente non possono sospendere tutto in attesa di decidere se cedere o meno (anche perché vogliono giustamente attendere l'esito delle vendite di Giulietta). La meccanica verrà comunque usata dai modelli americani e tutto sommato si fa poco a modificare i modelli di stile e rimarchiarli.
  4. I marchi Luxury nel Gruppo Fiat sono stati gestiti bene perché hanno sempre goduto di una certa autonomia. Ora come ora, per me, Maserati è a rischio, secondo me perderà l'autonomia avuta finora è verrà inglobata in tutto il carrozzone... In VW ogni marchio gode di autonomia e non solo quelli Luxury. Solo su Seat hanno fallito, ma, ricordiamolo, quando era in Fiat il marchio spagnolo non era né più né meno ai livelli di una Dacia oggi. Non sarò remunerativo per mille motivi ma almeno hanno investito nel prodotto e nell'immagine, che è già un qualcosa rispetto a chi non vuole proprio investire... A me sembra che tu stia dando per scontato lo scenario peggiore di Alfa in VW (la sorella povera e gamma iso-Seat) e quello migliore in Fiat (Alfa tra 20 anni ai livelli della triade). Innanzi tutto il futuro di Alfa in Fiat è appeso ad un filo: al successo o meno di Giulietta (ed alle stock option del 2014 ). Con l'eventuale passaggio di Alfa in VW i possibili scenari sono diversi: - nel caso peggiore Alfa prende il posto di Seat - nel caso migliore Alfa si mette a fare Audi più sportive per andare in concorrenza diretta con BMW Premesso che tra i due scenari ce ne sono in mezzo tanti altri, il caso migliore sembra molto più probabile rispetto a quello peggiore (anche se non il più probabile in assoluto). Inoltre, anche nel caso peggiore saremmo come minimo ai livelli che ha Alfa nel gruppo Fiat (che in pratica ha solo due modelli in gamma nei seg. B e C) con il recupero però di una certa identità e indipendenza che nel gruppo Fiat sono andate totalmente perdute (vedere tutta la questione degli uffici del CS e il Museo che volevano chiudere: con VW non sarebbe mai successo una cosa del genere). Certo si perderebbe l'italianità intesa come nazionalità dei capitali, ma forse recupererebbe l'italianità intesa come valori del marchio. Jag e Land Rover come li considerate? Io credo che li consideriate tutti come marchi prettamente inglesi, nonostante da anni siano in mano a stranieri. Poi con il baricentro Fiat che si sta spostando da Torino a Detroit e le produzioni che vengono spostate dall'Italia all'estero, parlare di italianità è comunque un eufemismo... Gli insider, che hanno informazioni, danno come più probabile lo scenario migliore. VW che vuole spendere 1mld solo per il marchio e null'altro, lascia intendere che ne possa e, soprattutto, voglia investirne altri. D'altra parte i tedeschi sono ambiziosi (consolidare il primato di primo gruppo al mondo) e disposti ad investire a differenza di altri. Poi se si è contrari ad un passaggio di Alfa a prescindere da tutto e tutti è un altro discorso e si è liberissimi di farlo, ma non ha senso discuterne.
  5. Vedremo con la Giulia. Che Audi abbia una impostazione più turistica è risaputo (così come è risaputo che l'immagine delle Alfa belle da guidare appartiene al passato e da oggi saranno innanzi tutto confortevoli ). Innanzitutto sotto VW gli R&D e i CS dei marchi non sono tutti a Wolfsburg. Piattaforme e banche organi sono condivise ma pur con tutte le sinergie e le condivisioni del caso ciascun marchio ha una certa autonomia. Se guardiamo i fatti in oltre 20 anni Fiat non è riuscita mai a rilanciare il marchio, ragion per cui a me risulta più facile nutrire fiducia nel progetto VW che non in quello Fiat.
  6. Concordo su tutto. L'unica certezza è che VW avrebbe più rispetto, cosa fondamentale per molti. Poi tutto il resto, ossia gamma Alfa pantografata da Seat, sede del CS, della progettazione e della produzione a Martorell, gamma simile all'attuale con auto dalle plastiche migliori e più costose, mi sembrano solo supposizioni allo stato attuale delle cose.
  7. Il dare del troll ad altri utenti e il bollare come cazzate i commenti altrui non mi sembra un atteggiamento particolarmente costruttivo. Per me argomento chiuso, mi limiterò a leggere.
  8. Se avessero fatto un'auto capace di unire i pregi di 147 e Giulietta avrebbero accontentato sia gli uni che gli altri. Il consumatore medio semplicemente non avrebbe né interesse e né capacità di percepire le differenze tra un'auto piacevole da guidare e una meno piacevole, in quanto spesso il suo giudizio è influenzato dalla pubblicità e dall'immagine del marchio. All'utente medio se gli fai guidare una Auris con la carrozzeria di Giulietta probabilmente dirà che l'auto è bella da guidare e sportiva perché ha il marchio Alfa sul cofano e l'immagine di Alfa è quella di auto dal "cuore sportivo". L'immagine che influenza tutti e sulla quale si basa poi anche il marketing, è comunque legata alle qualità del prodotto che contraddistinguono il marchio e che vengono incensate dagli appassionati (che sono capaci di percepirle). Se nel prodotto non sono sono presenti i valori del brand nel breve periodo puoi anche influenzare il consumatore medio facendo leva sull'immagine, ma alla lunga una politica del genere inficia l'immagine stessa. Perdendo immagine perdi anche il consumatore medio, oltre all'appassionato che hai perso in precedenza. L'esempio di BMW non è indicativo, in quanto a fronte di un'auto TA (non ancora uscita) ne hanno altre 20 in gamma TP/TI. Che poi puntino al risparmio anche loro è evidente, ma comunque entro certi limiti: infatti si guardano bene dall'estendere la TA a tutta la gamma. E con l'immagine che hanno potrebbero benissimo farlo campando di rendita per un paio di generazioni...
  9. Quando si fa riferimento agli interni non si indica solo la plancia (che trovo anche io molto riuscita come design) ma tutto. Pannelli porta, plafoniera, volante (e non perché è quello di Mito ma perché è proprio brutto a mio avviso) ed altre cadute di stile all'interno ci sono per me. Così come c'erano nella 147.
  10. Non vorrei cominciare per l'ennesima volta il loop, visto che mi sembra si sia detto più volte. Senza entrare nel dettaglio delle soluzioni tecniche, chiunque abbia provato entrambe trova la Giulietta meno piacevole da guidare (piacere di guida = peculiarità del marchio), a causa di uno sterzo meno diretto ed un avantreno meno sofisticato. Concordo poi che al consumatore medio, interessato ad un elettrodomestico capace di portarlo dal punto A al punto B, ciò possa non interessare, però l'immagine di un brand (che influenza poi il consumatore medio) la fanno gli appassionati e gli esperti, che poi sono i clienti fidelizzati e non coloro per i quali un'auto vale l'altra.
  11. Basta guardare il bechmark, ossia Golf, l'elettrodomestico per eccellenza. La 147 è sempre stata posizionata in modo differente (non superiore o inferiore ma semplicemente differente). La Giulietta ha peculiarità più orientate al piacere di guida rispetto a Golf ma resta comunque un passo indietro, sotto gli stessi aspetti (che poi sono quelli peculiari del marchio) rispetto a 147. Complessivamente come prodotti Giulietta e 147 probabilmente si equivalgono, perché Giulietta presenta comunque diverse migliorie, ma non è certo un prodotto superiore come sarebbe stato lecito aspettarsi (ossia mantenere ciò di buono che aveva 147 ed eliminare i difetti raggiungendo il miglior compromesso possibile). Che piaccia o non piaccia l'immagine è legata alla memoria del passato ed a certi valori ed è un qualcosa su cui tutte le aziende costruiscono il futuro attraverso la continuità di prodotto. Se la bruci cercando di ottenere il più possibile nel breve col minimo sforzo, alla lunga ne paghi le conseguenze.
  12. Il problema è che Giulietta deve fare da seg. C dell'intero gruppo, visto che le altre due non vendono (in particolare fuori dall'Italia). Partendo dal presupposto che è giustissimo condividere il più possibile in questo segmento (sono pur sempre elettrodomestici e questo vale per tutti i costruttori), si potevano realizzare tre ottimi prodotti (Bravo, Delta e Alfa), ognuno con le proprie peculiarità. Magari non venderesti 100 Giulietta, ma solo 50, ma nel totale venderesti 150 auto (50 Bravo + 50 Delta + 50 Giulietta) anziché 100 Giulietta e 20 Bravo/Delta, ragionando spannometricamente. Che poi la Giulietta sia un'ottima auto, se paragonata alle concorrenti, nessuno lo mette in dubbio. Però si sono perse certe caratteristiche tipiche del marchio, che poi sono quelle che alimentano l'immagine dello stesso. Per ora l'Alfa può ancora contare su una certa immagine e quindi essere preferita dal consumatore medio per la quale un'auto vale l'altra (e che acquista in base ad effetto novità, all'immagine del marchio, al prezzo più conveniente, ...), perdendo però l'appassionato che è quello fidelizzato e che, in genere, influenza gli altri. A lungo andare una politica del genere danneggia l'immagine e, nel momento i cui ti poni allo stesso livello di immagine degli altri, a fare la differenza è solo la percezione del rapporto qualità/prezzo da parte del consumatore medio, perché tutti i valori (e il know how) che caratterizzavano i tuoi prodotti rispetto al resto sono stati cancellati.
  13. Per fortuna ognuno è libero anche di pensarla come vuole senza essere bollato come pesante. A quanto sembra la strategia Alfa attuale è di fare da "generalista" in quando i brand Fiat e Lancia non hanno appeal dal seg. C in su. Non si hanno voglia e mezzi per investire realmente nel prodotto, cercando di recuperare i gap di immagine di ciascun brand rispetto ai competitor. Se l'obiettivo è quello di spremere il più possibile il brand (Alfa), investendo il meno possibile per ottenere risultatati nel breve (giusto il tempo di intascare le stock option) ritengo che sia quanto meno giustificata una certa indignazione da parte di chi ama il marchio. Oltre al fatto che alla lunga i nodi vengono al pettine e ciò che si perde per strada, sia in termini di immagine che di know how, con politiche rivolte a massimizzare il risultato nel breve non si recupera più tanto facilmente. Io non penso che VW voglia buttare soldi per prendere un brand in grado di sostituire Seat. I tedeschi evidentemente intravedono le potenzialità del marchio. Confronti tra una Alfiat e una VWAlfa sono del tutto ipotetici e frutto esclusivamente di idee personali e non di dati reali (diversamente da ciò che dice Ax, il quale è una fonte più che affidabile). Io non penso che VW possa pianificare una strategia peggiore di quella Fiat attuale, a maggiore ragione tenendo presente il forte investimento che è disposta a fare solo per il brand. Alfa rischierebbe anche sotto VW in quanto anche i tedeschi non sono di certo infallibili. Però almeno sono ambiziosi e disposti ad investire, due parole che sono tabù al momento in Fiat.
  14. Una settimana fa circa, in ritorno da Torino, ho avvistato un esemplare camuffato sull'A1 nei pressi di Roma. Non ho potuto fotografarla ma le impressioni sono state positive.
  15. Sono sicuro che a parti invertite, ossia se Hamilton fosse stato davanti a Vettel, tutti avrebbero accusato la direzione gara di favorire Hamilton facendo entrare la SC dopo di lui e nessuno avrebbe dato tanta importanza all'eventuale sorpasso di Vettel sulla SC con sanzione. Concordo. Hamilton ha sbagliato e nessuno lo può mettere in dubbio. Ma non vedo in che modo la sua scorrettezza abbia influenzato la gara della Ferrari. La gara è stata falsata ma la colpa non è certo di Hamilton ma del regolamento e della direzione gara. E sarebbe giusto che le accuse andassero in quella direzione. :clap Mi sembra evidente che qualsiasi cosa faccia Hamilton venga ingigantita. La sua colpa è di non essere vestito di rosso...
  16. Ancora una volta la SC risulta dannosa, privandoci del duello tra Vettel ed Hamilton ed alterando le posizioni. Detto ciò trovo patetico l'attacco ad Hamilton da parte di Alonso e della Ferrari tramite il suo portavoce. Che l'inglese abbia violato il regolamento e che la sanzione sia stata ridicola è palese. Ma più che all'inglese la colpa di tutto ciò è da attribuire ad un regolamento sballato, soprattutto per quanto concerne la SC, che porta al crearsi di situazioni paradossali. Hamilton o non Hamilton la Ferrari ha commesso degli errori, così come lo spagnolo, superato persino da Kobayashi. Ci fosse stato Kimi al suo posto... Spaventoso l'incidente di Webber. Per fortuna il livello di sicurezza raggiunto dalle F1 attuali è elevatissimo. Vettel e Hamilton, a mio avviso, si confermano i piloti più talentuosi. A me l'atteggiamento al limite dell'inglese piace, mi ricorda i grandi del passato. Deludente la Ferrari sia per quanto riguarda le prestazione dell'auto sia per i soliti errori di strategia. Ottimo Kubica, pilota secondo me sottovalutato: in Renault sta facendo meglio di quanto fatto dal fenomeno Alonso nelle passate due stagioni.
  17. Ovvio che gli stipendi non rappresentano né un valore assoluto né l'unico metro di giudizio riguardo le capacità di un calciatore, però rappresentano comunque un indice. Ci sono casi di giocatori strapagati e sopravvalutati così come di giocatori sottovalutati (ad esempio Milito fino ad un paio di anni fa). Però fondamentalmente i grandi giocatori giocano nei grandi club europei e sono ben pagati. Penso che sulla carta non ci fosse paragone tra l'Italia e le altre del girone. Come giustamente dici, il calcio resta un gioco di squadra e l'organizzazione di gioco e la tattica restano elementi alla base del gioco per quanto le prodezze del singolo possano dimostrarsi decisive. La mancanza di gioco, di idee ed anche di grinta credo possano essere imputabili ad un pessimo lavoro di Lippi. Tutto ciò al di là dei giocatori lasciati a casa, su cui si può discutere all'infinito senza trovare una convergenza di idee. Però credo che nessuno possa dire che non via sia stato un fallimento totale e questo è il succo del mio discorso. Siamo messi male, è vero, ma non al punto da essere l'ultima squadra del mondiale (o quasi). Situazione analoga a quella dell'Inghilterra che non si qualificò per l'Europeo del 2008: anche in quel caso, evidentemente, la mancata qualificazione fu dovuto più all'incapacità di CT e dirigenti che non al reale valore dei giocatori e della squadra. Le critiche per la maggior parte della gente sono legati ai risultati, inutile girarci intorno. E non solo nel calcio, ma in quasi tutti gli sport, nel lavoro ed anche nella vita. Se giochi male e vinci vieni osannato. Se giochi male e perdi vieni demolito. Se giochi bene e perdi spesso vieni criticato, anche ingiustamente. In questo caso l'Italia ha meritato di uscire e merita le critiche. A me personalmente non piace giudicare solo in funzione dei risultati. Nello stesso 2006, pur chiaramente festeggiando la vittoria, non mi sono mai veramente esaltato per le partite degli azzurri a parte la semifinale con la Germania. Se l'Italia quest'anno fosse uscita ai quarti eliminata da una grande squadra e giocando complessivamente bene penso che criticare sarebbe stato ingiusto. Ma risultati alla mano le critiche sono una conseguenza inevitabile. Peggio non si poteva fare. Poi permettetemi di aggiungere che Lippi spesso ha avuto un atteggiamento arrogante attirandosi antipatie. Ed è ovvio che fino a quando vinci tutto ti viene perdonato, ma se perdi...
  18. Le critiche a Lippi e alla FIGC mi sembrano sacrosante. Per fortuna ancora non c'è stata tolto il diritto di critica. Soprattutto quando ad essere, giustamente, criticato è uno che prende un milione e mezzo di euro all'anno. Fa parte del proprio mestiere essere esposto mediaticamente, altrimenti non ci sarebbero certi stipendi. Personalmente non ho mai riposto fiducia in questo mondiale. La possibilità di vincere, fin dalla Confederation Cup dello scorso anno, l'ho ritenuta come una cosa improbabile. Di certo non mi aspettavo di arrivare ultimi nel girone più facile del mondiale, nonostante il pessimismo. Il nostro calcio è messo male, questo è vero, ma non fino a questo punto. Basta confrontare gli stipendi dei giocatori italiani in campo rispetto ai colleghi neozelandesi, paraguayani e slovacchi. Il problema degli stranieri c'è, ma non è certo limitato ai nostri confini nazionali. In Spagna e in Inghilterra ci sono più stranieri che da noi, eppure qualcosina di meglio stanno facendo... Lippi ha sbagliato tutto, dalle convocazione al modulo e alle tattiche di gioco. Non ci voleva un mago per prevedere che la difesa della Juventus, risultati di quest'anno alla mano, avrebbe fatto acqua da tutte le parti. Penso che mai si fosse visto un gol direttamente da rimessa laterale ad un mondiale... I sintomi di una disfatta c'erano, la colpa è anche di Abete, che dovrebbe dimettersi, anche se in Italia non si usa e chi è seduto in poltrona difficilmente la lascia...
  19. Il rigore c'era, non lo metto in dubbio. Però per me Alves ha enfatizzato molto la caduta. Nel 99% dei casi l'arbitro avrebbe fischiato il rigore, stavolta evidentemente ha interpretato il gesto del brasiliano come simulazione, sbagliando. Balotelli è da mettere in tribuna. Entra negli ultimi 15' e anziché sacrificarsi come avevano fatto Pandev e Eto'o per 75' aiutando la squadra in copertura e cercando di tenere palla per far rifiatare la squadra, si mette a passeggiare in campo, ad eseguire inutili palleggi di tacco e improbabili tiri a volo. Tanto è vero che con il suo ingresso l'Inter è stata schiacciata, con Abidal che ha avuto la fascia libera. In più occasione Eto'o, che stava al centro, è dovuto rientrare per coprire la fascia in quanto Balotelli passeggiava! I fischi erano sacrosanti, in una semifinale di CL non è accettabile un atteggiamento del genere. Ancora più inaccettabile è stata la sua reazione. Giocatore e uomo immaturo.
  20. Per quanto riguarda il rigore per il Barca, Sneijder ha toccato Dani Alves, anche se leggermente, quindi il rigore per quanto non nettissimo (a mio avviso) si poteva dare. Il brasiliano ha enfatizzato troppo la caduta e secondo me è stato il suo atteggiamento a condizionare il giudizio arbitrale. In precedenza, nel primo tempo c'era stato un tuffo di Messi in area, secondo me era più punibile di ammonizione quello in quanto in quel caso il contatto era assolutamente inesistente. Sullo 0-0 comunque ci sono stati due errori a favore del Barca, il fuorigioco inesistente di Milito e il fallo fischiato contro Eto'o che aveva rubato palla ad un difensore azulgrana e che secondo me non c'era. Ibrahimovic dannoso per il Barca. Non si integra minimamente nel gioco dei catalani. Balotelli scandaloso. E' entrato in campo negli ultimi 15 minuti e si è messo a passeggiare mentre tutti i compagni stavano buttando il sangue per arginare gli avversari (compreso Eto'o che in più occasioni ha dovuto recuperare a desta al posto suo). I fischi erano giustissimi visto l'atteggiamento, la reazione del giocatore è stata assurda.
  21. C.V.S. L'azione di Alonso non è stata scorretta ma poco "simpatica" se fatta nei confronti del proprio compagno di squadra e, come era prevedibile, ha le sue conseguenze.
  22. When Bruce Banner gets mad, he turns into the Hulk. When the Hulk gets mad, he turns into Chuck Norris. When Chuck Norris gets mad, he turns into Fernando Alonso.
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