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Starboy

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  1. Quoto. E' il finanziamento in sè e per sè che alimenta il parassitismo ai danni dello Stato. Poi non si tratta di finanziamento ma di soldi regalati. Piuttosto quei soldi li darei per finanziare (nel vero senso del termine) l'imprenditoria giovanile o nelle aree meno sviluppate
  2. Sarà....ma la S2000 non mi convince, soprattutto come prestazioni. Oltretutto si svaluta un botto
  3. Io parto dal presupposto che in tutti gli altri Paesi del mondo la stampa funziona benissimo, anche senza finanziamento pubblico. Quindi non vedo a che cosa serva, se non ad alimentare parassitismo e debito pubblico. Devevalere il mercato: se un giornale vende allora resta in commercio. Altrimenti è meglio chiuderlo, invece che sovvenzionarlo con finanziamenti che non servono a nessuno. In Italia ci sono sovvenzioni anche per il cinema. Lo sai che sono stati finanziati anche film erotici di Tinto Brass?? Tra l'altro era un film che ha avuto pochissimi spettatori, un flop clamoroso. Secondo te è normale??
  4. E che vorrdì?? Siccome c'è un rapporto diverso lo finanziamo con i soldi dei cittadini, magari sottraendoli alla sanità o alla ricerca?? Giornali sono in Italia, giornali all'estero
  5. Io sinceramente non condivido assolutamente. Anche in Francia e Germania ci sono giornali locali e vivono benissimo anche senza fondi pubblici. Purtroppo le sovvenzioni all'editoria servono a far mangiare i soliti potenti. E' stata molto istruttiva una puntata di Report che affrontava proprio questo tema. Ci sono quotidiani che stampano e regalano i giornali solo per fregarsi i soldi del finanziamento. E' una vergogna e va abolito
  6. Secondo te i giornali italiani sono davvero liberi?? Io ho i miei dubbi... All'estero (dove non c'è nessun finanziamento pubblico) sono meno liberi che in Italia?
  7. Per carità... Sono la prima cosa da abrogare: non ha senso che i cittadini finanzino i giornali e poi paghino per il loro acquisto. Significa pagarli 2 volte
  8. Sì ma è sempre un aiuto di Stato...
  9. Reale col binocolo!! Secondo me pensano più al prestito da 300 milioni che a tutto il resto. Questo è il rischio solito: la commistione tra affari (poco chiari) e politica
  10. Ma perchè hanno blindato proprio una Libra?
  11. E' prevista qualche versione a metano?
  12. Il profeta americano della rivoluzione industriale "verde" è a Roma per presentare un progetto della Regione con il ministero dell'Ambiente Nasce in Puglia l'Italia ad idrogeno Con Rifkin per l'energia pulita Dal prossimo mese parte la costruzione di cinque distributori di idrometano ROMA - "Questo è un grande momento per l'Italia: adesso l'obiettivo idrogeno è più vicino. Nascerà una rete di energia diffusa che alleggerisce il peso del trasporto, l'impatto inquinante e la bilancia commerciale. Si potrà viaggiare leggeri, con un carburante regalato dal sole e dal vento". Jeremy Rifkin, il profeta della rivoluzione industriale verde, è a Roma per presentare un progetto messo a punto in tre anni grazie ai 5 milioni di euro investiti dal ministero dell'Ambiente e dalla Regione Puglia e al contributo tecnico dell'Università dell'idrogeno. Il prossimo mese partirà la costruzione di cinque distributori di idrometano, una miscela composta dal 70 per cento di metano e dal 30 per cento di idrogeno. In ogni provincia della Puglia sarà così possibile fare il pieno scegliendo fra tre opzioni: idrogeno puro, idrometano e metano. In Italia circolano 600 mila auto a metano: almeno quelle omologate negli ultimi due anni possono utilizzare la nuova miscela senza dover fare alcun intervento sul motore e senza controindicazioni sul piano della sicurezza secondo le relazioni tecniche preparate dall'Università di Pisa e dai vigili del fuoco. Questa scelta inoltre consentirà di abbattere le emissioni inquinanti del 20 per cento e di guadagnare in potenza. Nel mondo esistono una quindicina di distributori di idrogeno per automobili, ma la filiera dell'idrogeno pulito, quello ottenuto da fonti rinnovabili, sta nascendo in Italia. E anche per l'idrometano è un debutto su scala mondiale. Particolarmente importante perché l'idrogeno ha una doppia funzione: fa da accumulatore, perché permette di immagazzinare l'energia che viene dal sole, dal vento, dalle biomasse, dall'acqua, e da vettore per il settore dei trasporti, un settore che in Italia è basato per oltre il 96 per cento sul consumo di prodotti petroliferi. "Daremo a tutti la possibilità di fare il pieno con una miscela a base di idrogeno", continua Rifkin, "e costruiremo anche un servizio pubblico di taxi basato sul sistema idrogeno, fuel cell, motore elettrico. Le auto pubbliche a idrogeno aspetteranno i loro clienti negli aeroporti pugliesi e, visto che in ogni città ci sarà un distributore a idrogeno, potranno fare il pieno su tutto il territorio regionale e tornare alla base. Voglio sottolineare che tutto l'idrogeno utilizzato sarà ricavato dall'acqua utilizzando fonti rinnovabili locali. E' questa la terza rivoluzione industriale: un modello di energia pulita e decentrata che segue il modello flessibile del web. Come le informazioni, l'energia deve essere presa e data in milioni di luoghi, in tutto il mondo, creando un sistema più democratico, più sicuro e più affidabile. Non è un sogno utopico: in Puglia abbiamo dimostrato che si può partire e che conviene". Inoltre, sottolinea Rifkin, costruendo le autostrade dell'idrogeno ci si può avvicinare all'obiettivo ambizioso fissato dall'Unione europea al 2020: 20 per cento di energia dalle fonti rinnovabili. Per l'Italia la strada è in salita visto che in 12 anni dobbiamo triplicare la nostra capacità di fornire energia pulita e che rischiamo di arrivare ancora una volta in ritardo, come è già accaduto per i tagli di gas serra previsti dal protocollo di Kyoto. "La rete di distributori a idrogeno dimostra che la Puglia può diventare la California dell'Italia", propone il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. "E non è un caso isolato: con le centrali solari ideate da Carlo Rubbia abbiamo già posizionato un altro tassello dell'energia verde. E' questa la strada per far crescere il paese utilizzando le tecnologie più avanzate e spendendo i soldi in opere pubbliche che siano veramente utili. Noi lo chiamiamo l'ambientalismo del fare bene".
  13. Oggi hanno detto che sul set di 007 c'è stato uno scontro tra 2 Alfa 159. In una c'erano solo 2 manichini, il pilota dell'altra 159 è in rianimazione! Ma che combinano??
  14. Bè certo. Se avesse violentato qualcuno non ci sarebbero state discussioni. Non si sarebbe nemmeno invocata la moralità: la violenza sessuale è un reato. Appunto le doti morali riguardano comportamenti sconvenienti, ambigui, al limite tra il lecito e l'illecito. A mio modesto parere, il farsi trombare in diretta tv rientra tranquillamente tra i comportamenti che possano ledere le "doti morali", così come rientrerebbe il cronico abuso di sostanze alcoliche, ecc
  15. E' un pò difficile ma ci proverò Scherzo... Comunque quello che ho detto su Clinton e sui medici è un dato oggettivo. Poi ognuno la intende come meglio crede
  16. Ma se tu giuri il discorso cambia. Tu non violi la propria moralità o quella altrui (ammesso che esista): violi il giuramento. E' lo stesso motivo in base al quale Clinton ha rischiato di essere messo sotto impeachment: non per aver tradito la moglie ma per aver detto il falso sotto giuramento. Per cui criticare Mosley per le sue abitudini sessuali non ha senso, è libero di fare quello che vuole
  17. Sulla radiazione della dottoressa del Grande fratello non sono d'accordo con Ludico. Secondo me andrebbe cacciata (come ha detto Celentano) per il solo fatto di essere andata a quel tipo di programma. Poi ricordiamoci che i medici prestano giuramento e nel giuramento di Ippocrate si dice questo: "affidare la mia reputazione esclusivamente alla mia capacità professionale ed alle mie doti morali". Si parla di doti morali: è una che si fa trombare davanti a 40 telecamere sicuramente non ne ha
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