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Thomas M.

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  1. Mi son dimenticato di scrivere che quelle non erano considerazioni personali ma ciò che sento nelle varie conversazioni tra persone. Personalmente l'unica cosa che non apprezzo della BRZ è il design.
  2. Purtroppo BRZ/GT86 hanno un design che non piace a tutti. Anzi, tolto gli appassionati della tecnica, a pochi fa suscitare interesse od emozioni particolari. Inoltre, da anni abituati ai TDI, il motore è deludente rispetto ai cavalli dichiarati. Aggiungici altri piccoli particolari che fan da contorno ed il gioco e fatto. Io ci aggiungo anche la scarsa preparazione di chi vende quell'auto: pochi test drive e vettura mai presente o poco presente nei saloni. Io stesso prenotai un test drive per provare una BRZ c/o Subaru Italia e non sono mai stato contattato per visionare l'auto in concessionaria, figurarsi a provarla. Un'ultima cosa: la rivendibilità dell'usato.
  3. Complimenti per l'acquisto. Io son andato tante volte vicino all'acquisto di questa automobile, prima con un' Abarth 500 EsseEsse poi con una 595 Turismo, entrambe pre-restyling. Era l'epoca in cui possedevo una 500 1.2 e conoscevo perfettamente tutti i pregi e difetti dell'auto. Al tempo le ho sempre preferito la Mini poiché molto più divertente da guidare, precisa, e con un pacchetto meccanico migliore e non comparabile. Oltretutto esteticamente ho sempre preferito la Mini. Così presi una Cooper S R56 e mai scelta fu più azzeccata: era la mia auto perfetta, innamorato perso di lei. Purtroppo dopo due anni la magia finì e dovetti dare indietro la Mini per i noti problemi di affidabilità del propulsore (il noto 1.6 Turbo di PSA). Successivamente presi una F56 ma in versione Cooper, versione demo della concessionaria con praticamente tutto il listino optional: era una km0 ferma da mesi al 30% di sconto. All'epoca scartai nuovamente l'Abarth poiché dopo sette anni l'auto era sostanzialmente la stessa, senza nessuna miglioria e senza nessun aggiornamento: la tipica politica suicida Fiat. Dopo tre anni di Mini ogni tanto mi vien voglia di tornare indietro e prendere un'Abarth poiché la magia con la vecchia Cooper S non si è più ripetuta (e non è questione solamente di motore differente). Purtroppo la F56, anche in versione Cooper S o JCW ha perso molto. Un anno fa provai la 595 Competizione che sostanzialmente mi confermava tutti i limiti ancora presenti. In compenso capii che attualmente un'automobilina così coinvolgente rimane un unicum sul mercato, a quel prezzo, a quel costo di mantenimento. Ed il paradosso sono per l'appunto tutti i limiti di automobile non sportiva. Forse la nuova rimane con un listino troppo alto e con optional che dovrebbero esser di serie (Xeno, Clima automatico, Sensori) ma per l'appunto, il resto del panorama automobilistico mi mette una noia incredibile. Prima o poi magari faccio pure io la pazzia. Mini permettendo.
  4. Concordo anche io sull'eleganza e la linea pulita delle Audi di fine anni '90, primi anni 2000. Delle auto con una linea senza tempo. Quelle di oggigiorno, fatta eccezione per le A5 e le A6 normali, sono auto con un design piuttosto tormentato e poco elegante: sembrano quasi delle Seat con logo Audi. Sopratutto le RS, con una volgarità sportiva che definirei inutile (vedasi le scritte Quattro appiccicate ovunque). Del resto sono in buon compagnia, anche BMW e Mercedes oramai non son più auto eleganti e con linee pulite.
  5. Un restyling ultra conservativo sul piano estetico mentre rimane molto interessante sul piano tecnico dopo l'introduzione dei nuovi cambi automatici. Giusto così per rimarchiare il valore premium dell'auto dopo l'ottimo lavoro fatto dai competitors (sopratutto Ford) che son riusciti ad offrire molti accessori sulle segmento B prima appannaggio dei segmenti superiori e che su Mini fanno sempre pagare a carissimo prezzo. I dettagli estetici rimangono invariati, cambiano i LED e poco altro. Il muso è identico e rimane la parte meno riuscita di questa F56: una sproporzione delle forme rispetto all'armonia di R53 e R56. In futuro dovranno lavorare su questo perché l'auto non si può dire bella come le precedenti: sopratutto ho la sensazione che stia incominciando a stancare e i giovani proprietari, oramai divenuti meno giovani, incominciano a puntare ad altro mentre gli attuali giovani non hanno più le risorse economiche per portarsela a casa. Purtroppo a livello di guida non credo cambierà qualcosa: per me rimangono le grosse lacune del nuovo telaio ovvero una demoltiplicazione eccessiva dello sterzo (rispetto a quello chirurgico del passato), un rollio eccessivo dettato da un assetto meno sportivo e meno go-kart. La MINI è leggermente più stabile ma meno reattiva e troppo insonorizzata. L'auto insomma rimane meno coinvolgente e questo è un punto cruciale per far rimanere viva l'attenzione sull'auto e fidelizzare i clienti con un prodotto senza concorrenza. Anche internamente non cambia nulla: rimane la soluzione dell'inutile contagiri e contachilometri, poco leggibili, poco sportivi e poco intuitivi. Credo rimarrà come optional la MINI Radio Boost, lasciando la plancia di una povertà disarmante. Rimane parzialmente vuota la consolle centrale, con i pulsanti dei vetri elettrici spostati sul lato guidatore: anche qui preferivo la soluzione del passato, meno comoda ed intuitiva ma più originale, così come i vari elementi di circolarità delle bocchette di areazione centrale. I motori rimangono invariati: anche qui, più che la potenza spero abbiano migliorato l'erogazione dei motori, piuttosto piatta e poco aggressiva.
  6. La Mini (BMW) è sempre stata una segmento B, fin dalla prima introduzione del 2001. Togliendo le vetture disponibili in pochi pezzi (es Riva) e quelle sportive, la 500 ha sempre offerto il vantaggio dell'auto modaiola ad un prezzo inferiore rispetto alla Mini, e non erano pochi spiccioli. All'epoca del lancio di 500 in Italia la Mini arrivava dall'introduzione della seconda generazione (R56) dopo il successo (inaspettato) di vendite della prima. Ma della prima, chi la comprava per Moda lamentava i difetti dei consumi elevatissimi (una vera e propria petroliera) del 1.6 Pentastar e di una scomodità eccessiva (effettivamente era ben assettata già di fabbrica). Passare ad una 500 voleva dire avere un auto nuova, fresca, più IN se si guardava all'effetto novità ma sopratutto (per la città) una vettura più comoda, parca nei consumi (solo rispetto al 1.6 Pentastar) ed economica. Sopratutto mantenere una 500 ed una Mini non è la stessa cosa. La Mini, pur avendo un prezzo di attacco accessibile a molti, ha gli stessi costi di manutenzione di una BMW, la 500 no. Questo sempre passando per la rete ufficiale. Se poi vai da Peppino 'o meccanico è altro discorso.
  7. Fatturato o meno, visto che conosco bene chi lavora in FCA, sorriderò quando dovranno vendere (pardon svendere) tutto quello che ha rifilato ai concessionari e che han fatturato pur di raggiungere certi numeri (per carità, in tanti fan così, sopratutto i tedeschi). E' logica conseguenza raggiungere poi certi valori in Borsa. Per le produzioni future ai fornitori hanno abbassato di una buona percentuale le richieste rispetto agli anni passati. Qualcuno si prenderà un bel bonus, qualcun altro se lo prenderà nel didietro.
  8. E dove sarebbe la concorrenza? Chi vuole una Mini non guarda una 500, e viceversa. Questo a grandi numeri, non i casi particolari. Offrono contenuti molto diversi e son unite solamente da uno stile iconico. Inoltre la prima costa molto di più rispetto alla seconda. Poi per carità molti hanno preso una Mini e una 500 come ho fatto io stesso. Ma conoscendole a fondo entrambe, son due auto fin troppo diverse (premettendo che mi piacciono entrambe). Lo erano prima, con il vecchio telaio della Mini, figurarsi ora con il telaio condiviso BMW.
  9. Per me ha poco senso pure fare una 500 cinque porte. Non potrà mai essere in concorrenza con Mini e Audi, due auto di un segmento superiore e con ben altra immagine e contenuti. La stessa Mini cinque porte sta vendendo poco dopo il buon primo anno di vendite. Su auto così iconiche le cinque porte non offrono palesi vantaggi rispetto alle tre porte, se non per la comodità di entrata e uscita nei sedili posteriori. Almeno nei primi due anni i numeri erano buoni. Per il resto in Corso Marche son andato solamente una volta e mai più ci ho rimesso piede, per fortuna. Ha fatto la fine che si meritava, come molti concessionari del gruppo FCA (non tutti per fortuna).
  10. Anche la solita e masochistica politica Fiat ha azzoppato il modello, non proponendo i continui miglioramenti che fan anche le altre case. Oramai si è passati dalle vecchie segmento B pepate anni 80-90-2000 da tamarro di periferia agli attuali diesel da segmento C made in Deutschland. Non ci sono più i tamarri di una volta.
  11. Eppure a Torino ne han vendute tantssime, sopratutto la prima versione con il T-Jet. Anche dopo l'introduzione della 500 Abarth.
  12. Io più che farne una questione di conti e possibilità, ne farei una questione di immagine del marchio. Una Punto è nel DNA di Fiat. Sarebbe un peccato non farla, e sopratutto non farla come punto di riferimento del segmento. Non mi pare che gli altri costruttori sfornino prodotti di eccellenza. Sopratutto a vedere la nuova Polo ... Sarebbe anche ossigeno ad Abarth per avere una gamma più completa. Tante persone lamentano l'assenza di una segmento B sportiva ...
  13. Sono d'accordo. Valli a capire, sopratutto per la 20i da 184cv, un motore abbastanza equilibrato e robusto. Eppure lo vendono sulla Cooper S ... basta cambiare salone a pochi passi.
  14. Sull'utilizzo di un tre cilindri nel segmento D mi trovi perfettamente d'accordo. Del resto se vai in BMW, anche a voler comprare un quattro cilindri 2.000cc benzina, devi andare sempre e solo su ordinazione (se ancora BMW Italia li importa, non so). Sulla BMW Serie 1 e Serie 3, nel 99,9% dei casi, hanno in casa solo e solamente i quattro cilindri diesel. Per cui, per certi versi, una vera e propria scelta non la si ha. Figurarsi poi i sei cilindri benzina, appannaggio solo di pochissimi.
  15. Servono ad abbassare i valori inquinanti. Io trovo troppi pregiudizi sui nuovi tre cilindri, sopratutto se paragonati ai vecchi quattro cilindri aspirati montati fino a dieci anni fa nei segmenti A-B-C. Motori con scarse prestazioni, poca coppia e che consumavano molto. Sicuramente posso affermare che non sono sportivi, così come sono meno fluidi e piacevoli rispetto ad un quattro cilindri. Così come servono a far risparmiare le case costruttrici (quanto non lo so). Ma aldilà di questo bisogna anche apprezzare i risultati positivi, sopratutto se vengono abbinati ad un moderno cambio automatico e sopratutto se paragoniamo i vecchi tre cilindri degli anni '90-'2000. Quelli sì dei veri e propri frullatori. Io posso solo parlare concretamente con quanto fatto su Mini: il vecchio 1.6 PSA aveva scarsa coppia e consumava tanto, quando lo utilizzavi dovevi cambiare frequentemente marcia e le prestazioni erano appena sufficienti (considerata l'auto leggera ed i cavalli). L'attuale 1.5 turbo tanto criticato è molto più prestazionale e sopratutto consuma molto meno, con una coppia generosa che ti permette ampia flessibilità ad ogni marcia.
  16. Certo ma, sai cosa mi rispondono le persone quando si parla si segmento E SUV? 60-70k Per un AR? No mi prendo una tedesca. Questa è la risposta nel 99% dei casi. Parlo di persone di diverse nazionalità europee mentre in Italia, sopratutto al Nord, l'immagine è ancora troppo legata a Fiat. E questo a prescindere da contenuti tecnici e design.
  17. Dal mio punto di vista avrei privilegiato la scelta di una nuova Giulietta ex novo e una Giulia SW prima di immettere sul mercato un SUV del segmento E, segmento abbandonato da anni e infarcito di brand premium con un'immagine forte e consolidata a differenza di AR. Soprattutto visti gli esigui numeri di vendita e le scarse quote mercato. Il successo di Audi non è incominciato con le Q7 e le Q5 ... Una scelta che si potrebbe rivelare azzardata ....
  18. Dell'attuale Y salvo solo i motori (ottimo il multijet da 95 cv su un'auto così leggera), il resto è tutto da buttare, sopratutto per l'infima qualità degli interni e delle finiture. Non a caso è un'auto che si vende solamente a prezzo di saldo, anche a meno della Fiat Panda su certe versioni. Ha successo non perché Lancia Y ma solamente perché costa poco. Una vergogna per un marchio come Lancia. Viceversa la prima e la seconda generazione le trovavo riuscite. Sopratutto la seconda, con molte personalizzazioni, interni più curati, e sopratutto un fascino che l'attuale non avrà mai. Inoltre internamente, nonostante non avesse le cinque porte, era molto più ariosa e confortevole. Trovo anche scomodo, seppur storico, il quadro strumenti centrale. Provoca fin troppe distrazioni ed è poco leggibile. Restyling o non restyling, Lancia è un marchio oramai morto e non merita un'auto come l'attuale Y.
  19. Si, perdonami. Eppure considero Mini solamente la classica tre porte. Le altre oramai son a tutti gli effetti BMW a trazione anteriore con logo Mini. Pure sul piano della guidabilità differiscono parecchio dalla tre porte, nonostante il medesimo telaio.
  20. Purtroppo questo è l'orientamento di tutti i costruttori di automobili, sopratutto quelli "premium" che oramai si son abbassati a far auto - nella sostanza - generaliste. Sopratutto nel segmento C dove l'unica vera automobile premium rimasta è la BMW Serie 1 (per me lo era anche l'AR 147). Se da una parte abbiamo un impoverimento meccanico, dall'altro abbiamo avuto notevoli vantaggi dal punto di vista tecnologico e della sicurezza. Anche questo deve essere considerato nel computo complessivo ma, onestamente, concordo con voi nel ritenere questa nuova classe A un auto povera. La fortuna dell'automotive tedesco si è costruito negli anni '80 e '90, proprio quando i nostri costruttori hanno incominciato (per colpe solamente a loro imputabili) un lento ed inesorabile declino. Oggi raccolgono i frutti di quel lavoro e possono permettersi di offrire vetture generaliste a prezzi da premium. Fino a quando funzionerà lo faranno. Ma oggigiorno il Mondo automotive è molto più complesso e difficile rispetto a vent'anni fa. Chi compra una Mercedes Classe A (anche quella attuale) difficilmente è (o era) un cliente Mercedes poiché le vere Mercedes non se le sarebbe potute permettere. Viceversa, se fosse stato un cliente Mercedes non avrebbe accettato un'auto come la Classe A. Dispiace vedere anche costruttori come BMW, che fa del piacere di guidare il suo mantra, offrire vetture sempre meno apprezzabili meccanicamente. P.S. A proposito di multilink: la Mini (che sul forum accoglie pochi consensi) è l'unica segmento B a montarlo. E la differenza, per chi ne è possessore o l'ha guidata, si sente eccome.
  21. Concordo. Niente versione 500 X Abarth, niente G. Punto (auto che manca enormemente nel listino Fiat), 500 e 124 vendute a prezzi spropositati. Sopratutto la 500 Abarth ha oramai un listino prezzi da segmento B premium (Audi, Mini BMW), pur rimanendo un progetto del 2007. Probabilmente neanche loro si aspettavano quel successo ma di versioni rest. ne vedo molte ma molte meno ... Solo per fare un paragone, pur non essendo auto confrontabili per segmento: da quando è uscita la 500, Mini (uscita un anno prima) ha presentato R56, R56 Restyling, F56 e si appresta a presentare la F56 Restyling. Fate voi.
  22. E te lo spiego subito perché lo fanno. E questa politica la applicano a qualsiasi modello (Ferrari esclusa), anche quelli di successo come Panda e 500. Ovvero quello di saltare i cicli di rinnovamento (restyling e nuovo modello) secondo gli standard del settore automobilistico. Furbizia? No. Scelta strategica? No. Semplicemente risparmiano cassa saltando fasi ineludibili per qualsiasi costruttore automobilistico. E queste sono state le scelte che han portato Fiat (anche se si chiama FCA per me rimarrà sempre Fiat) a diventare il costruttore attuale, non certo in una brillante condizione competitiva ma sopratutto odiato (in parte) dagli stessi italiani.
  23. Per un marchio che ha nel proprio pacchetto brand come Alfa Romeo, Maserati etc... etc..... è improponibile abbassarsi al livello del "rappresenta la scelta più economica del segmento B; non c'è altra auto a quel prezzo; la gente vuole risparmiare il più possibile; è oramai un auto in pensionamento; eh ma nel 2005 aveva 5 stelle". Ma che razza di immagine vuoi dare ?
  24. E' la solita figura in stile FCA, non mi sorprende per nulla. Non a caso siamo l'unico paese in cui i produttori nazionali vengono snobbati in favore di quelli esteri. E questo ne è un esempio. Siamo d'accordo sul fatto che la sostanza dell'auto cambia poco (oramai in coma industriale) ma a livello di immagine hai rimediato l'ennesima figuraccia. Inutile sforzarsi di proporre buoni prodotti (perché di ottimi Fiat non ne ha più da tempo) per poi avere nella medesima gamma un automobile che colleziona questo risultato. Qual è l'immagine che si vuol dare al brand Fiat? Un marchio che produce buone auto ad un prezzo corretto oppure rottami in vendita a prezzi di discount? E' l'ennesima poverata, oramai di una lunghissima serie. E' dai piccoli risultati che si consolida l'immagine di un gruppo. Non basta fare il brum brum con la Giulia QV.
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