La 5oo Topolino è un altro modello, e non ha goduto dello stesso successo del modello seguente.
La "500" nuovo modello è ricercata in tutte le versioni, meno nella versione "giardiniera", ed in particolare nelle versioni "Nuova 500" (definizione che la distingueva dalla Topolino), "500 F", "500 R" e "500 L". La "500 D" è una versione più difficile da trovare con caratteristiche originali (cerchioni, battiporta, etc.) anche perché tra le prime e ce ne sono molte meno, e anche per questo ha un suo valore. Le "500 N" sono molto difficili da trovare, ancora più della "D" e spesso sono malconce, motivo per cui i modelli ben tenuti e restaurati valgono abbastanza, vista anche la rarità.
I modelli che si vedono circolare più spesso di solito sono le "500 R", ma se in buon condizioni sono sempre ambìte e desiderate.
Ci sono state anche versioni speciali carrozzate da Moretti, oltre alla più sportiva 500 Abarth.
Ovviamente i modelli successivi non sono più versioni dello stesso modello, e parlo sia della "Cinquecento" che della "500" attuale.
Anche la vecchia "500 Bianchina" è ancora un altro modello che non ha niente a che fare (per intenderci è l'auto di Fantozzi).
La vecchia "500" aveva inizialmente e per lungo tempo il bicilindrico di ca. 500 cc, poi seguirono il 600 cc e nelle ultime serie "R" anche il 650 cc montato sulle prime FIAT "126" con raffreddamento ad aria (non sulle 126 serie "BIS", "FSM" e "UP"), comprese se serie "Personal", "Personal 4" e le serie più limitate come quella marrone super-rifinita denominata "Brown" o "Braun", non ricordo se all'inglese o alla spagnola).
Siti e fonti ce ne sono tanti, un esempio è Fiat 500 Club Italia il club degli appassionati.
La potenza effettiva dei motori andava da oltre 15 CV ai 18-21 degli ultimi esemplari, le norme di misurazione dell'epoca erano "gonfiate" dal sistema di misura (senza accessori, marmitta, ventole, filtro aria, etc.) per cui risultavano più alte. Ma la 500 pesava ca. 500 kg e il motore non faticava tanto a spostarla. Caratteristico il cambio non sincronizzato, che per cambiare, specialmente scalando, richiedeva una tecnica detta doppia debraiata, nota anche come "doppietta". Il motore semplicissimo, se ben trattato, era molto affidabile.
La piccola utilitaria, a differenza di quelle attuali, costava anche per l'epoca pochissimo, e grazie al motore posteriore a sbalzo con buone doti di elasticità e la trazione posteriore sapeva arrampicarsi anche sulle ardue salite in strada bianca.
Ma spiegare i pregi della vecchia 500 non è un qualcosa che si può mettere per iscritto, bisogna guidarla e viverla.