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vpn

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  1. Scherzi a parte, sembra che stia venendo su veramente caruccia!
  2. Stupenda! Poi specialmente con i richiami alla Giulia nel frontale e la "pinna" sulla coda Sarei curioso di vederla photoshoppata da un esperto!
  3. C'era d'aspettarselo, il posizionamento di mercato e soprattutto lo stile discutibile ne hanno decretato la fine prematura, certo che in Renault si sono messi con passione a fare questo sgorbio!
  4. vpn

    MG5 (Spy)

    Infatti. Per il logo Rover in possesso della SAIC, ho sbagliato a non menzionare che la NAC (SAIC) ha messo le mani su quello vecchio, senza però il nome, che l'ha comprato Tata. Ok, ora stoppo l'OT
  5. vpn

    MG5 (Spy)

    Il logo della Rover, da quel che ricordo, l'ha comprato la NAC (attualmente della SAIC), mentre il nome Rover è stato comprato dalla Tata per evitare di essere riutilizzato su "auto che non abbiano la trazione integrale", in quanto a rischio di confusione con Land Rover, secondo loro... Il marchio MG è passato alla NAC come tutti gli altri marchi dormienti della MG-Rover, eccezion fatta per la Triumph e la Riley, ancora in mano BMW, e il marchio Vanden Plas, di proprietà della Tata. Da quel che so e ricordo, il marchio MG dovrebbe debuttare negli altri paesi europei con l'introduzione del motore Diesel sulla MG6, che dovrebbe avvenire quest'anno, almeno dovrebbe, visto che le vendite in UK della 6 non soddisfano le aspettative a causa di vari motivi (mancanza/ritardo nell'apertura dei concessionari, mancanza totale di campagne pubblicitarie, etc.). [OT]La SAIC tralaltro ha espresso interesse a livello di politiche a lungo termine, per resuscitare il marchio Austin al fine di creare una proposta generalista e sportiva insieme ad MG.[/OT]
  6. Problemi seri iniziarono ad averli specie dopo che fu pubblicato il Rapporto Ryder e la conseguente nazionalizzazione della BL, che tagliò via tutti i progetti che avrebbero permesso di renderla competitiva sul piano dei prodotti, ma che avrebbero causato un pesante indebitamento della società. Esco dall'OT ora sennò ci cazziano
  7. Quoto in toto quanto detto da Paolino, e tralaltro, la variante fastback della Montego, che doveva essere l'erede materiale dell'Ambassador, era stata progettata per avere pure un altro frontale, molto simile a quello poi visto sulla Toyota Camry degli anni '80. Un peccato che non sia mai entrata in produzione, si sarebbe potuta creare una "famiglia Montego" per poter dare anche una continuità alla striminzita gamma Austin. Ma sappiamo poi come è andata a finire a causa di Graham Day
  8. Beh possiamo dire che nei bozzetti aveva più personalità rispetto alla 200 "di serie" Mentre per la Montego, un pò perchè sono "schierato" a difesa di quell'auto (beata infanzia, quanti ricordi ho di quella Montego HL bianca... ) e un pò per motivi estetici, qualche differenza -per fortuna- fu data rispetto alla Maestro, grazie alla matita di Roy Axe. Avrei infatti preferito vedere il frontale della Montego anche sulla Maestro, le avrebbe dato più personalità. Solo il modo in cui la terza luce laterale si raccordava con le altre era un pò... Infelice sulla Monty. Mentre la Passat III a due volumi se fosse stata mandata in produzione sarebbe stata davvero bella e piacevole come proposta. Mi chiedo ancora il perchè i grandi capi VAG decisero di cassarla come variante, nonostante fosse praticamente pronta al debutto. Mistero Misterioso, come direbbe Mariello Prapapappo!
  9. Oggi ritorniamo in tierra espagnola per vedere altre ricostruzioni della rivista Motor16. Cominciamo subito dalla prima, fatta al tempo in cui la Renault stava studiando l'erede della R5. I bozzettatori di Motor16 la immaginavano così, squadrata e dall'aspetto molto tecnologiccc, in effetti una delle maquette della Supercinque aveva un aspetto piuttosto squadrato, molto Citroen più che Renault. Abbiamo poi una ricostruzione dell'Audi 200, con uno stile molto muscoloso e sportivo, mi ricorda alcune berline giappo di fine anni 80! Due bozzetti in uno! Il primo (probabilmente anche questo un ricalcone megagalattico? ) che mostra un'anticipazione della Volvo 480, il secondo che anticipa l'aspetto dell'Opel Omega, in maniera molto meno "da concept" rispetto alla ricostruzione che vi ho mostrato alcuni giorni fa! E ora rabbrividite Tiè, beccatevi questo bozzetto dell'Austin Montego, qui immaginata solo come una Maestro a tre volumi (come effettivamente una delle prime maquette dell'auto fatte a Longbridge da David Bache) Per concludere la carrellata di oggi, un bel bozzetto per la variante a due volumi che mai arrivò dell'allora futura Volkswagen Passat terza serie, IMHO la Passat più bella di sempre, con degli influssi dal concept Auto 2000. Au Revoir!
  10. Con la calandra Stilnovo non è male! Però movimenterei un pò di più la fiancata, è un pò piatta IMHO, e con la calandra Lanchrysler, mi ricorda la Sebring!
  11. Che peccato vedere quella Kadett B fastback abbandonata in quel cancello! Non si sa nulla dell'auto? Qualcuno deve salvarla!
  12. Pare che anche lui ha fatto gavetta con il rospetto
  13. Grazie Mazi! E aspettiamo la Baby Small da Nick! Nel frattempo, posto altre ricostruzioni dal mio piccolo archivio. Iniziamo dal Brasil con questa ricostruzione da Quatro Rodas che anticipava l'aspetto dell'erede della Volkswagen Brasilia, quella che in seguito i brasileiros avrebbero conosciuto come la Gol. Assomiglia e non di poco alla Uno! Poi, andiamo un pò "oltrecortina", precisamente nella Germania Est, dove una rivista d'auto (di cui purtroppo non so il nome) ricostruiva l'aspetto, ricalcato effettivamente da una maquette, di una compatta segmento B a marchio Trabant che avrebbe dovuto sostituire la P601. Dell'auto sarebbe dovuta entrare in commercio una versione più povera a marchio Trabant ed una più lussuosa a marchio Wartburg, anche per allargare la striminzita gamma della casa di Eisenach, che produceva solo la 353. Non entrò mai in produzione, ma alcune leggende metropolitane fanno pensare che ci fosse in questo periodo una collaborazione tra la VEB Sachsenring e la Citroen per realizzare questa vettura. La progettazione delle proposte stilistiche e la sua eventuale industrializzazione furono invece affidati alla AWE, la casa che produceva la Wartburg 353. Si dice che la Sachsenring e la Citroen avrebbero collaborato per la realizzazione del pianale, mentre per la progettazione dello stile e l'industrializzazione se ne sarebbe occupata la AWE, da quel poco che so su quest'auto il motore forse sarebbe stato il bicilindrico a due tempi per la versione Trabant e il bicilindrico Citroen per quella a marchio Wartburg. Figlia di tanti padri! Ci spostiamo poi in Iucchei in merito a questa curiosa ricostruzione di Autocar and Motor per una versione sportiva dell'Austin Allegro che a quei tempi la British Leyland stava effettivamente studiando. Il progetto inizialmente doveva prevedere una coupè dall'estetica totalmente diversa basata appunto sull'Allegro, ma poi il tutto fu stoppato, a causa delle gravi difficoltà finanziare dell'azienda e dal successo non esaltante dell'auto. Alla fine, l'unica versione più "sportiva" che si ebbe del simpatico rospetto fu solo la "Allegro Equipe"... L'Allegro si mangiò in un solo boccone le quote di mercato guadagnate con la vecchia BMC ADO16, segnando il declino della BL nel segmento C e la chiusura dello stabilimento di Seneffe, in Belgio, dove si producevano le Allegro destinate all'esportazione. E vi confesso: a me l'Allegro me piasce! E torniamo nella terra gallica con questa ricostruzione d'epoca in tutti i sensi, che parlava di un prototipo di superammiraglia Renault, la Renault 58, dall'Auto Journal. Considerata papà del progetto Renault-IKA 40, la "58" doveva posizionarsi sopra la Fregate. Come la 40, anche la "58" non vide mai la luce. Spero che siano interessanti!
  14. Posta, posta (e telegrafa) pure Nicketto! Siamo ansiosi di vedere la ricostruzione della "Baby Small"
  15. Devo dire... Bella! Da quel che si vede in foto mi piace. Aspetto di vedere la linea laterale.
  16. E' stato usato come un gran mulo da fatica in tutti i sensi! (Mi immagino l'accoppiata Paolo+Abbarth i chiave film d'azione alla Arma Letale maniera, e non dimentichiamoci l'orda di 604 nere alle calcagna e magari ci aggiungiamo anche una bellissima Tagora nera, così fa più servizi segreti ) Senz'altro un muletto con un fascino tutto suo!
  17. Stupendi bozzetti Paolino! La Visa Break mi ricorda un prototipo realizzato dalla Oltcit per una Club a cinque porte, era molto simile! Comunque se non ricordo male, la Heuliez realizzò per PSA una Visa giardinetta. Su Frankie sto iniziando a "farmi l'occhio" e devo dire che brutto brutto in fondo non era. Magari, con i dovuti aggiustamenti sarebbe stato piuttosto piacevole ed equilibrato, sarebbe stata una bella Ford Sierra all'italiana. Curioso il bozzetto della Trino/Bino, mi ricordo quando ne parlaste sulle prime pagine del thread delle Fiat mai nate. In poche parole: wonderful!
  18. IMHO, questo topic ci sta regalando un sacco di cose interessanti, a parte le auto d'epoca, ma le ricostruzioni hanno in sè un loro particolare fascino, fanno pensare a cosa certe auto sarebbero potute diventare secondo la mente di alcuni artisti. Ed in alcuni casi sembrano pure meglio di quelle andate in produzione!
  19. Molto bella la ricostruzione dell'Alfa azzurra! Suppongo che era una ricostruzione per la 155? Molto meglio rispetto a quella andata in produzione! Devo poi dire che la ricostruzione basata sulla proposta cassata per la Fiat Uno mi ricorda (e non poco) la Skoda Favorit, insieme ad uno dei suoi tanti prototipi...
  20. In effetti c'è molta somiglianza! Ha anche un che di Saab 99 per il raccordo montante C+coda.
  21. Grazie Ruggero! Anche se il mio contributo è piuttosto modesto, chi dobbiamo ringraziare è il nostro amico archivista Paolo Gitticì che non smette mai di sorprenderci con il suo archivio! @Stev: ho anche qualcosina che riguarda l'auto che hai in firma: uno schizzo realizzato da Claus Luthe e pubblicato su Auto Motor Und Sport per quella che poi sarebbe diventata la NSU Ro80. Ecchila: Nella proposta fastback mi ricorda molto il prototipo Tatra 603X realizzato da Vignale.
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