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Mazinga76

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  1. Ok, questo lo posso capire e anche condividere. Solo non penso che questi si alzino una mattina e gli giri di fare discriminazioni ai genitori che hanno bimbi in quella fascia d'età. Io non ne ho la più pallida idea, in tutta sincerità, ma quel non motivo apparente a cui ti riferisci potrebbe in realtà celare qualche motivazione plausibile che non conosciamo. Forse non sarebbe una cattiva idea, a questo punto, chiedere spiegazioni sul perchè non siano accetti i bambini fino a 6 anni, e magari esprimere le proprie rimostranze in merito a questa regola. Può darsi che se gliene arrivano parecchie di proteste, forse ci ripensano.
  2. Sì, ma tutti coloro che hanno mostrato un'opinione diversa dalla tua hanno parlato, in linea generale, di situazioni che esistono e che si incontrano nel quotidiano piuttosto frequentemente. Tutto qui. Mi pare tu la stia prendendo un po' troppo accaloratamente, quasi sul personale, e non mi pare ve ne sia il motivo. Quanto a dare dello squallido a idee e persone che non la pensano come te... Beh, non depone bene a tuo favore, lasciamelo dire. E' un po' come se io considerassi te un genitore incivile e maleducato per il solo fatto di avere idee diverse dalle mie. Si possono avere idee opposte, completamente divergenti, che magari non si condivideranno mai. Ma si rispettano. Non so a te, a me hanno insegnato così. Detto ciò mi sfilo definitivamente dalla polemica perchè non mi pare il caso andare oltre.
  3. Questo non lo so; non so che valutazioni abbiano fatto all'Heritage. Non sposta nulla però sul discorso di fondo: Non ho detto che Tizio e Caio qua dentro siano cattivi genitori e non sappiano badare ai propri pargoli, non mi permetterei. Ho detto che in mezzo a tanti bravi genitori ce ne sono tanti altri che sono strafottenti e scostumati, e il comportamento fastidioso e importuno di certi bambini (che in quanto bambini non hanno colpe) in certi luoghi ne è lo specchio.
  4. Naturalmente non va fatta di tutta l'erba un fascio, ci mancherebbe altro. Però ci sono tante, troppe persone in giro che ignorano cosa voglia dire comportarsi con un minimo di civiltà e di rispetto per il prossimo e per le cose altrui. Naturalmente i bambini c'entrano poco; il discorso vale per certi genitori, che di fare i genitori al giorno d'oggi ne hanno sempre meno voglia, presi come sono dai social, dai selfie, dalle storie e cazzate varie annesse e connesse. Se hanno preso questa decisione vuol dire che di noie ne hanno avute abbastanza, e hanno ragione.
  5. Anche perchè oggi, restaurare quelle auto come Dio comanda, costa un occhio dalla testa. Bisogna vedere realmente quanta voglia, passione e budget si hanno di imbarcarsi in un'impresa certamente non da poco. Anzi, molto probabilmente un vero e proprio bagno di sangue.
  6. Se si eccettuano i soliti orrendi copricerchi generici e il fanale sinistro rotto. La 127 900/CL era disponibile unicamente con carrozzeria 4 porte; la CL a 3 porte era invece disponibile con il solo motore 1050. Detto ciò, nessun dettaglio di questa 127 ci parla di una CL: La CL aveva cerchi dal disegno specifico; borchie cromate; paraurti con fascia superiore argentata; specchietto cromato (quello in foto, in ogni caso, non è originale); vetri posteriori apribili a compasso; volante dall'impugnatura più spessa e dal disegno delle razze differente; rivestimenti in tessuto. L'unica cosa compatibile con la CL sono i poggiatesta, ma potrebbero essere stati montati come optional all'epoca dell'acquisto. Trattasi in ogni caso di una 900/C a 3 porte. Diciamo fin troppo vissute, per non dire proprio malandate. Al di là dello stato della carrozzeria in sè, da segnalare in negativo il faro anteriore sinistro cadente e il vistosissimo disallineamento tra la linea di battuta del cofano posteriore e la lama cromata sottostante; probabilmente dovuto al cofano che non chiude a dovere o al paraurti fuori posto. In ogni caso, una vettura del genere, oggi, non se lo merita quello stato; meriterebbe un amatore.
  7. Boh... Qui da me era una meteora da nuova ed è praticamente inesistente oggi. Più che altro mi sa che sono finite sotto le presse.
  8. Con il fanale sinistro della prima serie, riconoscibile dalla luce di retromarcia bianca. Sembra in ogni caso avere l'aria di una vettura stanca, utilizzata perlopiù come mezzo di battaglia; anche il gancio per il traino sembra stare lì a dimostrarlo. Non sembra essere oggetto di chi sa quali cure.
  9. Ragazzi, io non ho la verità in tasca su quale fosse l'intento vero di FIAT nel proporre la 6speed. Ma ho l'impressione che si stia confondendo per una questione normativa ad hoc per i neopatentati quella che secondo me era nient'altro che una questione di marketing, tutto qui. Volevano intercettare un certo tipo di clientela dandogli qualcosa di sfizioso e accattivante rimanendo pur sempre nell'ambito di un'utilitaria, senza doversi necessariamente sobbarcare i costi di motorizzazioni/allestimenti più impegnativi.
  10. Ricordo nitidamente le proporzioni drammatiche che assunse il problema delle stragi del sabato sera e confermo che, sull'onda emotiva di quel fenomeno, il legislatore intervenne con la mannaia delle limitazioni di guida sui neopatentati. Da lì, probabilmente, iniziò il lento declino, fin quasi a scomparire, delle piccole "bare" degli anni '80. Tornando alle limitazioni: C'erano eccome. Io la patente la presi nel febbraio del '95 ed ero soggetto a tre anni di limitazioni. L'articolo era il 117 C.d.S. ed era chiaramente riportato sulla patente. L'unica diversità è che io ricordo un limite sulla cilindrata (1100 cc) e sulla velocità max (150 km/h); L'articolo era il 117 C.d.S. , poi modificato nel corso degli anni rendendo meno aspre le limitazioni. Nel mio caso, in quegli anni, l'unica macchina per me accessibile in famiglia era la FIAT 127 900/C ma non la Lancia Delta LX.
  11. Diciamo che l'intento era, forse, di avere in gamma una versione che strizzasse l'occhio a una clientela giovane, o quantomeno giovanile. Il fatto stesso che la proponessero solo a tre porte, coi paraurti in tinta, i copricerchi dal design più sfizioso e qualche accessorio in più, oltre ovviamente alla sesta marcia, le dava una connotazione più sportiveggiante. Più fantasiosa che realistica, a onor del vero, perchè, dal punto di vista dinamico, parliamo comunque di differenze piuttosto trascurabili. Però a volte certe formule di marketing possono funzionare, e in FIAT ci hanno provato. Anche se, in ogni caso, non mi pare si possa dire che la 6speed abbia fatto proseliti.
  12. Ho ricordi molto vaghi, in tutta sincerità. Ma mi pare di ricordare che anche la velocità massima, perlomeno dichiarata, era uguale; vale a dire 150 km/h.
  13. Ti do qualche altro indizio sul fatto che non si tratta di una Personal manco di striscio. Il colore: Quel verde faceva parte della gamma colori della I serie; non ha mai fatto parte della Personal. La maniglia di apertura del cofano motore, di tipo cromato e a pulsante, era della I serie; quella della Personal era del tipo a leva sollevabile ed era nera. Quindi il cofano è stato sostituito con quello della II serie, ma sono state mantenute la maniglia di apertura e la targhetta della I serie. La targhetta, anzichè stare sotto la griglia di destra, lì dove era posizionata sulla I serie, è posizionata in basso, a destra della targa, perchè il cofano della II serie ha i fori della targhetta in quel punto. Quanto ai paraurti e ai fascioni laterali della Personal, all'epoca di quando io ero bambino era usanza diffusissima quella di aggiornare le auto al restyling successivo; anche le 126 con questo upgrade erano diffusissime. Tra l'altro si può notare benissimo quanto i fascioni siano montati più in basso del punto esatto in cui li aveva la Personal; viceversa, quanto il paraurti anteriore sia troppo in alto rispetto al punto giusto, tanto da stare a ridosso delle frecce anteriori. A proposito di frecce anteriori, la Personal non le ha mai avute bianche. Un'osservazione anche riguardo la calandra: anche quella deve essere stata sostituita con quella della II serie, perchè la I serie aveva la scritta posizionata più in alto; qui invece è al centro perchè il lamierato della II serie aveva i fori in quella posizione. Molto probabile, a questo punto, che questa 126 sia stata coinvolta in tempi remoti in un tamponamento, e con l'occasione sia stata riparata, in maniera raffazzonata, in stile Personal. Ne consegue che: Il 1981 non può essere l'anno di prima immatricolazione, ma probabilmente l'anno in cui la macchina fu ritargata perchè acquistata usata (all'epoca la reimmatricolazione era obbligatoria); non può essere 650 perchè tale cilindrata debuttò sulla II serie; la prima serie fu solo 600 cc.
  14. Questa l'ho vista bazzicare spesso su fb, su qualche pagina o gruppo dedicato alle pubblicità d'auto d'epoca, o comunque di vecchiume assortito. Mai avrei immaginato che non provenisse da riviste del settore.
  15. Penso sia un vezzo del proprietario che ha voluto apporre la sua firma, non credo altro.
  16. Sì, in effetti, nell'elenco dei pregi dell'automobile mancano le virgole tra una virtù e l'altra. Più qualche altra virgola omessa qua e là. Mai vista una Kadett B con panca unica e cambio al volante, sinceramente. Mi verrebbe da pensare più a un'approssimazione del disegno, nel quale comunque sembra abbozzata la divisione tra i due sedili. Sì vabbè, quello resta sicuramente l'errore/orrore più scabroso.
  17. Non riesco a ingrandire più di tanto il testo. Ma, a leggere con attenzione, sembrerebbe che di virgole ne manchino un bel po'.
  18. Il Daily esisteva anche a marchio UNIC ed era destinato al mercato francese...
  19. L'obbligo delle frecce arancioni, in Italia, era soltanto per le vetture di nuova fabbricazione a partire da una certa data del 1975, se ben ricordo. Non saprei se proprio dal 1° gennaio o comunque una data di poco oltre. Quelle che erano già circolanti con le vecchie ottiche non erano soggette a nessun obbligo. Quelle che condividevano freccia/posizione nella stessa ottica, da quel momento uscivano di fabbrica con le luci di posizione integrate nella parabola dei fari, mentre l'ottica arancione era riservata esclusivamente alla freccia.
  20. Più che per la pubblicità in sè, pubblico questa inserzione dell'IVECO, risalente al 1977, per il fatto curioso che nel messaggio pubblicitario venga più volte citata anche Lancia tra i marchi confluiti nella corporazione IVECO. Ma non mi risulta che Lancia abbia avuto una gamma commerciale/industriale dopo l'assorbimento da parte di FIAT, tanto meno che avesse modelli a suo marchio nel 1977...
  21. Peccato quel fanale rotto; è un pugno nell'occhio. La feritoia frontale, sotto il parabrezza; i cerchi a sei razze invece che cinque, e il fatto che sia un tre assi (anche se la visuale è coperta dalla Fiesta lo si percepisce), ci dicono che è un più grande 160. Probabilmente un 160 F 26 o qualcosa del genere. L'immatricolazione dell''86 non mi convince: A quei tempi c'era già la serie Turbo di IVECO. Probabilmente fine anni '70 o al più primi anni '80. La cella dovrebbe essere semplicemente coibentata; non vedo il compressore del frigo che dovrebbe trovarsi anteriormente, in corrispondenza dello spoilerone della cabina. A meno che non l'avesse in origine e in seguito sia stato rimosso.
  22. Il basso di gamma con Seicento ---> Panda ---> Punto non credo fosse così mal assortito. Forse si volle rispolverare una politica che era stata sempre tanto cara a FIAT da decenni: Quella dell'auto che bada al sodo, senza fronzoli e senza velleità modaiole, di produzione estera. Fu così fin dalla fine degli anni '70 con le SEAT 124 D e 127; a seguire con la 128 jugoslava e le 127/147 brasiliane; dall''83 fino al '92 con le 126 polacche; a fine anni '80 le Duna e Uno CS, per finire dieci anni dopo con le Palio. Pienamente d'accordo. Anzi, per certi versi aveva un'immagine anche più particolare e originale rispetto alla più piccola. L'impressione è che, appunto, le sorti dell'Innocenti avessero già imboccato la strada del declino.
  23. Un paese asiatico, probabilmente ex colonia britannica. Forse Singapore...
  24. Stessa identica situazione sulla Delta 1.6 di mia zia. Evidentemente con la Tipo condivide proprio tutto tutto. Sull'altra sua macchina, la Y 1.2, il problema della lancetta ballerina si è presentato qualche anno fa, dopo la sostituzione della pompa e del galleggiante: in pratica finchè si va dritti è precisissima; quando curva a sinistra o a destra, la lancetta vira progressivamente verso il pieno o verso lo zero.
  25. Quindi, mi pare di capire che dal 1° gennaio al 31 dicembre del 1990 eravamo negli anni '80...
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