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Roberto74

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  1. Concordo: film interessante e che riesce a tenere bene assieme più piani tematici. Sui risvolti più o meno politici ci sarebbe molto da dire, ma è contro il regolamento. Notevole l'attore protagonista Ulrich Muhe. Un peccato (dal punto di vista cinematografico - da quello umano è ovvio) che sia morto poco dopo l'uscita del film.
  2. Sottoscrivo parola per parola. Infatti, volevo sottolineare che le varie tabelle dell'usato lasciano il tempo che trovano dal momento che gli elementi che concorrono a determinare i prezzi sul mercato dell'usato sono molti e disparati.
  3. Allargando un po' il discorso, ci sarebbe da discutere anche delle tabelle della valutazione usato (eurotax, 4R, ecc.). Avranno anche un valore indicativo, ma quanto tengono conto del reale prezzo di acquisto (per non parlare delle auto in pronta consegna)? Porto un esempio recente: mio padre ha comprato una Punto (1.4, 105 cv) l'anno scorso con circa il 22% di sconto. In sostanza si passa da circa 18k a circa 14k - una bella differenza! Mi scuso per il parziale OT.
  4. Mio contributo nostalgia. Ma per restare più precisamente in topic. The Smiths - I Know It's Over - YouTube
  5. Complimenti anche da parte mia! Rende bene in un colore che mi lasciava perplesso. Mi son perso: i cerchi sono da 17?
  6. CT con una bassissima qualità percepita mi sembra un’espressione che non sta né in cielo né in terra. Ci sono salito poche volte – senza sapere che allestimento fosse – ma il livello di finitura mi ha colpito positivamente. Certamente, si tratta di vedere quale è il metro di paragone, ma in confronto il resto del segmento c mi sembra inferiore - ho ben presente sr1 e Classe A, per restare sulle premium o costose (come si preferisce dire).
  7. I secondi sono gli unici che ho visto dal vivo e mi piacciono. I cerchi neri, per me, stanno bene - questione di gusti, ovviamente. Eviterei i cinque razze (poco eleganti, ammp). p.s. Complimenti per l'acquisto!
  8. Ripeto: è una stupidata, però ci riprovo. Prendendo la foto di profilo, mi riferisco alla "bombatura" che parte dal faro anteriore e arriva fino all'inizio della portiera anteriore. Ci sta bene ma avrei preferito ci fosse un qualche richiamo anche al posteriore (magari più timido), all'altezza del passaruota.
  9. Faccio le mie congratulazioni a Matteo B. e a M()p per l'acquisto. Trovo che sia molto bella e che non stia male nemmeno con i 17. Un unico appunto (mi rendo conto, un po' gimmesco): mi "infastidisce" un po' che la linea curva (perdonate il dilettantismo del lessico) sopra il passaruota anteriore non abbia nessuna corrispondenza al posteriore.
  10. Per riepilogare. Se un venditore aderisce all’iniziativa, si applica uno sconto del 20% al prezzo della vettura (10% stato e altrettanto la concessionaria)?
  11. Eccheccazzo! Non c'è Hammett nella lista! Battute a parte, trovo anch'io che sia una descrizione calzante. Bella la proposta del topic italofilmico (o filmico e basta) - anche se rischia forse di essere troppo vago.
  12. Non compro più Quattroruote da tempo ma mi capita di leggerlo ogni tanto - al bar o dal dentista (dove trovo a volte anche Auto e Alvolante ). Oltre ad essere d’accordo con TonyH sulla “sproporzione” trai vari aspetti - cosa grave in una rivista specializzata e che vorrebbe essere il riferimento nel settore - ho quasi sempre una sensazione strana. E’ come se ci fosse molto spesso un messaggio, il più delle volte solo implicito: “caro lettore, capisci che ci sono auto di serie A e auto di serie B?!”. La serie B non sta, ovviamente, per cattiva auto, ma, semplicemente, per auto cui comunque manca qualcosa e quindi non da serie A. Più concretamente, a mio avviso, 4R usa, in modo di solito non troppo smaccato, due pesi e due misure. Omette alcuni aspetti in modo selettivo, esalta le qualità di certi modelli e sottolinea i difetti di altri. Per assurdo, ho trovato più equilibrate delle prove di Alvolante. Con tutti i limiti del caso, pregi e difetti mi sembravano segnalati più obiettivamente. Ultima cosa: perché bisogna sempre provare le versioni diesel dei nuovi modelli (cito a memoria, a titolo di esempio: Giulietta, Golf, Civic)? Facciamo tutti 25000 Km all’anno con una C (tipica auto da famiglia)?
  13. Fatte, ovviamente, le debite distinzioni, mi sembra molto più attendibile la selezione dei calciatori. Verrà scartato qualche buon talento ma l'obiettivo sarà più o meno centrato. ok. Allora chiudo ripetendo che il test non è, secondo me, uno strumento funzionale ad una seria selezione del personale docente. In altre parole, non serve nemmeno a raggiungere molti degli obiettivi che avete elencato (e che in parte condivido).
  14. ok, ma ci saranno comunque una prova scritta e una orale da valutare. Nessuna presunzione. Non discuto le sue capacità di insegnante-ricercatore. Anzi - meglio - ripeto che la sua figura è del tutto secondaria - un epigono della "moderna" scuola dell'autonomia, piena di inutili valutazioni e didatticismi. Penso che un percorso selettivo che preveda una prova scritta, una orale e un periodo di tirocinio sia, se ben fatto, una buona base di partenza. Siamo seri! Se pensi davvero che risolvere una serie numerica selezioni un buon insegnante - o meglio, un potenziale buon insegnante (dato che insegnanti non si nasce, se non in parte) - non ho altro da dire. Esatto! La diplomata in ragioneria è proprio la figlia della scuola dell'autonomia - una scuola che sta distruggendo (coscientemente o meno - è poco rilevante) quanto di buono ancora restava. Comunque, Loric, concordo abbastanza con te sul ruolo della scuola. Mi sembra, però, che gli strumenti ipotizzati siano inefficaci - per essere generosi e ingenui.
  15. Due cose e poi abbandono. Prova a pensare alle interrogazioni (all'università o - forse meglio - al liceo). Non erano certe matematizzabili, protocollabili e ripetibili - ma, se il professore era in gamba, erano certamente attendibili. Senza contare tutti gli elementi che potevano essere considerati e che non sarebbero stati considerati dai "test esatti". In precedenza non mi riferivo solo all'attuale ministro. Anzi, parlavo soprattutto di altri - per dare un riferimento: dall'autonomia scolastica in avanti. Profumo, comunque, come gli altri, non ha nessuna idea di scuola. E' questa non è un'opinione. Attenzione, non ho detto che ha un'idea che non mi piace. Oppure, forse, non ci capiamo su cosa significa idea di scuola.
  16. Non so come si fa a quotare un messaggio "a pezzi". Grazie!
  17. Vado in ordine sparso. <Perché per premiare i migliori, bisogna selezionare i migliori. E per selezionare i migliori, bisogna valutare le persone secondo criteri oggettivi (ovvero, non un giudizio personale, ma un parametro misurabile e ripetibile).> La selezione deve essere seria e rigorosa. Qui, però, secondo me c’è una deformazione tecnica: purtroppo non ci può essere – in questo come in altri ambiti – un parametro misurabile e ripetibile. Non si tratta di un esperimento scientifico in laboratorio. Comunque, non per questo si cade necessariamente nell’arbitrio più totale. <Non considero questi test come una vergogna, sono test alla portata di ogni persona normo-dotata. Trovo invece una vergogna che una buona percentuale dei fallimenti riguardi gli insegnanti "precari" usciti dal concorsone del 1999, dimostrazione che i concorsi scolastici di un tempo avevano come obiettivo non quello di fornire personale qualificato, bensì di trovare un posto di lavoro alla gente, posto di lavoro fisso (per i vincitori) o precario per i "semplici" idonei. La qualità dell'insegnamento contava una cippa.> C’è stata un’incomprensione. La vergogna non sta nella realizzazione del test, ma nel fatto che è (in buona parte) un test di intelligenza. Quindi, è sicuramente alla portata dei più. Ma il punto non è questo; è che una prova del genere non ha, purtroppo, niente a che fare con la qualità dell’insegnamento (che, se preferiamo, “non contava una cippa”, per l’appunto). <La scuola non deve essere un posto dove parcheggiare i figli, ma un luogo in cui i bambini ed i giovani imparano a pensare con la propria testa (e non con quella dell'insegnante) e possono usufruire degli strumenti conoscitivi più idonei per prepararsi alla vita da adulti.> Concordo. Aggiungo solo che la scuola deve fare anche altro. Il riferimento alla testa dell’insegnante è fuorviante. La soggettività dell’insegnante è (o dovrebbe essere) una risorsa, non un limite, del percorso formativo. <Esiste uno strumento migliore di valutazione? A parte il fatto che viene somministrato da chi ha interesse a che gli studenti lo superino brillantemente, ovviamente. E, comunque, perché simili test vanno bene in tutto il mondo e non in Italia?> Permettimi una (quasi) battuta. I test invalsi (ma non solo) mi ricordano irresistibilmente i sondaggi sui trasporti pubblici. Enormi macchine per (non) scoprire quello che qualunque individuo mediamente intelligente scoprirebbe semplicemente prendendo una decina di autobus in diversi orari della giornata (la proporzione è calibrata sulle dimensioni della città in cui vivo). Ad ogni modo, vedo che ci si concentra molto sul test (elemento a mio avviso del tutto secondario, anche se segno emblematico di altro, purtroppo) e si ignorano i punti principali: l’incoerenza tra gli obiettivi (che condivido in parte) e i mezzi per realizzarli; il fatto che questa gente non ha un’idea di scuola. p.s. Giusto per precisare. Il test, ragionando egoisticamente, mi ha fatto comodo: ha tolto di mezzo circa metà dei concorrenti.
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