Vai al contenuto

angeloben

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    542
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Massima Popolarità

    3

Tutti i contenuti di angeloben

  1. In realtà la voce wikipedia cita davvero "il design curato da Giugiaro", ma lo fa nel testo relativo alla seconda generazione, quella del 2003... L'I.De.A. è invece riportata per la prima generazione, quella 1997 che veniva citata per le proposte "erede 155". Poi, che tutto ciò sia giusto è un altro paio di maniche...
  2. Riprendo una discussione di qualche mese fa che ho letto solo adesso... ricapitolando un po' di cose che sono venute fuori, ecco alcune mie considerazioni: Indecisioni FIAT - Lancia Sul finire degli anni Settanta e durante la prima metà anni Ottanta, secondo me ci fu un po' di confusione nel gruppo tra FIAT e Lancia, in particolare sul design. - La migrazione di Uno da Lancia a Fiat ne è il primo esempio - "Unone" portava su FIAT concetti tipici di Autobianchi/Lancia Y10 - Lancia T3 di Giugiaro era troppo poco Lancia e più adatta a Fiat - Tipo 4 (Thema e Croma) erano davvero simili, per quanto riuscita fosse stata la differenziazione Ma forse fu proprio Giugiaro a contribuire maggiormente a questa sorta di indecisione nel gruppo: se ci pensate il concetto di vettura alta/abitabile/confortevole fu creato proprio da Giugiaro con LANCIA Megagamma, con cui Giorgetto forniva un'interpretazione moderna dei concetti di innovazione, sperimentazione e comfort che Lancia incarnava in quegli anni (Lancia era un po' la Citroen italica: due volumi, trazione anteriore, comfort, plance originali...). Poi lo stesso Giugiaro, interpellato per la sostituta di A112 propose quella che abbiamo imparato essere la "Lancia Uno", che riprendeva in piccolo i concetti di Megagamma, ma in FIAT videro il potenziale di quella proposta per sostituire 127 e così fu, direi a ragione... Se ci pensate, persino i satelliti del cruscotto di Fiat Uno hanno un che di anomalo per Fiat, e si potrebbero più facilmente associare a quello di spirito di innovazione che Lancia condivideva con Citroen nei Settanta. Insomma, era probabimente stato Giugiaro a vedere Lancia come adatta a assumere quelle forme moderne, alte, abitabili, confortevoli, squadrate ma con spigoli smussati. Ma piacquero talmente tanto nel gruppo, che le vollero adottare ovunque, indistintamente su tutti i Marchi e ci volle un po' di tempo perché si decidessero di nuovo a caratterizzare e distinguere meglio le varie case del gruppo. Forse la Dedra di I.De.A ebbe anche questo merito... Somiglianze Lancia T3 Il photoshop di cc1920 in effetti riesce a mettere in evidenzia la possibile parentela con R21, ma come accennato dall'Archivista, io ci vedo anche molto Toledo Mk1, in particolare nei seguenti aspetti: - volume e linea laterale del cofano motore - quella scalino formato da paraurti, passaruota posteriore e fasce laterali, inserito tra elementi in tinta come in questa proposta T3, evidentemente voleva apparire più "parte integrante" delle linee di carrozzeria di quanto non fosse in R21, dove si confondeva con gli elementi plastici neri. E mi ricorda invece quella modanatura che in Toledo Mk1 tornava a essere più integrata nelle lamiere, a ripetere quel leit motiv di Giugiaro della modanatura bassa tipica di delle sue creazioni "squadrate" anni 70-80 (da Passat Mk1 in poi) - le linee della coda, come forma e dimensione del volume baule, lunghezza dello sbalzo, rapporto con il lunotto, forma dei fari e portatarga Ancora, quella linea di cintura che sulla terza luce "curva" di netto e sale avvolgente per integrarsi con il lunotto la si è vista accennata su Espero (Bertone) del 1987, ma poi davvero simile sulla prima Saturn, la S-Series del 1990 (designer?) . Per finire qualcuno aveva citato anche Passat 88 e in effetti quel cofano la ricorda, e ancor di più si notano analogie se ci si riferisce alla Italdesign Marlin, con quei fari rettangolari smussati e l'assenza di calandra. Roba peraltro vista nei prototipi Volkswagen Auto 2000 (1981, ufficialmente roba interna a VW, ma sappiamo tutti che le idee Giugiaro giravano molto a Volfsburg) o anche "Orca" che in definitiva, al di là della formula due volumi, mi sembra la più vicina parente di R21. Giugiaro vs Bertone anni 90 negli anni novanta si può notare una notevole somiglianza tra progetti attribuiti a Giugiaro e a Bertone. Yugo Florida (Giugiaro) vs Citroen ZX (Bertone) Italdesign Marlin + Lancia T3 (Giugiaro, prototipi anni 80) vs Daewoo Espero + Citroen Xantia e Xm (Bertone, produzione anni 80-90) Ci sarà un perché? Mero scopiazzamento? Effettivi scambi/collaborazioni? O qualche passaggio di persone? Giugiaro vs I.de.A. Qualcuno ha citato il parziale riciclo della proposta Giugiaro per 156 in Daewoo Nubira 1997, ma leggo su Wikipedia che questa è attribuita a I.De.A... qualcuno ne sa di più? Ecco tutto, volevo solo farvi partecipi delle mie elucubrazioni
  3. Onestamente mi sembra che gli interni, per quanto diversi dall'originale plancia delle altre versioni della E36, fossero però differenti anche rispetto a quelli della serie E30. Erano effettivamente più vicini al classico disegno BMW anni '70-80, ma erano nuovi anch'essi, sviluppati credo solo per la Compact. Quanto alla meccanica, credo che solo la sospensione posteriore fosse simile alla vecchia E30, a bracci obliqui, come sulla prima Z3, ma il resto penso fosse sostanzialmente quello della E36.
  4. Riguardando le foto della 75, mi sa che lo specchio destro (il sinistro non lo vedo...) non è originale, sembra recuperato dalla prima serie. Sorge il dubbio anche sui cerchi, ma onestamente non so, magari sono corretti per quel periodo. Gli espertissimi chiariranno...
  5. Ciao, ecco due avvistamenti Alfa fine anni '80. Due esemplari di versioni sportive, "molto" Alfa, tenute discretamente. Alfa Romeo 75 T.SPARK - 1962 cc, 109 kW, 24/11/1988 Alfa Romeo 33 Boxer 16v Quadrifoglio Verde - 21/2/1990 I motori erano certamente la parte più interessante di questi due modelli: - il twin spark, la cui idea era originale e efficace, ma ha avuto un seguito scarso, evidentemente a favore di altre tecnologie. Magari oggi sono riusciti a ottenere la stessa qualità nella combustione con sistemi meno complessi. - il boxer 16V, tra le ultime evoluzioni dei boxer Alfa, forse la più spinta.
  6. Per continuare sulla scia degli anni sessanta nostrani, eccone un'interpretazione che farà storcere il naso a qualcuno. FIAT 1100 D - 1221 cc, 13/04/1964 A questa "originale" riverniciatura posso dare una spiegazione dicendo che si tratta di un mezzo proprietà di una carrozzeria che di giorno la tiene quasi sempre in strada. Mi viene naturale sospettare che sia un'operazione "markettara" di cui posso confermare l'efficacia visto che attira l'attenzione dei più...
  7. Sulla funzione di presa d'aria supplementare per le motorizzazioni delle turbo-nafta confermo (almeno questo era ciò che diceva 4R). Ma spezzo una lancia a favore di Abarth03, perché in effetti le MB Turbodiesel erano fornite inizialmente (dopo non so) solo con cambio automatico. Cosa che credo abbia limitato di molto la loro diffusione in terra italica...
  8. Pure io sono tra gli ammiratori delle Honda di quel periodo, almeno di quelle che sono passate per l'Italia, sia pure di sfuggita... e pure della Civic Shuttle, che auto intelligenti in quel modo (compatta, spaziosa, multiuso col 4x4, e non sgraziata come la Toyota Tercel...) non se ne sono viste molte a giro. Della Aerodeck di quel periodo posso dire invece di averne viste, non molte, forse si contano sulle dita di una mano, ma a suo tempo le ho viste. E non mi dispiacevano, anche se le dimensioni piuttosto importanti per una 3 porte di quel tempo mi hanno sempre lasciato interdetto. Tra l'altro quella Aerodeck è stata a mio avviso un palese riferimento durante il concepimento di Alfa 145: tre porte quasi SW sportiveggiante, vetratura laterale (escluso scalino) con terza luce "nascosta", portellone che andava sul tetto... Era l'epoca in cui in casa FIAT si ispiravano alla produzione nipponica, che in effetti era avanti. La coeva Civic anche mi piacque, e la 3 porte quando verso l'87 arrivò in Italia mi colpì perché era l'unica che poteva essere paragonata alla Volvo 480 che hai citato. Erano due auto davvero originali e moderne. (onestamente ero bambino e non conoscevo la Aerodeck, che forse non era neppure arrivata in quell'anno, ma oggi in effetti ti posso dar ragione che era più vicina come classe). E la Accord berlina successiva, quella di inizi '90, anche quella mi piacque: semplice, elegante, moderna, "leggera", luminosa. A vederne di linee così oggi... che se la linea di cintura non ti arriva agli occhi non sono contenti! EDIT: aggiungo che pure Prelude, proprio le due delle immagini postate, mi piacciono assai e non disdegnavo la Legend di quei tempi, berlina e coupé.
  9. In realtà la "tua" non ha neppure le cornici cromate ai finestrini e questo mi ha fatto piuttosto pensare a quel raro optional che BMW offre da chissà quanto tempo (almeno dagli Ottanta, ma forse da prima...): la "Shadow line". Praticamente le parti cromate tinte in nero opaco. Escluderei legami con livelli di allestimenti, visto che ancora in quegli anni le BMW (e le rivali MB) non si erano abbassate a simili pratiche plebee... Le BMW erano rigorosamente monoallestimento, con minime variazioni di dotazioni tra le diverse motorizzazioni. N.B. In realtà era spuntata ogni tanto qualche versione "L", per lusso immagino, ma credo fossero solo denominazioni commerciali da listino di carta, per qualche versione dotata di un pacchetto di optional predeterminato; di fatto non ho mai visto la "L" sulle targhette del modello fino all'arrivo delle versioni lunghe della Serie 7 E32 e lì la "L" c'era davvero, ma indicava un'altra cosa...
  10. Un'altra conferma da terre lontane... la 600 arrivò fino in Sudafrica, e rigorosamente con la guida a destra! Ho trovato questo rottame esposto davanti ad un negozietto di roba vintage al confine col Botswana.
  11. Avete ragionissima! Sul successo di 190 usate in Nord Africa ho le prove... Nouakchott, aprile 2013 (per chi non lo sapesse è la capitale della Mauritania; e per chi non sapesse dov'è la Mauritania, c'è Google maps!) E questa foto dice poco... la realtà è una quantità di MB 190 prossima al 50% del parco circolante, il resto sono Toyota Carina/Avensis nelle varie evoluzioni e le briciole per gli altri. E su questa di Duetto darei un'altra conferma, sebbene raccontata. Lo stesso trattamento venne infatti riservato ad un mio conoscente, primissimi anni Novanta. All'epoca signore ultracinquantenne, cliente affezionato Volvo, padrone di azienda ben messa settore automotive, voleva fare il "salto" sulla stella a tre punte, ma ricevuto in concessionaria quel trattamento ripiegò sulla "solita" Volvo, dicendo ovviamente che era comunque la sua prima scelta: sì, come no...
  12. No, se davvero esistito, questo progetto 136 non si riferisce alla famosa "Turbina" di tanti anni prima, ma sarebbe stato qualcosa di normale, destinato alla produzione, ma poi abbandonato, roba molto successiva, su cui la turbina forse era solo un'eventualità o speculazioni. Pare che in quegli anni stessero studiando da più parti l'applicabilità dei motori a turbina e forse Fiat ci stava pensando (almeno vagamente) vista la precedente esperienza prototipale.
  13. A proposito di K1 e K2, ho trovato alcune info... si dice che la lettera K indichi il codice progressivo dei disegni proposti (indicati da lettere): quindi si era arrivati a una decina abbondante di proposte. Il numero indicherebbe invece la revisione con modifiche minori del medesimo disegno... Una nuova curiosità: da reconditi e fumosissimi archivi pare che sia esistito un misterioso progetto 136 di FIAT, qualcosa dei primi anni '70, un'auto addirittura legata a fantomatici a motori a turbina, roba di una certa dimensione... Qualcuno ne ha mai sentito parlare?
  14. Dopo l'avvistamento Giulia beige, ecco proseguire - sempre sui toni del marrone -questa mia breve serie di media Alfa del passato con la sua erede, la Giulietta, anzi la "Nuova Giulietta". Alfa Romeo Giulietta 1.6 - 1570 cc, 109 CV, 05/05/1983 Auto da uso normale, in condizioni accettabili per una trentenne. Nota di "colore" : il marrone metallizzato... tipico indizio del periodo! Il marrone è il residuo del passato, a metà degli Ottanta sparirà da tutti i listini più trendy; ma il metallizzato è testimone degli Ottanta che si impongono! Oggi che gli ottanta sono tornati... è tornato anche il marrone, rigorosamente metallizzato! Della Giulietta '77 ho un giudizio positivo, anche per la capacità di Alfa di tirare fuori un'auto totalmente distinta partendo da una struttura così vicina a quella di un'altra auto molto nota e caratterizzata come l'Alfetta.
  15. Il portellone della Uno Turbo I serie per me è sempre stato il migliore esempio di modifica di un componente per una versione specifica. In questo caso la perfetta integrazione dello spoiler nel portellne originale, non con la semplice aggiunta di un componente esterno da attaccarsi in qualche maniera posticcia, ma proprio un componente modificato ad hoc, per un integrazione perfetta. Complimenti alla FIAT per questo approccio, mai più visto in giro neppure in segmenti superiori. Proseguo con il primo di una brevissima serie di avvistamenti di medie del Biscione. Stasera cominciamo con la più vecchia, in ottime condizioni sebbene spesso in strada (ma sospetto sia di un carrozziere...): Alfa Romeo Giulia 1300 TI - 62 kW, 01/01/1968 Potrei attirarmi gli strali di molti, ma devo essere onesto: ne riconosco tutte le qualità, l'importanza, l'originalità ecc, ma esteticamente non mi ha mai entusiasmato. Da piccolo per me era semplicemente brutta e giocava anche il fatto che allora (primi '80) le Giulia erano solo "vecchie". Però quell'aria un po' scorbutica, qua e là disarmonica... tutt'ora non mi convince del tutto, soprattutto dietro. Comunque questo esemplare è davvero notevole, lo vedo spesso ed è sempre una gioia passarci accanto. Perché ha ancora l'aria normale, non del gioiellino sotto vetro.
  16. Come?!? Nessun appunto quattroruotesco all'hazard sul piantone? Questa è interessante... Per parlare di "moda del digitale", mi chiedo quante mai vetture con strumentazione digitale avessero visto o provato prima. A memoria credo ci fossero Alfa 90, Y10, l'altrove citata Senator (quella ristilizzata di fine '82), Renault 11 Electronic, BX digit, Maestro e forse è finita. Forse erano complimenti sulla fiducia e l'accessorio non era installato, perché negli anni successivi criticavano sempre il fatto che i filamenti disturbavano la visuale in certe condizioni. Immagino che per Scorpio "a forma di Thesis" si intenda la versione tutta tonda del '94. Non avevo mai pensato ad una somiglianza tra le due vetture, ma capisco l'accostamento. Quei fari davanti di forma non allungata (ma neppure tondi) e il cofano più spiovente nella parte centrale della calandra rispetto ai passaruota-fari... La versione tre volumi era venuta fuori già molto prima, nel 1989. Comunque, di qualsiasi Scorpio si parli, in effetti sempre la stessa roba era! Stessa impostazione, come dice PaoloGTC, dovendosi intendere stesso pianale (e quindi sempre trazione posteriore) e persino stessa struttura principale della scocca, il tutto per ovvie ragioni di costi. Per notare quanto la serie '95 fosse vicina alla serie precedente, basta guardare il cosiddetto giro-porte, ma ancor più lampante confrontando le versioni station wagon. Escludendo frontale e interni, erano praticamente identiche.
  17. Da un'altra parte si parlava di Scorpio e quindi ammiraglie anni '80, ecco mi sembra adatto il momento per postare l'avvistamento di un altro esempio tipico del periodo. Opel Omega 2.0i CD - 1998 cc, 90 kW, 02/05/1988 Al pari di Scorpio: marchio generalista, schema classico a trazione posteriore, eletta "Auto dell'anno". Diversamente da Scorpio però, l'Omega ancora rappresentava quella strana via di mezzo che non era media né ammiraglia vera e propria, perché Opel a quei tempi aveva ancora Senator. Ma da noi in Italia Senator era ininfluente: i benzina erano solo motori da IVA "pesante" e i turbodiesel non erano d'immagine ai tempi... Quindi consideravamo Omega ammiraglia a tutti gli effetti, ma obiettivamente non era perfettamente paragonabile alle altre segmento E del tempo. Era più semplice, quasi spartana, con motori normali e tanto per dire il 3 litri era disponibile solo su un allestimento marcatamente sportivo (la "3000", con spoiler, alettone, sedili sportivi con filetti rossi ecc) come normalmente non se ne trovava tra le ammiraglie... Ai lussi ci doveva pensare Senator. Anche Omega, come Scorpio, aveva i suoi pregi, tipicamente Opel: aerodinamica (che le fece vincere l'ambito premio), robustezza, spazio, economia. Certo la gente difficilmente si fermava a guardarla e in Italia questo è uno dei motivi principali di acquisto, ma fuori ha riscosso maggior successo, tanto che ha avuto anche una vera erede negli anni '90.
  18. Poi ci torni su questa storia delle K? Ti prego... E invece allora cos'era 152? Una media a TA per sviluppare il concetto Alfasud anche su categorie superiori? Qualcuno ne sa qualcosa? (a proposito, il codice di Alfasud?)
  19. Personali impressioni su Scorpio e altri commenti... A me quando uscì fece un certo colpo. Incarnava perfettamente lo spirito anni primi '80, ovviamente in salsa Ford. Potremmo considerarla un po' la R25 di Germania. Ne condivideva lo stile 2 volumi e mezzo, la adozione di tutte le più moderne soluzioni aerodinamiche, la pletora di accessori elettrici/elettronici. Ad esempio mi sembrava cosa straordinaria e fichissima la storia delle cuffie optional per ascolatare la radio dai sedili posteriori... e che ci fosse una particolare attenzione proprio al confort degli occupanti dietro, ecco anche i sedili posteriori regolabili (non li ricordavo onestamente): sull'utilità possiamo discutere, ma bisogna riconoscere che a quei tempi avere lo schienale regolabile elettricamente era un accessorio più unico che raro direi. Su una Scorpio (bianca, versione CL o GL, non di più) montai una volta in Francia. Il sedile dietro era in effetti enorme, ci stavamo in quattro ragazzetti senza tanti problemi! Esteticamente non faceva gridare al miracolo, ma era una interpretazione piacevole dello stile Ford di quei tempi, più equilibrato di Sierra, meno originale nel frontale, ma più piacevole e originale nella coda, con quella vetratura laterale effetto tutto unito con il lunotto. E non vorrei sbagliarmi, ma potrebbe essere che Scorpio sia la prima auto con il profilino in colore carrozzeria sotto i fari anteriori, trucco per farli apparire più sottili e quindi il frontale più aerodinamico... Sierra li aveva invece proprio incorniciati nella maschera frontale, che esteticamente è un concetto lievemente diverso direi... E l'interno della prima versione non era poi così male imho: le vituperate levette clima negli stessi anni erano internazionalmente una cosa normale. In Germania ce le avevano Omega/Senator, persino BMW serie 5 (versioni senza clima) o tutte le giappo, molte americane, le volvone, la R25 stessa... Scorpio ebbe, al pari di Omega/Senator, il difetto di non essersi aggiornata in tempo dal punto di vista tecnico. Mi riferisco in particolare alla TP, che a metà anni '80, quando uscì, poteva essere ancora accettata, ma già sul finire di quel decennio cominciò ad essere considerata appannaggio esclusivo di marchi tecnicamente in grado di supportarla con adeguati sistemi tecnologici, tipo sospensioni multilink, ASR/ASC e via dicendo. Ma a quel punto investimenti dei generalisti sul segmento E non erano più sostenibili e Ford non fece eccezione. Il primo restyling del 1992, quello in cui cambiarono fari e interni, in effetti già faceva vedeva Scorpio ormai troppo anziana e gli interni davvero sembravano troppo quelli di Escort '90. Poi la nuova Scorpio 1994 tutta tonda fece il disastro estetico, e concordo che fu il frontale il maggior colpevole, sempre assieme a degli interni che sembravano ancora una volta quelli - gonfiati - della Fiesta del periodo (quella dell' "E' finite l'era delle utilitarie")... Nota finale sui sedili posteriori regolabili. Non sapevo di R30 (i francesi erano sempre avanti...), ma prima di ZX ci fu Passat '88 che adottò il divano posteriore con regolazione longitudinale. Quando le macchine erano anche sostanza e non solo apparenza.
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.