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anparrini

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  1. A me onestamente vista la macchina mi sembra un successo incredibile che ne abbian vendute quante ne hanno vendute...
  2. Per quanto riguarda la Delta a me non dispiace e ho trovato interessante l'idea di fare una auto a cavallo tra segmento C e D (una operazione simile è stata fatta con successo da Mercedes con un prodotto diverso come Classe Capitolo Thema e Flavia: la Flavia io sinceramente non l'avrei fatta, la Thema invece a mio parere non è un operazione sbagliata nel senso che l'alternativa alla Thema era non fare nulla e presidiare il segmento solo con Maserati e (speriamo) tra un po' con Alfa ovverosia con prodotti specifici + sportivi e costosi. Lancia Thema è invece un prodotto non brutto nè banale fatto per attirare come clienti essenzialmente società di noleggio a lungo ed a breve termine (che poi son più o meno gli stessi clienti delle altre berline tedesche) e in cui Lancia può spaccare il mercato con prezzi competitivi in quanto di fatto è un modello senza costi di progettazione. Ecco secondo me spiegato il basso prezzo che deriva dal fatto che a livello di progettazione Thema costa a FGA quasi nulla nel senso che è praticamente una 300C che anche in America vendono con gli stessi allestimenti e tarature di Thema in una versione chiamata Luxury. Dato che i costi di progetrtazioni sono bassi il prezzo di vendita può assorbire forti sconti non facendo divetare l'operazione Thema un business non profittevole. Inoltre, se si toglie Italia - in cui il mercato nel segmento E è in forte contrazione - nessuno credo in Europa ritenga sacrilego vendere una Crysler con marchio Lancia e penso che Thema venda moltio di più di Thesis e Kappa che avevano ben altri costi.
  3. Al di là degli inglesismi non mi sembra abbia rivelato novità sconvolgenti; traducendo: Y: è un modello riuscito che grazie al fatto che verrà venduto con marchio Chrysler e grazie alla unione delle reti di vendita Lancia e Chrysler potrà avere un aumento di vendite senza doverci investire un euro. Unico investimento: qualche colore nuovo, qualche targhetta e serie speciale. Delta: con le ovvi differenze di volumi rispetto ad Y il discorso è simile. l'auto c'è già, non verrà starvolta nè aggiornata (quindi all'orizzonte niente MPV stile Mercedes Classe B come mi sarebbe piaciuto a me) Thema/Voyager/Flavia: chi più chi meno a fronte di investimenti bassissimi hanno avuto un certo riscontro (che peraltro sta crescendo); essendo moldelli sviluppati e prodotti per tutto il mondo il break-even con marchio Lancia è bassissimo (e permette anche la possibilità di praticare prezzi competitivi aggiungo io) Nuovi modelli tipo Fulvia: non se ne parla..penso che i prossimi modelli saranno guidati da Crysler e rimarchiati Lancia; a parte il caso di Y penso che la pratica opposta sia da escludere
  4. Al di la del romanticismo per il marchio e del disfattismo a priori io partirei dall’assunto che illa gestione passata del marchio Lancia non era sostenibile per i suoi piccoli numeri peraltro fatti solo nel mercato nazionale. Insomma, probabilmente anche prima ma a maggior ragione nell’attuale contesto di mercato, a parte forse Y, non esiste convenienza economica nello sviluppare prodotti specifici per il marchio Lancia così come son stati concepiti fino alla fase dei rebadging. Un altro dato di fatto è che il marchio Lancia è poco conosciuto al di fuori dei confini nazionali (solo in Francia e Germania ha una discreta notorietà) al contrario di AR e Maserati che sono ben conosciuti ed immediatamente identificabili come Italiani in tutto il mondo. Ora, dato che il mercato europeo cala è ovvio che bisogna concentrarsi su prodotti che non si vendano solo sul mercato interno (ma oserei dire che ormai anche l'Europa è piccola...) ma bisogna cercare di realizzare prodotti globali che guardino al mercato mondiale. Per questo motivo l'utilizzo differenziato su mercati diversi del brand Chrysler e Lancia è di principio un’ottima idea visto che i 2 marchi mi paiono essere geograficamente complementari (Lancia in Europa continentale; USA, UK e Resto del Mondo per Chrysler) e permettono una buona diffusione dei modelli in tutto il mondo. Apro un inciso: quando parlo di utilizzo di doppio marchio parlo di fare lo stesso prodotto con marchi diversi in paesi diversi, ma mai uno stesso prodotto deve essere presentato con più marchi nello stesso mercato (ad es. il lancio UP!/Citigo/Mii, Venga/Ix25 o Idea/Musa è secondo me controproducente per il modello più debole e non aumenta la penetrazione del gruppo in nessun modo, tradotto maggiori costi e ricavi uguali). A livello di prodotti faccio un'altra considerazione: quello che abbiamo visto per ora a livello di rebadging riguarda modelli più o meno riusciti non più freschissimi della produzione americani proposti con marchi italiani in Europa; dato però che le caratteristiche in termini di dimensione e pesi dei prodotti americani si stanno avvicinando a quelli europei non mi stupirei che i nuovi Voyager, 300C e Freemont possano essere sviluppati congiuntamente in Europa ed USA ed avessero caratteristiche e dimensioni più europee. Aggiungo poi che già da prima dei rebadging una certa produzione americana (del gruppo Chrysler in particolare) un certo fascino in Europa l’ha sempre avuto. Quindi trovo che mentre ci sono alcuni brand globali che devono avere solo i loro prodotti in esclusiva in tutto il mondo (AR Ferrari Maserati Jeep e 500), altri marchi più deboli possono avere prodotti in Join con vari marchi (penso proprio a Fiat/Dodge e Lancia/Chrysler) Faccio poi un'altra considerazione valida per tutti i gruppi multi-brand: dato che bisogna ridurre il numero di modelli cercando nel contempo di coprire tutte le fasce possibili di tipologie di mezzo e clienti (che peraltro negli ultimi tempi tra SUV Crossover e MPV sono aumentate) non ha senso produrre tipologie simili di prodotto posizionati nello stesso segmento aventi le stesse caratteristiche. Lampante è l'esempio del segmento C - produrre 3 berlinette tradizionali come Bravo Giulietta e Delta (ammetto però che con quest'ultima hanno fatto un tentativo di fare qualcosa di diverso) con 3 marchi diversi mi pare controproducente visto che vengono utilizzate risorse per fare prodotti simili che per forza di cose si erodono immatricolazioni a vicenda portando alla tipica situazione che porta ad avere un modello che vende e gli altri che diventano più o meno dei flop. Un gruppo deve invece posizionare all’interno dei segmenti in cui vuole competere i vari brand in sottosegemnti diversi in modo da ottimizzare le risorse, caratterizzare in modo più definito i vari brand e rispondere alla domanda più vasta possibile espressa dal mercato in quel particolare segmento. In concreto, nel caso di FGA all’interno del segmento C, è inutile fare 3 berlinette tradizionali con marchio Lancia Alfa e Fiat, molto meglio coprire il segmento con 3 prodotti diversi e distaccati. Quindi, ad esempio, va bene fare la berlinetta (Giulietta) con con il marchio più sportivo (Alfa) ma invece di fare anche Bravo meglio coprire il segmento con un crossover multispazio- SUV come 500L e pensare a qualcosa di diverso per Lancia. Quello che ho in mente per Lancia nel segmento C ed in generale per tutta la gamma Lancia andrò a illustrarlo ora (ma ovviamente è solo una mia idea personale). Innanzitutto il marchio Lancia/Chrysler è il marchio ideale per le multispazio (genere che da sempre è andato bene in USA e con Marchio Lancia in Italia ed Europa dove le povere Idea ed Ulysse sono state cannibalizzate dalle sorelle Lancia del caso). Come detto, anche se non si può certo definire una MPV Y può andare bene come compatta piccola e raffinata a 5 porte che di fatto nel gruppo non c'è in quanto 500 ha un’immagine più giovane e sole 3 porte. Sul segmento C andrei su un MPV dalla guida alta sullo stile del Mercedes Classe B che di fatto è un segmento interessante a cavallo tra C e D non coperto dal gruppo e facilmente sviluppabile su pianale Giulietta. Lo stesso modello (che svilupperei in Italia) potrebbe andare bene in USA con marchio Chrysler dato che anche li, come detto, si assiste ad un contenimento di dimensioni e motori dovuti al maggior costo di carburante e crescenti vincoli nelle emissioni. Sulle multispazio grosse penso che si possa continuare a fare rebadging della proposta Chrysler (Voyager) che per i motivi espressi prima mi auguro si riduca nelle dimensioni e nel peso ritornando ai valori delle vecchie versione commercializzate in Italia con marchio Chrysler negli anni 90 (che peraltro avevano anche un look più aggraziato dell’attuale proposta Lancia). Questo prodotto, con marchio Lancia e finiture più raffinate potrebbe andare benissimo in Europa (come del resto i vecchi Chrysler Voyager); sarebbe poi il massimo se il nuovo Lancia Voyager adottasse motori 2.0JTD (che vanno benissimo su un mezzo con dimensioni e peso del Freemont e a livello psicologico pesano meno sull’acquirente). Sempre a livello di gamma non vedo disdicevole proporre come Lanca Thema la 300C se anche in questo caso il modello amerciano in questione si europeizzasse un po’ in termini di dimensioni. Ovviamente non sarebbero le berline di punta del gruppo (ruolo riservato a Ghibli e 4Porte e forse alle nuove berline Alfa) ma un prodotto più orientato alle flotte ed alle aziende ma non per quuesto povero….insomma io vedo i marchi all’interno di un gruppo come i giocatori di una squadra di calcio..non vi devono essere doppioni di ruolo e ogni giocatore deve essere schierato in posizioni diverse del campo, in caso contrario si lasciano spazi scoperti e ci si pesta i piedi a vicenda….
  5. Dico la mia: in situazione di risorse limitate e di varianti all'interno dei vari segmenti sempre più numerose (ogni segmento ormai ha declinazioni diverse al suo interno SUV, multispazio berlina) io credo che sia il caso di limitare il numero di modelli da lanciare sul mercato cercando di coprire con ogni marchio declinazioni diverse di uno stesso segmento liberandosi dall'ossessione di coprire con ogni marchio di un gruppo tutti i segemnti; così facendo non si rischia di fare all'interno di un gruppo modelli di uno stesso segmento simili l'uno all'altro che si cannibalizzano a vicenda e che sono lanciati solo per dire che ogni marchio ha un suo modello in quel segmento ma si declina i segmenti in cui vale la pena di entrare in modo diverso in coerenza con i contenuti del marchio. Caso tipico è quello di FGA: ha senso lanciare 3 modelli del segmento C simili? Bravo Giulietta e Delta (quest'ultima un po' + lunga e spaziosa ma alla fine assimilabile)? ..secondo me no la cosa migliore è destinare il segmento C del tipo berlinetta da taglio sportivo alla Giulietta (che è infatti il modello che vende di più) dare alla FIAT un connotato diverso ottimamente rappresentato da 500L che non so se sia una C o un B plus ma riamane una multispazio con fattezze da SUV di circa 4M; a Lancia riserverei invece un nuovo volume con stile e contenuti simili al classe B Mercedes (che di fatto è a metà strada tra segmento C e D) da vendere fuori da Italia e Francia con marchio Crysler (USA inclusa). Questo è solo un esempio ma credo renda l'idea di come mi piacerebbe caratterizzare la gamma ed i marchi: Lancia/Crysler multispazio tipo Classe B e un multispazio più grosso che possa sostituire Voyager con fattezze più compatte e moderne da vendere anche in USA (dove il contenimento di dimensione n consumi è finalmente anche li un tema caldo). Va bene anche la Y segmento B compatta e raffinata a 5 porte. Fiat secondo me non deve più andare oltre al segmento di 500L se non con rebadging come Freemeont. Le linee guida saranno linee simpatiche che si ispireranno a 500 e Panda e stile vagamente fuoristradistico. In questo contesto credo che la nuova Punto possa essere la 500x. Su Alfa andrei su berline e SW dal taglio più classico come Giulietta a cui aggiungerei una Mito disponibile a 5P ed una Giulia Berlina e SW...se poi ci scappa un SUV medio non sarebbe male...non ha invece senso a mio parere andare sull'ammiraglia che secondo me dovrà essere presentata con marchio Maserati (4porte e Ghibli sono perfette) insieme al SUV premium del gruppo.. Questo è solo un idea di struttura della gamma del gruppo: Fiat - 500, Panda, 500L (normale e 7 posti), 500x, Fremont (rebadging) - Totale 4 modelli "europei" + 1 rebadging Lancia - Y, Monovolume segmento C, Monovolume segmento E - Totale 2 modelli "europei" (Y e monovolume segmento C da vendere anche in USA) più rebadging Voyager (se se costa poco anche Thema) Alfa Romeo Nuova Mito anche 5P, Giulietta; Giulia Berlina ed SW, SUV segmento D, spider e 4C:6 modelli "europei" di cui 1 artigianale (4C) e uno in comunque con altro costruttore (spider) Maserati: Ghibli, 4 Porte, SUV Premium, GT/Spider: 4 modelli europei
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