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ilario

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  1. Ciao a tutti. Visto che la gita canonica è stata abortita causa freddo e vento, stavo leggiucchiando Quattroruote di aprile: il servizio Con 10.000 euro il sogno è possibile - Divertirsi spendendo poco - Affari con l'usato - Sportive da sogno. Ebbene, si ragiona su quotazioni che precipitano, un po' in tutti i segmenti e su recupero del gusto della guida: "Se siete ancora capaci di emozionarvi per una linea pura, per il suono di un sei cilindri, per uno sterzo chirurgico o per un cambio fulmineo, sepete di cosa stiamo parlando. Di un appagamento che poche cose al mondo sanno regalare. E non c'è bisogno di correre, rischiando la patente (e ben altro, aggiungo): bastano la strada giusta, una sequenza di curce da affrontare con traiettorie impeccabili. Pochi minuti così, in un weekend di primavera, e si dimenticano le amarezze di una settimana. Senza prosciugare il portafogli." Esempi proposti nel servizio: Clio RS, Golf Gti dsg, Cooper S, TT 1.8t, Z4 3.0i Roadster, Clk 270 cdi coupé, Boxster S, MX-5 Roadster 2.0, più alcune berline ammiraglie tedesche, tedesche/americane, svedesi. I prezzi delle auto, effettivamente in vendita in Italia presso concessionari, con garanzia di legge e senza passaggio, sono anche inferiori alle quotazioni della rivista stessa. Il sintetico ragionamento sulla necessaria attenzione ai costi di gestione, fatto anche da noi su questa e altre discussioni, è abbastanza sano, anche se un po' "facilone". (scusate, devo interrompere per il pranzo e per giocare con mia figlia, indecisa tra una simulazione coi i personaggi classici Disney e una versione di Rapunzel col fidanzato Flynn, che peraltro assomiglia a Gimmo )
  2. Ho fatto una piccola correzione mentre scrivevi pure tu, Jack, ché non si capiva. Se ci fai caso, sono perfettamente d'accordo con lui, dall'anno scorso pure. E' vero che non si parla pubblicamente in quel modo. L'aveva fatto, più morbidamente, ma con lo stesso effetto, quando mamma Honda, che con lui collezionava mondiali su mondiali, riteneva che il merito fosse della 500 2t o della 211 v5. Questo lo ricordiamo tutti. E sappiamo come è andata l'anno dopo, con la moto di Biaggi rimaneggiata da Burgess e compagni. Ma con le spalle larghe di zia Yamaha ... Quindi? Il botto del Mugello conta molto, i mondiali persi ultimamente pure, gli anni di carriera, tanti, pure. Ma la Ducati è un discreto cesso, no? Valentino Rossi non avrebbe alcun interesse a dire che Hayden, che non l'ha quasi mai fatto, corre praticamente a vita persa tutta la gara per fare sesto. Che paragoni facciamo, Rossi-Hayden, sul serio?
  3. Prima di Valentino, da verificare, butterei fuori Domenicali, Preziosi e Guareschi, non più da verificare. Ci mancava solo il brutto basettone, quel mezzo ex pilota-collaudatore! Sicuri di conoscere quel reparto corse? Vi sembra una moto competitiva? Secondo i Rossi detrattori le moto competitive le fanno Stoner, Lorenzo, Pedrosa o, addirittura, gli altri da 4°, 5° e 6° posto? Secondo me no.
  4. Stoner: "i guanti nuovi, stretti, diversi da quelli vecchi"? Hanno dato così fastidio solo negli ultimi giri? I guanti?
  5. Capisco, ovviamente, le motivazioni di tutti. Potrei descrivere le mie, ma non mi sembrano interessanti, visto che finora non ho mai ritenuto di permettermi un'auto sfiziosa. Magari una moto, una bici o il camper e pure le canoe e i pattini. Per l'auto aspetto. @ Gimmo: hai poi fatto quell'excel di cui parli nel 3d dei 3d?
  6. Visto che, scandalo dopo scandalo, la questione dei rimborsi elettorali è diventata pesantissima, tanto da condizionare, più o meno direttamente, le scelte di politica economica nel nostro Paese, propongo di parlarne. Se invece l'argomento è da ritenersi partitico/politico, cancelliamo, naturalmente. Per rifletterci meglio, intanto propongo il punto di vista del Prof. Rodotà, l'altroieri su repubblica.it: Cambiamo quella legge di STEFANO RODOTÀ Che cosa alimenta ogni giorno l'antipolitica, la fa crescere, la fa divenire un elemento che strxuttura la società e il sistema politico, che allontana i cittadini dall'idea stessa di partecipare alle elezioni, come dimostrano rilevazioni e sondaggi? Lo sappiamo, i fatti sono ormai da troppo tempo sotto gli occhi di tutti. E' un viluppo di corruzione e privilegi, di uso privato di risorse pubbliche e di spudorata impunità, che è divenuto sempre più stringente, che soffoca una democrazia in affanno e ne aggrava una crisi già drammatica. Ed è proprio la politica, vittima di questa deriva, a farsene complice, comportandosi come se non fossimo di fronte ad una emergenza devastante, perché essa stessa ha finito con il radicarsi sul terreno concimato da un finanziamento pubblico ai partiti che ha tradito le sue ragioni ed è divenuto veicolo di nuove opportunità corruttive, di diffusione dell'illegalità. A questi argomenti, o piuttosto constatazioni, si oppongono risposte indignate e virtuose. Basta con i moralismi, non si può fare d'ogni erba un fascio, non tutti i partiti sono allo stesso modo coinvolti negli scandali, i politici corrotti sono una minoranza. Ma queste sono parole ormai consumate, che suonano false. I politici onesti, i partiti che fanno certificare i loro bilanci non possono limitarsi ad essere i custodi della loro virtù. Essi, più d'ogni altro, hanno il dovere di agire, di pretendere un radicale mutamento, poiché non si può certo chiedere ai corrotti d'essere i protagonisti di una simile stagione. Questi sono tempi di scoperte quotidiane dei modi fantasiosi in cui viene usato il denaro pubblico destinato ai partiti. Abbiamo conosciuto una nuova figura sociale, quella del tesoriere/faccendiere, sciolto da ogni vincolo, legittimato ad ogni impudicizia, milite ignoto per i leader dei partiti. Da lui si ritraggono, o meglio fingono di ritrarsi, i sodali di ieri. Ladri, pecore nere - questo sarebbero. E la responsabilità penale, come vuole la Costituzione, è e deve rimanere personale, non può contaminare gli altri dirigenti, gli onesti militanti. E così, per l'ennesima volta, viene eluso il nodo della responsabilità politica, che è assai diversa da quella penale, e ci si sottrae all'obbligo di mosse politiche impegnative, che avviino da subito quel tanto di rigenerazione di politica e partiti ancora possibile. È di ieri la notizia che la commissione sulle retribuzioni di parlamentari e amministratori pubblici, affidata al presidente dell'Istat Enrico Giovannini, si è arresa, ha rimesso il suo mandato e ha invitato la politica a prendersi le sue responsabilità. Dal Governo è venuta la prevedibile risposta burocratica: "Proseguirà la propria azione nell'obiettivo di giungere ad una razionalizzazione dei trattamenti retributivi in carico alle amministrazioni pubbliche". E il Parlamento, e i partiti? Si rendono conto che l'uscita di scena di quella commissione non fa nascere un problema, ma è la caduta di un alibi? Il tempo è scaduto. Una agenda politica responsabile deve avere in cima la questione del finanziamento pubblico. In Parlamento sono state presentate molte proposte di legge, che qui non è possibile discutere nei dettagli. Ma è urgente una risposta immediata, anche nella forma di una disciplina transitoria, che blocchi definitivamente assurdità come il denaro a partiti inesistenti, ridimensioni radicalmente l'ammontare del finanziamento, imponga severissime regole di gestione e sanzioni penali adeguate. Un ceto politico con un minimo rispetto per se stesso, che aspiri ad una sopravvivenza rispettabile, o fa subito questo o è destinato ad essere giustamente sommerso dal discredito. E tuttavia anche questa mossa non basterebbe in assenza della nuova normativa sulla corruzione, oggi impantanata e per la quale il Governo non ha impiegato un grammo di quella energia spesa nella battaglia ideologica sull'articolo 18, pur sapendo che la corruzione è un vero freno agli investimenti e allo sviluppo. L'invito alla trasparenza del Presidente della Repubblica cade al momento giusto. E dovrebbe indurre ad uscire dagli opposti estremismi che hanno contribuito a far degenerare la questione del finanziamento pubblico. A chi difendeva un finanziamento pubblico senza se e senza ma, infatti, si è opposta la pericolosa suggestione di un finanziamento tutto privato. Certo, un referendum abrogativo del finanziamento pubblico è stato colpevolmente aggirato e sono stati ignorati proprio gli inviti ad abbandonare un sistema che impediva nella sostanza ogni controllo sui bilanci dei partiti (ricordo le accuse di moralismo rivolte negli anni '80 a Gustavo Minervini e ai deputati della Sinistra Indipendente che insistevano testardamente su questo tema). Ma una politica tutta affidata solo al contributo dei privati è fatalmente destinata alla dipendenza del potere economico, alla creazione di diseguaglianze. Questo tema è stato affrontato mille volte, ed è all'origine delle discipline sul finanziamento pubblico esistenti quasi ovunque, accompagnate però anche da limiti severi alle spese elettorali (in Francia Jack Lang perdette il suo seggio all'Assemblea nazionale per aver superato di poco la soglia fissata, mentre in Italia sono state cancellate tutte le pur modeste sanzioni previste dalle leggi). Proprio il costo delle elezioni divora la democrazia, come dimostra il loro vertiginoso accrescersi negli Stati Uniti, dove le nuove opportunità di raccolta di fondi direttamente dai cittadini, rese possibili da Internet, non hanno affatto ridimensionato il potere delle grandi imprese private, favorite da una "liberalizzazione" del finanziamento privato imposta dalla Corte Suprema. Non dimentichiamo che, all'inizio di questo millennio, alcuni senatori americani decisero di non riproporre la loro candidatura, dichiarando che il tempo da dedicare alla ricerca di fondi superava ormai quello dedicato allo svolgimento dei compiti pubblici. Un filosofo liberale, John Rawls, ha proposto che le campagne elettorali dovrebbero essere finanziate solo da fondi pubblici eguali per tutti i candidati, proprio per neutralizzare il potere del denaro. Pur senza accogliere questo suggerimento ragionevole e radicale, è ovvio che sono necessarie forme di incentivazione fiscale del finanziamento privato, accompagnate però da una totale pubblicità del nome d'ogni finanziatore. E non dimentichiamo, tornando a casa nostra, che il Pdl si fonda su una gigantesca fideiussione concessa da Silvio Berlusconi. Chi altri potrebbe fare lo stesso? E come non concludere che chi paga dall'interno diventa padrone del partito e della sua politica? E non dimentichiamo che l'unica opera di difesa della legalità possibile in questa materia viene, ancora una volta, dalla magistratura. Non a caso la sua affidabilità è grandemente cresciuta presso l'opinione pubblica, mentre precipita quella di Parlamento e partiti. fine articolo
  7. Eh owluca, magari avessi dei suggerimenti ... Di solito ci rimango piuttosto male, così come sono rimasto male due anni fa in occasione del passaggio da Enel a Eni, sempre per gas e luce: otto mesi dalla data contrattuale per vedere attivata solo la corrente. Del gas ho l'ultima bolletta ancora da Enel! Forse dalla prossima, dopo un anno e mezzo di colloqui telefonici (modello Reagan-Craxi rifatti da Michele Serra dopo Ustica: "Uno di noi due è pazzo .... etc"), dal call center all'amministratore di rete ... Come si può agire? Ci vuole una pazienza notevole anche per rivolgersi alle associazioni di cittadini, consumatori mi urterebbe ... A Pescara se ne è appena costituita una apposta per i danni alle automobili, alle moto, alle biciclette, e fisicamente a qualche malcapitato, più sfortunato ancora, a causa delle voragini su strade e marciapiedi. Non si fa manutenzione decente da anni. Sarebbe bene andare in giro con mezzi particolari, dalle vecchie R4/R6 o Land Cruiser/Rover fino al nuovo Iveco Massif, davvero. Alla bici di mia moglie ho montato forcella ammortizzata e sellino con cinque molle sotto; alla mia ho sostituito la forcella ammortizzata davanti e il mono dietro, rimontando dei tassellati intermedi, manco una Beta da mulattiera. In generale, se ognuno avesse tempo e pace mentale, ci si potrebbero addirittura fare dei soldini, tempi di conciliazione e/o giudiziari permettendo. E qui casco io, asino: altro che disincentivo per le imprese, questa è una pacchia per ogni tipologia di fornitore di beni e servizi di largo consumo, su concessione dello Stato o meno. Non è una pacchia, viceversa e ovviamente, per l'utente finale, che dovrebbe poter vivere la sua già complessa quotidianità. Nel rigo sopra ho scritto: o meno. Nel senso che mia moglie aveva avuto il timore che volessi mettere le mani addossi al ragazzo della Dse di Bologna. Fortunatamente no, e quel giorno ero estremamente calmo, la pasta era venuta ottima e il caffè, nuova miscela locale, pure. E se il ragazzo non fosse stato apparentemente educato e pure simpatico? E se io fossi stato un tipetto sbrigativo e facile alla violenza? E se arrivo a casa di mia madre mentre un simpaticone tenta una truffa simile??? Meglio non pensarci preventivamente, va', tanto ...
  8. Buona Pasqua a tutti voi, grazie
  9. Avendo avuto precisamente 20 anni nel 1985, anzi 19 perché sono di fine dicembre, posso ricordare alcune mie impressioni: La Super5gtTurbo era già oscena di serie, quindi ... Le Golf Gti o finte Gti difficilmente erano fatte bene. Le Alfa non si toccano, se non con alcuni e solo alcuni pezzi (cerchi) Alfa. Le Bmw erano per i film del Monnezza. La 190.16 era già esagerata di serie. Insomma non le capivo e, parlandone fra amici con piccole e medie sportive, neanche loro. Questione di gruppi, certo, di quartieri, di ambienti e le solite cose che sappiamo tutti. In generale non ho mai apprezzato le elaborazioni estetiche con i soliti pezzi sostituiti o con interventi artigianali, e pure adesso non capisco i vetri oscurati, i cerchi e gli pneumatici esagerati, le pinze colorate o altro. C'ho tutto originale pure il camper! Diverso il discorso tecnico prestazionale, ma non parliamo di questo, no? Non farei il paragone con la moda del vestiario, delle acconciature e dei trucchi, specie se da donna: lo vedrei bene solo nel caso di una profonda elaborazione di quanto andava di moda e si vendeva. Quindi, ad esempio: un certo modello di una certa marca di jeans visibilmente modificati dalla ragazza proprietaria, così come un paio di Lozza o di Superga o Barracuda, ma modificati in esemplari unici. Mentre scrivo, mi ricordo dell'unica modifica estetica mai fatta ad una automobile: sulla 126 bordeaux scolorita e lucidata più volte, gli interni in vilpelle beige/giallino e i sedili pure rovinati, furono aggiornati con i pannelli portiere in moquette grigia della 126 650, i pannellini laterali verniciati benissimo a bomboletta nella stessa tonalità di grigio e le foderine a righe verticali grigio/bordeaux/blu. Era meno vistosa e schifosa di prima e non stava male.
  10. Aggiungo l'ultima nostra esperienza, recentissima. Telefona sul fisso di casa un operatore della DSE, descritta come il maggiore operatore svizzero che in accordo con Eni offre sostanziosi vantaggi ai clienti Eni, come noi, con una integrazione contrattuale. Mi sembra strano e non gli comunico alcuno dei dati richiesti (bolletta e altro), ma asserisce di avere copia del mio contratto Eni e che vorrebbe venire di persona. Ok. Dopo pranzo, puntualissimo, arriva un bravo ragazzo di circa 25 anni, gentilissimo e dalla gran parlantina. Gli offro il caffè e ci sediamo, mentre mia moglie ascolta dalla cucina, io con in mano contratto gas/luce Eni, lui con una cartella dalla quale ogni tanto fa finta di prendere qualcosa che poi non prende. E' proprio simpatico e volendo vedere dove volesse arrivare gli chiedo una copia del contratto integrativo. Mentre arrossisce, mi alzo e vado a dire a mia moglie che ora mi diverto un po'. Lei sgrana gli occhi e avrà pensato ad alcune possibilità una più pazzesca dell'altra. Mi risiedo e il ragazzo, fucsia, mi porge il solito contratto-tipo per entrambe le forniture. Io, calmissimo, infilo pure gli occhiali di riserva di mia madre per leggere: Dse srl unipersonale, Bologna, per conto di un'altra srl unipersonale e, in fondo, tra le clausole vessatorie, un'altra società ancora di un altro posto che non ricordo. "Amore chiudi bene la porta di casa che la bambina, lo sai ....". E a lui: "Senti, ma come ti viene in mente di telefonarmi per raccontarmi tutte quelle balle, di prendere un appuntamento alle 14,45 per continuare a raccontare balle. Lo sai che hai commesso diversi reati? Ti conviene? Se c'ho voglia, denuncio te e le tue società, ti rendi conto?" - Porpora: "Ma ci dicono di fare così al corso di formazione". Mia moglie esce dalla cucina e mi chiede di poter riaprire la porta, così e anche un po' così . Allora accompagno velocemente il ragazzo, viola e sudato. Questi i link ai siti che poi ho trovato: Fornitura Energia Elettrica DSE - il gruppo Non ho avuto voglia di denunciare il tutto. Sarei ancora in tempo, volendo. E comunque sapeva, già al telefono, che avevamo il contratto con Eni. Edit per completezza: il fantomatico operatore svizzero di cui all'inizio, in presunto accordo con Eni, vuole tanto bene agli Italiani che si premura di scontare anticipatamente i futuri aumenti tariffari delle nostre utenze, casalinghe e per le imprese! Così mi ha detto il ragazzo al telefono e de visu. E io, evidentemente, ne sono ingrato.
  11. Sì, appunto, TP non significa Baviera, in generale e qui, per Il mondo di Sofia/Gimmia/Scimmìa. La battuta, come già apprezzato da Poliziottesco, è da brividi dentro. Bravo TonyH, ancora una volta ti superi a dx, in carpiato. Se vogliamo approfondire la questione TP in questa/quella categoria, facciamolo, ché forse è importante: un anticaduta preventivo, un balsamo? @ Poliziottesco: patuto che deriverebbe da, pugliesemente?
  12. Quello spaventoso che a metà rettilineo faceva entrare in curvatura pure i box? Favoloso, a saperla guidare. Capirex non sempre, Bayliss una volta sola, e Stoner ... lasciamo perdere, va'.
  13. Il cambio funziona bene, non trovo grossi difetti. L'ho usato solo due volte in manuale per errore, perché il capofficina ha consigliato di aspettare per usarlo in manuale con piglio sportivo. Ma quale piglio sportivo? Non è veloce e non mette voglia di giocarci. In automatico fa bene il suo lavoro, soprattutto se la guida è da ibrida, cioè fluida, progressiva e risparmiosa. Credevo fosse più "lungo" a velocità di crociera. Non mi ricordo i giri a 130, ma ad orecchio non pochissimi. Però ho già detto, mi pare, che si tratta di una autostrada molto mossa. Potrò dire di più in futuro, soprattutto per le tante stradine di montagna che frequento per diletto nel fine settimana, sempre che me la facciano usare a tempo pieno. Aggiungo che mi sono dimenticato di guardare bene nel bagagliaio, perché non lo sto usando. Dovrebbe essere più piccolo, secondo il dichiarato sulle riviste: 303 contro 399 litri della benzina semplice. Invece la 1.2 dei miei suoceri ha nel bagagliaio, sotto al pianale semirigido, una grossa vasca rettangolare (quella che dicevo adatta per le bombole gas) con un contenitore in polistirolo grigio/azzurro che tiene il kit gonfia-ripara, gli attrezzi e altro che non ricordo.
  14. Mica si fa così, Gimmo, ecchecavolo! Ci mettiamo d'accordo sul bisiniss e tutto, due placidi insospettabili bla-bla, nella prima settimana c'è già uscita la barra duomi e il 4 in 1 per la Prelude e l'FZ e tu sputtani tutto in un attimo? Gimmoooo! E poi, non volevamo parlare del testo (quale?) della riforma? Mò è tardino, e poi sarà già cambiato. Domani, va', con fiducia annessa.
  15. Ho fatto un casino col quote. Provo a rimediare (buono quel merlot-cabernet abruzzese, scende meglio del solito montepulciano) @ El Nino Certo, Pirsig. In una delle edizioni, forse la Adelphi, era il richiamo di sotto copertina, forse, boh. Renminbi = valuta cinese mentre acu = agglomerate currency unit, in Nirvana di Salvatores. Scemo delle citazioni-indovinello = io
  16. Certo che vogliamo parlarne. Qui? Forse possiamo continuare qui, in effetti. Vado a prendere mia figlia e torno. Poi cerco di capirci qualcosa anch'io (del testo diffuso) e mi ficco in discussione. A dopo, grazie
  17. Notevole la simpatia generale, pur trattando un argomento delicato, bravi tutti. Mica facile descriversi: comunque siamo sposati da sette anni precisi, conoscendoci e frequentandoci in tutto da nove anni. Siamo coetanei grandicelli, 46, e fortunati per la splendida figlia di 6 e 1/2 (sì, come la Moto Morini del futuro che spero). Alti e bassi - E come stai? - Alti e bassi (cit. music. indov.) e ci si fa il callo. Sempre che non diventi un deserto emotivo, o, peggio, qualcosa che non si controlla più, questo per la sana e decente crescita di uno o più figli. Abbiamo avuto una pausa di sei mesi, quattro anni fa, devastante, con nostra figlia di due anni. Poi ce l'abbiamo fatta e ora va molto molto meglio, in tutto. Sentimentalmente amo e ogni tanto odio pure. (Minchia è pesante scriverlo)
  18. ilario

    senza

    Addirittura affascinante. Grazie, pare troppo. Sinceramente non so cosa sia, componimento forse no. Influenze ermetiche sicuramente, perché sono io un po' così, da sempre. Scritto oggi, con alcuni pensieri che mi frullando da tempo e in particolare negli ultimi giorni, a seguito di un lutto in famiglia. Avevo bisogno di scrivere e non mi è sembrato strano farlo in rete. Frequentando solo questo forum, ecco la non-poesia.
  19. Sono pienamente d'accordo con te, e non sai quanto mi urta (). Mi urta pure il merito, ma dobbiamo farci i conti, magari i conti in anticipo, o perlomeno qualche sensata previsione. Non voglio dirla con Monti, per carità, però, in effetti, dovremmo cercare, in generale, tutti, e soprattutto noi Italiani, di ripartire dal primario e dal secondario, scremando il terziario avanzato/avariato, lasciando fare alla finanza solo il servizio di supporto. Che ci sia bisogno di pianificazione di lungo periodo è chiaro: ideologismi a parte, perché non parliamo mica dei piani quinquennali, forse dobbiamo ragionare maggiormente con quella école Pechinese dell'altro giorno, e magari con qualche altra Indiana e poi ancora altre ..
  20. ilario

    senza

    le persone–per-gli-altri riempiono e rabboccano in vita e dopo amano il percorso tralasciano apparentemente la destinazione cercano l’ira dell’amata amante a conferma del loro amore le persone-per-gli-altri pensano e dicono raramente io, a me, mi diamanti senza miniera, divi senza devoti e senza altari guidatori senza bisogno di automobili più che mezzi senza guidatore destino senza fatalismo visione escatologica del tempo cristiana e marxiana insieme senza ma senza figli zio e nonno di tanti senza respiro fisico agevole per tutta la vita senza più cuore fisico infine alla fine respira ora senza terra stremato rema (quanti senza)
  21. Lascorz, riporto da Motoblog: c’è una piccola speranza che possa recuperare almeno l’uso degli arti superiori mentre pare certa la perdita della sensibilità alle gambe. Auguroni
  22. Sulla prima: hai ragione da vendere. Avrai anche visto, fin dall'inizio della discussione, una certa ossessione collettiva per la ricerca del bello ben invecchiato, dell'armonia e delle proporzioni, della dinamica statica (), insomma .... e ciò che è bene e ciò che non è bene, Fedro, dobbiamo chiedere agli altri di dirci certe cose? (cit. lett. indov.). Quindi, non so se passa, per me sì, sempre, il ragionamento della tecnica e della versatilità. Pensa che qualcuno (citarsi addosso) aveva proposto Corolla 1.8 TS, perché insospettabile, con un lievissimo assetto .... Rilancio? Honda Civic Aerodeck 1.8 vti! Sulla Golf, quella là, ovviamente si scherza. Certo é una volkswagenaccia con dei passaruota che manco le Ligier-lombardini, ma ammettiamo che quella poco nobile architettura del V15° sintetizzi per bene quello che alla fine si cerca: compattezza, pesi abbastanza centrati, integrale e quindi, limiti alti. Non posso parlare da pilota di rally, anzi, e ho provato una Mazda 323 gtr o come si chiamava e, poco, l'Impreza. Capisco tutto e tra quindici anni consiglierò, per due lire/renminbi o acu (cit. cinem. indov.), una Altea Freetrack 4x4 tsi invece di una RS3 .... però qui lo sforzo, fino alla fine dell'estate ma spero prima, è la cerchiatura del quadrato, ops, l'ellissatura del frattale, insomma ... capito? Io no. Aggiungo http://www.autoscout24.it/Details.aspx?id=197376505 e pure http://www.autoscout24.it/Details.aspx?id=208549935
  23. Se interviene addirittura braccobaldo, uno dei più tecnici, la cosa si fa sempre più seria. Nel merito, capisco bene il consiglio su quella Golf. Un po' meno la questione amore per i tecnicismi --> ok quel V6. Se non ricordo male si tratta del V 15°. Sì, gli ingombri ottimizzati e non solo, ma non riesco a considerarlo un vero 6 cilindri. Ora, in fondo, davanti alla collinetta, con la maglietta/bersaglio .... , attendo.
  24. Solo due cosine su quella moto Honda, che potrebbe sembrare banale: il motore, come per la sorella Vt500e, è un bellissimo bicilindrico a V stretta, tre valvole per cilindro (due aspirazione, una scarico), raffreddamento ad acqua con radiatore alto e stretto e alette di raffreddamento mantenute anche per motivi estetici, trasmissione cardanica. Indistruttibile, è il fratello più anziano dei motori Transalp-Revere-Ntv-Africa Twin-Deauville.
  25. @ ricky1750: anche a te piaceva 7 di 9? Stranissimo fascino pure quando diceva "Specificare!" Invece, per l'auto di Gimmo. Ok l'Arna, tranquillamente definibile una vera fuoriserie. E state a parlare solo di Alfa, in pratica, e di Fiat Coupé. Gimmoooo! E le Honda?
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