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fonzino1

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  1. Si ma, come ha fatto notare qualcuno prima di me, in UK questa obiezione non ha senso (ricordo che l'argomento qui è il Brexit), per il semplice motivo che lì l'euro non l'hanno mai adottato. Inoltre, se i negozianti hanno speculato sul cambio moneta, perchè la colpa dovrebbe essere della UE? La colpa è di chi, vedendo passare la tazzina (o qualsiasi altro prodotto) da 800 lire a 0,8€ non ha chiamato la finanza e ha pagato senza fiatare (perchè chi è causa del suo mal....).
  2. Cominciano le manovre per un contro-referendum, e Londra vuole staccarsi dal resto d'Inghilterra: http://www.corriere.it/esteri/16_giugno_25/brexit-amarezza-juncker-divorzio-cameron-d491f7cc-3aa8-11e6-b85c-bc6373d799ca.shtml
  3. Il punto, però, non è che chi ha votato per l'uscita è bruttosporcoecattivo, chi per rimanere invece è bellobuonofigo, piuttosto che chi ha propugnato il Brexit non ha dato soluzioni concrete ai problemi che, secondo la loro opinione, derivano dallo stare in Europa. Un po' come chi propugna il ritorno alla lira per recuperare PIL: nessuno potrà mai sapere se il ritorno ad una moneta nazionale veramente cancellerà i problemi economici del nostro Paese e, comunque, non si può sapere se non ne creerà di nuovi (e forse peggiori). Su alcune questioni sovranazionali, come il Brexit, fare referendum popolari può essere controproducente, un po' perchè nessuno conosce gli effetti che producono e un po' perchè la UE nella forma attuale (pre-Brexit intendo) è talmente giovane che non si è ancora "assestata" nei meccanismi e nelle regole: se non si ha pazienza e costanza nell"aggiustare il tiro", con la ferma volontà di rimanere uniti e collaborare, si finirà che ogni tot ci sarà chi vuole uscire e allora ogni volta si ricomincia daccapo. In tal caso, l'unica certezza è che si bruceranno PIL, tempo e credibilità agli occhi del resto del mondo.
  4. Non so se sia un indicatore molto significativo, però il fatto che il 73% degli aventi diritto del Regno Unito sia andato a votare, imho, la dice lunga su quanto il referendum fosse una questione sentita (anche se, secondo gli exit polls doveva essere almeno l'80%, ma sappiamo che anche la buonanima del polpo Paul era più affidabile in materia di previsioni). Difficile pensare che uno che non sia informato si precipiti alle urne tanto per mettere una crocetta su una scheda referendaria, a meno di pensare che l'abbiano spinto a calci nel seggio. Ricordo che i nostri referendum, acqua pubblica a parte, sono stati un fallimento completo dal punto di vista della partecipazione e neanche noi possiamo dire di avere un'informazione imparziale ed esaustiva al riguardo (vedi cosa abbiamo combinato con l'ultimo sulle piattaforme petrolifere), per non parlare su quello costituzionale di ottobre sul quale molti, intervistati su quale fosse la materia del contendere, hanno risposto che è sulla permanenza di Renzi a capo del governo... Con questo voglio sottolineare che, comunque, per quanto distorto sia il sistema inglese, c'è una propensione molto maggiore alla partecipazione alla cosa pubblica, che da noi non si riscontra: in Italia, per le ultime amministrative (che dovrebbero essere percepite come l'occasione di esprimere i propri diritti di cittadino) il dato medio di affluenza alle urne è stato intorno al 50% al primo turno ed è ulteriormente crollato al secondo (a Roma, dopo tutto il martellare di stampa e televisioni, solo il 35% degli elettori si è espresso al ballottaggio, con il risultato che il sindaco Raggi ha vinto con il voto assoluto di solo 20/25% dei romani, tanto per fare l'esempio più eclatante). Dalle mie parti, al primo turno ha votato il 71% degli aventi diritto, al ballottaggio il 37 e il motivo è presto detto: al primo turno c'era da scegliere tra centinaia di candidati al posto di consigliere comunale (quindi maggiore affluenza per motivi di "convenienza" e "favoritismo") al secondo turno non c'era più questa molla e l'adesione è crollata. Siamo sicuri che il nostro sistema sia (tanto) migliore (o diverso, a seconda dei punti di vista) di quello inglese? Tra i due, sicuramente quello che riesce a coinvolgere il cittadino nelle decisioni pubbliche è il loro, non il nostro, dove sembra che si continui a pensare "Franza o Spagna, purchè se magna".
  5. Seguo il tuo ragionamento: se hanno cercato "cosa succede se (Uk esce da UE)" sono i giovani che cercano di capire quanto è grosso il cetriolo che i vecchi hanno sparato nel loro didietro.
  6. Come molti anch'io sono senza parole per l'esito del referendum: mi dispiace non tanto per lo UK (non sono mai davvero entrati in UE, nello spirito soprattutto), ma per chi ora dovrà faticare il doppio (noi) per evitare altri referendum a mio parere devastanti. Mi fa ridere la UE che ha minacciato lo UK che l'esito Brexit paventando l'impossibilità del ritorno (nell'accordo di Lisbona non è minimamente menzionata questa clausola): mossa disperata per spaventare senza convincere. A questo punto, voglio proprio vedere se le cose per la Gran Bretagna miglioreranno e (perdonatemi) godrei nel vederli impoverire ulteriormente: se non hanno capito che in un mondo di giganti che vogliono schiacciarti (USA, Cina, Russia etc...) l'unione fa la forza, che marciscano nella loro preziosa indipendenza.
  7. Lungi da me difendere la TIM, ma hanno ragione: se il problema è localizzato nel tuo impianto perchè dovrebbe essere il fornitore del servizio ad accollarsi le relative spese di ripristino? Altra cosa, ovviamente, è il fatto che ti pongono di fronte al dubbio che il problema sia a casa tua giusto per scrollarsi la responsabilità dei loro disservizi (una controllata da un tecnico di fiducia non farebbe male).
  8. Una controllata alla valvola EGR la darei, comunque. PS: non vorrei sbagliare, ma probabilmente abbiamo lo stesso motore (se non erro, il 1.9 Opel era derivato da Fiat, io ho una Bravo II 1.9 Mjet).
  9. Anch'io ero convinto che i distributori brandizzati fossero immuni da certi sotterfugi e, invece, mi è capitato ben 2 volte, al distributore ENI dove abitualmente facevo il pieno, di fare rifornimento e, dopo scarsi 5 km, che mi si accendesse la spia di avaria motore (preceduta da calo evidente di prestazioni, singhiozzamenti nella marcia etc...). Non c'è stato bisogno di passare dal meccanico perchè, fortunatamente, dopo un paio di giorni, la spia si è spenta e il motore è tornato normale, ma nel frattempo ho cambiato distributore (ho anche fatto un paio di rifornimenti di premium diesel per cercare di diluire la schifezza).
  10. Non so se i "premium" diesel puliscano davvero il motore (ne dubito, o comunque hanno un'efficacia limitata in tal senso). Di sicuro, sulla mia auto ho notato maggiore prontezza, meno incertezza ai regimi intermedi e un lieve calo dei consumi, oltre alla sensazione di una maggiore fluidità generale del motore (a partire dall'accensione). Personalmente faccio un pieno di premium ogni 3/4 di normale ma a volte mi capita di aumentare la frequenza causa diesel normale di scarsa qualità (brandizzato tra l'altro, non sono mai andato dai no-logo), cosa che ultimamente succede spesso (l'eccessivo calo dei prezzi dei carburanti spinge i distributori a vendere roba scadente per comprimere i costi).
  11. Credo (da profano) che l'eccessivo ricorso alla prescrizione dei farmaci psicoterapici sia anche frutto di un'errata percezione del problema da parte del paziente: in pratica tende a trattare il disturbo psicologico come un semplice mal di testa o il mal di schiena (fermo restando che anche questi disturbi possono avere cause ben più profonde). Ricorrere alla pillola che fa scomparire il sintomo è l'approccio più comune nelle persone al giorno d'oggi e, se questo può andare bene fin tanto che il problema è banalmente fisico, non basta certo quando il disagio è psicologico. Ciò non toglie che anche i medici fanno la loro bella parte: ad una conoscente, il medico prescrive con estrema leggerezza lo Xanax perchè (parole testuali) "Non da dipendenza/è un leggero ansiolitico" e il medico di famiglia di un mio amico gli prescrisse Trittico (non riusciva a dormire bene in seguito ad un ricovero ospedaliero) spacciandolo per VALERIANA....
  12. Grazie per i dati. Resto comunque convinto che, dato che la producono in Turchia, hanno margini per ridurre il prezzo finale al cliente (anche la mia era praticamente appena uscita all'epoca, pur con un motore che sarebbe andato fuori produzione di lì a poco).
  13. Il confronto, imho, è corretto anche in conseguenza della convenienza che comunica lo spot della Tipo (e, in effetti, nella versione base, la convenienza c'è rispetto sia alle concorrenti attuali che ai prezzi praticati negli anni scorsi). Che Fiat sia cambiata negli anni è altresì vero, ma credevo che ci fosse ora più che in passato la possibilità di offrire un prezzo più conveniente al cliente (anche considerando il fatto che Tipo è una world car o comunque destinata a essere presente in un grandissimo numero di mercati). Per quanto riguarda la "semplicità" della plancia, ti dirò che, al contrario, è più semplice quella di Bravo (specie nella versione con clima automatico), dato che Tipo presenta troppe sovrapposizioni di finiture e materiali diversi a livello nella zona centrale della plancia. Oggi come oggi, se mi trovassi a dover comprare una segmento C probabilmente non sarebbe la mia prima scelta come fu Bravo all'epoca (e non solo per il prezzo). Mia opinione, ovviamente.
  14. Anche Leon indicava un prezzo scontato per la Tipo 1.6, altrimenti non sarei partito proprio con il confronto. Il prezzo di listino lascia il tempo che trova, rimane lo street price troppo alto imho (anche volendo abbuonare i 350/400€ di aumento IVA rispetto a 8 anni fa).
  15. Ho sottolineato che Tipo è prodotta in Turchia non per la qualità del prodotto (che ritengo buona nonostante la non esaltante finitura) quanto per i risparmi sui costi di produzione: gli operai turchi costano molto meno, così come l'indotto delle forniture (credo che la gran parte dei fornitori di componentistica sia locale, motori a parte) @fxtech Sarà, ma i prezzi al consumo sono anni che scendono (vedi anche il petrolio e i conseguentemente il carburante). Siamo in fase deflattiva da non so quanto (pure il governo vorrebbe riportare l'inflazione almeno al 2% dal -0,qualcosa di oggi). Se sbaglio correggetemi pure.
  16. Dimentichi però che la mia era prodotta a Cassino, Tipo viene dalla Turchia: con tutto il plus di sicurezza rispetto alla mia (che non so esattamente quale sia) e sicuramente il maggiore costo dell'Euro6 per il motore, penso comunque che il prezzo sia troppo alto. Anche i costi della piattaforma in sè sono spalmati su un numero molto più elevato di modelli quindi non m tornano un po' di cose: quanto sarebbe costata se prodotta in Italia? Come un'Audi A3? PS: sto solo facendo un ragionamento, non c'è alcuna volontà di polemica da parte mia.
  17. I 20.500€ scontati mi sembrano un po' troppi: 8 anni fa pagai 18.850€ la mia Bravo 1.9MJ Emotion (dotazione quasi identica, ma feci aggiungere un antifurto meccanico e uno elettronico). Ora, d'accordo che il mio motore era già all'epoca superato (il 1.6 fu introdotto su Bravo il mese dopo il mio acquisto o giù di lì) e lo schermo touch con navigatore che la mia non ha, ma, considerando il livello di finitura decisamente inferiore e anche la piattaforma più economica della Tipo, mi sarei aspettato un prezzo comunque più basso della mia.
  18. Anche a me piace questa Tipo monovolume, però non sarebbe della categoria della 500L (forse della 500L Living) in quanto sicuramente più lunga, partendo da una hatch lunga 4,30 circa.
  19. E' un sostema semplice e anche economico a quanto pare. Ma è venduto anche in India? Sarebbe un raro esempio di "innovazione" nel segmento delle utilitarie che parte dai mercati così detti emergenti per arrivare a quelli maturi.
  20. A me sinceramente non sembra questo mostro che dite: ha una fiancata abbastanza piacevole, come il posteriore, l'anteriore è un po' "particolare" ma ci si fa tranquillamente l'occhio. Anche gli interni non sono male. Devo dire che a occhio (nello spot, non avendola vista dal vivo) mi sembrava più grande, avrei detto sui 4,20/4,30 mt (in pratica una C pura): il fatto che sia più corta mi stupisce positivamente perchè mi sembra proporzionata ma con una certa presenza. Curioso di capire di più del suos istema ibrido (vado a vedere nell'altra discussione).
  21. I cinesi è da tempo che hanno capito che per fare affari nel resto del mondo devono sapere l'inglese: non avrebbero riempito il pianeta con i loro prodotti se non avessero scritto e parlato un inglese anche minimo/elementare. Credo che dalle loro parti la centralizzazione dello Stato aiuti parecchio, del tipo "servono 1.000.000 di traduttori/interpreti per supportare imprenditori e produttori nella commercializzazione/relazioni all'estero" e il governo si attiva "importando" insegnanti dall'estero (tanto a fare business si è capito che saranno comunisti ma sono molto meglio di molti Stati occidentali, supportati anche dalla numerosità e dallo spirito di gruppo e sacrificio).
  22. Si ma il mondo, secondo gli USA, è americo-centrico, quindi se bisteccone non vuole/può parlare italiano, parleranno i risultati di vendita per lui (Marchionne apprezzerà di gran lunga il saper vendere che il saper l'italiano). D'altronde (e questo è il mio pensiero) sarebbe ora che fossero i nostri marchi a imparare a "parlare" con i mercati fuori dai confini italiani/europei (già oggi principali mercati per FCA), tanto se Bigland parla l'italiano e nessuno lo capisce non serve ad una benemerita lo stesso.
  23. Bel servizio Gianmy86, anch'io ho visitato la stazione marittima un paio di settimane fa, solo esternamente perchè era ormai sera. Credo che il punto di vista migliore per ammirare l'opera sia quello dal mare, verso il quale la stazione è protesa: in pratica chi sbarca a Salerno la apprezzerà in pieno. Sono a conoscenza dei problemi legati al Crescent e che ne hanno bloccato i lavori; non sapevo, però, che questi fossero ricominciati, anche perchè mi sembra che De Luca (che ricordiamo ai "forestieri", e a quelli che non hanno mai visto la sua versione di Crozza, essere ex sindaco di Salerno ed attuale governatore della Campania) sia ancora in attesa di giudizio per abuso d'ufficio. Personalmente non mi dispiace un lungomare che presenta una grande opera come il Crescent, però riconosco che chi abita in appartamento/casa alle spalle dell'opera, pagati tantissimo proprio perchè sul lungomare più prestigioso della città, oggi si ritrova solo una parete curva di cemento e colonne davanti e capisco il suo disappunto (per non dire altro). E' anche vero che ci sono ancora nei pressi palazzi veramente fatiscenti, proprio di fronte al mare, quindi il Crescent non è sicuramente peggio rispetto a questi: mi auguro quindi che i lavori si concludano al più presto anche per non lasciare un immane ed eterno cantiere come biglietto da visita della città. PS: mi dispiace che, nell'attesa che la stazione marittima fosse pronta, diverse compagnie di navigazione (tra le quali la MSC) abbiano cancellato Salerno dalla lista degli scali. Si rischia di avere una cattedrale nel deserto, anche se splendida.
  24. E ammazzano Panda (e con essa Pomigliano): credo che non lo faranno (almeno per il momento, tra qualche anno chissà).
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