Il ritiro avvenne prima dell'acquisizione Fiat. Alla fine del 1985 l'Alfa non era più in F1, ufficialmente. Le vetture e i ricambi furono ceduti all'Euroracing, a cui venne inoltre fornita assistenza da parte dell'Autodelta. Nel 1987 l'ultimo atto, con i motori forniti all'Osella, ma si trattava più che altro di sbarazzarsene.
Quando l'Alfa mosse i primi passi di nuovo in F1 da costruttore, fidati, il motore non era il primo dei problemi. Il V12 era adeguato, la potenza c'era. Forse era un po' troppo pesante e molto assetato. Ma ad esempio la Brabham nel '78 non fece per nulla male, e a Monza, pista di motore, Lauda vinse pure, anche se in una gara ovviamente viziata dall'incidente di Peterson... Ricordiamoci che in quell'anno la Lotus era imbattibile per le minigonne e la Ferrari aveva comunque una macchina eccellente. Erano il telaio e l'aerodinamica soprattutto a dare grane: la 179 aveva un muso da camion. Poi nelle sue evoluzioni la monoposto è migliorata, nel 1980 aveva cominciato bene ma la morte di Depailler privò il team anche di un collaudatore sopraffino e infatti la stagione continuò tra mille difficoltà.
Poi nel 1983 debuttò il V8 turbo, e forse fu la stagione migliore della seconda era dell'Alfa in F1.