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HPExecutive

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  1. Gente Motori Classic poteva essere la versione italiana di Auto Bild Klassik, la sorella dedicata alle auto di qualche anno fa della più nota Auto Bild. La cosa "fichissima" è che è pieno di servizi e test su auto anni settanta . Per dire, qualche numero fa c'era il confronto berline anni settanta due litri (diciamo segmento E per usare una nomenclatura primi anni ottanta): Alfetta, 100, 320, 132, Rekord e qualche altra. Una goduria! Se io fossi un editore semplicemente troverei un accordo per tradurla in italiano e farne una variante locale (basterebbe solo avere una redazione o più semplicemnete un service per impaginarla e tenere le rubriche sui club, raduni, legislazione...). Se sapessi il tedesco un po' meglio mi abbonerei subito!
  2. Secondo me nelle alte sfere (chiunque lavori con un dirigente sa che il capo non sbaglia, ma adegua la sue valutazioni al mutato contesto... ) stanno ripensando la strategia di imperniare la strategia del brand Fiat solo su due linee, 500-premium e Panda-razionale. Probabilmente i grandi capi hanno scelto sì di avere a listino prodotti razionali ma non di farli rientrare per forza tutti nell'alveo della linea Panda, anche perchè come immagine e marketing diventerebbe troppo difficile ricondurre a quest'ultima tutti i modelli non premium, come la cosiddetta nuova Bravo o la sostituta di Freemont che molto probabilmente sarà esportata in Europa.
  3. Mi inserisco nella discussione dopo tanti interessanti pareri. Secondo me la futura vettura del gruppo Fiat di cui abbiamo visto i modelli avrà come missione n°1 quella di sostituire la Linea sul mercato turco, dov'è un vero best-seller. Quindi, dovendo FCA trovarle a breve una sostituta, il gruppo italico-americano ha pensato di sviluppare un modello "flessibile". Cioè, un'auto che con aggiustamenti di marketing, va bene su più mercati con ruoli diversi. In Europa occidentale prevarranno le versioni due volumi e sw e si posizioneranno a cavallo tra i segmenti B e C ma evitando l'effetto un po' troppo razionale della coppia Rapid/Toledo o quello troppo basic di 301/C-Elysée. Anzi questo modello può aspirare a rubare clienti anche alle segmento C più competitive per prezzi, come la Leòn o la i30, basterà donarle una linea accattivante. In Turchia e in est europa sarà una tre volumi dal rapporto prezzo-spazio imbatibile. In Sudamerica potrebbe essere la sostituta della Punto (se avrà passo un po' più corto) oppure di Bravo e Linea (meno probabile, perchè Fiat si troverebbe priva di un B premium da posizionare contro la Fiesta, la 208, la C3 o la HB20). Alla luce di sopra, la scelta di usare un'evoluzione della piattaforma di segmento B nata con la Punto è indovinata. Inoltre, probabilmente non avrà proprio le stesse migliorie della b-wide di 500X e Renegade, ma in ogni caso questa architettura è molto flessibile e su di essa punta molto FCA. Pensate che in Brasile è in corso di sviluppo un nuovo pick-up più grande della Fiat Strada sempre su questa piattaforma. Infine, usando la piattaforma della Grande Punto, i costi di aggiornamento della linea di produzione sono molto contenuti, al di là delle migliorie introdotte. E ciò vale tanto per la Turchia che per il Brasile. Data la versatilità della piattaforma in questione e della maestria di Fiat nel riusare, rimodernare, modificare, allargare e stringere, allungare e accorciare piattaforme esistenti fino a renderle una cosa nuova (Bravo/Giulietta, 300C/Ghibli) azzarderei che la larghezza sarà sul 1,80 m ed il passo sui 2,60m (a meno che la 5 porte avrà passo accorciato di 5-6cm e la wagon e la sedan più lungo).
  4. Che con il metano vogliano tentare strane operazioni? Del tipo: a) motore torque redivivo euro 5 e allora ci chiediamo: 1596 cc o 1858 cc? motore ex tritec fatto in Brasile, 1.600 cc sempre euro 5. c) bombole di aria compressa come la Eolo! Si scherza dai! Piuttosto, sarebbe una cosa bella se con il Doblò debuttasse il 1400 t-jet alimentato a metano, visto che il gas naturale va benissimo con il turbo. poi se ci fosse pure il mutliair Fiat sarebbe davvero all'avanguardia nei combustibili alternativi e qeusta soluzione sarebbe esportabile in futuro su altri modelli.
  5. Si fu un lapsus... dovesvo scrivere TP ma mi venne in mente la concorrenza TA e le dita hanno fatto il resto...
  6. Una cosa curiosa a proposito di Antara e Subaru. Anni fa, la Zafira prima serie era venduta in Giappone come Subaru Traviq. Ora, ma è solo un mio flash, non è che avevano pensato di fare una variantwe jap della Antara? Nella foto la macchina ha la guida a destra del resto e la vettura si inserirebbe tra Forester e Tribeca... Oppure, molto più semplicemnte stano testando il restyling della Antara e quel baffo cromato serve solo a farci spremere inutilmente le meningi!
  7. Che bello questo topic sulla 131.. e complimenti all'utente effe131 per la sua stupenda macchina! La 131 secondo me è stata l'ultima vera medio-grande Fiat e per diversi aspetti era al livello della miglior concorrenza se non una spanna avanti... E poi se al'epoca fossi stato in età da acquisto auto da famiglia l'avrei comprata a occhi chiusi, specie la Supermirafiori terza serie. A proposito del suo posizionamento commerciale, secondo me il fatto che fosse tanto ricca di accessori e poi dotata di motori di un certo peso, benzina tutti TC e fino a 2000cc e diesel 200 e ben 2500, rispondeva a precise scelte di marketing: evitare che i clienti del segmento E che non amavano la 132/Argenta passassero ala concorrenza e punzecchiare l'appetito dei tedescofili, proponendo una TA con bialbero e molti accessori, oltre che ben fatta (non era male qualitativamente, pensiamo a cosa abbiamo visto alcuni anni fa...).
  8. Il frontale della Buick non è affatto male: la calandra, secondo me, è meglio dimensionata rispetto a quella adottata per l'Astra, che sembra schiacciata. Del resto, l'Insignia ha una bocca bella grande, sulla Astra sarebbe stata coerente.
  9. In Germania è a listino la 1,6 multijet da 105 cavalli, ma non c'è scritto se è euro 4 o 5, allestimenti dynamic o emotion, rispettivamente a 18740 e 20840 euro
  10. HPExecutive

    Fiat Doblò II (Spy)

    La vecchiaia precoce, scusate! (Urge cura ricostituente)
  11. Tristezza.... per favore vai via... con 'sta Micra, però.
  12. HPExecutive

    Fiat Doblò II (Spy)

    Per chi volesse vedere nuove foto della Doblò, stamani su un noto blog automobilistico italiano sono state pubblicate due foto della Doblò senza veli tratte da Wikimedia. Colore Marrone chiaro, Panorama allestimento "premium". Un po' pesantuccia la linea sembra, però bisogna vederlo dal vivo per giudicare
  13. Grazie per il sostegno . M a più in generale grazie, a tutti quanti hanno risposto ai miei interventi perchè fa sempre piacere poter conversare di auto, specie quando non si tratta di supercar (delle quali capisco praticamente nulla, ma non fatico ad ammettere la mia ignoranza) con utenti competenti ed appassionati.
  14. Io non finirei mai di parlare di 127! . Detto ciò, della 127 prima serie esiste solo la 4 porte, che fu presentata nel '73 e prodotta da Seat esclusivamente. Quattroruote ne parlò nel numero di febbraio o marzo '73 dicendo che a breve sarebbe arrivata in Italia, ed in effetti è arrivata (ne ho vista una proprio una ventina di giorni fa). Quanto alle 127 seconda serie, in realtà l'arcano mistero sarebbe facilmente risolvibile (mica ce vo' Giacobbo e i templari!) conoscendo i numeri di telaio: VSSZZZ... per le vetture fatte in Spagna e ZFA127... per quelle fatte in Italia. Tante per allungare la discussione, ci sarebbero le Fiat 127 II serie 5 porte 900 Super: fatte in Italia o in Spagna?
  15. Fiat produceva anche le 127 5 porte in allestimento 900/C: si capisce anche dall'esterno perchè mancavano i segni distintivi della 900CL 4 porte , questa si prodotta da Seat. In quest'ultima, erano presenti all'esterno prima dei passaruota dei piccoli rettangoli con su scritto "Costruzione Seat", mentre davanti sotto alla scritta-logo "Fiat" era presente un piccolissimo "Costruzione Seat", bianco. Su Ruoteclassiche addirittura risulta una 900/CL 5 porte fatta da Fiat, mai vista. Seat produceva tutte le varianti di carrozzeria, 2 3 4 e 5 porte. Alcune sono arrivate in Italia. Si riconoscono facilmente per alcuni dettagli. Innanzitutto il più evidente è il paraurti anteriore con portatarga maggiorato. Poi su alcune le targhette laterali che identificano il modello sono differenti (sola lettera dell'allestimento colore bianco su campo nero e font differente), così come i coprimozz. Però, alcune 900Cl, come la mia, erano abbigliate esternamente come le 900CL 4 porte vendute a marchio Fiat: ruote della Fiat 1050Cl e targhetta laterale 900/CL con la stessa grafica e font delle targhette delle 127 italiane.
  16. Scrivo dopo molto tempo dall'apertura del thread. Riguardo le denominazioni dei modelli Fiat e i codici di progetto, ho in mente un box in un articolo apparso su di un numero di Quattrruote dei primi anni '70, diciamo tra il 1971 e il 1972; azzardo il 1971, perchè mi pare fosse uscito in concomitanza con un articolo sulla 127 (che è stata lanciata nel 1971). In questo breve testo si spiegava da dove fossero usciti i numeri che contraddistignuev siano le recenti Fiat, tornando indietro fino alla fine degli anni'40 (o addirittura poco prima della Guerra forse). E si spiegava che dalla 124 in poi il nome di progetto corrispondeva al nome commerciale. SI citavano alcuni modelli mai nati, tipo la berlina 8v o la piccola 4 porte sopra la 850 (mio cattivo pensiero: ma nn dovrebbe esser la Simca 1000? Però allora mica lo avrebbero mai detto che era progettata da Fiat) e si anticipavano anche i futuri modelli. Riguardo il passaggio da nnemri a parole nella denominazione, secondo me, è stato il desiderio di comunicare il cambio di pagina. Fiat a fine anni '70 è in crisi, nera quasi come quella di pochissimo tempo fa (e ancora il peggio deve arrivare con il 1980), e bisogna dare l'idea che si sta uscendo dalle secche. il progetto 138, anche se poi la macchina parte dalla 128, costituendone quasi una due volumi mdoerna, segna l'arrivo di tutte, e anche altre, innovazioni che per la 128 non era stato possibile(voluto) presentare: gli interni in palstica, la carrozzeria due volumi, un design audace, i paraurti in plastica e integrati etc etc e la costruzione Robogate. Ovvio che, in un momento di lucidità, i signori del marketing avessero epnsato che bisognasse cambiare le denominazioni. P.S. A me Y3 (ovvio che non è quella) ricorda il progetto della piccola Citroen su base 127, la proto-Visa, prima che migrasse su piattaforma Peugeot.
  17. Grazie per avermi fatto notare le sospensioni anteriori differenti Il problema del cofano anteriore rimodellato è però, secondo me, dovuto allo spostamento della ruota di scorta dal fondo del vano bagagli al vano motore a causa della sospensione posteriore mutuata dalla 147. E se fosse la classica sintesi di più elemnti da diversi modelli? In Fiat sono bravissimi a mutuare pezzi da questo e da quel modello per farne una sintesi ottima se non eccellente, come nel caso dela gloriosa 125!
  18. Tornando indietro di qualche post, dire che la Uno brasile sia una 147 ricarrozzata è un po' ingeneroso. La piattaforma di partenza, stando a quanto elggo su un sito brasiliano attendibile, è la stessa della Uno europea, ma con differenti sospensione posteriori, ereditate dalla 147 ed irrobustite. Da qui, l'impossibilità di mettere la ruota di scorta nel fondo del vano bagagli e quindi il suo passaggio davanti, accanto al motore, il cui vano viene ridisegnato, con quel che comporta anchea livello estetico: vi ricordate la striscia desiva nera della fiancata della Uno CS (e quella arancio sotto per pareggiare i conti?) O della modanatura nella fiancata della Duna? Scomparsa solo qualche aanno fa (mi pare 2007) per l'ennesimo restyling della Mille fire. Sempre a sostegno della mia tesi sulla piattaforma della Uno Br= Uno IT, vorrei sottolineare i lfatto che se leggete i siti di auto brasiliani scoprirete che la Palio e derivate sono su base Uno (bella scoperta, in effetti lo si sa anche in Italia! ) ma anche Doblò, Idea Grande Punto e Linea fatte in Brasile lo sono, nel senso che usano piattaforma specifiche derivate, allargate, allungate, irrobustite da quella della primigenia Uno per ragioni legate al risparmio di atrezzature, robot, stampi, presse oltre che di intelligenze umane nel calcolarle! Il cambio generazionale è previsto per metà 2010 o anche prima, con l'avvio della commercializzazione della nuova Uno, su piattaforma Panda, sulla quale nascerà anche la nuova famgilia Palio, che verrà prodotta anche in serbia (progetti 326 e 327).
  19. Io avevo una Seat 127 900CL 2 porte, comprata da mio padre nel 1981 (in pratica un fine serie). Semplicemente fantastica! Ho imparato a guidare con Lei (che sono romantico!) e l'abbiamo tenuta fino a fine 2004. Anzichè mettere mano alla guarnizione della testata e piccole riparazioni di dettaglio, mio padre l'ha avviata alla pressa... E proposito di porte e robustezza, anche mio padre diceva che la 2 porte era più robusta... In un certo senso appariva vero, perchè dietro al sedile posteriore c'era una un rinforzo a forma di croce di Sant'Andrea, cosa assente nelle 3 e 5 porte, ma chiaro che quelle hanno altri rinforzi, facendo un ragionamento più razionale. Ho letto di 127 5 porte SEAT... Mi sembra strano, perchè quasi sempre erano Fiat, mentre erano le 4 porte tutte Seat, ma re-badged Fiat. In effetti, sono arrivate in Italia anche delle SEAT 5 porte, 900/C e 900/CL, ma sono rare, come in generale tutte le 127 vendue mvendute con marchio Seat.
  20. Chiedo scusa se con il mio post ho creato scompiglio, visto che è stato spostato in questo nuovo topic. D'altro canto spero che sia l'occasione per intervenire sui motori a gasolio fiat, che sono sempre stati eccellenti propulsori, a partire dai primi di fine anni '70 (senza andare indietro alla 1400A diesel). Riguardo il 1301cc sono certo che sulla Uno prima serie fosse montato anche in variante turbo, mentre il 1367c turbo è solo della seconda serie; controllerò nei miei vecchi 4ruote. Lo stesso motore 1301cc era montato - aspirato - sulla 127 panorama, che arrivò in Italia nel 1981. 4R le dedicò prova e copertina lo stesso anno (era rossa). La velocità massima dichiarata era di 130 km/h. Rigaurdo la Uno DS da 1929cc, mi riferivo solo alla seconda serie. Ne lessi su di una publicazione che uscì nel 1990 e aveva impostazione analoga al TAM. Sulla sua affidabilità non giurerei. Non è detto che non sia mai esistita, visto che nel cofano motore erano riusciti a mettere il 1697. Andando lievemente OT, il 903cc fu montato anche sulla seconda serie, per una versione d'attaco con cambio a sole 4 marce, battezzata inizialmente Sting e poi poco dopo Trend e che rimase a listino fino alla fine del '92. Verificherò su 4R. Spero che intervengano molti che hanno avuto fiat degli anni '80, ma non solo, per raccontare le proprie esperienze. Un mio collega ha una Duna DS, con la quale ha percorso 550.00 km, avendo solo rettificato il motore a 330.000. Praticamente immortale!
  21. HPExecutive

    Vecchi Diesel Fiat

    Ciao, volevo intervenire per fare notare che nel fascicolo sulla Uno ci sono alcuni piccoli antipatici errori. Vien da pensare che la redazione di Quattoruote poco c'entri, ma che il testo sia farina del sacco dell'editore. Un po' come per i fascicoli Hachette (anche se devo dire che i testi lì stanno migliorando). Gli errori che ho colto sono i seguenti: 1. il turbodiesel 1367cc nel 1986, mentre all'epoca era 1301 (che io sappia entrmabi sono fiat Brasile come derivazione e non dal 1929cc come scritto). 2. Nel 1985 il FIRE manda in pensione il 903: falso, il 903 resterà ancora per molto in vita, sia se pensiamo alla sola Uno, sia se ci riferiamo allintera gamma Fiat; anzi, gli sopravviverà! 3. Le bone finiture della Uno seconda serie...Mah... 4. La foto della Uno CS: quella non è la CS, ma la Mille Electronic prima serie del 1994, con aggiunti i poggiatesta anteriori e i vetri azzurati. 5. Manca il riferimento alla prima serie 60D e DS da 1697cc e 1929cc DS, entrambe destinate all'esportazione. Per il resto, devo dire che il modellino non mi è dispiaciuto, salvo piccolissimi dettagli. Ma tant'è.
  22. "...a quell'epoca [fine anni '50] la casa francese [simca] apparteneva alla Fiat, che inviava a Parigi i suoi tecnici per sviluppare i modelli nuovi in sinergia con quelli della casa madre", M. Tedeschi, L'uomo che inventò la 500. Storia di un mito, Aliberti Editore, didascalia, p.95. "All’estero intanto molto si muoveva, a cominciare dalla Simca, allora di proprietà Fiat, la cui “1000” stava avendo un buon successo tra il pubblico", tratto dal sito del Registro storico Fiat. Aggiungo che altre fonti librarie non posseggo e che sulla rete non si trovano infromazioni chiare su quanto grande fosse la quota di Fiat in Simca, nè in che percentuale sia variata nel corso degli anni. Certo è che una buona fetta doveva esser in mano di Pigozzi, il fondatore, che girò il 15% di azioni Simca a Ford quando comprò nel 1954 la filiale francese della casa americana. Ford a sua volta lo passò subito a Chrysler che con il tempo salirà in Simca: 62% nel 1962, 77% nel 1967, 99.4% nel 1970. Riguardo le 127, la 4 porte d iosicuro non è mai stata costruita in Italia, mentre per le 5 porte cito quattroruote e ruoteclassiche come fonti che attestano la produzione in Italia; aggiungo che nelle 900/C 5 porte e 900 Super 5 porte non vi era alcuna traccia di targhette esterne con scritto "costruzione Seat" come accadeva nella 900Cl 4 porte. L'ideale sarebbe guardare dentro al vano motore: nelle Seat il motore 900 è siglato HB90 e non 100GL e il telaio comincia con VSSZZZ... e non come ZFA127000... come sulle torinesi. C'è da dire, però, che il libretto di uso e manutenzione ed V-1980 della Fiat 127 non menziona mai, da nessuna parte, versioni 4 o 5 porte. Spero che chi possiede informazioni più dettagliate intervenga per aggiungere informazioni. Riguardo la 133, non concordo, basandomi su quanto leggo su alcuni siti spagnoli e su wikipedia, sul fatto che sia stata rifilata da Torino a Barcellona, ma penso fosse stata un'idea del management della stessa casa iberica, per avere un modello posizionato commercialmente sotto la 127, riciclando tutto il possibile dalla 850. Il tutto avallato da Fiat, che produsse questo modello in Argentina dal 1977 al 1982.
  23. Vorrei segnalare che a Palermo, nei pressi di via Mediatrice, nelal strada che da VAile Regione scende a piazza Turba, è parcheggiata una CT24 colore verde, spesso ferma ma in buono stato.
  24. Ciao, bel post! In rete c'è un sito dove si trovano diverse immagini della 850 berlina che ebbe un vasto successo in Spagna, e probabilmente anche da noi. Io penso non sia stata mai importata nè venduta da noi sia per evitare che facesse concorrenza interna alla 1100 che nn era carissima, ma comunque posizionata su un livello di mercato più elevato, ma anche per non oscurare la Simca 1000. Come è stato scritto prima, la macchina è stato un progetto made in Fiat, perchè all'epoca (fine anni '50 e sino a metà '60) la casa francese era ampiamente partecipata da Fiat. Che all'epoca era inetressata a sviluppare la propria gamma verso l'alto, tanto da decidere di risparmiare sulla sostituta della 600, preparando la 850. La francesina si poneva inoltre a cavallo tra 850 e 1100 e Simca Aronde 1200 (appena più cara) ed era diretta concrrente della R8 e delle citroen tutte a 4 porte: insomma, una strategia europea. La Seat 850 fu prodotta dal 1966 al 1974 e fu esportata in Europa (spesso fu ragione di attriti tra Torino e Barcellona, anche se negli ultimi due anni fu venduta con il marchio Fiat su alcuni mercati, secondo quanto leggosu wikipedia; aggiungo sul nostro mercato anche, come risulta dalla media di 45 immatricolazioni che trovo su vari numeri di 4R del '72, troppe per esser fondi di magazzino). Riguardo alla Seat 127, io ne ho avuto una, in versione ancora più rara, se posso permettermi il lusso di usare questo aggettivo. Io avevo la seconda serie 2 porte 900CL, che era importata di straforo assieme alla 900 2 porte L e alla 3 porte Cl (quelle che ho visto in giro io), oltre alla 4 porte 900 Cl che invece era regolarmente importata, come dimostra il listino di 4R. La mia era abbigliata come una Fiat 1050Cl (e anche come una 900CL 4 porte) eccetto che per la foggia della leva del cambio e i tessuti dei sedili, non in vellutino ma una "cosa" traspirante ottima d'estate; esistevano altre però con abbigliamento originario Seat, che differisce per la grafica della scritta Cl sulle porte (senza 900), leva cambio, tessuiti coprimozzi in plastica nera e altri dettagli. Esternamente tutte si riconoscono per le scritte Seat davanti e dietro e il mitico adesivo "Seat, tecnica y linea para cada exigencia"! In Italia fu importata anche la 127 prima serie 4 porte special costrutia dalla Seat, rarissima; da piccolo ne ho vista una sola e venduta con loghi Fiat, come per la seconda serie. Di questa era costruita anche in Italia la 5 porte disponibile solo come 5 porte; 4r e Ruoteclassiche citano anche la Fiat 900CL 5 porte d'aspetto esterno simile alla 1050CL e 900CL4p, ma mai vista in giro. Infine, sempre a Torino è stata prodotta la 127 terza serie 900 Super 5 porte, altra versione poco comune. Scusate la lunghezza del post, spero nn eccessiva.
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