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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 09/23/24 e localizzati Tutte le aree/sezioni

  1. Se tante sue concorrenti possono considerarsi bidoni dell'indifferenziata, qui stanno cercando di distinguersi con il segnale di rischio biologico
    18 punti
  2. Un saluto a tutti, mi sono iscritto al gruppo per poter rispondere, se posso, a chi ha domande che riguardano la 600 Hybrid, la guido da circa 2000 km e devo dire è stata per me una piacevole sorpresa, non speravo tanto. Ho acquistato la 600 (verde mare) sostituendo una Jeep Compass con più di 200k km e di cui sono rimasto veramente soddisfatto. Provengo da varie suv 4x4 vere, Toyota (2), Subaru e poi Jeep, arrivato all'età del riposo lavorativo volevo ridurre misure e soprattutto costi, ho vagliato varie vetture e la cifra di conguaglio per la sostituzione la trovavo troppo alta, su suggerimento di un venditore Jeep mi sono avvicinato alla 600 che non avevo preso nemmeno in cosiderazione, sorpreso dal design che dal vivo mi è sembrato molto meglio che in foto ho voluto approfondire, ho capito che i prezzi di listino a volte lasciano il tempo che trovano, soprattutto se hai da rendere un usato, ho ricevuto due preventivi molto discordanti a dire il vero e con sorpesa, considerando che dovevavo spingere le vendite per far entrare nel mercato la 600, il prezzo di differenza tra nuovo e usato reso è stato tale che non potevo non accettare l'offerta nonostante permanesse la mia diffidenza verso l'auto e così con ben due mesi di anticipo sulla data di consegna sono piacevolmente seduto sulla Fiat 600 Hybrid. In seguito scriverò le mie prime impressioni e secondo me ci sono spunti diversi rispetto a quanto dichiarato dalla casa, ma intanto vorrei dire a chi può essere interessato di non fermarsi al solo listino, ma di andare in più concessionarie a farsi fare un preventivo, ne vengono fuori delle belle.
    13 punti
  3. Mamma mia che atrocità questi cerchi… ma come si fa ad approvare un simile orrore
    11 punti
  4. "Quello che succede a Las Vegas Singapore, resta a Las Vegas Singapore".
    5 punti
  5. Vista ieri in concessionaria, beh per quello che deve fare cioè il suvvetto porta soldi va benone, provata da passeggero l elettrica da 156cv come tenuta ecc non è assolutamente malvagia, non male l'impostazione di guida e bellissimi i sedili Sabelt per il resto niente di nota, ho appurato di nuovo che le elettriche mi fanno schifo quello si. Fatto sta che come qualità percepita visivamente neanche troppo male poi vai a toccare a destra e sinistra 🥲 non vale assolutamente i soldi chiesti. Livello telaio e ciclista ha quella "reattività" da Alfa beh di base comunque il CMP è un bel telaio ed il setup italiano gli ha fatto sicuramente bene. Comunque parlando con il "concessionario" non sono minimamente contenti e soddisfatti del prodotto e della gestione del marchio e rimpiangono tanto Marchionne, a detta loro l'unico che ha davvero alzato l'asticella del marchio e non sono molto fiduciosi del futuro. Ah cerchi orridi, Quella de me provata era una speciale.
    5 punti
  6. Pero' hanno avuto un buon riscontro le foto della Ypsilon anfibia.....
    4 punti
  7. Eh, niente... Tranne quelli da 20 pollici, i cerchi fanno tutti schifo.
    4 punti
  8. A me sti fanali fanno pensare alle cornicette che si disegnavano in prima elementare un paio di generazioni fa
    4 punti
  9. SI, Duster con più spazio dietro, questa sta a Duster come Espace ad Austral o 5008 alla 3008
    3 punti
  10. certo, ma il discorso è un altro, un team non dovrebbe lavorare per un altro team ed aiutarlo nella lotta al titolo
    3 punti
  11. Secondo me siete troppo cattivi (o negativi?) e qui il gioco maggiore lo farà semplicemente il prezzo. Alcune caratteristiche negative che riportate (poco spazio dietro o estetica “discutibile”) non hanno pregiudicato il successo di altre vetture dello stesso segmento, altre (commenti sugli interni in generale) saranno determinanti solo per pochi. Alla fine sara semplicemente una scelta in più nel segmento, certo non un oggetto dei desideri per chi ha o vuole una Giulia/Stelvio. Se si vorrà criticare questa vettura perché fatta all’estero o perché basata su di vetture francesi etc…alla fine lo si farà a prescindere dalle qualità effettive della vettura.
    3 punti
  12. Qualcosa ma dice che un ragazzo (suppongo) che desidera una Cupra Formentor difficilmente possa prendere in considerazione una Honda Jazz.
    3 punti
  13. Junior, Tonale e new Peps. Tre lati B a confronto.
    3 punti
  14. Per non dimenticare le eccelse doti di pilotaggio del megapresidente celestiale, e per adombrare il sospetto che in questa occasione una parolaccia possa essere scappata persino a uno strenuo paladino della moralità come lui.
    2 punti
  15. No, questo sarà il nuovo topic spin off creato da @nucarote!!! 😄
    2 punti
  16. Immagino in Maserati dove si sono trovati da sviluppare Quattroporte e Nettuno ibrido, a rifare gli assetti a sti catafalchi cinesi che manco Tonino u' Trappitaro, che forse forse quando in Porsche si ritrovarono a sviluppare la Zafira non gli andò così male
    2 punti
  17. Beh non credo che Giugiaro sviluppasse la parte meccanica no? Mi riferivo al fatto che esteticamente mi ricordava in molti particolari la GPunto in una versione crossover I fari a sviluppo verticale a goccia (che nella 16 sono scavati), tipici di Giugiaro a partire dalla 3200, la mascherina stretta e lunga, ma anche nella vista laterale la linea molto rotondeggiante, la prima luce fra montante A e sportello, e anche il montante C che nella Punto "avvolge" il faro posteriore mentre nella Sedici la continuazione del lunotto posteriore, della stessa forma del faro.
    2 punti
  18. Si riprenderà. Non sarà ricordata per le vendite stratosferiche, ma ha tutta la strada davanti.
    2 punti
  19. Fiat Sedici grigia = pensionato = uomo col cappello
    2 punti
  20. Miei two cents. Il grosso problema di Junior e Tonale, secondo me, è che al netto del fatto che siano (come auspicato) più o meno superiori alla media dei vari cassoni a livello di piacere di guida, non possono inevitabilmente essere il top sotto questo punto di vista proprio perché sono dei SUV/crossover. E però allo stesso tempo servono per fare grossi numeri perché sono quello che chiede il mercato. Il risultato? Che alla fine di quelle qualità interessa relativamente poco al target di riferimento, e ti ritrovi a dover competere su tanti altri fattori (infotainment, brand, design, prezzo, praticità, finiture, affidabilità, e chi più ne ha più ne metta). E a quel punto, perché mi devo prendere la Junior piuttosto che una Lbx? E via dicendo, in un mercato sempre più saturo. Inutile girarci attorno. E guardate che questa riflessione non riguarda solo i SUV/crossover di AR, ci metto dentro anche tanti altri, da Jaguar a Bmw a Mazda. Sotto questo punto di vista, Ypsilon nel suo essere controcorrente rispetto ai SUV/crossover, in un segmento (quello delle B "basse", premium, semi premium o non premium) purtroppo asfittico, emerge nettamente di più. Vedremo se le vendite la premieranno adeguatamente....
    2 punti
  21. cioè una macchina così, termica, full optional a 30k€? tempo 5 anni per le case europee sarà game over, altro che crisi stellantis e crisi vag. la manifattura automotive in europa sarà un ricordo, con la stessa proporzione di Detroit degli anni 60 alla detroit di oggi.
    2 punti
  22. Peccato che lo stesso Quattroruote abbia poi provato la stessa 208 in un ciclo reale spinto (tangenziale di Milano) e lì i consumi siano crollati, con la Yaris che le ha dato una mazzata clamorosa (qualcosa come 40 km in più ogni 10 euro di benzina). AlVolante prova le vetture su strada reale e anche qui i numeri son risultati fin troppo convenzionali, altro che quasi FHEV. È inutile che Quattroruote continui a definire il sistema full solo perché l'auto è capace di spostarsi in elettrico, questo non è assolutamente un indicatore di efficienza. I fatti sono che il sistema ha un'ibridazione a 48V, che di base è poco. E soprattutto, al momento le prove su cicli reali stanno dimostrando consumi contenuti ma assolutamente non da full hybrid. Mi dispiace tantissimo, ma per ora non vedo convenienza in un sistema del genere, con competitor come Renault e Toyota. Per completezza, devo comunque dire che queste hanno un cambio meno piacevole, e per di più sulle Renault il bagagliaio cala drasticamente a causa di una non ottimale integrazione delle batterie. Ma come consumo attualmente non c'è storia.
    2 punti
  23. Italiane per brand ma,purtroppo, non aggiungono nulla al sistema produttivo di questo paese .
    2 punti
  24. Mi stupisco che nessuno abbia notato la citazione presente in questo spot. (Spot che, a differenza del film che vuole citare, resta brutto e non memorabili)
    2 punti
  25. savio.79 ha modificato il titolo in “Ricordi di auto dismesse dal servizio presso forze dell’ordine varie passate in mano a privati”
    2 punti
  26. Vista ieri, dato che avevo un concessionario a metà strada tra un impegno e l’altro. Aspetti positivi: - è la seconda volta in tre mesi che vado in un concessionario a vedere la presentazione di un’auto italiana (la Ypsilon lo scorso giugno). Non mi accadeva dal 2015. Aspetti negativi: - auto brutta da ogni punto di vista, interno, esterno, davanti, dietro. È forse la prima volta che un modello mi piace più in foto che dal vivo. La Stelvio poco distante era come un miraggio. Pure la Tonale al cospetto della Junior sembra bella. - vedendo nel salone (completamente deserto) soltanto Junior, Tonale e Stelvio, mi sono chiesto quand’è che l’Alfa Romeo è mai stata nella sua storia una concorrente di Jeep, Land Rover o Mitsubishi. Prima si rimettono a fare delle Alfa, meglio è.
    2 punti
  27. Si può dire foto invecchiata malissimo? 😁😁
    2 punti
  28. io non capisco perchè questa povera 600, vista più che altro sui giornali o sul web, deve passare (ingiustamente) come la più sfigata del panorama automobilistico attuale...
    2 punti
  29. ...SETTIMA (ed ultima) PARTE Progetto VBG Per chiudere il discorso sul quale mi sono incaponito negli ultimi tempi, cioè questo fantomatico progetto VBG di Renault, ricapitolo intanto i post precedenti - 1a parte (1973-76: l'avvio e i primi modelli): link - 2a parte (1977-79: evoluzione, clinic test, inizio progetto 140 e test prototipi su strada): link - 3a parte (1983-84: la fase X44, piccola 3 porte): link - 4a parte (1984: la Piccola di Gandini): link - 5a parte (1984-85: la fase X45, piccole multispazio): link - 6a parte (1975-85: la concezione dell'abitacolo e degli interni): link - 7a parte (1986-87: la Neutral e il progetto W60): questa che segue... Ci siamo lasciati che il progetto X45 era stato chiuso a metà '85 per mancanza di profittabilità, cosa che la crisi in cui versava la Régie ai tempi non permetteva di affrontare. Anzi, la ristrutturazione di Renault sembra prevedere anche il licenziamento di 20.000 persone, e magari la possibile chiusura dello storico stabilimento di Billancourt, perché la R4 che lì si produce sembra appunto che non avrà una erede... Ecco che torniamo ad una vicenda già raccontata e mostrata in questa discussione: la Neutral (qui un post antico e uno recente di PaoloGTC). In sostanza, di fronte alle prospettive dette sopra, il sindacato metalmeccanico francese CGT intraprende un'azione alquanto singolare: intorno al febbraio del 1986 un gruppo di dipendenti Renault di vari dipartimenti inizia a lavorare ad una proposta di sostituta della R4, che viene infine presentata il 7 Novembre di quello stesso anno, con il nome “Neutral” appunto, anagramma di Renault di cui però non porta il marchio, sostituito da un evocativo “4”. Si tratta di due maquettes - una per gli esterni, l'altra per l'abitacolo - che non rappresentano un modello creato da esperti di un'organizzazione aziendale, ma piuttosto un dimostratore di ciò che tecnici auto-organizzati possono fare in pochi mesi per offrire un'idea di prodotto utile per l'azienda e i suoi lavoratori, nonché per una clientela cui il sindacato guarda con interesse. Tutto ciò secondo dichiarazione esplicita degli stessi proponenti. Naturalmente la proposta non ha alcun seguito presso la direzione Renault, anche perché un'ennesima fase del progetto VBG è stata nel frattempo riaperta... e anche il sindacato probabilmente non ne sa nulla. E qui i dettagli "storici" sono ancora una volta un po' confusi. Con il nuovo presidente George Besse in sella da inizio '85, pareva non ci fossero margini per questo tipo di programmi. E invece, non si sa come e perché, sembra che dopo appena un anno dalla chiusura dell'X45, un ennesimo progetto per una piccola sia stato riavviato; stavolta sotto il nome "W60". In generale le fonti riportano che già nello stesso anno 1986, il progetto sarebbe arrivato ad una fase di costruzione di alcuni prototipi, ma che ancora una volta sarebbe stato "congelato" dallo stesso presidente Besse, con la precisa e categorica indicazione di mettere le maquettes in luogo segreto, lontano da occhi indiscreti, E tutto ciò poco prima del suo assassinio, avvenuto il 17 Novembre 1986. La "vulgata" prosegue con l'arrivo - un anno dopo, a fine '87 - del nuovo eroe del design Renault, Patrick le Quément. Che al pensionamento del suo predecessore, il buon Gaston Juchet, riceve da quest'ultimo le chiavi di quei magazzini segreti dove si trovano nascoste le maquettes del misterioso programma W60. A inizio 1988, ormai nominato capo assoluto del design della Régie, con riporto diretto al solo Presidente (Raymond Levy, che ha preso il posto di Besse), le Quément decide di aprire i depositi e scopre due maquettes: - una dal design futuristico, ma un po' estremo e controverso, che risulta il frutto del nostro designer Marcello Gandini: Si tratta di una maquette asimmetrica, con il lato passeggero a 3 porte (sopra) e quello guida con una soluzione a 5 porte (qui sotto): Ecco pure una foto di fianco e a miglior definizione, in cui si apprezza la configurazione monovolume in tutta la sua radicalità! Infine una foto della coda: - il secondo modello "riscoperto" da Patrick le Quément è un'altra piccola monovolume, ma solo a 3 porte (anche se asimmetrica con due fiancate leggermente diverse), sviluppata da un team interno sulle idee dell'allora giovane designer Jean-Pierre Ploué : Adesso molti avranno riconosciuto le fattezze embrionali di un modello assai noto, che ovviamente prese origine da qua. Bene, le Quément ha raccontato in lungo e in largo come lui abbia avuto quel giorno l'illuminazione e abbia visto in quella maquette di Ploué il potenziale per un futuro prodotto di successo e per chiudere finalmente il cerchio di questa infinita ricerca Renault per una nuova piccola, erede in qualche modo della mitica R4. Un tocco qua e uno là, e il nostro genio convince il mega-Presidente ad approvare nel 1988 il programma X06, che divenne Twingo. Ma lo sviluppo della simpatica Twingo non è assolutamente argomento di questo post. Solo aggiungo un paio di foto della stessa maquette, ridipinta di rosso in occasione di set fotografici successivi, che sono stati ampiamente pubblicati da riviste e siti vari per raccontare la storia della piccola Renault: L'astutissimo le Quément ci ha costruito un impero sull’esposizione mediatica del design Renault sotto la sua guida. E ovviamente la narrazione ha sempre seguito la versione ufficiale, a beneficio dell'immagine aziendale e di ...Patrick le Quément! 😆 Quello che continua a non convincermi del tutto, sono le tempistiche raccontate e forse anche gli attori principali. Per esempio, non mi risulta facile pensare che il progetto W60 fosse così segreto nel 1986 se già erano arrivati alla creazione di alcune maquettes, persino da parte di consulenti esterni come Gandini. E nessuno chiarisce perché Besse avrebbe congelato il programma in quella fase? Inoltre ci sono vari disegni, tavole e schizzi con la sigla W60, pubblicati nelle storie dello sviluppo Twingo, in cui le date più vecchie risalgono alla fine del 1986 (nov e dic) e poi 1987. Ma non erano già arrivati alla maquette? E soprattutto, non era stato già tutto bloccato? Tra l'altro, la foto di coda della W60 grigia di Ploué, ci mostra una targa che sembra dire 30 marzo 1987... C'è poi un articolo di qualche anno fa sulla rivista Renault Histoire, di Daniel Leconte, potente responsabile del Marketing Renault per un paio di decenni, dal 1981 fino al 2003 (è morto poi a gennaio di questo 2024). Qui si raccontano con qualche dettaglio interessante le vicende di questi ultimi prototipi del programma VBG. Intanto si chiarisce che il progetto W60 nasceva in seno all'ufficio "Prodotti Avanzati", dove si ipotizzano più o meno liberamente idee e progetti slegati da programmi effettivi di produzione. I progetti autorizzati per lo sviluppo di prodotti reali erano contrassegnati invece dalla lettera X, e venivano portati avanti dall'ufficio Studi. Poi ci parla di una fase pre-le Quément, in cui al nuovo presidente Raymond Levy vennero presentati gli studi "pendenti" nel settore delle piccole. Il periodo è maggio 1987 e in questa presentazione, dice Leconte, vengono ritirate fuori da depositi segreti e analizzate le finaliste (quella di Matra e quella di Gandini) del precedente programma X45 fermato a metà '85; ma in un angolo spunta anche la maquette W60 di Ploué... che attira l'attenzione proprio di quelli che sembrano i veri motori di queste presentazioni: Leconte stesso (Marketing) e Jacques Cheinisse (Direzione di Prodotto), mentre Gaston Juchet, il direttore dell'ufficio Studi (che si occupa di design e stile) pare decisamente in secondo piano. E il suo successore, le Quément, certamente assai più intraprendente e capace di mettersi sotto i riflettori, arriva in Renault solo molto dopo questo evento... Senza nulla togliere al suo ruolo e al suo lavoro nello sviluppo di Twingo, diciamo che forse non fu solo lui a "scoprire" quella maquette che divenne Twingo. Insomma, come al solito gli elementi a disposizione non consentono purtroppo di ricostruire i dettagli di queste storie con esattezza, ma pongono alcuni dubbi sulle storie "ufficiali", che non per forza ci dicono sempre la vera verità... (Fonti: LIGNES/auto; lenouvelautomobiliste.fr; "Style Renault - L'ère Gaston Juchet - 1960-1987", di Christophe Bonnaud, edizioni BJB; Renault Historie) FINE …davvero.
    2 punti
  30. Io no di certo: è da un pezzo che ho capito che Stellantis ormai è governata da pezzenti. Mi dispiace per il pubblico che ancora ama certi marchi, ma che poi si reca in salone e viene assalito dallo sconforto, se è il tipo di pubblico che nota i dettagli.
    2 punti
  31. Veramente terribile una delle cose per cui non comprerei mai questa auto nonostante mi piaccia. L'altra é il costo allucinante non vale per niente tutti quei soldi.
    2 punti
  32. Vorrei sapere quale insanità mentale ha portato a mantenere i cannocchiali con un orrendo display rettangolare al loro interno. Orrido.
    2 punti
  33. Me lo chiedo anch'io, sinceramente. Credo di averne vista qualcuna (molto rara, per fortuna...) pure io nel corso degli anni; un pugno nell'occhio vero e proprio. Poi la trovata della targhetta spostata... Incommentabile. Vista la disponibilità del formato quadro per vetture dall'alloggiamento di questo tipo, mi chiedo se il formato orizzontale sia dovuto a una mancanza al momento dell'immatricolazione dell'altro tipo di formato o a una scelta vera e propria da parte del proprietario. Nel secondo caso sarebbe sconcertante. Gli anni in cui Citroen si votò all'anonimato.
    1 punto
  34. Aspetta che le dismettano... Qualche BMW o Laguna SW "svestita" in giro l'ho vista, anni fa. 😄
    1 punto
  35. Ds e Leapmotor, che emozione questo premium stellantis
    1 punto
  36. E ti pare poco? 😅 Pensa alla Junior che non ha lo stile di un'Alfa e sotto è una Peugeot 🤣
    1 punto
  37. Ho letto su l'autojournal (F) che questa ci sarà solo a 5 posti... che lasciano la soluzione 7 posti solo alla Jogger. (secondo me ci credo poco).
    1 punto
  38. Bellissimi bozzetti. Ma sono solo io che ho una certa età o queste linee sono ampiamente più emozionanti dei modelli attualmente in produzione? Un'Arkana o una Captur ad esempio, fin da quando sono uscite, a me non hanno detto assolutamente nulla... mentre Megane II o Modus (pur essendo bruttina) mi avevano entusiasmato per originalità e modernità.
    1 punto
  39. 1 punto
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