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led zeppelin

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  1. Andata com'è andata, l'industria automobilistica inglese è stata abbandonata per prima dagli inglesi stessi (e per ovvie ragioni: citofonare alle British Leyland degli anni 70-80 e ai loro "fortunati" proprietari). Altra curiosità: come scrivi giustamente tu, Ford è tuttora percepito come un costruttore "nazionale", e un tempo in effetti produceva (e addirittura progettava) in loco. Oggi, non mi risulta che produca più alcunché in Regno Unito (deve essere rimasto forse giusto qualcosa di R&D).
  2. Più una seconda eccezione, passata: gli inglesi. Avevano una delle più importanti e prestigiose industrie automobilistiche del mondo. Ad oggi, sono rimaste le briciole, e i marchi superstiti sono credo tutti di proprietà straniera. Però c'è un'importante differenza rispetto all'Italia: nel frattempo, diversi produttori esteri hanno costruito e avviato stabilimenti in Regno Unito (Nissan, Toyota, in passato Honda). In Italia, ad oggi siamo al palo.
  3. Comunque questa faccenda dei 4 cilindri meglio di 3.... Toyota Yaris GR è a 3 cilindri. Ford Puma St è a 3 cilindri (e prima ancora lo era la Fiesta St). Io guido DA ANNI auto a 3 cilindri, mie e di familiari, e a dirla tutta, né io né altri ce ne siamo mai lamentati. Alcuni, probabilmente non se ne sono mai accorti. E i motori non sono nemmeno saltati per aria, incredibilmente. Poi si possono legittimamente, a titolo soggettivo, considerare imprescindibili 4 cilindri. Ma non è che circolare con un motore a 3 cilindri causi l'alopecia.
  4. Vitara a mio avviso è una macchina a tutto tondo eccellente e di molta sostanza. Mio suocero ha una 1.0 4x4 del 2019 (motorizzazione non più prodotta), e va benissimo consumando il giusto (siamo a quasi 15 km/l, non male considerato che è trazione integrale, fa abbastanza urbano e in autostrada è penalizzata dalla mancanza della sesta marcia). Amici di famiglia hanno preso l'anno scorso la 1.4 mild hybrid, 2wd (ma cambio 6 marce) e sono molto soddisfatti. Bagagliaio e abitacolo adatti a essere una prima macchina per una famigliola. Insonorizzazione e comfort una via di mezzo tra una Seg. B e una Seg. C. Come già scritto, a livello qualitativo Suzuki o Kia non sono paragonabili a Dacia.
  5. A quel prezzo non c'è confronto che tenga, la Mazda è un best buy (e a livello di guida, credo che nel complesso difficilmente sarà inferiore all'Alfa. Se poi si vuole il cambio manuale, non c'è nemmeno partita). A livello estetico, è soggettivo. Cx-30 non è malaccio, ma, aldilà del discorso altezza, a distanza di anni faccio fatica a digerire - il posteriore - i passaruota/ fascioni in plastica laterali, che appesantiscono non poco la linea. E che temo nel lungo periodo scolorendo peggiorino ulteriormente l'effetto. Se facessero un allestimento privo di questi ultimi (come mi sembra alcuni costruttori propongano, vedi ad esempio Ford con Puma), per me il modello ci guadagnerebbe parecchio.
  6. Per il combinato disposto di inflazione e aumento costo auto nuove, e aggiungerei anche drastica riduzione della svalutazione delle auto usate (soprattutto nella fascia che da nuovo costa dai 20-25mila euro in giù).
  7. Boh. Parliamo di una tecnologia a bassissima complessità che non mi sembra abbia dato finora problemi particolari. In altre parole, non lo vedo causa di inaffidabilità maggiori di un cambio automatico doppia frizione....
  8. Credo che in via generale i moduli mild hybrid possano dare una mano ad ovviare a questi problemi.
  9. Ecco si, diciamo che visti i chiari di luna, che diano precedenza a Mx-5. Che di berline/mid size decenti da guidare fortunatamente ce n'è qualcuna. Di Mx-5, purtroppo c'è solo lei.
  10. Secondo me su Dacia l'unico vero punto debole è quello comune a Renault, ovvero l'elettronica. La Sandero in generale la considero un'auto azzeccata. Certo, a volerla tenere 15 anni, forse preferirei andare di Suzuki e Kia, in una prospettiva di affidabilità a lungo termine.
  11. Sul discorso del nuovo, un po' lo capisco. Ok che la usa poco, ma - un usato, non hai mai la certezza di come sia stata usato. Di fatto, è una scommessa, a qualcuno può andare bene, a qualcuno no - ci sta che l'acquisto debba gratificare, specialmente se si cambia ogni 15 anni. Anche solo scegliere con cura il modello, il colore, se del caso l'optional...è una bella esperienza (anche per chi dell'auto interessa fin lì).
  12. La Sandero effettivamente sembrerebbe essere la scelta ideale per lui. Sconsiglierei anch'io il GPL, alla fine le percorrenze sono davvero basse, il gioco non vale la candela considerate tutte le potenziali rogne che un impianto a GPL si porta dietro. Volendo pensare a qualche alternativa, le uniche che mi vengono in mente sono: Kia Stonic, auto per certi versi paragonabile alla Sandero Steepway, è anche mild hybrid. Con garanzia della casa di 7 anni o 150mila km (non disprezzabile, se la prospettiva è di tenerla fino alla fine). Suzuki Swift, mild hybrid pure lei, una via di mezzo tra Sandero/Stonic e la Panda. Forse trovi anche qualche esemplare del modello uscente a buon prezzo...dotazioni di sicurezza molto complete. Oppure forse forse, dando dentro la caliber, forse ci può scappare anche una Suzuki Vitara? Tutt'altra roba rispetto alle altre auto citate, di listino parte da 24900 Euro, mild hybrid...un pensiero ce lo farei.
  13. Miei two cents. Nulla da ridire sulla meccanica, sempre di primo livello come da consuetudine per la casa. TP un gran bel biglietto da visita. Però....però...mi resta parecchio l'amaro in bocca, a vedere 6 cilindri e TP "sprecati" per dei SUV, quando è facile immaginare cosa potrebbero fare combinati con un'auto "bassa". Capisco le loro ragioni commerciali, eh, parlo solo da appassionato. Però, a mio avviso, non possono lasciare solo la Mz 3 come vettura in questa fascia, oppure devono rivederla a 360 gradi per renderla più sfruttabile come prima auto (come ad esempio lo è Civic).
  14. Mia modestissima opinione: vai di ibrida full. Costa non tantissimo di più (credo siamo sui 4000 euro di differenza, ma considera che ha in più anche il cambio automatico di serie). E eviti le possibili rogne dovute ad un impianto GPL montato su un motore a iniezione diretta.
  15. Comunque, alla fine più che le bocchette posteriori, la differenza la fa la qualità (e la potenza) dell'impianto di climatizzazione. Che puoi avere anche le bocchette posteriori (e ovviamente anche per me sono preferibili), ma se poi l'impianto non è adeguato, finiscono per essere delle finestrelle di plastica e basta.
  16. Ferrari e Alfa non sono la stessa cosa. E non lo sono nemmeno Porsche e Alfa. Alfa Romeo dal secondo dopoguerra è campata (*) producendo auto belle fa vedere e da guidare dalla fascia medio bassa (che potrebbe essere appannaggio dell'attuale Junior) a quella medio-alta (che potrebbe essere l'attuale Giulia/Stelvio). Più coupé/spider, ma solo per una ragione: che all'epoca si vendevano, anche bene. Oggi non hanno praticamente più mercato. Poi ok, le varie specialties, come 4c, 8c, 33 adesso....ma parliamo di roba di estrema nicchia e sicuramente alla portata di molto pochi. E quelle, probabilmente, continueranno ad esserci. (*): sul concetto di "campare" ai tempi dell'IRI ci sarebbe da disquisire. Di fatto, a fronte dei volumi di vendita che faceva (bassi) e dei costi delle soluzioni tecniche che adottava (alti), non fosse stata pubblica sarebbe finita a gambe all'aria in men che non si dica.
  17. Concordo. Giulia alla fine non è che l'ultima, degnissima, epigone (se non altro con motore termico) di una lunga stirpe di vetture che oggi fatica a trovare un posto nei gusti del pubblico, fosse persino di appassionati. Perché non è abbastanza pratica, perché è troppo bassa (critiche che nessuno si sarebbe mai sognato di fare a una 75, che per l'epoca era già considerata come un "macchinone", forse già a una 156 si, ma c'era comunque la Sw), perché...non esiste ibrida! Che di per sé, sono mancanze oggi come oggi, nel 2024, questo è vero, ma sarebbero state considerate fantascienza se rivolte ad un'Alfa per come erano percepite qualche decennio fa. Oggi l'auto è un'utility, più che al piacere di guida spesso e volentieri si guarda al comfort (e di nuovo, tra zone C, autovelox, velocità autolimitate, ecc, forse è un certo modo di intendere la guida che è tramontato). Certamente ci saranno sempre (anche con l'elettrico, e forse pure anche con la guida autonoma) quelli desiderosi di guidare un mezzo con un po' più di verve rispetto alla media, e magari anche disposti a pagare di più per questo. Ma per l'appunto, piaccia o meno, siamo in tempi in cui più che alle sospensioni posteriori si guarda al livello di guida autonoma che un mezzo propone. Facciamocene una ragione.
  18. Si bè, Dedra non la considererei esattamente di fascia alta, semmai di fascia media. Concordo che comunque fu un successo anche lei, ma, di nuovo, un caso rimasto pressoché isolato.
  19. Si lo so che Gamma è stata successiva all'acquisizione Fiat. Ma quello che intendevo sottolineare, è che dopo esser praticamente fallita e passata sotto l'egida Fiat, comunque sui segmenti alti le fortune rimasero alterne, come Gamma dimostra. Di fatto, negli ultimi 50 anni, l'unica Lancia di fascia alta di successo è stata Thema I.
  20. Tra 2018 e 2022 non è venuto a mancare solo Marchionne. Sono state rivoltate come un calzino le prospettive dell'automotive europeo (elettrico). Certi segmenti, poi, come il C o quello delle coupé/spider, sono collassati a livello di vendite (nel 2018, un'erede di Giulietta mi sarebbe sembrata ancora perlomeno ragionevole. Nel 2024, è un segmento in via di estinzione). Sul SUV di seg. E, poi, credo che per la risposta si debba citofonare in casa Maserati.
  21. Quoto. Guardate che qui la sfida adesso davanti è quella di fare auto "a batteria" (e già questo vediamo come sia tutt'altro che facile, a prescindere da chi le produce) che riescano a mantenere qualità stradali degne del blasone, a fronte di un aumento di masse che inevitabilmente complica l'agilità. Giulia/Stelvio è stato, involontariamente, il capitolo conclusivo (a modo suo, anche memorabile se non storico) che ha rilanciato le Alfa "termiche" medie, dopo anni di "boh". Quello che avviene adesso, è tutto da scoprire, e per tutti i costruttori.
  22. Miei two cents. Nei segmenti alti FCA (e Fiat prima) ha scontato una debolezza "storica", durata per decenni, con delle brevi eccezioni, la principale delle quali il successo dell'operazione Croma-Thema-900-164 negli anni 80, che però per l'appunto è rimasto un caso isolato, senza precedenti e nemmeno seguito. Non dimentichiamo poi che - Lancia produceva auto di fascia alta eccellenti, ma di fatto fini in bancarotta (acquisita poi da Fiat. E non è che la Gamma fu poi questo grande risultato) - Alfa alternò nella medesima fascia anch'essa risultati eccellenti (Alfetta) ad altri perlomeno opinabili (Alfa 90) ad altri clamorosi fiaschi (Alfa 6), il tutto per decenni con le spalle coperte dall'IRI. Fosse stata privata, avrebbe fatto la stessa fine di Lancia. Il tutto senza dimenticare la cronica debolezza sul mercato italiano di queste tipologie di auto, unita alla tradizionale forza (ingigantitasi negli ultimi 30-35 anni) dei marchi tedeschi nelle medesime categorie. Tutto questo per dire che quella di Giulia/Stelvio è stata una sfida, vinta dal punto di vista tecnico e forse anche dell'immagine, ma economicamente non convincente al punto da necessitare dei correttivi, forse anche dei passi indietro. A meno di non pensare che Stellantis sia una Onlus e investa su certi marchi a prescindere dall'esito economico, solo per un risultato di immagine (spoiler: evidentemente non è così).
  23. Dipende. Ma soprattutto, non è vincolata al reddito. Detto molto banalmente, un rappresentante di un'azienda può circolare con un'auto aziendale che con il suo stipendio non si potrebbe permettere, o che dovendo pagare di tasca propria non acquisterebbe, ovviando su qualcosa di più economico.
  24. Il problema è che auto come Giulietta sono in via di estinzione perché anche chi le comprava spesso e volentieri ora guarda ad altro (ovvero i SUV). Sennò non si spiegherebbe perché le C "basse" abbiano vendite in picchiata e stiano sparendo dai listini, mentre crossover e SUV spopolano. Junior per me è UNA risposta (non LA risposta) a quella clientela. Tonale può esserne un'altra, specialmente se penso a flotte e aziendali che usavano Giulietta come macina chilometri (banalmente, Tonale esiste diesel, Junior no). Se i numeri lo richiederanno, penso di si. Anche Giulietta in fondo all'inizio partiva da 120 CV, e poi in un secondo momento da 105 (stesso motore, ma depotenziato. Ma non fu mantenuto a lungo, se non erro).
  25. Non dimentichiamo che una grossa fetta di auto " premium", specialmente dal seg. C sono aziendali. La Junior per me oggi è l'unica Alfa a listino pensata per i privati, ed in particolare i privati italiani .
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