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Targa Florio

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  1. l'anfia è l'unica associazione del settore riconosciuta dall'acea e i dati di vendite da consultare sono esclusivamente quelli...:: sito ANFIA :: ACEA - European Automobile Manufacturers' Association P.S comunque credo che sia veramente superfluo dire che non esiste in nessun altro paese europeo che i costruttori stranieri si associno per dare statistiche di un mercato nazionale... basterebbe una sola associazione di categoria a dare questa tipologia di statistiche, come succede del resto in tutti gli altri paesi UE.. della serie..altre poltrone da occupare... e noi paghiamo..
  2. si bravo..però non riesco a trovare il tuo contributo alla discussione ..dove sarebbe il tuo di contributo? mah..Comunque nella vita... basterebbe avere un pochino di pazienza... ---- la saga della Famiglia Panhard inizia nel 1800, quando il Brettone François-René Panhart si trasferì a Parigi per lavorare come sellaio. Suo figlio Adrien Panhard entrò nel business del noleggio di carrozze trainate da cavalli, diventando uno dei più rispettati nel settore. Il figlio di Adrien, l’ing. René Panhard (Louis François René Panhard) ed il suo amico Emile Levassor nel 1886, fondarono la società costruttrice di automobili con denominazione di Panhard et Levassor. Intanto Edouard Sarazin (un ingegnere Belga che aveva lavorato in passato sia con Levassor che con Gottlieb Daimler), grazie all'amicizia che lo legava a Gottlieb Daimler, cercò di ottenere l'esclusiva per la Francia dei brevetti per la fabbricazione del motore Daimler. La malattia e la morte che ne seguì a breve impedì a Sarazin di concludere la trattativa. Poco dopo la morte di Sarazin, la vedova, Louise, si fidanzò con Emile Levassor e, assieme al nuovo compagno, entrarono finalmente in possesso degli agognati brevetti. Nel 1890, Armand Peugeot chiese a Panhard di fabbricare alcuni quadricicli muniti del motore Daimler (da sostitute con quelli a vapore). Nel 1889 René Panhard ed Emile Levassor decisero di produrre un nuovo veicolo 'automobile'. Dopo una serie di esperimenti, nel 1891 uscirono dalla fabbrica ben 6 esemplari di vettura (di cui 4 con motore sistemato anteriormente), tutte ovviamente munite del bicilindrico a V di Daimler di 1.060 cm³ (alesaggio mm 75 e corsa mm 120). Anche nel triennio 1892-1894 le Panhard & Levassor monteranno lo stesso motore, anche se perfezionato. Anche nel triennio 1892-1894 dunque le Panhard & Levassor monteranno lo stesso motore e dal 1895 il Daimler Phoenix a due cilindri paralleli di 1206 cm³. Anche i ritmi produttivi saranno in crescendo: dalle 6 unità nel 1891 si passerà a 19 nel’92 e si raddoppierà nel’94, anno in cui Panhard & Levassor costruiranno 38 veicoli. Nel Giugno del 1895 venne organizzata in Francia la prima corsa automobilistica di velocità in Europa la Parigi-Bordeaux (e ritorno) vinta da Emile Levassor con la media di 24,6 Km/h. Il 13 Aprile 1897 muore Emile Levassor, con la morte di Levassor cambiò anche l'organizzazione della società e con essa anche la dirigenza, tra questi ricordiamo l'ing. Arthur Constantin Krebs e l'ing Charles de Fréminville. Nel 1898 fu la volta della "B1", un'autovettura che presentava l'innovazione, per un'auto da turismo, di un motore a 4 cilindri, costituito dall'accoppiamento di due motori di derivazione Daimler costruiti su licenza e dalla cilindrata di 2412 cm³. Nel 1900, P. Diventò il primo costruttore in Europa, nel 1902 Krebs creò una scuola di apprendisti riservata ai figli dei lavoratori della società. Grazie alla formazione dei dipendenti la produzione aumentò in maniera esponenziale anche se i metodi di produzione rimanevano sostanzialmente di tipo artigianale, nel frattempo Krebs cominciò a collezionare brevetti su brevetti (molti dei quali portavano la sua firma) grazie anche alle sue grandi doti di inventore e alle sue grandi doti manageriali, tra questi ricordiamo i suoi motori avalve (senza valvole), la cui distribuzione avveniva mediante foderi che che scorrevano attorno alle camicie dei cilindri (sistema Knight), la barra Panhard ecc. Dopo più di un ventennio targato Krebs fatto di record e innovazioni alla fine del 1920 la gamma Panhard cominciò a diventare 'sorpassata' poco competitiva, con modelli che si facevano concorrenza tra loro, per giunta la costruzione delle vetture era rimasta sostanzialmente artigianale mentre la 'concorrenza' cominciava a produrre con metodi di produzione più 'moderni' (Fordismo). Agli inizi degli anni trenta la Panhard si avviò verso un processo di razionalizzazione e 'modernizzazione' della gamma con la successiva messa in produzione di 2 nuovi modelli, la 6CS e la 6DS Nel 1936 la Panhard cominciò a esplorare le innovazioni dell'aerodinamica che stava progressivamente diffondendosi tra i costruttori Europei e Americani e propose la Dynamic. L'arrivo della guerra provocò ulteriori problemi economici alla Casa francese, la quale all'indomani dell'armistizio dovette convertire in parte la sua produzione di tipo artigianale o semi-artigianale a una produzione di vetture più 'popolari' (oppure di tipo bellico) rispetto al passato. Nell'immediato dopoguerra, il pronipote di René Panhard, Jean, prese l'azienda e nel 1946 costruirono la Dyna-P, un prototipo dotato di buone soluzioni tecniche quali la trazione anteriore e il raffreddamento ad aria facendo conoscere la Panhard quale casa automobilistica di prim'ordine. Tali soluzione tecniche furono proposte anche nel primo modello di serie del dopoguerra, la Dyna X, realizzata con lamierati in alluminio. A questo modello seguì poi nel 1954 la Dyna Z, erede della Dyna X. La Dyna Z mantenne intatta l'impostazione tecnica della Dyna X, ma propose un motore da 750 cm³, poi lievitato ad 850 cm³. L'accoglienza del pubblico per queste vetture fu calorosa, ed i primi modelli ottennero un gran successo di vendite. (Diverse fonti) CONTINUA...
  3. cosa.. il divieto di contribuire a una discussione di un 3d ancora aperto.. apportando link funzionanti? bizzantina la cosa..
  4. si.. ho notato.. per questo (se non te ne fossi accorto..) ho messo il link del club italiano della Panhard (presente sul web da una vita e molto facile da reperire..) almeno li ci sono un pochino di notizie storiche e di immagini di gran parte dei modelli prodotti dal marchio francese..
  5. ormai la foto non si vede più... è andata..diverso tempo fa googolando sul web trovai il sito del club italiano Panhard Club Italiano Panhard sito che sembra ancora attivo anche se sembra un pochino abbandonato a se stesso..relativamente aggiornata solo la sezione delle news..
  6. ...cut... puzza di scopiazzata allo stile Audi-Laborghini-VW-De Silva lontano un miglio.. comunque quando questo (ennesimo) concept della serie vorrei essere ma non posso.. entra in produzione fatemi un fischio.. p.s. sempre se andrà mai in produzione...
  7. molto seat ibiza e alfa mito all'esterno e molto fiat punto negli interni, stemma abnorme (stile VW) truzzo come pochi, però, visti i precedenti è comunque un passo in avanti nello stile, il dumping commerciale nel sud europa e il nazionalismo (e gli aiuti di stato, i vari bonus per chi compra auto nazionali elargiti da diverse banche ecc. aiuterà molto nel mercato domestico, di per se già ultranazionalista..) faranno il resto.. venderà un botto in Francia, buone saranno quindi anche le performance da noi nel sud europa, Italia e Spagna su tutte. ma bisognerà anche vedere quanto è il guadagno netto di questa vettura x ogni unità prodotta.. visto che le auto non servono solo a occupare quote di mercato interne e esterne ...ma anche a molto altro..
  8. ma quanti 'sgoop' che ci sono su questo 3d.. interessante..
  9. ma dove le hai prese queste cifre? sul sito dell'anfia?...
  10. sempre le solite truzzate stilistiche...carica di elementi supeflui e barocca a dir poco, il robocop svizzero e famiglia like this car!
  11. nel mondo la corolla va via come il pane... tranne che in europa...ma adesso che la produrranno in turchia per il mercato europeo..chissà...
  12. quindi? non decontestualizziamo la discissione...please.. i coreani hanno imparato dai giapponesi in USA! e kia soul non è avulso dal contesto del design degli americani, poi ricordiamo che la kia ha una jv con un marchio politicamente parlando molto forte in USA (anche se la JV è soprattutto per il mercato UE è cioè la Chevrolet della GM.)! ma, per la cronaca...in america i costruttori giapponesi sono stati costretti a inventarsi marchi dal nulla perchè l'americano non percepiva il prodotto made in japan all'altezza dei rivali occidentali, ma vedevano i brand giapponesi come qualcosa di valido ma comunque esotico (quindi sicuramente affascinante ) ma non credibile come i marchi di alta gamma occidentali, non a caso la toyota ha creato la lexus, la honda la acura ecc. quando parliamo di mercato americano dobbiamo fare una grossa distinzione tra la la Upper middle class americana e i suoi marchi preferiti (marchi premium europei in generale, tedeschi e inglesi su tutti) la Lower middle class e i suoi marchi preferiti ( soprattutto il premium americano o il semi premium europeo) e il resto degli americani... poi ci sono i 'geeks' i nuovi ricchi e gli ecologisti che amano le auto ecologiche o premium made in japan ecc..ma gli americani (in generale ma soprattutto in molte aree del paese ) sono ancora moolto conservatori nel loro mercato! credo che lo stesso discorso possa valere per la tua opinione no? e perchè? il regolamento vieta la libertà di espressione democratica nel rispetto delle regole civili? perchè no? se tu vedi in questa vettura una versione della 500, io invece vedo un monovolume orrendo ispirato agli stilemi della c-cactus e di altri aborti partoriti dalla jv 'stilistica' PSA-FIAT, vedere alla voce fiat qubo ecc. non vedo cosa c'è di strano nel chiedere le fonti in merito a qualcosa di cui si parla.. sai una cosa, anche io sento un senso di triste deja-vu... P.S. PER LA CRONACA.. KIA SOUL NON È AVULSO DAL GUSTO AMERICANO PERCHÈ È UN CROSSOVER CHE RIPRENDE IN MODO PALESE STILEMI DI DESIGN CONCETTUALE DI UN CERTO MARCHIO ANGLO-TEDESCO (QUINDI OCCIDENTALE)... MINI COOPER..OK!
  13. dove hai preso il disegno?sai che non mi dispiace come idea! basterebbe rendere il muso meno pronunciato e togliere il bocchettone d'aria che sembra la bocca di un clown e sarebbe accettabile.. sai che negli states circolano ancora veicoli come questi..si? http://it.wikipedia.org/wiki/File:VW_T1_Kastenwagen.jpg chiuso O.T.
  14. io ho parlato di stile e concezione dell'auto, anche le 500 prodotte negli anni 60 (1957) avevano e hanno ancora requisiti e tecniche di sicurezza diversi dalle 500 prodotte dal 2007 in poi, ma questo non toglie nulla allo stile del made in Italy espresso da Dante Giacosa...stile che naturalmente è stato amplamente apprezzato anche dalle 'nuove' generazioni e sai perchè? perchè una cosa che è geniale nel suo genere rimane geniale sempre. poi..In fin dei conti...com'è che si dice?...Volere è potere.. no?
  15. alettone (CRUCCOFILO) a parte, il design non è male, riguardo alla tecnica invece... "RCZ R is equipped with a new 1.6-litre THP turbo gasoline direct injection. It develops its maximum power of 199kW (270bhp) at and a maximum torque of 330Nm at 1900rpm to 5500 rpm." mahhh...
  16. inguardabile come la sorella venduta in europa e come quest'ultima sembra completamente avulsa dallo stile made in Italy (purtroppo sembra una francese sia come concezione sia come stile del design) potevano benissimo ispirarsi alla 600 multipla in quanto vera capostipite del segmento invece... sembra un miscuglio obrobrioso tra il conceopt 'c-cactus' PSA (di suo inguardabile) e la 500. bocciata.
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