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isogrifo

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  1. Non intendo Palio ma la citycar sotto Panda e nemmeno la low cost. Citycar sarà prodotta a Tychy avrà prezzi simili a Panda ma dimensioni inferiori naturalmente sacrificando l'abitabilità. La low cost sarà invece prodotta in India a Ranjangaon e in Brasile a São José nel Paraná e non potrà arrivare in Europa. Avrà un pianale specifico semplificato. Ci sono poi le new Uno e futura new Palio (in arrivo a settembre) prodotte in Brasile e in futuro in Turchia che sono cosa differente.
  2. Il microdiesel SDE di Fiat è allo studio. GM lo ha presentato in questi giorni sulla Beat e lo produce in India, ha una cilindrata di 937 cc e una potenza di 58 cv. Fiat potrebbe utilizzarlo sulla low cost che sarà prodotta in India dal 2012 e poi sulle 500 e Panda in versione da circa 70-75 cv.
  3. Lo stabilimento di Tychy ha un punto di pareggio a 480k auto e una capacità max a circa 600k. La 500 raggiunge al max 180k unità, la Ka 120k unità, la nuova Ypsilon circa 100k unità per un totale che al max arriva a 400k unità. Per far lavorare a pieno lo stabilimento mancano quindi circa 100k auto che saranno la Panda II in attesa della Citycar prevista dal piano nel 2013. Da capire poi il sito di produzione della possibile miniSUV a marchio Jeep su base Panda 4x4 che arriverebbe dopo il 2014 se a Pomigliano, Tychy o Toluca.
  4. Non ho fatto l'elogio di Cantarella, me ne guardo bene, ho detto che molti degli errori di Ghidella sono stati ereditati da Cantarella che a sua volta ne ha commessi altrettanti. Falso è che Ghidella avrebbe riportato Alfa alla trazione posteriore, sono leggende senza alcun fondamento. Comunque voglio ricordare cosa ha fatto Ghidella dopo Fiat. Prima di tutto sul suo abbandono di Fiat, si sono dette molte cose. La verità è che Ghidella era a capo di un pool di fornitori che con scatole di partecipazioni alla fine erano di sua proprietà. E’ un comportamento scorrettissimo, o è una questione di fiducia. Nella posizione di CEO certe cose non sono tollerate da nessuna parte. Nelle aziende americane per un comportamento simile si è mandati via con grande infamia. Si tratta di etica comportamentale. In Italia forse ci si abitua a queste schifezze, ma in un rapporto di fiducia questo non si fa, considerando anche che Ghidella ebbe stock option per oltre 70 miliardi dell’epoca. Ghidella ne esce quindi malissimo da Fiat non solo professionalmente ma anche eticamente. Quello che fa poi Ghidella una volta uscito da Fiat testimonia la non eccellenza, almeno morale, a mio parere, del personaggio. Ghidella si unisce al finanziere svizzero Tito Tettamanti, faccendiere in odore di mafia e presunto riciclatore di capitali sporchi di cui ne diviene il braccio destro. Ghidella si trasferisce in Svizzera per evitare tasse e problemi con capitali irregolarmente trasferiti e acquista la Oto Trasm chiedendo fondi per il mezzogiorno. Viene condannato poiché compra con i fondi pubblici macchinari destinati all’azienda del sud che dopo un brevissimo passaggio nello stabilimento di Bari vengono trasferiti in Svizzera. Grazie a potentissime amicizie riesce all’ultimo momento a evitare l’onta del carcere di San Vittore e va agli arresti domiciliari. Fu poi condannato a 6 mesi di carcere. Nel 93 poi Ghidella perse in un incidente stradale l’unica figlia Amalia, cadde in depressione e decise allora di ritirarsi dai casini vari che stava imbastendo e lasciò campo libero ai suoi soci svizzeri. Non doveva essere facile infatti trovarsi agli arresti domiciliari col rischio di andare in carcere, l’unica figlia di 18 anni morta e i soci forse mafiosi alle porte non contenti di come stavano andando gli affari del gruppo Tettamanti e C. Di Ghidella Gianni Agnelli disse che ebbe un grandissimo dispiacere nel doverlo mandare via, quello che poi fece dopo e le persone con cui si accompagnò dopo Fiat alleviarono però questo dispiacere e dimostrarono che era la cosa giusta da fare. Un'ultima cosa quasi mai detta, Ghidella subito dopo Fiat ebbe rapporti con Ford con presunto scambio di informazioni riservate. Agnelli non volle infierire ma anche questa cosa non gli fece sicuramente onore.
  5. Ghidella è andato via da Fiat prima di potere assistere alle conseguenze dei suoi errori. La 155 è figlia di Ghidella come sono figlie di Ghidella la Tipo, la Delta II, la Dedra, e la Tempra nonchè le Alfa 145 e 146. La Uno nata sotto Ghidella in reatà fu impostata e affidata a Giugiaro già prima come la Panda. Leggete qui per esempio: Intervista con Sig. Ercole Spada Io penso che se fosse rimasto Ghidella la situazione di Fiat non sarebbe stata peggiore, ma sicuramente non migliore di quella che poi fu negli anni 90. Cantarella quando arriva a capo di Fiat trova l'erede della Fiat Uno cioè la Punto con un design affidato a Idea imbarazzante e fa ripartire da zero il progetto di Ghidella affidandolo a Giugiaro. Cantarella decide poi di abbandonare 155 e ripartire da zero con Alfa 156 e 147. Cantarella poi commette altri grandissimi errori che sappiamo tutti. Non voglio dire che Cantarella fosse meglio di Ghidella ma non molto peggio.
  6. Se hai bisogno di informazioni su Rossignolo, Malvino e c. sai dove trovarmi anche se prox sett sono un po incasinato
  7. GM ha dichiarato che non ha nessun accordo con De Tomaso. La Cadillac SRX, da quanto afferma GM, che è servita come base è stata acquistata normalmente presso la rete di vendita. E già qui c'è da pensare, perchè a pochi mesi dall'inizio vendite di usano componenti GM senza avere ancora concluso nessun accordo? Ma la cosa strana è che anche Malvino (socio di Rossignolo e detentore del brevetto Univis che Rossignolo sbandiera) uso' per la sua Isotta Fraschini T8 componenti di una Audio A8. L'Audi dichiarò immediatamente che non aveva con Malvino nessun accordo e i componenti provenivano da una A8 acquistata normalmente presso la rete di vendita. Ma è possibile che i politici siano così fessi a ricascarci nuovamente, a dare finanziamenti a Rossignolo dopo che la stessa messa in scena è già stata fatta identica poco più di 10 anni fa? Leggete poi questo articolo del 2000: ISOTTA FRASCHINI: ARRESTATO GIULIANO MALVINO, AMM. UNICO (Adnkronos) - La storia degli ultimi anni della Isotta Fraschini e' abbastanza travagliata e si e' conclusa con l'apposizione dei sigilli sui cancelli dell'azienda da parte delle Fiamme Gialle, a causa dei numerosi debiti. La GdF di Palmi ha svolto sull'Isotta Fraschini lunghe indagini, raccogliendo molti documenti, dai quali sarebbero emerse le responsabilita' di Malvino, presidente della Fissore Srl, societa' che gestiva la fabbrica automobilistica di Gioia Tauro, gia' ex Oto Breda Sud. La Oto Breda Sud era stata rilevata da Giammarco Rossignolo che nomino' come amministratore delegato proprio Giuliano Malvino. La Raytone-Fissore deve la sua notorieta' alla produzione di un fuoristrada denominato Magnum, che fu acquistato anche dalle nostre forze dell'ordine. I circa 250 lavoratori passati dalla Oto Breda alla Isotta Fraschini ingaggiarono una lunga lotta, culminata nell'occupazione della stazione ferroviaria di Goia Tauro e nel blocco dell'autostrada nei pressi dello svincolo per Rosarno. Il progetto di ridare lustro al prestigioso marchio Isotta Fraschini nacque dall'accordo con la casa automobilistica tedesca Audi che avrebbe fornito componenti ad alta tecnologia, gia' utilizzati sulla A8: motore, trasmissione, cambio, sospensioni e freni. Se ne sarebbero dovute costruire 5 mila unita' l'anno tra cabrio e coupe', distribuite equamente tra il mercato europeo e nord americano. Nei progetti, la otto cilindri di Gioia Tauro era un'auto tecnologicamente all'avanguardia, realizzata con materiali di prima qualita': il telaio era costruito in alluminio mentre gli interni erano un mix di fibra di carbonio e pelle. La strumentazione elettronica era gestita da un computer e le cinture di sicurezza erano integrate nei sedili.
  8. L'ho visto, è chiaro che non si è chiusa. Pazzesco! E' un prototipaccio nemmeno completo.
  9. Io trovo incredibile come abbiano dato credito a Rossignolo. Ha rilevato a costo zero la ex Delphi di Livorno (in affitto gratuito dal Comune di Livorno), ha poi affittato gli ex stabilimenti Pinifarina tramite la Regione Piemonte che li ha rilevati pur di salvaguardare posti di lavoro. Rossignolo per soli "2 MILIONI" di euro ha rilevato poi tutti i macchinari e pagherà un affitto fino al 2016 alla Regione Piemonte di soli "700 MILA" euro l'anno (la Regione Piemonte ha però sborsato 14,4 milioni a Pininfarina). (vedi Alla regìa Pininfarina dalla griffe Versace). Rossignolo fino ad ora ha quindi sborsato di tasca sua 2 milioni (anzi nemmeno di tasca sua dato che ha ottenuto prestiti e contributi vari che non sono in grado di quantificare). In vista di un superfinanziamento per rilevare Termini Imerese di 450 milioni di euro ha quindi presentato questa porcata rivestendo in qualche modo una Cadillac SRX. Molti sono i caratteri comico-vergognosi dell'operazione Rossignolo. Uno di questi è che tutto il progetto De Tomaso non parte perchè la UE non sblocca i finaziamenti per i corsi di formazione. Alla fine la Regione Toscana siccome la UE non ha accordato i finanziamenti si accolla i costi per lo stabilimento di Livorno e così Rossignolo può partire. Il comico è che questo vuole installare una produzione con 3 stabilimenti e di suo non ha nemmeno i soldi per formare gli operai!
  10. I sedili http://www.seriouswheels.com/pics-2006/2006-Cadillac-SRX-Sport-by-Dana-Buchman-Interior-1280x960.jpg Gli interni identici, non sono cambiati nemmeno gli azionatori (vedi a sinistra) http://www.cars-modified.net/wp-content/uploads/2011/02/2012-Cadillac-SRX-Interior-wallpaper-503x377.jpg
  11. Gli interni sono quelli della Cadillac SRX senza alcuna modifica. Anche i sedili a rombi sono Cadillac, altro che italiani. Pazzesco che gli diano i soldi.
  12. Diventando Fiat la VM sparisce, cosi' come e' successo per Alfa, Lancia, Abarth. L'unico motivo di acquisto e' mettere le mani sul motore 630 ma già il 428 ha la vita segnata dato che all'interno di Fpt ha il Sofim F1a come diretto concorrente.
  13. Presentazione a marzo per la 2 volumi (new Palio) e novembre per la 3 volumi (Siena). Si inizierà la produzione nello stabilimento di Ferreyra (Argentina) che sarà poi affiancato da quello di Belo Horizonte (Brasile). Nel 2012 si inizierà la produzione a Bursa (Turchia - Tofas)) e la vendita in Europa. Seguirà infine la produzione a Naberezhnye Chelny (Russia - Sollers). La nuova Uno ora prodotta a Belo Horizonte verrà invece prodotta anche in India (Ranjangaon) e poi nel futuro stabilimento di Fiat Brasile di Jaboatão dos Guararapes nel Pernambuco.
  14. A me sinceramente Giolito proprio non piace. Ok ha fatto un buon lavoro sulla 500 ma non era difficile considerando l'ottima base di partenza dell'originale. Ma oltre alla 500 cosa ha firmato? La Multipla, la Ecobasic, la Zic una più orribile dell'altra.
  15. Che paragone hanno fatto? Mito 1.4 vs Mini e Ds3 che sono 1.6? Ha ragione Castelli a dargli degli incompetenti e dei faziosi.
  16. Io non credo che Ghidella avrebbe fatto meglio di Cantarella. La Uno, la Thema, la Croma, sono state fatte durante l'era Ghidella e sono state un successo, Delta, Panda e Prisma sono invece precedenti all'arrivo di Ghidella e sono ugualmente successi Fiat. Dietro tutte più che il nome di Ghidella c'è quello di Giugiaro a cui Ghidella negò lo sviluppo del progetto "Tipo 2/3" per darlo a I.De.A. Fiat Tipo, Tempra, Lancia Dedra e Delta II sono infatti figlie di Ghidella e l'abbandono di Italdesign a favore di I.De.A. è proprio opera di Ghidella. Ultima opera di Ghidella prima di essere mandato via da Fiat fu proprio la commessa a I.De.A. di quella che sarebbe stata la futura Fiat Uno cioè la Punto. Cantarella arrivò solo nel 1990 e con coraggio fece ripartire da zero il progetto affidandolo a Giugiaro che creò la Punto presentata nel 1993 con quasi 2 anni di ritardo rispetto a quanto stabilito da Ghidella che con I.De.A. aveva in programma per il 1991 la sostituzione. E' lo stesso Ghidella ad affidare a I.De.A il restyling di Uno del 1989 che come l'attuale restyling dell'attuale GPunto con la Punto Evo ebbe effetto contrario sulle vendite. Credo che il destino di Fiat sia stato segnato da I.De.A. e da Ghidella che per primo gli ha aperto la strada in Fiat. Se invece di I.De.A fosse stato Giugiaro a firmare le Tipo, le Tempra, le Dedra, la Delta II, la K tutto sarebbe stato diverso. Ma ora anche Giugiaro è di VW...
  17. L'intervista integrale la potete ascoltare qui direttamente dalla voce di Ghidella http://retedue.rsi.ch/home/networks/retedue/laser/2010/10/20/vittorio-ghidella.html
  18. Koc vuole arrivare a produrre a Bursa 500k auto e quindi dopo il Fiorino/Nemo/Bipper e il Doblò/Combo e le Fiat Linea, Palio e Albea queste ultime due a termine ciclo vita, è probabile l'entrata in produzione delle future newPalio proj.327 in versione 2 e 3 volumi.
  19. Inoltre: Fiat, Koc tratta per produzione nuovo modello a Bursa STANBUL, 25 novembre (Reuters) - La holding turca Koc è in trattative con Fiat, partner nel produttore di auto Tofas, per la produzione di un nuovo modello nello stabilimento di Bursa. Lo ha detto il presidente della più grande conglomerata turca, Mustafa Koc, citato dal principale quotidiano del paese Milliyet. Il gruppo torinese e Koc detengono ciascuno il 38% di Tofas.
  20. I futuri van e multispazio della casa tedesca nasceranno sul pianale della Doblò, per una produzione di 250 mila unità l'anno "Tutti si alleano con tutti" aveva spiegato tempo fa Marchionne. Ed effetticamente è davvero quello che sta succedendo visto che Fiat e Opel hanno firmato accordi per la fornitura di veicoli. Una tappa quasi storica visti i trascorsi fra Fiat e General Motors "I veicoli - spiegano alla Fiat basati sulla stessa piattaforma dei modelli Fiat Doblò, saranno prodotti nello stabilimento Tofas a Bursa in Turchia, dove viene prodotto il Doblò, e venduti da concessionari Vauxhall e Opel in Europa e altri mercati al di fuori dell'area NAFTA a partire da gennaio 2012. Il modello sostituirà il veicolo commerciale leggero Opel Combo". Opel e Vauxhall manterranno il nome Combo per questa nuova gamma di veicoli che comprenderà una serie di derivati tra cui le versioni Cargo, Combi, autoveicoli e veicoli da trasformazione. Il team di progettazione di Opel/Vauxhall a Rüsselsheim in Germania partecipa attivamente allo sviluppo dei nuovi modelli insieme al gruppo di progettazione e design di Fiat Group Automobiles a Torino in Italia. E non parliamo di numeri di poco conto: Fiat prevede una fornitura iniziale fino a 6.000 veicoli nel 2011, per poi arrivare a un totale di almeno 250.000 unità. Il numero complessivo di veicoli prodotti da questa piattaforma presso Tofas raggiungerà pertanto 1,3 milioni di unità.
  21. Appunto servono per saggiare l'apperito del pubblico su nuove idee e stili. Se non li fai risparmi ma rischi un prodotto di scarso appeal e omologato verso il basso già in partenza. Apro quindi una parentesi sul centro stile Fiat che con Marchionne vedo allo sfascio. A capo c'e' Giolitto che sinceramente non mi e' mai piaciuto. Il disastroso rs di GPunto, il nuovo Doblo' sono a testimonianza.
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