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Ares

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  1. il disordine stilistico regna incontrastato nel gruppo toyota...
  2. infatti, fa riflettere su come un fenomeno gonfiato dalle aspettative di anni e anni di lavorazione possa rivelarsi un'insulsaggine devastante. (p.s. non c'è niente da cogliere. zero. nulla. stop. a meno che avatar non sia il primo film mai visto nella vita...)
  3. frontale cinese pure qua. Madonna che schifezza... spero migliori in altre foto
  4. l'attrice principale è di una noia mortale, non mi ricordo manco chi è. Depp IMHO è sopravvalutato. Recita in modo giusto decente poi ha imbroccato quelle due espressioni azzeccate con Jack Sparrow e le ripete in continuazione. Ha praticamente smesso di recitare, fa solo quello.
  5. La roba che ha sfornato Tim Burton non ha niente di niente di nulla della fiaba di Alice nel Paese delle Meraviglie, proprio zero, nè dal primo nè dal secondo libro. È apprezzabile (?) che abbia tentato di inventarsi una trama nuova per il film, ma l'ha buttata sulla cazzatona americana con tanto di cappellaio matto con spadone a due mani (?!), il che è fuori dal mondo. Già aveva fatto uno schifo col remake de il Pianeta delle Scimmie, ma con questo siamo caduti ancora più in basso...
  6. beh, ci sono rimasto abbastanza male... non me l'aspettavo un film così veramente veramente cretino...
  7. ...o anche Alice nella Terra di Mezzo. (anche se la trama sembra più Narnia). Tim Burton ha combinato IMHO un pastrocchio imperdonabile con un film semplicemente brutto. Noioso, scontato (ma come si può essere tanto scemi da spiattellare il finale dopo 20 minuti dall'inizio cancellando completamente qualsiasi forma di curiosità e tensione in quel modo? bah), banale, poco immaginativo (e questo da parte di Tim Burton è spaventosamente grave) recitato maluccio (Johnny Depp ha veramente rotto i coglioni, qualcuno gli dica che fare Jack Sparrow a ripetizione NON vuol dire recitare...), personaggi stupidissimi, dialoghi cialtroni, moralaccia in finale da 4 soldi. Mi risulta inspiegabile come dallo stesso regista possa essere uscito Nightmare Before Christmas, ma tant'è. Ormai anche Tim è scaduto pesantemente nel manierismo di sè stesso. Carino solo lo Stregatto e i 5 secondi all'inizio con la Londra fumosa e nebbiosa. Il resto tutto da buttare.
  8. Semplice. Per due motivi. 1) Il lavoro "creativo" (che brutta parola) è DRAMMATICAMENTE svalutato. Tutti, ma proprio tutti, credono di poter fare questo mestiere (io frequento la facoltà di architettura e di tutta la gente che c'è, solo il 10%, più o meno, è in grado di dire qualcosa sull'argomento. Il resto fa coccodè). Tanto si tratta solo di disegnare cose fighe, che devono piacere (a chi? a se stessi?). 2) Il "pubblico" è ignorante in materia, ed è pilotato inconsciamente dal marketing spinto. Ergo, premia solo chi gli propone cose che, francamente, sono delle puttanate (Philippe Stark su questo cavalca l'onda da paura). Tutto ciò nasce da una presunta sensazione di benessere generale per cui il superfluo è ormai norma. Chi cazzo te lo fa fare di comprare uno spremiagrumi che non separa i semi? Nessuno. Però siamo in una società avanzata, economicamente ricca (ma sarà vero?), sovrappopolata, culturalmente diluita. Perciò tutti sentono l'impellente necessità di ricostituire una "comunità" di adepti al marchio (così come dopo il crollo del regno di alessandro magno, nella bolgia multiculturale nacquero una marea di "culti" - di cui la religione cattolica ha fatto scopiazzature e impastoni per creare il culto definitivo - per ricostituire l'idea di gruppo e di ordine), e perciò di comprare roba che è effettivamente inutile per "completare" la definizione di se stessi in un mondo così vasto, pericoloso e complicato che ci lascia insicuri di esporci senza un oggetto universalmente riconosciuto (quindi marchiato) in qualche modo, che attesta che siamo persone di successo, perchè comprano "quella roba figa". (in realtà io l'ho fatta molto semplice, le questioni sono complesse e intrecciate, ma il succo della questione è quello) Ok, risulto antipatico, ostile ed elitario, però sticavoli. Non lo dico per offendere e porre distanze, lo dico solo perchè credo nel "mio" mestiere (pur riconoscendo la stupidità e il pericolo di una tale testardaggine), e così come non mi sognerei di dire che l'ingegneria è materia comune e che i discorsi da bar siano allo stesso livello dei più raffinati studi di meccanica, mi manda in bestia che qualsiasi fesso col polsetto slogato, una cravatta strana e le scarpe a punta (che sono un orrore a me incomprensibile) possa sparlarne in allegria.
  9. sì alfa stessa mise in giro la voce che dovevano essere 3, ma a quanto pare sono andati da italdesign pretendendo il "tributo" al centenario da parte dei carrozzieri, richiesta alla qualche giorgetto ha tranquillamente risposto "se se, come no".
  10. non è una cavolata, il discorso fila. ahimè mi tocca essere antipatico con il grande pubblico, ma tant'è. il problema delle macchine con le facciazze assurdamente cattive (vedere quell'orrore abominevole della chevrolet spark), è che per quanto l'automobile possa essere pensata come mezzo di trasporto, oggetto ingegneristico, oggetto di design, passione, amore, velocità e tutto quello che ve pare, il marketing spinge fortemente verso una cosa sola: l'auto è una manifestazione della propria personalità, un vestito da indossare. non a caso le auto più "personali" sono quelle più sovraccariche esteticamente (Mini, DS3, Punto Evo è stata rivista proprio in chiave tamarra perchè sembrava "vuota", si temeva che potesse trasmettere un'idea troppo "serena" della personalità di chi la guida). in generale, il design automobilistico (pur nelle sue manifestazioni di valore) sta attraversando una fase di stanca, in cui le idee sono anestetizzate dal bisogno imperante di urlare "compramiiiiiiiiiiiii", perciò le uniche variabili sono un'estremizzazione delle linee standard ormai formatesi negli ultimi 10 anni. il passaggio all'ibrido/idrogeno o comunque a un concetto più "ecologico" di automobile poteva essere un impulso a riconfigurare l'idea di mezzo di trasporto in generale (per esempio riducendo le dimensioni o passando a un sistema individuale di trasporti, mettendo da parte l'inutile atteggiamento sportivo su auto che francamente non ne hanno nè ne abbisognano, e rivedendo le priorità di progetto e di optional), ma sembra che alla fine tutto verrà riaffogato in un semplice e banale ecochicchisimo. insomma facciazze spiritate coi fari allungatissimi, ma verniciate di bianco "puro", così salviamo l'ambiente. poi se stiamo su a bordo di un cayenne, pazienza, ho fatto il mio statement.
  11. questo è il vecchio post della maserati granturismo. un po' datato e ora aggiungerei parecchie cose, ma tant'è. 1. La linea del faro. A cosa si ricollega? Cosa segue? Che senso ha? Ancora me lo chiedo. Senza contare che non ha la minima tridimensionalità, è un adesivo incollato sulla carrozzeria. I precedenti erano molto retrò, scavati, con la copertura trasparente, quasi come i vecchi fari da corsa carenati. Questi IMHO sono dei semplici adesivi argentati sui quali è stato inserito il faro. Sono pure leggermente segnati dal taglio di fiancata, segno che alla fine non è che avessero le idee così chiare sul dove metterli... 2. Il rapporto dello spessore di questi passaggi è IMHO troppo ridotto. Specie contando che il montante è particolarmente massiccio e il resto della carrozzeria è tutto sommato abbastanza piatto, questa sezione è un pò sovraccarica e indebolita rispetto al resto. 3. Bruttissimo raccordo... 4. Qui c'è uno strano andamento, con due assi che spingono la curva a seguire due leggere gobbe che non trovano riscontro da nessuna parte: non c'è una presa d'aria inserita in opposizione, non ci sono linee di forza particolari. E' un trattamento che non mi riesco a spiegare, anche perchè rompe il degradare della linea verso la coda. 5. Qui sono evidenziati i due assi che segnano come due ossa nascoste dai "muscoli" (abbastanza molli, però...) della carrozzeria. Che strano. 6. A fronte della complicazione della metà superiore della carrozzeria, una disarmante linearità della metà inferiore, che è fin troppo debole. 7. Bruttino il trattamento delle maniglie, disallineate dallo spigolo laterale: poteva essere un raccordo interessante. 8. A cosa si collega questo volume? Come si relaziona col blocco centrale? Come col frontale? Strano, è un pò giustapposto, si poteva integrare meglio. La seconda "gobba" che mette in disordine il montante non aiuta a integrare. 9. Sottotono la grafica dei fari, Audi ha tirato fuori un colpo da maestro con i fari della R8 (meno col resto dell'auto...) 10. Ancora peggio l'alloggiamento dei fendinebbia... 11, 12, 13. Questo spigolo laterale poteva essere IMHO più forte per segnare un elemento comune dal frontale fino alla coda. Segnato con più forza e accompagnato da una minigonna laterale molto più tridimensionale e pronunciata, avrebbe risolto il problema del rapporto metà superiore/metà inferiore del corpo vettura, che avrebbe dialogato in un certo modo. Con un taglio laterale segnato si sarebbe evidenziata la separazione delle due metà e con due segni (che alla luce risulterebbero più "illuminati") si sarebbe bilanciato con una specie di finta simmetria il lavoro della fiancata. Così tutto il peso è spostato verso l'alto, in modo abbastanza sempliciotto. Così IMHO sarebbe stato molto più corretto. Si bilancia meglio sfruttando il chiaroscuro e il peso dei tagli sulla carrozzeria. (scusate la scarsissima qualità del disegno...) Qui si nota bene come sia carica la parte anteriore e come sia invece vuota la fiancata. Si nota pure lo strano raccordo della coda. 14. Qui si nota bene come i fari non siano per nulla tridimensionali, solo incollati. 15. IMHO è un pelino troppo inclinato il montante. Lo sguardo corre sul cofano, scivola sul montante e poi saltella tra le due strane gobbe. Da questa vista l'effetto è attenuato da una parte, ma rovinato dal bordo del lunotto che si incastra nel montante: se fosse stato tenuto separato si sarebbe mantenuta una uniformità di spessore del montante stesso che avrebbe aiutato. 16. Che sono questi fari? Completamente fuori posto... I boomerang sarebbero stati meglio accolti... 17. Questa parte è meglio fatta, più tridimensionale e interessante della controparte sul frontale. Magari per seguire l'andamento dell'ovale della calandra poteva essere ribaltata con i due spigoli esterni verso l'alto, posto che ora, verso il basso, hanno davvero poco senso.
  12. c'è anche il problema del bordino insignificante del passaruota... troppo sottile in proporzione alla volumetria piena del resto dell'auto. sono fuori posto anche le pieghe, troppo sottili e casuali rispetto a quanto è muscoloso il resto del corpo vettura.
  13. magari ci riuscissi davvero, rileggo il post e vedo un mucchio di imprecisioni e concetti che mancano...
  14. Avoja se ci sono. È da 'na vita che noi poracci "del settore" lo ripetiamo e ci prendiamo le solite critiche "eh, ma a me piace così tu stai zitto e non t'atteggiare tanto il design è solo una cazzata e devi fare solo cose fighe, il resto so chiacchiere". (parlo in generalissimo, non mi riferisco a nessuno nè al contesto autopareri - anche se mi ricordo le bufere scatenate dopo un mio tentativo di spiegazione vagamente tecnica sulla maserati granturismo) È opinione comune che disegnare un auto voglia dire fare cose carine e gradevoli (ma questo è esteso a tutto ciò che è creativo fino all'arte, dove il grande pubblico bolla con "cazzata" qualsiasi cosa che non sia un rubens). Le regole esistono, e non sono ferree ma vanno studiate, capite, comprese e rielaborate. Si tratta di proporzioni ottiche, linee di tensione, dettagli, pesi, e volumetrie, che vanno studiate e scelte (o negate) caso per caso. Per questo motivo, mi dispiace dirlo, ma esistono giudizi e giudizi... chi non conosce questo genere di processo e di lavoro effettivamente giudica solo superficialmente in base al gusto personale e perciò non può dare un giudizio "tecnico-compositivo" ma giusto una impressione su quello che vede. Mi dispiace, ma è così. Non è facile sintetizzare le "regole" in un post perchè nascono da concezioni completamente differenti di immaginare la carrozzeria e la meccanica, e il rapporto che c'è tra di loro. Si può pensare che la carrozzeria sia un "velo" che copre il corpo meccanico, che sia equivalente al rapporto che c'è tra muscolo e ossa, che sia parte stessa della meccanica, o che sia una piastra che nasconde la struttura stessa. In contemporanea si riflette sul marchio, sulla storia e su ciò che è stato già fatto, sia nella stessa casa che in quelle che sono sue dirette concorrenti e nel panorama automobilistico più in generale. Posto questo, si decide anche il rapporto che l'oggetto macchina ha rispetto al suo movimento. Mentre si muove si sfalda come sotto l'effetto della velocità o è un proiettile? Rispetto all'aereodinamica è passiva (si lascia scavare come una roccia erosa) o è attiva (i suoi volumi "costringono" l'aria a muoversi)? il principale punto focale qual è? quali sono le linee fondamentali e come si decide di rinforzarle? Durante questo processo, ogni risultato va studiato per verificare se risponde in modo efficace all'idea iniziale... la curva di una carrozzeria sul passaruota, cosa suggerisce? l'angolo di curvatura delle pieghe non si fa a casaccio, tanto basta che ce sia: se è più affilato suggerisce una carrozzeria tagliente, se lo è meno, una più muscolosa. Anche dove si trova sposta il peso ottico della carrozzeria, e sposta così i punti di tensione dei "muscoli" e delle linee. Altrettanto fanno i fari e i dettagli ovviamente necessari come frecce e così via. Da non dimenticare l'effetto fisiognomico, e ovviamente tutti i concetti di marketing e del target che si vuole impressionare e attirare. Oltre a tutto ciò si inseriscono le considerazioni socio-politiche, cioè: dove stiamo portando l'auto? Per gli interni la situazione si complica milioni di volte perchè ovviamente c'è l'usabilità, l'ergonomia, la comodità, l''immediatezza, i costi, l'impatto. Tutti passaggi che NON sono successivi, ma CONTEMPORANEI con il concepimento iniziale dell'idea. Insomma il processo creativo è immenso e faticoso. Per questo noi "del settore" subiamo duramente i commenti sbrigativi e, fatemelo dire, ignoranti, del grande pubblico che pensa che dietro un disegno ci sia quasi nulla e che tutto si limiti a fare un "bel disegno" per soddisfare l'occhio. N.B. Io parlo di un processo "ideale" che poi va diversificato a seconda del segmento, disponibilità economiche, limitazioni, tipo di progetto e così via... Poi ovviamente i gusti personali non si discutono e ognuno compra le macchine coi suoi soldi e per sua decisione, però almeno il riconoscimento di un immenso lavoro di disegno che viaggia a braccetto con l'immenso lavoro degli ingegneri IMHO non va mai dimenticato. Altrimenti ci ritroveremo auto tamarre ingegneristicamente e stilisticamente scadenti che "tanto chi se ne frega, deve essere solo figa".
  15. peccato che tutti sfottano e basta, mi sembra un concept nel vero senso della parola, molto studiato e concepito con una forte idea di progetto, come raramente si fa in italia, dove si preferisce sedersi sulle vecchie glorie o accontentare il gusto del marketing e stop. peccato per l'interno che nella realizzazione non convince quasi per nulla.
  16. carini i cerchi di quella blu. con quel paraurti ha una faccia da scema...
  17. wow... credevo l'avessero giusto caricata, invece l'hanno proprio rifatta... divertente IMHO
  18. è semplice ed equilibrata, ma troppo blanda per essere una sostituta di carrera GT che era pulita e sofisticata all'estremo...
  19. praticamente la caricatura di una ibiza con i fari disegnati inutilmente. che schifezza.
  20. sì. stesso trattamento delle superfici, grafica dei fari assimilabile (nel senso che non c'è), andamento a cuneo, un elemento in particolare che diventa pelle e si ripiega (lo scavo dietro al passaruota per Rossa, il cupolino per Duetto80). è un linguaggio buono, però sa davvero parecchio di blocco di creta, e poco di automobile...
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