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renyuri71

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  1. peccato sempre gli scarichi finti con dentro una marmitta da vecchia 500 ....spero su versione Mopar la marmitta abbia le dimensioni dello scarico.
  2. Ma in effetti è così: ha fatto delle operazioni di finanza e di strategia aziendale che finiranno nei testi della materia. Non ha fatto altrettanto col prodotto (sin troppo facile ricordare lo stato delle gamme di Chrysler, Dodge, Lancia e della stessa Fiat). Per paradosso (ma non tanto), però, la selezione di prodotto (in una a sapienti spin off) ha generato valore e sta azzerando il debito. Oggi dice di Fiat ciò che sei-sette anni fa diceva di Alfa: è ovvio che un marchio senza prodotti non può andare bene, la stessa Alfa, da aprile in poi, quando sarà paragonabile la gamma dell'anno precedente, avrà assorbito la spinta di Stelvio e difficilmente continuerà a vedere il segno + con due prodotti di dieci ed otto anni ed una splendida berlina non declinata in alcuna variante. Singolare poi che tutti, ma proprio tutti, abbiano una segmento B (inventata da Fiat, in pratica) in produzione e solo lui ci perderebbe quando ha dimostrato di saper bene intercettare anche i soldi degli stati polacco e serbo, da ultimo. Marchionne è un filosofo (nel senso reale) e può indifferentemente dire di fregarsene di Nuvolari o che l'Alfa deve stare nel mondo delle corse, a seconda della convenienza del momento. Magari tra un anno dirà che Citroen crea una Ds, Renault cerca qualche nobiltà con Initiale Paris, e lui ha sotto le terga il mitico marchio Lancia, tutto è lecito supporre con lui (la cui influenza andrà ben oltre il 2019).
  3. turbine saltate sui 170 cv non si contano ma in effetti il problema non è direttamente connesso al multiair
  4. Marchionne è un genio della finanza ma, ovviamente, non è Ghidella. Per stare IT effettivamente non ci sono modelli deliberati. I motivi sono due: uno è generale e riguarda il famoso rientro debito 2018, l'altro è la necessità di avere motorizzazioni ibride per i nuovi prodotti, alto gamma in particolare. Che nel frattempo la piena occupazione degli stabilimenti italiani promessa per il 2018 sia diventata chimera è evidentemente secondario, i superbonus il manager li incassa su altro. Andando OT, e chiedo scusa da ora ma non interverrò più su questo post, diciamo che in fin dei conti con i numeri finanziari questa gestione è sempre stata più brava che con quelli di vendite. Sappiamo che con Lancia si è sbagliato quel poco che rimaneva da sbagliare e che non avere una B Fiat può avere sul breve un senso finanziario ma non ha logica industriale alcuna. E non è neanche vero che sia una logica riservata ai marchi italiani, cfr Chrysler e Dodge. Io non so se Alfa, come qualcuno sostiene qui, debba fare solo altro di gamma, non pensare al mercato interno e non avere paura di numeri bassi. So però che con questa strategia sparagnina certamente farà numeri bassi, non so se anche profittevoli e che, comunque, il suo successo storicamente lo deve, dalla Giulietta 55 all'Alfetta, al fatto di essere la berlina che vince le corse ma adatta anche alle famiglie. Personalmente, avendo una Giulia Super del 65 ed avendo imparato a guidare su una Alfetta 2000L, ed avendo avuto in famiglia, dagli anni 50, una ventina di Alfa, mi sento alfista. E però, dopo le ultime sei Alfa personali consecutive, in questi giorni ho tradito il Biscione ma solo perché, intimamente, sono stato io a sentirmi tradito per primo. Avendo famiglia e qualche passione sportiva della piccola bocca del baule della Giulia non saprei che farmene e, con tutto il rispetto, non so che farmene neppure del panettone Alfa Stelvio, anche se siamo sotto Natale (la Giulietta poi fa venire l'orticaria solo a vedere come è fatta la leva del freno a mano, lasciando perdere il volante e le portiere difettose di chiusura esattamente come dal primo anno di produzione...). E ciò malgrado, a costo di avere sempre le barre portatutto montate, la Giulia (che esteticamente mi convince solo in parte) stavo pure per prenderla. Poi, valutando meglio i chiari limiti di versatilità, ho anche verificato che l'italiano, malgrado compri ancora il 30% del prodotto (guardate che le mille Giulia di novembre sono un numero importante, davvero) deve pagare a parte, in un'auto che ha tante qualità ma non certo la versatilità ed anche sulla versione più accessoriata, un poco di tutto, dai sedili abbattibili al cassettino portaoggetti, dalla pantina con specchio agli specchi ripiegabili elettricamente (che ha di serie anche una utilitaria, ormai), con prezzi degli accessori molto alti e spesso non logici (e sulla benzina 200 cv che stavo valutando mi ha sorpreso la taccagneria del monoscarico, col secondo a pagamento e finto e il coperchio del motore tutto nero, ben più triste di qualsiasi Multiair). E sempre questo fesso di italiano, un poco schifato quando si tratta di pensare alla gamma ma poi utile col suo 30% di prodotto acquistato, compra la vernice metallizzata a mille euro mentre l'americano la prende a 500 dollari e sempre l'italiano si becca due soli anni di garanzia contro i tre e 150milakm dati altrove; ma l'elenco sarebbe molto lungo e la sensazione che col cliente (italiano) ci si stia comportando come una casa tedesca (in negativo) molto netta. Insomma, io tutto questo schifo verso un mercato che acquista il 30% (o il 30, non il 3 !) del prodotto non lo comprendo proprio. So però che nel 2011 ho comprato, e non mi è stata regalata, una fantastica (e come linea dà ancora la paga) Alfa 159 SW 2.0 jtdm 170 cv: in genere, le auto le cambiamo dopo tre anni. Nel 2014 la D di Alfa era in mente dei e rinvio, nel 2015 viene presentata Giulia Q ed aspetto, nel 2016 il conc dice che la SW gliela hanno promessa per metà 2017 e poiché sono anni che si fa la fame la ritiene una versione essenziale perché, ma qui pare complesso capirlo, i numeri servono, a tutti. Adesso, per amor di Alfa, mi sarei accontentato anche di una 5p ma in cui, almeno, infili una bici se serve senza stare lì a montare e smontare accessori o una cassa di vino senza staccare il collo alle bottiglie. Ma niente: anzi, ci viene detto che esiste la SW e si chiama Stelvio (ah già, il cassone invece rispetta la tradizione del marchio, dimenticavo...). Cioè questi vengono anche a prenderti per il kulo. E che pro futuro al più ci sono Coupé, segmento E vari e al più una C rialzata. Ma l'Alfa nel cuore degli italiani è entrata anche per sua la sua relativa accessibilità, non stracciona come da anni '80-90 ma neanche così elitaria come si prefigura. In questo forum alcuni non distinguono Maserati da Alfa, almeno pare. E questo tendere così tanto all'alto di gamma, che sembra la famosa rincorsa del posto al sole, fa perdere di vista le stesse origini della tua fortuna commerciale e, temo, posti di lavoro. L'Alfa correva per vendere la Giulietta 1.3, non solo la Sprint 1.6. Per cui, per ora, sperando di riaverti e che l'ingresso in F1 sia prodromico al lancio di molti modelli, arrivederci amata Alfa, e perdonate l'OT
  5. Non scherziamo. Con e senza palette al volante l'AT8 è ben più rapido di un normale guidatore. Il vero vantaggio di un automatico realizzato bene come questo ZF, e tarato perfettamente come han fatto in Alfa, è che l'auto sta sempre in coppia: ti accorgi di questo in un percorso con curve in salita quando un manuale ha degli inevitabili buchi lui invece c'è sempre e se non c'è basta un tocco sulla paletta. Ovviamente per parlare di sportività, sulla comodità nel traffico mi sembra superfluo parlarne. Che poi il manuale faccia più sportivo rude è un altro discorso, quasi romantico.
  6. Goditi la Reggia in modo integrale. Visita guidata dal mattino presto agli appartamenti reali, che a differenza di Versailles hanno tutti gli arredi originali; verifica se nel week end c'è anche la visita ai luoghi segreti del palazzo reale e vai, se ti interessa, alla esperienza virtuale di Klimt. Poi c'è da visitare l'immenso parco: se hai gamba noleggia una bici, vai anche nel bosco vecchio con i suoi luoghi incantati (Castelluccia, Peschiera vecchia, grotte) e non perderti per nessun motivo la salita fino alla fonta di Diana ed Atteone da cui ha un'incomparabile vista sui tre chilometri del parco con in fondo la Reggia: e, soprattutto, non perderti per nessunissimo motivo la visita al Giardino Inglese, una cosa unica nel suo genere (bagno di Venere in primis): se necessario spalma su due giorni chiedendo un biglietto a tal fine, ne vale la pena. Ok San Leucio, ma da prenotare con visita agli storici telai ed ok Casertavecchia, borgo medievale molto ben conservato e con l'antico Duomo del 1100. Fai anche un giro per il centro di Caserta e le sue piazze (Piazza Dante, piazza Vanvitelli, piazza Vescovado e le stradine che le collegano, è quasi tutto settecento.ottocento). Una cosa che non mancano sono i parcheggi, anche interrati, quindi non avrai problemi sotto questo profilo. Se hai tempo, restando in zona ed evitando il napoletano, puoi visitare l'Anfiteatro di Capua antica a Santa Maria C.V. (quello di Spartacus) nonché Capua nuova, con un centro e delle chiese davvero notevoli: da ultimo, non mi perderei una visita all'antica basilica benedettina di Sant'Angelo in Formis, esempio unico di complesso misto romanico con accenni gotici e mosaici e che affaccia su tutta l'antica Campania felix.
  7. Quella è l'aerodinamica ed è naturale, ma l'accelerazione dovrebbe essere condizionata dal peso, che è maggiore certamente in Stelvio (credo sui 150 kg, non poco): evidentemente hanno fatto miracoli con la trazione
  8. Levorg non tocca più di 159. Ho fatto prova pratica su rampe con pendenze improvvise e nette. Pur avendo passo corto e sbalzi del boxer l'anteriore non stringe a terra, dista da terra come la Giulia che ha un passo però molto lungo, in compenso Levorg gira in spazi strettissimi malgrado la t.i.. Comunque fino a metà dell'anno prossimo Outback e Forester si possono ordinare col boxer diesel, poi saranno omologati impianti gpl anche per i benzina i.d. in attesa di soluzioni ibride entro un paio di anni. Tornando a Stelvio aggiungo che mi ha colpito la nettezza del pedale del freno, teutonica, mentre su Giulia mi era parso più spugnoso ma meglio modulabile.
  9. per carità, hai ragione. è chiaro che sono influenzato dall'aver avuto una Giulia per qualche centinaio di km ed un paio di giorni ed anche dal fatto di guidare generalmente una 159 170 cv, auto che pure gira molto piatta. Stelvio si mangia le dirette concorrenti, semplicemente non mi è passata l'allergia alle ruote alte (inoltre il motore, anche, in D, mi ha lasciato qualche perplessità) e, avendo necessità di una SW (ho qualche passione per cui capitano oggetti larghi e biciiclette e non posso star lì coi ganci traino o barre) ho cercato fino all'ultimo di non andare fuori da Alfa dopo sette auto col biscione cercando di farmi piacere Stelvio. Ho provato a fondo anche un'auto strana ed esotica come la Subaru Levorg e devo dire che mi ha colpito per dinamica ed equipaggiamenti, vediamo
  10. Ciao, ho provato per una giornata uno Stelvio 210 cv, executive, con comandi tutti in funzione. Sicuramente un bel prodotto etc etc ma, avendo provato per un paio di giorni una Giulia 180 cv, mi ha trasmesso emozioni come me le avrebbe trasmesse un frigorifero. Ne sono uscito convinto dell'assoluta impossibilità di paragonare una vettura normale con un Suv, per quanto ben assettato e motorizzato sia: la fisica resta la fisica. Nelle curve la differenza con la Giulia è notevole ma anche nello spunto, pure in D, il peso si sente. Certamente NON è alternativo ad una SW, sempre per ovvie ragioni di fisica. Inoltre non ha un bagagliaio pari alle dimensioni esterne essendo piuttosto stretto ed incassato e senza spazio sopra il tendalino. E' la moda, ma resta una moda che comprendo solo fino ad un certo punto
  11. Qualcuno sa che fine ha fatto il progetto della nuova Freemont basata su stile Toro ? le omologhe americane dovrebbero essere vicine al traguardo. p.s.: per favore, basta con la storia di Lancia che non ha mercato fuori dall'Italia, facciamolo dire a Marchionne per giustificare errori e mancanza di denari ma non ripetiamolo: nel tempo in cui ci si inventa Infiniti, Lexus, DS, Initiale Paris e si resuscitano Dacia e company avere un marchio come Lancia potrebbe essere una risorsa incredibile; infatti magari la chiudono ma non la cedono
  12. ma l'autoprivacy non esiste, se l'auto è sua non coprirla autorizza la pubblicazione in automatico .... salvo specifica previsione regolamentare del forum, ovviamente.
  13. Il punto lo hai centrato, forse non volendo. Oggi ci siamo abituati, causa anche il marketing, all'idea che si possa fare un'auto di 4,70 mt, larga 1,90 e alta quasi 1,70, e debba anche avere delle forme sportive o essere giudicata su quelle. E' una degenerazione di cui ha grandi colpe, si fa per dire , la BMW. Nessuno avrebbe fatto questioni sugli spazi per una 4C o una eventuale GTV in quanto realmente auto sportive, cosa che per natura un SUV semplicemente non può essere, almeno non solo. Ma se fai un Suv con quelle dimensioni (cioè di un furgone, senza andare su furgonipareri.com) non si comprende perché parlare di auto sportiva e tralasciare l'aspetto spazi interni. Detto questo, per quanto l'ho avuta, prendo atto solo del fatto che ha una capacità "complessiva" non dichiarata, il che la dice lunga sulla consapevolezza di questo deficit da parte della stessa Casa . Nulla da dire sulla capacità ordinaria, quella cioè a filo tendalino e sulla abitabilità, senza infamia né lode.
  14. Stelvio, tra tanti pregi, purtroppo imho sconta delle forme che vogliono vagamente ricordare un effetto coupé, effetto a mio avviso non del tutto riuscito restando piuttosto pesante con un effetto panettone che paradossalmente sarebbe stato minore con una forma da sw rialzata (forma che su questa suv avrei preferito anche perché più pratica ed anche in linea col classico effetto cuneo ). L'esito è che se da dentro ti giri verso il lunotto l'abitacolo sembra un poco opprimente e che la capacità reale di carico complessiva è scarsa non avendo di fatto spazio sopra il tendalino avvolgibile e non a caso la capacità complessiva non è neppure dichiarata.
  15. http://motori.quotidianodipuglia.it/economia/fca_curci_lascia_alfa_romeo_diventare_ad_fiera_milano-2582738.html speriamo non arrivi qualche altro bisonte americano !
  16. Al di là della tua battuta, la rinuncia alla variante, scontata l'inevitabile penalizzazione sui numeri di Giulia in Eu, è stato un segno di timidezza e debolezza economica mentre la scusa che lo Stelvio ne assumeva il ruolo è stata la classica excusatio. Meglio se avessero detto che non si faceva perché Giulia guardava al mondo e quindi non ne aveva bisogno (poi Alfa da sempre vende quasi solo in Europa ma il rilancio o coinvolge Usa e Far Est o fallirà). In ogni caso Fca ha dichiarato urbi et orbi il ritorno alla piena occupazione negli stabilimenti italiani entro il 2018, per cui saranno certamente avviate nuove produzioni ed entro fine mese dovrebbero essere chiare le missioni dei vari siti
  17. Non è mai stata scarsa, al di là della connettività di cui pare non si possa fare a meno, era e resta piuttosto confusa anche se l'allestimento executive + è uno dei più lineari e convenienti.
  18. Non è un problema di essere svilente. È che devono fare soldi e rifilarti anche arredi e tutto il resto. Naturalmente questo comporterà fatture premium, cioè fregature, mentre fino ad oggi gli autorizzati Alfa erano mediamente con buoni prezzi e competenza. Spariranno tutti i piccoli, le dimensioni per reggere alle richieste, vale per la maggior parte delle Case, non possono che essere importanti. Probabilmente le officine indipendenti trarranno vantaggi dalla famosa direttiva Monti, sinora non troppo applicata.
  19. Sta semplicemente accadendo una cosa banale e ampiamente predetta. La berlina da sola non fa numeri in mercati come quelli europei dove, cfr BMW serie 3 ed Audi A4 in Italia, la stragrande parte (80-90%) delle immatricolazioni riguardano le versioni SW. Ovviamente stare giù nelle classifiche di segmento (che non fanno distinzioni tra varianti di carrozza) inficia la stessa immagine di successo del modello e diventa un circolo vizioso malgrado l'eccellenza della meccanica. Non possono essere così idioti da non averlo preventivato. Evidentemente gli bastano pochi numeri ma di profitto in attesa delle terre promesse di Usa e Cina aggiungendo la consapevolezza di non avere chances di entrare seriamente nel miglior mercato europeo delle segmento D, quello tedesco, dove senza SW stai fuori. Certo è contraddittorio con questo schema andare poi ad inseguire le flotte (come stanno facendo), ma tant'è.
  20. 156 fu lanciata nel 1997 ma la Sportwagon nel 2000, per 159 il lancio fu quasi contemporaneo con la SW che arrivò dopo pochi mesi dalla berlina, poi 156 ha avuto 2 rest, 159 ebbe significativo intervento solo nel 2009-10 con il noto alleggerimento delle masse non sospese e miglioramento delle linee di Pomigliano. In compenso Giulia sta avendo un lancio progressivo sui vari mercati per cui è probabile e sperabile che col secondo semestre si affermi. Più dei full led conta la rete di vendita e, in alcune parti d'Europa, sarebbe utile un benzina sotto il 200 cv
  21. Dubito possa esserci un quarto quadrimestre... e credo che per Stelvio 180 awd si parli di terzo trimestre
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