Vai al contenuto

fiatpandahobby

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    40
  • Iscritto il

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di fiatpandahobby

  1. La cross sw è una versione ben riuscita di un'ottima auto, la Tipo. Tra i vari modelli poi mi è sempre piaciuta la sw, e la cross ancora di più. Le protezioni di plastica sono giusto dove servono e l'auto, con qualche cm in più di altezza, mantiene anche una certa eleganza. Un risultato diverso dal precedente esperimento, la Stilo Uproad, dove era stata aggiunta plastica senza limiti. Gli interni sono ben fatti e l'infotainment da 10 pollici va bene, ma in questi anni fiat poteva risolvere il problema del design della plancia. Altro problema è sul fronte delle motorizzazioni. Se per il diesel ci sono gli ottimi 1.3 e 1.6, per i benzina al momento c'è solo il 1.0 turbo. Una cilindrata maggiore non dispiace e si spera che l'attesa per le motorizzazioni ibride stia per finire. L'ideale sarebbe stato avere il magnifico 1.4 turbo gpl, ma purtroppo è un motore che appartiene al passato.
  2. Prima di commentare ho letto l'intervista completa a Napolitano. La situazione è meno catastrofica di quanto sembri e mi trovo d'accordo su quasi tutto quello che ha detto. L'atteggiamento che la dirigenza Lancia avrà in questo nuovo piano è di sicurezza e umiltà. Mi è parso di capire che il rilancio avverrà senza strafare, senza voler risolvere in pochi anni decenni di errori e mancanze. La ricostruzione di un marchio premium non avviene solo lanciando modelli a raffica, ma buona parte del lavoro e degli investimenti serve anche per creare una rete (fisica e online) e dei servizi con cui raggiungere, fidelizzare e trattenere il cliente. La futura Ypsilon sarà un modello completamente diverso dall'attuale (intorno ai 4 m), ma avrà il compito di trattenere chi ha già acquistato i modelli precedenti (offrendo più spazio) e di conquistare nuovi clienti. Proprio per quanto riguarda la concorrenza, Napolitano cita Mercedes, ma ci tiene a precisare che è un riferimento non per la sterminata gamma di modelli, ma per il rapporto con il cliente, i servizi, la rete. Lancia invece dovrà attirare clienti da Mini, Audi e Volvo. Proprio Volvo alla fine è considerato il marchio più affine a questa nuova Lancia, soprattutto per la semplicità e razionalità dello stile. Per quanto riguarda l'Aurelia, le informazioni sono ancora poche ma tendo a considerarla simile alla Citroen C5X. Ho detto però che sono d'accordo su quasi tutto. Non condivido l'eccessiva attesa per la Delta. Il 2028 è una data troppo lontana per un modello credo centrale nella strategia di rilancio. Inoltre avrei trovato spazio per il suv di segmento B prima annunciato e poi cancellato. Forse la Ypsilon riuscirà a coprire anche questo segmento con qualche versione "cross", ma tra lei e l'Aurelia si crea un bel vuoto.
  3. Tra la Croma entrata in produzione e la Large preferisco la Large. Volendo si poteva ricavare anche una discreta berlina 3 volumi o 2 e mezzo come la vecchia Croma. Per quanto riguarda Marea, Punto e Fiat anni 90, l'andamento delle fiancate mi ricorda la Lancia Medusa del 1980. Qui una foto.
  4. Tra tutte le versioni che ho postato quella che preferisco è la prima di fioravanti. Molto più elegante, sobria, coerente con il prodotto Lancia del decennio precedente rispetto alla Lybra che conosciamo tutti.
  5. Sempre da carrozzieri-italiani.com, una prima proposta di Fioravanti per la Lybra. La seconda proposta sempre di Fioravanti
  6. Non so se queste foto sono già nella discussione, ma sul sito carrozzieri-italiani.com è riportato che si tratta della proposta fatta da I.DE.A. per la futura Lybra e scelta per il design della versione entrata poi in produzione. Datata gennaio 1993.
  7. Dopo Fiat Panda e Alfa Romeo completo il trio italiano e dico che mi ricorda la Lancia Delta del 1979. Ironia a parte, ricorda la Panda e il design del mitico Giugiaro degli anni '80. La Ignis, la Centoventi, la Hyundai ioniq 5 e la Casper e infine questa Volkswagen dimostrano che le linee squadrate, essenziali della Panda 1 serie sono molto apprezzate.
  8. Giusto. La kalina fu un progetto molto travagliato. All'inizio (1995 circa), il primo prototipo era più corto e con frontale e interni diversi rispetto alla versione definitiva del 2004. I problemi però non nascevano dal progetto, ma dalla situazione difficile in cui si trovava allora la Lada (il proprietario era Berezovsky) e più in generale l'economia russa.
  9. Da tempo seguo questa discussione sui prototipi e la trovo molto interessante. Mi è venuto in mente così di condividere con voi le foto allegate a questo messaggio e una storia che vede come protagonisti Fiat e Lada. Le fonti di storia e immagini sono due siti russi e un articolo di Repubblica. Quelle che vedete qui sotto potrebbero sembrare le foto di una versione quasi definitiva di Fiat Punto, ma nella seconda foto, su una tavola in basso a sinistra, si legge "variante proposta dagli studi sovietici - 04.04.1990". In realtà si tratta del prototipo ELAZ a93, frutto di una collaborazione tra tecnici avtoVAZ (meglio conosciuta come Lada), Fiat e Italdesign. Tutto ha inizio negli anni '80, un perido di cambiamenti non solo per la società e la politica sovietica, ma anche per l'automobile. Le principali aziende automobilistiche hanno lanciato nuovi modelli più moderni, ma rimane l'idea di realizzare una vettura compatta, moderna in grado di competere sui mercati occidentali con Uno, Fiesta, 205 e altro. Il progetto prende il via verso la fine degli anni '80 quando si decide di convertire uno stabilimento di Yelabuga dalla produzione di mezzi militari e trattori a quella automobilistica. Ai tecnici della Lada è affidato il compito di realizzare il progetto. Gli obiettivi sono ambiziosi e così si decide di coinvolgere un partner straniero che, come circa venti anni prima, è la Fiat. In un primo incontro in Urss gli ingegneri russi mostrano alla delegazione italiana non dei semplici schizzi o delle vaghe richieste, ma modelli in scala reale da cui sarebbe dovuto partire il progetto. Già nelle foto si può cogliere, sebbene le forme siano più squadrate, tozze e alte, il concetto di stile che porterà a qualcosa di molto simile alla Punto. I tecnici della avtoVaz arrivano a Torino per la prima volta nel gennaio del 1990 e così, dopo 4 mesi, il 4 aprile del 1990 appare il prototipo delle foto qui sotto. I progettisti russi ci tengono a precisare che l'idea del faro verticale integrato nel montante è stata loro (una proposta simile si nota già nei prototipi mostrati in Urss) e che in Fiat hanno cercato di scartarla perché considerata troppo costosa. A Novembre 1990 a Roma Fiat e il Ministero dei trasporti dell'Urss firmano un memorandum d'intesa per lo stabilimento Elaz di Yelabuga. L'obiettivo è costruire uno degli stabilimenti più grandi al mondo dove produrre la versione definitiva della A93, una profonda revisione della Oka (che cambia codice da vaz 111 a vaz 1121) e , udite udite, la Panda per il mercato russo, anche e soprattutto in versione 4x4. Con il crollo dell'Urss tutti questi progetti scompaiono. Fiat abbandona l'occasione di ritornare nella nuova Russia e i tecnici della AvtoVaz se ne tornano a Togliatti. Con l'esperienza raccolta a Torino iniziano un progetto che è in continuità con quello di Torino, la Vaz 1119 meglio conosciuta come Lada Kalina. La Kalina avrà uno sviluppo molto difficile, iniziata nei primi anni '90 e prodotta dal 2004. Confrontandola con la Punto prima serie si nota che i legami sono molti. Sono simili le forme dei lamierati, la coda tronca e, cosa più evidente, i gruppi ottici posteriori verticali e integrati nel montante. Per gli interni il volante ricorda molto quello della Lancia Y mentre l'intera plancia riprende lo stile della Marea. Nelle prime tre foto si notano i prototipi realizzati autonomamente in Urss prima della collaborazione con Italdesign e Fiat. Nella prima immagine si nota il faro posteriore verticale. In queste foto potete vedere il prototipo elaz a93 del 4 aprile 1990. Nella terza foto sul parafango è presente la scritta "elaz" in cirillico.
  10. Sulla STLA Large sono un po' confuso. Si dice che da Giorgio riprende lo sterzo e le sospensioni. Ma motore longitudinale e trazione posteriore che fine fanno? Corriamo il rischio di passare di nuovo da una macchina come la Giulia a berline di segmento d come 155/156/159?
  11. La presenza dell'Aurelia b24 nelle ultime presentazioni della Ypsilon mi preoccupa. Il tentativo di riprendere quello stile è uno dei motivi che ha portato il marchio nella situazione attuale.
  12. Spero davvero che questo concept sia uno stimolo per la ormai ex FCA a fare remake di altri modelli storici oltre 500. Forse in questo caso Renault ha dato una risposta ai feedback positivi ricevuti dalla rete su un ritorno della R5.
  13. Un'identità l'avevano raggiunta negli anni '80 con delta, prisma e thema e l'attività nei rally. Poi hanno deciso di buttare e stravolgere tutto per pretendere da questo benedetto marchio non si sa cosa. Secondo me devono ripartire da quell'esperienza e dimenticare Aprilia, Appia, Aurelia, Ardea e tutte le Lancia fatte dalla vera Lancia per i veri Lancisti.
  14. Anche il sito Lancia.it è stato aggiornato. Le versioni di Ypsilon ora sono Silver e Gold. Sono disponibili le motorizzazioni 1.0 hybrid, 1.2 gpl e 0.9 metano.
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.