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gabry2

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  1. A causa del propagarsi della crisi del mercato dell'auto, anche gli operai che lavorano sulla linea della mi.to. saranno interessati da 1 settimana di cassa integrazione... la vedo NERA
  2. per chi ha avuto sia la grande punto che la punto classic, comè l'abitabilità dell'una e dell'altra? la grande punto è effettivamente + grande? il multijet da 75 cv sullla grande punto si comporta allo stesso modo del 69 cv sulla punto classic? ciao
  3. ora cominciala storia del caldo..... 30 gradi e 56% di umidità sono condizioni per nulla estreme e cmq non tali da giustificare miracolosi recuperi in condizioni ambientali uguali....anzi direi che le vere condizioni ottimali siano quelle in cui è stata provata la mito: il troppo freddo cos' come il troppo caldo penalizzano le vetture...ma credo che sia gpa che mito siano state provate in condizioni che rientrano in un range di assoluta paragonabilità; il dato maggiormente significativo è quel 56% di umidità che è davvero un buon valore per il funzionamento di un motore.
  4. sono stato ieri in conce per un preventivo per mito: versione 1.4 tb distinctive +sport pack + bracciolo+vernice: 21.000euro sconto: 0
  5. beh come prezzi credo che il riferimento sia la gpunto abarth con i suoi 18700 e rotti. ciao
  6. ma il 1.3 m-jet 90cv sarà disponibile al lancio?
  7. INCREDIBILE!!!!!!!!!!: «Prof troppo severi», è già sciopero alla Fiat FRANCESCO VASTARELLA Primo intoppo nel nuovo corso alla Fiat di Pomigliano. Centosettanta su 220 addetti al reparto vericiatura ieri hanno scioperato a partire dalle 11.30 a fine turno, le 14. A scatenare l’improvvisa protesta è stata la contestazione da parte dei dirigenti e dei vigilanti per i minuti di ritardo accumulati dagli operai nel trasferimento dal reparto dove si svolge il corso di formazione alla nuova mensa, spostata in una altra zona dello stabilimento in seguito alla riorganizzazione. «Abbandono del posto di lavoro», avrebbero detto i dirigenti e i vigilanti sanzionando gli operai ritardatari. «Lavoratori e sindacato recepiscono la necessità del cambiamento per il rilancio - si legge in una nota della Rsu - ma non siamo disponibili a retrocedere di un solo millimetro sui diritti sanciti dal contratto nazionale e sui princici dello statuto dei lavoratori». Nessuna risposta ufficiale da Fiat Auto, che lunedì ha avviato i corsi di formazione per i cinquemila dipendenti di una stabilimento che, senza giri di parole, l’azienda ha sempre ritenuto «anomalo» nell’ambito del Gruppo a causa dell’alto tasso di microconflittualità. Il rilancio, con la produzione di auto della fascia medio-alta dopo la fase riorganizzativa, passa appunto per l’applicazione del nuovo modello di organizzazione del lavoro, il Wcm, word class manifacturing. Da lunedì, divisi su due turni, i dipendenti, in tuta o camice bianco, seguono i corsi teorico-pratici direttamente sulle linee di produzione, dove sono state allestite aule con videoproiettori, computer, televisori, lavagne elettroniche. In cattedra a loro volta i dirigenti che hanno seguito corsi a parte in aziende come Toyota e Porsche che hanno già attuato il Wcm. Un metodo che prevede gioco di squadra e soprattutto regole condivise e rispetatte da tutti. Tanto è vero che l’ad Fiat, Sergio Marchionne, che venerdì a Pomigliano ha incontrato i dirigenti, ha fatto distribuire un decalogo, che mette al primo posto la sicurezza ma anche il rigoroso rispetto di orari, turni, regole. E ieri l’intoppo sui tempi della pausa mensa al reparto verniciatura. «I disagi scaturiti da un disservizio aziendale non può ricadere sui lavoratori - si legge ancora nella nota firmata da Rus ed esperti, Fim, Fiom,, Uilm e Fismic -. Per raggiungere la mensa dal reparto verniciatura bisogna percorrere a piedi un chilometro e fare una lunga fila perché la mensa della verniciatura è chiusa. Il disservizio è stato risolto dall’azienda facendo contestare i lavoratori che rientravano in ritardo». Fin qui la parte legata allo sciopero di ieri. Ma apre anche un altro fronte la Rsu, da mesi scettica sul programma di formazione e sull’investimento da parte della Fiat di 70 milioni durante la sospensione della produzione fino al 2 marzo. «Nella commissione paritetica (fu costituita per seguire lo svolgimento dei corsi) - si legge nella nota diffusa ieri dopo lo sciopero - abbiamo dovuto registrare un nulla di fatto perché l’azienda ha disertato l’incontro senza motivazione. Non c’è un reale coinvolgimento della Rsu perché nel precedente incontro il sindacato aveva chiesto di modificare alcune impostazion, come ad esempio la presenza dei vigilanti ai corsi con mansioni non contemplate né dal contratto nè dallo statuto dei lavoratori. La commissione paritetica - continua la nota - insieme con la Rsu ribadisce la disponibilità a partecipare a tutti gli incontri, ma avendo come principio la pari dignità».
  8. per la junior è previsto l'impiego del nuovo acciaio str18 della tyssenkrupp (già annunciato sul restyling 159) per limitare il peso dell'auto? Io credo che dopo l'esperienza 159 sul peso, si siano scottati abbastanza sull'argomento e spero vivamente che lo tengano in debito conto.
  9. Ieri il quotidiano la repubblica ha pubblicato un bel servizio sulle alfa romeo; sono circa 2 pagine di analisi sul marchio e devo dire che mi è sembrato scritto da chi ne fosse veramente addentrato nel marchio e nella sua situazione attuale. Le cose che mi hanno particolarmente colpito sono 2: 1) il lancio di junior viene datato, all'interno dei vari articoli scritti, in tre differenti periodi: primavera, giugno 2008, autunno 2008; quale sarà vero? 2) su 149: "progettata con soluzioni votate all'economia" (facendo riferimento alla condivisione di pianale e soluzioni meccaniche con bravo) Cosa ne pensate?
  10. Sui giornali di oggi c'è la notizia del capo dei vigili di roma che avrebbe parcheggiato la sua brera in divieto di sosta e con teserni per disabili...sarebbe stato licenziato da veltroni. ciao
  11. ecco la chicca http://www.alfa159forbusiness.alfaromeo.it/ALFAROMEO_ITALIA/159_landing/landingpage.html?utm_source=GOOGLE&utm_medium=cpc&utm_campaign=alfa_159_FISCAL_GOOGLE
  12. bhè... per intenderci l'immagine è quella in chiaroscuro che compare come prima immagine nel trailer della brera (quel video promozionale con la brera blu misano che comincia con la ragazza in hula hop e con la macchina che cammina nei tornanti collinari) e che se non ricordo male è anche la copertina del depliant della brera.
  13. Vi faccio notare come sulla "repubblica" di oggi è presente la pubblicità della 159...peccato che la foto dell'auto inquadrata di fronte sia una brera....complimenti...non sanno riconoscere manco una 159 dalla brera....complimenti....
  14. sono previsti model year di bravo a breve? magari in concomitanza dell'uscita del 1.6 mjet?
  15. Da "Il MAttino" di ieri 27/10/2007 Raid all’Alfa, danneggiate quaranta auto Nei documenti aziendali l’analisi sui gap competitivi Marchionne lanciò l’allarme «Basta con la conflittualità» Pomigliano, le vetture erano pronte per il mercato. Scatta l’indagine dei carabinieri: sentiti alcuni dipendenti DALL’INVIATO GIGI DI FIORE Pomigliano. Erano quasi pronte per il trasporto nelle concessionarie di tutt’Italia. Una quarantina di auto Alfa 159 nuove di zecca. Appena uscite dalla catena di montaggio dello storico stabilimento Fiat campano. Ma alla verifica finale, la sorpresa: nella notte, o chissà quando, qualcuno ha strisciato con un punteruolo le fiancate di tutte quelle auto. Sabotaggio, vandalismo, dispetto, difetto nel montaggio? Obbligata la strada scelta dall’azienda: l’immediata denuncia alla compagnia di carabinieri di Castello di Cisterna. E immediata anche la presa di posizione della Fim-Cisl con la Rsu, che hanno subito diffuso un loro comunicato. Contiene la «condanna per il sabotaggio di alcune vetture». Ma soprattutto una lettura storica dell’episodio, inquadrato in un periodo di «difficile e complessa vertenza, legato alle prospettive industriali ed occupazionali della realtà di Pomigliano». Per ora, i carabinieri non si sbilanciano. Lavorano su due ipotesi: il danneggiamento doloso, o un difetto produttivo nella catena di montaggio. Di certo, saranno sentiti tutti i presenti in azienda da giovedì sera all’ora in cui è stata fatta la scoperta sulle 40 auto. Ma l’episodio alimenta un clima di tensione interna già esistente in uno stabilimento che una trentina di anni fa fu al centro di conflittualità esasperate. Si chiede la Fim-Cisl: «Quale strategia si nasconde? Perché proprio ora?» Interrogativi giustificati dall’assenza, nell’ultimo anno, di denunce per atti di vandalismo nello stabilimento. Nella geografia della Fiat group, lo stabilimento di Pomigliano viene considerato una realtà da tenere sotto osservazione. Poco prima dell’estate scese a Napoli Sergio Marchionne, amministratore delegato. A dirigenti aziendali e leader sindacali lanciò l’invito a «mettere fine alla microconflittualità interna, che danneggia la competitività». Ma il fuoco ha continuato a covare sotto la cenere. L’annuncio aziendale dello spostamento della produzione dell’Alfa 147 da Pomigliano a Cassino non contribuisce a migliorare le relazioni tra sindacati, soprattutto le sigle Cobas, e Azienda. La recente sonora bocciatura dell’accordo sul welfare (il 92 per cento, pari a 1874 voti, ha detto no, opposto a soli 199 sì) è stata una spia dell’aria che tira a Pomigliano. In alcuni documenti aziendali, circolano analisi sul «gap competitivo rispetto ad altri impianti di cui soffre la fabbrica napoletana», oppure sulla «piaga dell’assenteismo», nonché sulla presenza di «forti frange politicizzate che si riconoscono in sigle dell’estrema sinistra». Una realtà delicata. E un anno e mezzo fa, nello spirito del turn over dei direttori degli stabilimenti Fiat, venne deciso un ritorno: quello di Sebastiano Garofalo, siciliano, a Pomigliano già una decina di anni fa. Dopo Mirafiori e Termini Imerese, Garofalo è stato rispedito in provincia di Napoli proprio perché profondo conoscitore di quella realtà aziendale in cui aveva già lavorato. E si è trovato a fronteggiare tensioni all’ordine del giorno. Per martedì, i Cobas hanno convocato un’assemblea alla sala Gemito a Napoli. Mentre sono continue le denunce con comunicati dello Slai-Cobas. Vi si parla, ad esempio, di «scarto del 94 per cento per difetti o mancanza di particolari ogni 100 vetture prodotte», per impianti vecchi e da aggiornare. Poi, gli episodi di conflittualità quotidiana. Nove giorni fa, alle quattro del pomeriggio, sempre i Cobas denunciarono che una scocca era precipitata in un’area della catena di montaggio, sfiorando un operaio, C.V., addetto al cablaggio-pianali. «Per un pelo non ci è scappato il morto», si legge nel comunicato sindacale. A luglio, uno sciopero spontaneo di quattro lavoratori del reparto «ute 4» contro un quadro aziendale che li aveva rimproverati. Insomma, una realtà complessa, dove le divisioni sindacali sono frequenti. A complicare le cose, l’annuncio del trasferimento di produzioni a Cassino, che potrebbero ridurre i circa 5000 dipendenti di Pomigliano. Per questo, il danneggiamento alle 40 auto nuove non viene sottovalutato. Per ora, l’azienda tace. Ma la sua denuncia ai carabinieri parla chiaro.
  16. E' ufficiale: la 149 a cassino!!! Da "Il mattino" di oggi: Marchionne «dottore» «A Cassino l’Alfa 149» L’amministratore delegato di Fiat Group Automobiles, Sergio Marchionne, ha ricevuto ieri la laurea honoris causa in Economia dall’Università di Cassino. Nel corso della cerimonia, alla quale ha partecipato a sorpresa anche Luca Cordero di Montezemolo, Marchionne ha svelato che l’erede dell’Alfa 147 (si chiamerà 149) sarà costruita non a Pomigliano, ma a Cassino, dove sono stati fatti investimenti significativi. «Una scelta razionale - ha spiegato - che tuttavia non comporterà problemi occupazionali a Pomigliano».
  17. Capitolo abitabilità: è lecito attendersi un'abitabilità come la gpunto 3 porte? sarebbe un'ottimo risultato.
  18. Ancora oggi dal giornale "il denaro": Alfa 149 via da Pomigliano, Ugl: Siamo pronti allo sciopero Un tavolo di confronto tra Regione e Fiat con la partecipazione delle parti sociali. Lo chiede l’Ugl Campania che ieri, presso la sede del Consiglio provinciale a Santa Maria La Nova ha riucevuto una delegazione di lavoratori di Alenia e della Fiat di Pomigliano d’Arco. Sotto i riflettori in particolare la commessa relativa alla nuova Alfa 149, che sembra sempre più lontana dallo stabilimento napoletano del Lingotto e viaggia, invece, in direzione Cassino. “Purtroppo credo che la 149 sia persa — afferma il segretario confederale dell’Ugl con delega alle Politiche per il Sud Salvatore Ronghi — e la proposta alternativa di Fiat è irricevibile perché non assicura gli stessi livelli produttivi e occupazionali”. Fiat e Regione nel mirino dell’Ugl. Il caso è quello dell’Alfa 149, destinata a sostituire l’attuale 147 prodotta nello stabilimenti del Lingotto di Pomigliano d’Arco. Fiat non ha ancora ufficializzato il sito produttivo destinato a produrre il nuovo modello, ma all’Ugl danno ormai per scontato che la 149 si sia definitivamente allontanata dalla Campania e punti verso Cassino. Ieri i vertici provinciali dell’Ugl hanno ricevuto delegazioni di lavoratori Alenia e Fiat provenienti da Pomigliano. “Credo che la 149 ormai sia persa - afferma il segretario confederale dell’Ugl con delega al Mezzogiorno, Salvatore Ronghi -. Il fatto è che Fiat porta avanti una politica intimidatoria per assicurarsi risorse pubbliche. E la Regione offre il fianco a queste manovre: le lamentele dei grandi gruppi industriali hanno sempre lo stesso bersaglio: la mancanza di infrastrutture”. Secondo Ronghi “fa dunque ancora più rabbia pensare alle mancanze della Regione nella spesa dei fondi Ue. E intanto la Campania ha perso 30 mila posti di lavoro in un anno”. Tornando all’Alfa 149, l’Ugl chiede un tavolo di confronto tra Fiat e Regione Campania aperto alle parti sociali perché “la proposta avanzata da Fiat - spiega Ronghi - cioè sostituire la 149 con un altro modello che non offrirebbe alcuna garanzia di mantenimento degli attuali livelli produttivi e occupazionali, è irricevibile, così si mettono a rischio 3 mila dipendenti, senza contare le sicure ripercussioni sull’indotto”. Riferendosi anche al caso Superjt 100 di Alenia, il segretario della Ugl di Napoli, Francesco Falco, conferma da parte sua che l’Ugl è pronta anche allo sciopero “per rivendicare il rispetto dei lavoratori di Pomigliano. Con o senza gli altri sindacati”. Per ottobre si annunciano “iniziative di lotta”, la proclamazione dello stato di agitazione e una manifestazione cittadina. Sulla questione intervengono anche i Cobas che rivendicano la 149 a Pomigliano “per garantire gli attuali livelli occupazionali, compresi quelli dell’indotto”. Ieri gli operai della casa torinese iscritti ai Cobas si sono astenuti dal lavoro dalle 19 alle 22. I Cobas chiedono il coinvolgimento delle istituzioni regionali e nazionali sia per la vicenda Fiat che per la cessione del ramo d’zienda da parte di Vodafone. 27-09-2007
  19. ...mini mini mini....non credo che la junior abbia come obiettivo mini. credo, piuttosto, che junior vada confrontata con auto tipo honda civic e cioè piccole, sportive e di gran fascino sui giovani. per la mini vedo più azzeccato magari un confronto con la 500.
  20. ......un uccellino mi ha detto che esce prima la 149 e poi junior........
  21. ciao, vorrei cambiare la mia alfa romeo cn la bravo; l'"alfa più" mi scade nel corso dell'anno e vi chiedo se posso passare da alfa a fiat per prendere la bravo mantenendo la stessa modalità di acquisto "più". Il mio conce, in verità, vende solo alfa romeo, quindi teoricamente dovrei camobiare conce e quindi il "più" non va + bene. chi sa risponderrmi?
  22. Tempo fa Taurus diceva che la junior dovrebbe pesare meno della grande punto 3p per via di un affinamento progettuale del telaio che entrambe condividono. Conferme???
  23. A quanto pare: 149 a Cassino!!!!!!: Comunicato SLAI-COBAS Un po’ di chiarezza sul futuro di Pomigliano (15/09/2007) Il giorno 15 giugno si è svolto presso l’unione degli industriali di Napoli, un’incontro fra la Fiat e le O.S.. La Fiat ha evidenziato la scarsa qualità del prodotto e accentuato la difficoltà di Fim Fiom e Uilm nel controllare i lavoratori visto l’alta conflittualità degli ultimi tempi. La rivelazione sconcertante, è stata la decisione Fiat di togliere da Pomigliano la produzione del segmento C, proprio come dicevamo da tempo. Considerato che, a Cassino sono in allestimento le linee per produrre la nuova vettura Alfa 149, che la Lifi, società situata all’interno del nostro stabilimento, che produce cassoni, ha consegnato per Cassino, circa 2000 contenitori specifici per particolari della 149, è evidente l’intenzione di Fiat. A seguito di tale riunione vi è stato un silenzio assordante da parte delle O.S. e della RSU, e come al solito alcuni sciacalli, per tenere buoni i lavoratori spargono notizie false su possibili produzioni per Pomigliano, facciamo un po’ di chiarezza, ed elenchiamo le lavorazioni nei vari stabilimenti. • Mirafiori: multipla 100 giorno, grande punto 250 giorno, punto vecchia 400 giorno, idea e musa 350 giorno ( la vecchia punto, l'idea e la musa la fanno sulla stessa linea), Thesis 5 giorno, 166 11 giorno (la produzione chiude a fine giugno) • Cassino: bravo 900 giorno, croma 60 giorno • Melfi: grande Punto 1200 giorno • Termini Imerese: Ypsilon 500 giorno • Tychi(Polonia): panda 1000 giorno, cinquecento circa 600 giorno, più nuova Ka della Ford per un totale complessivo di 2200 vetture giorno • Turchia: doblò • Pomigliano: 147,( circa 350 vetture) 159 (circa 200 Vetture) e Gt Per Mirafiori, stabilimento fuoriuscito dal rischio chiusura, grazie alla lotta dei lavoratori, è stata assegnata anche la nuova Alfa (Junior), attualmente denominata 955 piccola utilitaria. Ciò dimostra che solo la lotta paga. La nuova delta sarà fatta a Cassino assieme alla nuova 147 (149) per la quale stanno allestendo le linee. Per Pomigliano si prospetta l’ipotesi di spostare la nuova croma, ipotesi scellerata visto che, l’attuale produzione è di 60 vetture al giorno, e salvo imprevisti sempre di più in declino. Inoltre per fine 2008, si prevede un restiling della 159 con modifica dell’anteriore, posteriore e cruscotto. Insomma la realtà è che ci sarà un ridimensionamento dell’organico all’interno dello stabilimento, che la produzione giornaliera, se tutto va bene, si dovrà attestare sulle 400 vetture, inoltre si richiede la massima flessibilità, anche dell’orario di lavoro. L’obbiettivo della Fiat è di produrre al più basso costo, aumentando i ritmi di lavoro, intimidendo i lavoratori, eliminando la manutenzione degli impianti, addirittura ritenendo la sicurezza un costo eccessivo, come dimostrano i continui infortuni sul lavoro, degli ultimi tempi, e poco serve la sceneggiata di qualche RLS di indignarsi per i continui infortuni e per il mancato rispetto delle leggi vigenti. Questi signori conoscono benissimo le inefficienze gravi dell’azienda e sanno bene che l’unico modo per far rispettare la legge è la denuncia, mai costoro hanno denunciato alle autorità competenti gli illeciti, gli unici che non temono di denunciare, sono solo lo Slai Cobas e la FLMUniti-CUB. Altro serve solo a raggirare i problemi e i lavoratori.. Riteniamo opportuno che la RSU convochi un assemblea urgente per discutere con i lavoratori, e ricordiamo che l’assemblea può essere richiesta anche dalla singola RSU come dimostrato dalle ultime sentenze.
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