A me urta l'architettura scenografica, quella che non serve a una mazza se non a far dire "ooooooh!" a qualche fesso. In facoltà c'è pieno di sti deficenti che vanno in giro sacramentando di arte e roba varia, e poi cascano sulle bucce di banana (esempio: ho un'immagine di un quadro di Klee e mi fanno "bello, l'hai dipinto tu?"), gente che blatera di grandi sistemi e non sa progettare neanche un cesso che funzioni come si deve, semplice e funzionale.
Gli studenti di architettura che conosco per la stragrande maggioranza si sentono un elite di chissà cosa, se gli si chiede un bagno, tirano fuori una spa con tanto di sauna, se gli si chiede un'edificio residenziale per studenti ci infilano un teatro all'aperto e altre puttanate tanto per "esprimere la propria emotività".
Il bello conta, ma non è necessario far vedere a tutti i costi che si è dei grandi esteti, una nuotata nel mare dell'umiltà non fa mai male. Progettare un edificio semplice, senza forme strane (perchè magari il contesto un'identità già ce l'ha) non vuol dire essere dei fessi... ma nella società della mercificazione dell'immagine non è facile lavorare così, purtroppo...
Sinceramente mi sono un po' rotto di tutti sti architetti che progettano estensioni del loro pisello in giro per le città. Anche perchè poi mi ci mettono in mezzo, visto che rientro nella categoria... sembrerà strano ma io con i miei genitali ho un rapporto sereno, non ho bisogno di spiattellarli in giro sotto forma di musei strani (che vengono vissuti con esperienze assolutamente banali e normali, vedi museo della scienza di valencia...) e opere faraoniche...
La maggior parte degli "architetti" non sa dove sta di casa il senso pratico... che si manifesta dalla scelta delle misure di alzata e pedata di uno scalino, al materiale usato, alle previsioni sulla manutenzione e anche al senso che l'intervento ha nel contesto in cui si trova...