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steve61

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  1. Sembra una notizia assurda, ma poi guardi all'andazzo degli ultimi anni, e ti ricredi ! Già, non può che essere così, è tutto normale, non è cambiato assolutamente nulla ! Arrivati a sto punto, rimpiango il piano di Colaninno !
  2. Anch'io ultimamente ne vedo parecche con targa nuova, mentre l'occhiometro mi segnala un certo calo di Fiesta (che personalmente mi ha già stancato e che non mi ha mai particolarmente colpito).
  3. Infatti ! io sono convinto che difficilmente chi si è trovato bene con modelli stranieri possa un domani ritornare a comperare italiano pur in presenza di un analogo modello fatto dal gruppo ! Forse lo potrebbe fare solo con linee assolutamente convincenti e con prezzi competitivi, cosa che ad esempio la Punto Evo non ha .
  4. Infatti gli altri sono più "svegli", hanno più voglia di proporre più variazioni ad un modello. Qualche giorno fa sono andato in montagna assieme a 3 amici con una Peugeot 207 SW Gpl e zaini pieni al seguito; un'auto onesta, non lenta (nemmeno nelle salite normali), spaziosa, comoda; insomma tutto quel che basta per una famiglia media. Ma il gruppo nostrano latita, colpevolmente ! Appunto !
  5. Da IL SOLE24ORE Lungimiranza, ricerca continua, investimenti veri, ecc. Complimenti !!
  6. Non mi sono letto tutta la discussione, ma voglio solo aggiungere una mia personale considerazione. A parte che 4R ha spesso sparato a caso negli ultimi anni, e quindi potrebbe valere anche per questa volta; sembra quasi che non sapendo più cosa scrivere, si inventino qualche notizia buttandola in pasto al lettore, tanto per riempire di qualche "contenuto" la rivista. Che Alfa Venga o meno venduta a VW ormai mi interessa relativamente; il mondo sta cambiando in modo troppo rapido e convulso ed ormai può succedere di tutto. Quello che mi lascia invece "perplesso" è piuttosto questo: pur riconoscendo il valore di un marchio come Alfa, ma siamo davvero sicuri che VW ne abbia sicuramente bisogno ? Certo, anche loro a volte sbagliano (v.Seat), altre l'azzeccano (v. Skoda). Ma non vi sembra che se veramente VW volesse avere un marchio sportivo da posizionare sotto Audi, lo potrebbe creare direttamente dal nulla viste le loro capacità, invece di andare a comperare ormai solo un nome sborsando una bella cifra ?
  7. Ma con la cassa integrazione, il Brasile, la riduzione dei costi, i pagamenti ai fornitori con tempi da pubblica amministrazione, ...........
  8. Orsù, siamo seri !! Cosa pretendiamo, che in Fiat si diano una mossa ? Vogliamo perdere la buona pratica degli annosi ripensamenti, delle indecisioni, delle lungaggini ? Vogliamo per caso accelerare il tutto in modo da dare fastidio alla concorrenza ? Ma ci mancherebbe !
  9. Quoto; il disaccordo c'è. Il cambio di rotta evidentemente non piace a LCDM che quindi, trovandosi in minoranza, se ne esce "signorilmente". Per quanto riguarda lo spin-off, che avvenga domani o tra un pò, sembra ormai cosa fatta, visto che in borsa ci stanno scommettendo parecchio (+ 9% circa!).
  10. Vista una ieri; che dire ? Uno schifo completo, un "coso" che se l'avesse fatto Fiat non oso pensare alle conseguenza che ci sarebbero state qui dentro.... Una totale involuzione dello stile Toyota di questi ultimi anni confermato dalle vendite in discesa in tutta Europa di questo marchio che, a parer mio, è stato anche fin troppo sopravalutato.
  11. Speriamo sia solo una cantonata di 4R. Mi sembra un PT Cruiser !
  12. Sempre da Borsa Italiana Marchionne: Alfa Romeo, progetto per sbarco Usa nel 2012 Finanzaonline.com - 3.3.10/15:25 "Ho visto che Montezemolo ha parlato chiaramente di 2012" sullo sbarco di Alfa Romeo negli Usa. "Il progetto di portarla in America c'è, lo stiamo analizzando. Ne parliamo il 21 aprile". Così l'amministratore delegato del gruppo Fiat, Sergio Marchionne, a margine del Salone di Ginevra. "Il rilancio dell'Alfa è cominciato con la MiTo, che è un grandissimo successo, e continuerà con la Giulietta (anteprima mondiale a Ginevra), che è proprio una gran bella macchina. Fiat non ha mai fatto un'auto simile". Che gli ha preso ??
  13. Da Borsa Italiana Fiat: Marchionne, abbiamo capacita' sviluppo Maserati, Alfa e Abarth GINEVRA (MF-DJ)--"Con Maserati, Alfa Romeo e Abarth assieme abbiamo creato tutte le capacita' tecniche per sviluppare tutti e tre i marchi in maniera coerente. Questo e' l'obiettivo, solo questo". Lo ha affermato l'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne al Salone dell'Auto di Ginevra spiegando che "ormai il marchio Fiat non ha bisogno di niente altro. Puo' andare avanti da solo. Chi e' debole, e lo dico da tempo, e' lo sviluppo del marchio Alfa Romeo che per l'impegno che ha e nel mercato in cui si trova ha bisogno di essere rafforzato". Per quanto riguarda "ci sono altri cambiamenti ne parleremo nel futuro". mcn (END) Dow Jones Newswires March 03, 2010 09:04 ET (14:04 GMT) Copyright © 2010 MF-Dow Jones News Srl.
  14. Se non altro, sembra sia stata abbastanza maltrattata. Sulla neve poi, sembra quasi un'integrale ! Alfa Romeo Giulietta | Video - AutoWeek.nl
  15. Fonte:Borsa Italiana Notizie Ansa - Economia Marchionne: il 2010 sara' un anno duro 'Fiat e' capace di affrontarlo, sa lavorare a ritmo bestiale' (ANSA) - NABIRIEZHNI CIELNI (TATARSTAN), 11 FEB - 'Sarà un anno duro ma la Fiat sarà capace di affrontarlo':cosi' l'ad Marchionne su mancata proroga di incentivi. Secondo Marchionne, nel 2010 saranno vendute in Italia un milione e 710 mila auto, con una riduzione totale di 350 mila veicoli. Poi commentando l'obiettivo della Joint Venture con Sollers di produrre fino 500 mila auto l'anno entro il 2016: 'se c'é il terreno fertile per la domanda, faremo tutto il possibile, la Fiat sa lavorare a un ritmo bestiale. FIAT SA LAVORARE A UN RITMO BESTIALE !?!? QUALCUNO LO FACCIA TACERE !! GRAZIE !!
  16. A parte il frontale, il resto non mi piace. Vista di lato mi sembra proprio una Pluriel (ed i montanti la richiamano fortemente), il posteriore per me è la parte peggiore. A mio parere ad Audi non riescono bene le "piccole"; dopo l'A2 anche questa non mi sembra azzeccata. Ma tant'è, ne venderanno parecchie, soprattutto credo tra il pubblico femminile.
  17. Fonte: Borsa Italiana ""Fiat: Termini verso auto elettrica, da regione 350 milioni Giunta lombardo 'blinda' area. Da Spagna voci su gruppo Renault (ANSA) - PALERMO, 9 FEB - Prende sempre piu' corpo l'ipotesi che il dopo-Fiat a Termini Imerese possa essere all'insegna dell'auto elettrica. Lo stabilimento sarebbe trasformato in un centro per la produzione di tecnologia e vetture a emissioni zero, con piu' partner industriali coinvolti nel progetto. Tra i nomi spunta anche quello di Renault, voce rimbalzata da San Sebastian, in Spagna, dove si sono riuniti i ministri dell'Industria dell'Ue proprio per discutere di auto elettriche. Sono molti i segnali che portano verso questa soluzione che il ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola ha indicato come ''una soluzione possibile'', per Termini Imerese non ultima la delibera con cui la giunta di Raffale Lombardo, la scorsa notte, ha vincolato l'area in cui insiste lo stabilimento Fiat all'attivita' industriale e, in particolare, alla produzione automobilistica. Il percorso, tuttavia, e' tutto da costruire. Al momento il ministero dello Sviluppo tiene nei cassetti una decina di proposte alcune delle quali ritenute interessanti. Intanto nel settore auto elettriche la Fiat ha annunciato di essere a buon punto con un veicolo che sara', pero', prodotto negli Usa col marchio Chrysler. In Francia, invece, la Renault ha in programma di proporsi sul mercato gia' nel 2011, e avrebbe messo in piedi, in parallelo, un polo per lo studio e lo sviluppo delle tecnologie per le batterie elettriche necessarie all'alimentazione di questi veicoli. Sarebbe proprio questo il settore in cui l'Italia potrebbe proporsi per sviluppare una forma di collaborazione con i francesi e l'impianto di Termini Imerese potrebbe diventare un polo di sviluppo della tecnologia."" Sarebbe veramente bello se Renault entrasse in Italia a "movimentare" la situazione.
  18. Per forza sono più vitali: loro hanno il SAMBA !
  19. Posto qui: fonte "Borsa Italiana" MF Dow Jones - News Italia MF/DOWJONES News Fiat: Francois, primi modelli Lancia-Chrysler dal 2012 TORINO (MF-DJ)--I primi modelli della joint venture tra Lancia e Chrysler verranno lanciati nel 2012 e la linea produttiva sara' completata nel 2014. E' quanto dichiarato dall'amministratore delegato dei due brand, Olivier Francois. "Non abbiamo problemi a sviluppare uno stile europeo su macchine americane. Qui in Europa c'e' un mercato per le macchine grandi e a parte la Germania nessuno le sta costruendo. I due brand - ha spiegato - hanno un Dna simile e possono condividere innovazione e stile". I modelli, ha aggiunto il manager, saranno venduti con il marchio Lancia in Italia e Chrysler negli Stati Uniti.
  20. Rimanendo sempre nell'ipotesi di vendita dell'Alfa a VW e del fatto che Pomigliano non verrebbe ceduto (anche per il trasferimento della produzione della Panda), quello che non mi torna all'interno del gruppo tedesco sarebbe il ruolo di Seat, marchio mai veramente decollato e privo d'immagine. A questo punto per VW non resterebbe che farlo "morire" trasferendo la produzione di Alfa direttamente in Spagna; che ve ne pare ?
  21. Riporto il commento in 1^ pagina del Sole di oggi che mi sembra molto interessante. IL CASO TOYOTA / Squadra che vince si cambia al più presto di Alberto Orioli "Certo era difficile immaginare che un componente dell'acceleratore grande quanto la minuscola sim di un telefonino, capriccioso con le basse temperature e poco avvezzo all'umidità, avrebbe travolto il mito della Toyota e della qualità totale. E invece è andata così: quel piccolo pezzo blocca l'acceleratore di centinaia di migliaia di vetture e le rende tragicamente pericolose. Non basteranno le scuse tardive di Akio Toyoda, capoazienda della grande multinazionale nipponica dell'auto, a restituire al metodo kaizen (che significa "miglioramento") la gloria del suo mito. Oltre sette milioni di vetture già in fase di ritiro dal mercato e ormai l'occhio vigile delle associazioni consumeriste di mezzo mondo hanno seppellito la retorica del total quality management. E rischiano anche di dare corso a derive anti-capitaliste ben oltre le legittime attese dei consumatori in cerca di vetture sicure. In realtà la lezione Toyota è una: la presunzione di qualità, quando arriva al suo apice, decreta il suo fallimento. Il piccolo componente distrugge la grande azienda proprio quando l'impresa smette di interrogarsi su di sé, cessa di innovare, di mettersi in discussione. E allora quell'acceleratore difettoso parla a tutti noi. Soprattutto in una fase di uscita da una delle più drammatiche crisi economiche. Imprenditori e professionisti per primi dovrebbero oggi prendere gli articoli in cui compare la parola Toyota e sostituirla con il proprio nome, con quello della ditta o dello studio. Un esercizio di umiltà, ma di grande efficacia per tutti noi, giornalisti e operatori dei media in testa. Chi non innova, è la conclusione inevitabile, perde. Chi non cambia soccombe. Chi non ricerca si ferma. In nessun paese come in Italia la lezione va appresa a memoria. La crisi impone come non mai la tecnica del kaizen, del miglioramento costante e totale. Con la consapevolezza che il miglioramento è come una stella cadente, si vede quando è già spenta. La vera qualità c'è quando è la perfezione stessa a essere messa in discussione. E, forse, da oggi bisognerà anche accettare l'idea che – come insegna la clamorosa "distrazione" della Toyota – la vecchia morale del calcio è sbagliata e squadra che vince si cambia. Anche questo è kaizen."
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