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elmad

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  1. Poi magari ci sono riviste che quando fanno prove sperimentali ne eseguono 10 per ogni misura, scartano quelle agli estremi e poi fanno la media, magari altre riviste ne fanno solo una, magari se ne fanno una dipende se gli "piace" se no la ripetono, e con tutti questi magari e con tutte le possibilità che ci sono, dovrebbe essere più sensata una media di una rivista che fa la media delle altre riviste? E comunque, dato che ho tempo da perdere, dammi tutte le misure che abbiamo a disposizione e le grafico, ed invece che fare la media guardiamo il grafico e scommetto che otterremo una bella gaussiana intorno al valore reale, con valori tipo questo 4.7 completamente fuori da questa gaussiana (come lo sarebbe un 3.1).
  2. Ma sicuri che ci sia l'obbligo di collegarsi ad Enel? A me sembra che si può installare un sistema ad isola. Quello che è vincolato è che se lo connetti ad impianto collegato ad Enel allora DEVI essere autorizzato da Enel, per ovvi motivi di sicurezza. Questo almeno è quello che so io, da non esperto del settore. Poi sulla convenienza non so, penso che per avere un sistema di ricarica per l'auto efficiente bisogna comunque prevedere un sistema di accumulo correttamente dimensionato, primo per l'eventuale surplus di energia durante la ricarica che se no si tradurrebbe in sovratensione friggitutto, e poi per il 'surminus' (sorry, verifico dopo se sta parola esiste [emoji28] ) al passaggio di nuvole ad esempio. Insomma, immagino che il regolatore di carica per l'auto preveda un sistema di accumulo (che nel caso di collegameno ad Enel è Enel stessa, nel caso ad isola devono essere per forza sistemi di storage)
  3. Oh, mi hai convertito, vado a farmi subito una teteska! A parte gli scherzi, mi pare evidente che i fari a matrice adattivi siano il futuro prossimo, per ora a led, in futuro chissà, me se costano 2200€ in Audi o 1300€ sull'astra (poi da capire qual'è l'effettivo prezzo di costo), ancora qualche tempo, immagino poco, deve passare per abbattere i costi. Però non penso sia una discrimante per l'acquisto della Giulia, quindi il tutto è al solito un gigantesco, glorioso, catechizzante, fantasmagorico OT. Che poi, come tutti gli OT che si rispettino, qualche utilità ce l'ha avuta, quella di farmi immaginare un possibile retrofit su un Panda 30
  4. traceroute e posti, vediamo in quale nodo della rete presumibilmente si blocca la connessione. Comunque mi sembra appunto un problema di routing, non tuo, ma di Telecom.
  5. Concordo, solo che in questo caso non mi sembra appunto una delocalizzazione, ma una politica di ripartizione degli appalti in seno al programma. E la critica del tizio dell'ASI mi sembra verta sul fatto che l'Asi non sia stata ascoltata per quanto riguarda l'importanza del test, non sul paese o l'azienda che doveva effettuare il test.
  6. Sicuramente era utile l'articolo, io stesso sono arrivato alla fonte leggendo prima l'articolo visto sulla home di Repubblica. Però volevo sottolineare la politica di assegnazione per "geo-ritorno". A quanto pare qui è stato assegnato il test per questo motivo ad un'azienda rumena, ed a quanto pare poi il test non è stato fatto, secondo l'articolo di attivissimo riportato sempre in questo thread, per non meglio specificati motivi dovuti al conflitto in Ucraina. Invece ora un membro dell'ASI lascia intendere che il test non è stato fatto forse per la non fattibilità causa incompetenza dell'aziena assegnataria. Plausibile. In ogni caso, da quel che ne ho capito finora io, l'agenzia spaziale europea, ed altri programmi del genere, funzionano da sempre con questa politica di geo-ritorno. Agli stati che partecipano al budget, in maniera proporzionale vengono appaltati lavori e/o costruzioni. Le stesse aziende italiane lavorano con l'esa e l'asi, ma anche con la nasa, per questo motivo. Il problema è che l'Italia offre aziende competenti tra cui scegliere per questi appalti, gli altri non so. Se, e dico se, l'esa delega lavora che reputa meno importanti, come questo test, ad aziende non competenti, per motivi di geo-ritorno, test che invece l'industria appaltante aveva indicato come necessari e "da assegnare ad organizzazioni esperte di lanci stratosferici", qui un problema nell'organizzazione dell'esa c'è.
  7. Mi sembra utile riportare la fonte a cui si riferisce Repubblica, qui di seguito l'articolo originale in cui Flamini (ASI) parla della questione e fa un bilancio sulla missione: http://www.airpressonline.it/14239/gli-errori-dellesa-su-schiaparelli-parla-flamini-asi/
  8. No, scusa, che c'entra? Non è che dovevano testare un corpo in caduta libera. Hanno testato e registrato tutte le fasi, sgancio dall'orbiter, ingresso in atmosfera, scudo termico, apertura paracadute, sgancio scudo termico, accensione razzi. Ora dovranno capire cosa è andato storto alla fine, ma la cosa positiva del test è proprio che hanno tutti i dati che era previsto dovessero acquisire, e dai quali possono capire quali sono stati gli errori fatti o le variabili non previste, che potranno risolvere in vista dell'invio di un rover. Tra l'altro a me piace questo modo che hanno avuto di procedere. Hanno mandato un satellite in orbita su Marte, con tutti gli strumenti scientifici che funzioneranno ora ed in futuro, probabilmente anche a supporto del rover futuro, ed hanno aggiunto a questo satellite un esperimento collaterale che era un lander per fare un test d'atterraggio. Non hanno inviato di fretta e furia un rover, ma si sono presi un passaggio "aggratis" (non proprio, ma per rendere l'idea) per fare un test e verificare i loro progetti sui moduli di atterraggio del rover.
  9. Quello che volevo dire è che non si possono applicare alla scienza ed alle esplorazioni spaziali queste categorie. Dire che sono stati soldi "buttati nel cesso" equivale a dire "chiudiamo tutto perché non c'è un ritorno immediato e non abbiamo una garanzia di successo". Certo, sarebbe stato meglio che l'atterraggio fosse avvenuto, ma a che fine? Al fine proprio dei test sull'atteraggio, non è che l'oggetto che doveva atterrare doveva fare molto altro. Non aveva ruote, e non aveva molti strumenti con se, mi pare che era previsto che facesse solo qualche misura atmosferica e niente altro. Essendo questa la missione del lander, e dato che hanno ricevuto dal lander i dati di tutte le fasi dell'atterraggio, fino all'accensione dei razzi e l'errore di spegnimento anticipato, capisco perché dicono che il test può essere considerato riuscito. Test riuscito, non l'atterraggio. Per essere chiari, il fallimento del test sarebbe stato non avere alcun dato, col lander che esplodeva prima dell'ingresso in atmosfera o che so altro.
  10. No, non è vero. È scienza, era un esperimento, l'esperimento è stato effettuato, l'esperienza servirà in vista dell'invio di un rover a quanto dicono nel 2020. E comunque, la missione principale, mandare un satellite in orbita su Marte che funzionerà per parecchi anni, è riuscita.
  11. Grazie davvero per la testimonianza, mi dai la conferma (in generale) di un sospetto che avevo. In genere dico, sul web. Io penso che per la dimensione e rilevanza di questo forum, questi metodi potrebbero essere usati anche qui. Comunque ha ragione @Whilem275, qui cado facilmente nel complottismo, quindi vi ringrazio per i pareri e chiudo con l'OT [emoji4]
  12. Ma voi non pensate che esista nel mondo marketing la professione di "sabotatore di discussioni"? Io comincio a pensarlo, non sto accusando nessuno, ma "Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità" non l'ho detto io e dubito che in questo mondo nessuno cerchi di monetizzarla. Alla fine è una tecnica profittevole, il partecipante casuale lo convinci o quasi, la controparte la annoi e la sfinisci fino a quando si ritira dalla discussione. Tra blog, forum, articoli e via dicendo, ormai mi sono convinto che, se prima senza Internet con l'informazione verticale alle aziende bastava influenzare i giornalisti, adesso devono lavorare al fianco anche gli utenti, ma perché dovrebbero rinunciare a farlo?
  13. Team radio ed on board, link al momento decisione pit raikkonen: Ing. Pista: "We are racing, we are racing... Come on Kimi" Kimi : "What do u want me to do in the pit lane? Go faster?" Ing. Pista: "Nono..." Kimi sempre un grande nei team radio Comunque pare che fino al momento del pit pensavano di farcela ad uscire almeno in lotta con Hamilton... Secondo me hanno un po' sottovaluto in questo frangente il giro col manettino di Hamilton.
  14. Legittimo, però dal video mi sembra che si siano rivolti ad un laboratorio specializzato, dicono che hanno conservato i campioni di smog in quelle sacche che fanno vedere, insomma, mi sembra che abbiano commissionato una perizia seria da portare in tribunale per la class action. Per quello che ne so io di consulenze tecniche e perizie, mi pare una cosa fatta bene
  15. Non riportano i dati, ma dicono che fanno 3 test: test seguendo il ciclo di omologazione (sui rulli), test generico per simulare l'andamento su strada (sui rulli), e test su strada col PEMS. Tra prima e dopo i test sono sostanzialmente identici, tranne il test sul ciclo di omologazione che peggiora. Ergo l'intervento del richiamo non è migliorativo, è inutile, ed anzi si può dire che è dannoso. Prima il test di omologazione dava euro5 (con la mappa 'truccata'), adesso risulta euro4.
  16. Ma se guardi il video postato prima, è evidente che hanno testato prima e dopo il richiamo: C'è da dire che l'unico test probante, che in tanti qui abbiamo desiderato che qualcuno facesse, non l'ha fatto KBA, non l'ha fatto qualche altro equivalente europeo, non l'ha fatto QUATTRORUOTE, ma l'ha fatto Altroconsumo...
  17. Manco io ci credo molto, ma questa brexit sembra un 'merdone' che nessun politico vuole toccare. Diversi sostenitori del leave dicono che sarebbe meglio restare nel mercato unico, e vengono derisi dai giornalisti che li intervistano perché avevano promesso la fine della libera circolazione delle persone nella UE. Gli altri sostenitori del leave che dicono che sarebbe meglio lasciare il mercato unico, vengono chiamati folli e lunatici. Ho sentito un altro politico, stavolta per il remain, dire che le conclusioni del negoziato dovrebbero pure passare da un referundum, perché le conseguenze riguardano diverse generazioni (e se il referendum non passa che si fa, un altro negoziato di N anni?) . E c'è pure il fatto che stante così le cose, il negoziato lo aprirà un premier ed un governo 'non eletto', come spesso si usa dire qui dei premier che non passano da elezioni politiche generali. Gli unici sostenitori del leave che sembrano avere un piano, e che imho fanno discorsi coerenti con quello che hanno propagandato, sono quelli che dicono che loro resteranno nel mercato unico dettando le loro condizioni, perché sono forti e possono farlo. Solo che a quel punto imploderebbe l'intera UE.
  18. Ma infatti io la vedo difficile non andare a nuove elezioni politiche. E nel caso vincesse una parte che si dichiara per il Remain? Cosa dicono gli esperti di democrazia qui, cosa comporterebbe?
  19. Non ci posso fare niente, ma la prima cosa che mi viene in mente è che per la maggior parte dei tedeschi la Grecia poteva fallire. A quanto pare Volkswagen no.
  20. Per quanto riguarda il punto a), penso sia del tutto lecito preferire la democrazia rappresentativa alla democrazia diretta, senza che si venga tacciati di essere anti-democratici. Che poi nel mondo e nella storia non è che è per caso che si sia giunti ovunque alla democrazia rappresentativa... Ma va bene, fatto il referendum ne rispetto naturalmente l'esito, ma non è che siccome ha vinto l'out col 52% allora devo essere d'accordo con le ragioni dell'out. Continuo a pensare che hanno sbagliato, che ne otterranno a breve/medio termine più svantaggi che vantaggi, che comunque essendo inglesi (pratici ed... inglesi) a lungo termine ne usciranno a testa alta, e nel frattempo li accompagno alla porta. Che problema c'è? Sono antidemocratico perché sono d'accordo col 48% che avevano votato IN? C'è qualche dogma che mi impone di essere sempre d'accordo con le maggioranze?
  21. Sarà che ho visto ieri The Big Short, ma mi viene l'ipotesi che il suo obiettivo era andare short sulla sterlina, accomplished, così ha tutto senso [emoji28]
  22. Ed appunto si evince da questa vicenda che la colpa era tutta italiana e dei politici italiani. Fino all'ultimo quando nel 2006 si è fatto il regolamento. E fino a dopo, che invece di risolvere il problema si usa il regolamento per fare propaganda anti-UE. Adesso che dal primo Luglio su richiesta italiana hanno abbassato il limite a 22 millimetri, sarei curioso di sapere quando l'Italia in modo serio ha cominciato la procedura per cambiare il regolamento. Considerando che poteva farlo dal 2006 quando a frittata fatta i pescatori hanno vissuto il problema. Perché non vorrei che invece di risolvere il problema si sia preferito fare propaganda...
  23. Altro esempio di slogan populista, chissà quante volte l'ho sentito, "Europa brutta e cattiva che perde tempo a regolamentare la dimensione delle vongole danneggiando i nostri pescatori, invece di occuparsi delle cose serie" .... E poi magari mi si accusa di essere "saccente" perché ce l'ho con i bugiardi populisti...
  24. Questi conti valgono se l'UK esce completamente dalla UE rinunciando pure a partecipare al mercato unico. Come hai detto tu si possono ricevere finanziamenti anche fuori dalla UE ma non è che sono aggratis. Si partecipa al budget UE o al budget di programmi condivisi e poi tornano i finanziamenti, con saldi positivi, negativi, neutri a seconda degli accordi. Per quanto riguarda il mercato unico, a cui credo che i britanici non vogliano rinuciare, gli accordi fatti con la norvegia e la svizzera prevedono che partecipino con un copiscuo contributo al budget UE. In definitiva, se l'UK decide di restare nel mercato unico alle condizioni della Norvegia, che secondo me è il massimo a cui possono aspirare (ed è giusto concedergli imho (leggevo che qualcuno in seno alla UE parlava di accordi più punitivi come quello con la Turchia)) si ritrova a: -dover permettere la libera circolazione delle persone come adesso -sottostare ai regolamenti della UE sui prodotti senza aver voce in capitolo sulla scrittura dei regolamenti -partecipare con un cospicuo budget al budget UE in ogni caso. Si potrebbe ipotizzare un conto sul budget della Norvegia in proporzione al PIL, od al numero di abitanti. Non sono sicuro che sia minore di quel che pagava fino ad ora con lo sconto. Insomma, per come la vedo io, complimenti ai britannici, hanno fatto un affare...
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