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HALL OF FAME

HALL OF FAME (8/8)

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Reputazione Forum

  1. Quando pensiamo a un motore, la prima immagine che ci viene in mente è quella di un’auto: cilindri, pistoni, carburante che si accende per spingere il veicolo avanti. Ma se alziamo lo sguardo e ci avventuriamo nel mondo del volo, scopriamo che anche gli aerei – seppur ben più complessi – condividono con le automobili alcuni concetti meccanici fondamentali. Motori a confronto: principi comuni, esigenze diverse Sia i motori automobilistici sia quelli per veicoli aerei si basano sullo stesso principio fisico: trasformare energia chimica in energia meccanica attraverso la combustione interna. In entrambi i casi, una miscela di aria e carburante viene compressa e accesa, generando un’esplosione controllata che produce movimento. Ma da qui in poi, le loro strade – o meglio, le loro rotte – si separano. Un motore d’auto deve essere efficiente, silenzioso, economico e adatto a diverse condizioni di guida. Quello di un aereo, invece, deve essere estremamente affidabile, potente ma leggero, e in grado di funzionare senza problemi anche a 10.000 metri di altitudine, dove l’aria è rarefatta e le condizioni ambientali mettono a dura prova ogni componente. Affidabilità e potenza: la sfida dei cieli Il concetto di rapporto potenza/peso è centrale nell’aeronautica: ogni chilogrammo risparmiato può significare più carico utile o più autonomia. Per questo, i motori aeronautici sono realizzati con materiali leggeri e resistenti, spesso impiegando leghe avanzate e soluzioni tecnologiche sofisticate. Inoltre, sono dotati di sistemi di sicurezza ridondanti, perché – a differenza di un’auto – un aereo non può fermarsi in caso di guasto. In quota, dove la pressione atmosferica cala drasticamente, i motori devono compensare la minor densità dell’aria per mantenere prestazioni costanti. Questo avviene grazie a compressori, turbocompressori o motori a turbina che riescono a spingere l’aria all’interno della camera di combustione con maggiore forza. Dall’auto all’aereo: evoluzione meccanica La storia ci racconta che i primi motori aeronautici nascono proprio da tecnologie automobilistiche. Il motore dei fratelli Wright, ad esempio, fu realizzato in modo artigianale partendo da concetti mutuati dalle automobili dell’epoca. Nel tempo, l’industria aeronautica ha evoluto queste basi, dando vita a una gamma di propulsori diversi: motori a pistoni, turboelica, turboventola e reattori. Questa ascesa tecnica ha ispirato anche il mondo del gioco. La slot aviator, tra le più popolari tra quelle a tema volo, si basa proprio sull’idea del decollo e dell’elevazione, con una dinamica che ricorda metaforicamente il rischio calcolato di un motore che sale di giri: più a lungo si resta in volo, maggiore è la vincita, ma anche il pericolo di schiantarsi. Un riferimento curioso, che riporta al concetto stesso di volo e alla tensione continua tra controllo e spinta. L’influenza incrociata tra settori Negli ultimi decenni, le innovazioni aeronautiche hanno spesso influenzato anche il settore automobilistico. Il turbocompressore, oggi comune anche nelle utilitarie, ha origine nel mondo dell’aviazione. Lo stesso vale per materiali compositi, aerodinamica avanzata e tecnologie di raffreddamento. Di contro, alcuni motori per aerei ultraleggeri derivano ancora da versioni modificate di motori d’auto, adattati a un uso più spinto ma sempre affidabile. Uno sguardo oltre l’orizzonte Motori d’auto e d’aereo hanno preso strade diverse a partire dallo stesso crocevia tecnico, ma restano legati da una storia comune. Oggi, questa connessione continua a ispirare non solo ingegneri e meccanici, ma anche creativi e sviluppatori. Giochi come aviator trasformano il fascino della propulsione in un’esperienza ludica, avvicinando il pubblico a una realtà fatta di sfide, innovazione e voglia di superare i propri limiti. Dal motore al decollo, il passo è breve: basta crederci, e spingere sull’acceleratore.
  2. Il Gran Premio dell’Emilia-Romagna 2025 si avvicina con l’attesa e la tensione di una delle tappe più significative della stagione. In programma dal 16 al 18 maggio all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, la gara rappresenta il primo grande snodo europeo della stagione, un appuntamento che non è mai stato soltanto simbolico per i tifosi italiani. Imola è tradizione, emozione, e, in un'annata già segnata da colpi di scena, si appresta a ospitare una sfida che potrebbe segnare la svolta del campionato. La stagione 2025 finora: McLaren davanti a tutti Dopo sei appuntamenti, la classifica piloti vede sorprendentemente Oscar Piastri in testa con 131 punti, seguito da Lando Norris a 115 e da Max Verstappen a 99. Una graduatoria che racconta molto, anzi moltissimo, dello scenario attuale. La McLaren, grazie anche a una monoposto particolarmente performante sui tracciati cittadini e ad alta aderenza, ha trovato un equilibrio tra potenza e strategia che le altre scuderie faticano a replicare. Piastri, in particolare, ha saputo sfruttare le occasioni migliori, mostrando una maturità di guida inattesa, mentre Norris ha garantito regolarità e punti preziosi. Dopo la vittoria di Piastri a Miami, l'entusiasmo nel box McLaren è alle stelle. La squadra britannica, ora leader anche nella classifica costruttori, sembra aver raggiunto una forma che mancava dai tempi di Lewis Hamilton in arancione. Red Bull tra alti e bassi Se da una parte McLaren domina, dall’altra Red Bull sta vivendo una fase altalenante. Verstappen ha già vinto due gare, ma è apparso meno costante rispetto agli standard a cui ci aveva abituati. Problemi di affidabilità e strategie non sempre impeccabili hanno compromesso alcuni weekend, costringendolo a inseguire. Sergio Pérez, chiamato a garantire punti pesanti per il team, ha mostrato finora un rendimento inferiore alle aspettative, rendendo ancora più difficile per Red Bull mantenere il ritmo di McLaren. Mercedes in ripresa Mercedes, pur non essendo ancora al livello dei rivali principali, ha fatto registrare importanti segnali di risveglio. George Russell è stato finora tra i più regolari, con ben quattro podi in sei gare, mentre Kimi Antonelli — al suo primo anno da titolare — ha dimostrato lampi di talento puro, anche se la mancanza di esperienza ha pesato in alcune fasi cruciali. Il team di Brackley ha lavorato duramente sull'affidabilità della monoposto e sulla distribuzione aerodinamica, riuscendo a portare miglioramenti concreti in pista. Proprio a Imola, la Mercedes potrebbe essere una delle sorprese, soprattutto nella Sprint Race. Ferrari: un GP di casa per ripartire La Ferrari arriva al GP di casa in una situazione delicata. Charles Leclerc e Lewis Hamilton (al suo primo anno in rosso) hanno manifestato entrambi frustrazione per le difficoltà strategiche e alcune decisioni del muretto che hanno compromesso gare potenzialmente positive. La Scuderia è attualmente quarta in classifica costruttori, dietro anche a Red Bull, ma non troppo lontana. Il margine è recuperabile, ma serve un'inversione netta. Il tifo di casa a Imola sarà, come sempre, caloroso e rumoroso, ma anche carico di aspettative. Leclerc, cresciuto nel mito della Ferrari, vorrà regalare una gioia ai tifosi italiani, mentre Hamilton cercherà il suo primo acuto con la rossa proprio nel tempio della Motor Valley. Cosa può accadere tra Sprint Race e gara domenicale La Sprint Race del sabato, ormai diventata una componente fissa dei weekend più iconici, sarà un banco di prova fondamentale per comprendere lo stato di forma delle scuderie. Con meno giri a disposizione, sarà fondamentale la partenza e la gestione delle gomme in un contesto più aggressivo. Oscar Piastri parte inevitabilmente come favorito: il suo stile di guida pulito e preciso si adatta perfettamente alle dinamiche di una sprint. Lando Norris, con la sua esperienza, potrebbe comunque giocarsela fino all’ultimo, così come George Russell, abile nei primi giri e nel gestire situazioni ad alta pressione. Max Verstappen, mai da escludere, cercherà il colpo a sorpresa sfruttando la sua consueta aggressività. La gara di domenica sarà una sfida di resistenza, concentrazione e scelte strategiche. La gestione del degrado delle gomme sarà fondamentale su un tracciato tecnico come quello di Imola, dove i sorpassi non sono semplici e la qualifica potrebbe risultare decisiva. Le squadre potrebbero optare per strategie conservative oppure tentare l’azzardo con undercut e pit anticipati. McLaren, forte del doppio vantaggio tecnico e morale, parte avanti. Ma Red Bull potrebbe giocarsi il tutto per tutto, mentre la Ferrari non potrà permettersi passi falsi. La variabile meteo, storicamente imprevedibile a Imola in primavera, aggiunge un ulteriore livello di incertezza. In caso di pioggia, la capacità dei piloti di leggere l'evoluzione della pista farà la differenza. In questo scenario, anche outsider come Fernando Alonso o Nico Hülkenberg (autore di buone qualifiche quest’anno) potrebbero inserirsi nella lotta per la zona punti. Le previsioni e i focus sui piloti Sebbene - ovviamente - sia impossibile prevedere con certezza l'esito della corsa, le indicazioni attuali fanno pensare a un duello McLaren–Red Bull per la vittoria. Mercedes resta l’incognita più interessante, mentre Ferrari avrà il vantaggio del fattore campo e la pressione di non deludere. Per chi si interessa di scommesse sui motori, il GP di Imola rappresenta un'occasione da seguire con attenzione, tra sprint e gara principale. Tra i piloti, Oscar Piastri è certamente l’uomo del momento. Ogni vittoria consolida la sua posizione di nuovo leader del mondiale, ma Imola potrebbe segnare il ritorno degli avversari. Max Verstappen ha invece bisogno di un successo per interrompere l’emorragia di punti. La pista emiliana potrebbe rappresentare il punto di svolta della sua stagione. Charles Leclerc sogna il trionfo davanti al pubblico di casa, ma dovrà evitare errori e contare su una strategia finalmente efficace, mentre Lewis Hamilton, ancora a caccia della sua prima vittoria in rosso, ha dichiarato che vincere a Imola sarebbe una delle emozioni più forti della sua carriera. Infine, George Russell sembra il più costante tra i top driver. Meno spettacolare ma sempre presente quando conta. L'atmosfera di Imola Oltre all’aspetto sportivo, il Gran Premio dell’Emilia-Romagna è anche un evento ricco di significato storico e affettivo. A Imola si respira la memoria di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger, ma anche la passione viscerale per la Formula 1 e per le auto in generale, che in Italia è radicata come in pochi altri luoghi al mondo. Il circuito, con le sue curve veloci e i tratti tecnici, resta uno dei preferiti dai piloti, un luogo dove ogni errore può costare caro e ogni successo ha un sapore diverso.
  3. Nel 2023, il settore automotive ha visto una crescita dei contratti di noleggio a lungo termine, che hanno registrato un aumento del 15% rispetto all'anno precedente. Questa formula sta conquistando sempre più automobilisti italiani, grazie ai suoi numerosi vantaggi che la rendono un'alternativa appetibile all'acquisto tradizionale. Niente più costi inaspettati Uno dei principali motivi che spinge a scegliere aziende che, come UnipolRental, propongono auto in noleggio a lungo termine, è la possibilità di avere una vasta gamma di servizi inclusi nel canone mensile. Oltre all'auto, infatti, sono compresi l'assicurazione, il soccorso stradale e persino la manutenzione ordinaria e straordinaria. Questo consente di evitare spese impreviste e gestire più facilmente il proprio budget, potendo contare su una rata fissa per tutta la durata del contratto. Un aspetto non trascurabile, soprattutto in un periodo di incertezza economica come quello attuale. Quando si parla di manutenzione, poi, non ci si riferisce solo ai tagliandi periodici, ma anche a eventuali riparazioni che potrebbero rendersi necessarie durante l'utilizzo del veicolo. Un vero sollievo, che permette di guidare senza preoccupazioni. Sempre un'auto nuova Con il noleggio lungo termine ci si può permettere di guidare un veicolo nuovo ogni 2-4 anni, a seconda della durata del contratto scelto. Si tratta di un’opportunità notevole anche nei confronti dell’ambiente, se si pensa che in Italia l'età media delle auto in circolazione supera i 12 anni. Grazie al noleggio, invece, è possibile avere sempre un'auto all'avanguardia, dotata delle più recenti innovazioni in termini di sicurezza, comfort e risparmio sui consumi. Le più recenti motorizzazioni ibride ed elettriche, i sistemi di assistenza alla guida, le più avanzate tecnologie di infotainment: con il noleggio a lungo termine non si è mai tagliati fuori dall'evoluzione tecnologica del settore auto. Guidare un veicolo moderno, oltre ad essere più piacevole, significa anche più efficienza e minori emissioni, un fattore da non sottovalutare in un'ottica di sostenibilità ambientale. Niente svalutazione A differenza dell'acquisto, con il noleggio non si è proprietari del veicolo e quindi non si è esposti al rischio di svalutazione legato all'usura del tempo. Questo aspetto rappresenta un notevole vantaggio economico, soprattutto per chi percorre molti chilometri all'anno. La svalutazione di un'auto è infatti un costo occulto che spesso si tende a sottovalutare. Un veicolo nuovo perde mediamente il 20% del suo valore già nel primo anno di utilizzo, e questa percentuale continua a salire negli anni successivi. Con il noleggio, invece, questo problema non si pone: al termine del contratto, semplicemente si restituisce l'auto alla società di noleggio senza doversi preoccupare della sua diminuzione di valore. Insomma, che si tratti di privati o aziende, il noleggio lungo termine si sta rivelando un'opzione sempre più apprezzata dagli italiani. La flessibilità di poter scegliere un'auto adatta alle proprie esigenze senza un importante immobilizzo di capitale, l'assenza di pensieri legati alla manutenzione e alla svalutazione del veicolo, uniti alla convenienza economica, lo rendono un'alternativa estremamente vantaggiosa rispetto all'acquisto tradizionale. Non c'è da stupirsi, quindi, se il fenomeno sia in costante espansione nel nostro Paese.
  4. La Francia con la Formula 1 ha un rapporto non proprio idilliaco. Sono tanti i piloti francesi di Formula 1 che hanno scritto pagine anche importanti della storia di questo sport, ma in terra transalpina, ad oggi, non si disputa una gara di Gran Premio ufficiale. O meglio: il Gran Premio di Francia è stato disputato per l’ultima volta nel 2022, salvo poi non rinnovare l’accordo con la Federazione che si occupa dell’organizzazione degli eventi. Da queste parti di certo non si resta con le mani in mano, perché è pur vero che a pochi km di distanza gli appassionati delle 4 ruote possono andarsi a godere il prestigioso Gran Premio di Monaco, che ha visto la 1^ edizione valida per il Campionato Mondiale datata 21 maggio del 1950: da quel momento la corsa si è quasi sempre disputata, con la sola eccezione degli anni 1951, 1953, 1954 e 2020, con quest’ultimo annullamento causato dallo scoppio della pandemia. Il circuito cittadino di Montecarlo è conosciutissimo in tutto il mondo e abitualmente la gara si svolge alla presenza degli esponenti di casa Grimaldi; a detenere il record di vittorie è il leggendario Ayrton Senna con 6 successi, mentre la casa costruttrice più vincente è la McLaren, con 15 vittorie. Tornando alla Francia e alla possibilità di disputare una nuova gara di Formula 1, si starebbe pensando di riportare il GP a svolgersi non più al Paul Ricard, ma su un tracciato cittadino a Nizza. Paul Ricard è stata la sede delle ultime edizioni del GP di Francia, situato a Le Castellet, ed ha ospitato 18 edizioni del Gran Premio di Francia di Formula 1 a cominciare dal 1971 e non in maniera continuativa, fino ad arrivare come detto al 2022. Su questa pista si sono disputate anche 13 edizioni del Gran Premio di Francia del Motomondiale. Siamo certi si troverà una soluzione per riportare uno degli sport più importanti al mondo in terra francese, anche perché l’interesse attorno a questo sport è davvero enorme, sia in termini di tifo, sia in termini economici, o anche di intrattenimento come con i pronostici e le quote legate alle scommesse sulla F1 che coinvolge un numero non irrisorio di appassionati. I migliori piloti francesi nella storia della Formula 1 Dunque abbiamo visto che si sta cercando di riportare il Gran Premio di Formula 1 anche in terra francese, una terra che ha dato i natali però a piloti che hanno inciso per sempre il proprio nome nella storia di questo sport. Pensiamo ad esempio ad Alain Prost: soprannominato “Il Professore”, è stato campione del mondo nel 1985, 1986, 1989 e 1993. Il pilota francese ha ottenuto 51 vittorie con McLaren, Renault, Ferrari e Williams in ben 14 anni di carriera, dal 1980 al 1993. Il suo è stato sicuramente un decennio d’oro, che ha dato lustro alla sua nazione ed al momento è l'unico campione del mondo francese. Da registrare anche in questo periodo la sua rivalità con Ayrton Senna, di cui è stato anche compagno di squadra nel 1988 e 1989. Sempre negli stessi anni, un altro campione francese è stato René Arnoux che ha vinto 7 gare in 12 anni di carriera, 1 in più del connazionale Jacques Laffite fermatosi a 6 successi e terminando la carriera nel 1986 a seguito di un grave incidente. Didier Pironi invece è approdato alla Ligier nel 1980 e in quell’anno ha vinto il Gran Premio del Belgio chiudendo al 5° in campionato. Arrivando ai giorni nostri, uno dei grandi piloti francesi che ormai non corrono da un po’ è sicuramente Jean Alesi, che vanta un record: è al momento l'unico pilota francese ad aver gareggiato in più di 200 Gran Premi, vincendo quello in Canada su Ferrari nel 1995. Dunque aspettiamo di seguire le evoluzioni, in un mondo dell’automobile che sta cambiando non solo nell’uso comune, ma anche nel mondo delle corse, fino ad arrivare alle 0 emissioni e rendere il movimento sostenibile.
  5. Il fumo di sigarette tradizionali è da sempre un problema di salute pubblica, con leggi chiare e restrittive che ne limitano l'uso in diversi contesti, come le auto, soprattutto in presenza di minori o donne in gravidanza. Tuttavia, con l'emergere delle sigarette elettroniche usa e getta come una soluzione alternativa, la situazione normativa è diventata più ambigua, richiedendo un approccio guidato dal buon senso individuale. In Italia, il dibattito legislativo è focalizzato sulla tutela delle categorie più vulnerabili, cercando di bilanciare innovazione e protezione della salute pubblica. Il divieto di fumo in auto: cosa dice la legge sulle sigarette tradizionali La legge italiana è molto chiara riguardo al fumo di sigarette tradizionali in auto. Il decreto legislativo del 12 gennaio 2016, n. 6, proibisce il fumo in auto in presenza di minori di 18 anni e donne in stato di gravidanza, con l'obiettivo di ridurre l'esposizione al fumo passivo. Le sanzioni per i trasgressori sono severe, con multe che possono superare i 500 euro, e non sono previsti sconti per il pagamento anticipato. Ambiguità legislativa e buonsenso: le sigarette elettroniche Per quanto riguarda le sigarette elettroniche usa e getta, la legge non è ancora del tutto chiara. Nonostante non vi sia un divieto esplicito, il buonsenso dovrebbe guidare gli automobilisti a evitare l'utilizzo di questi dispositivi durante la guida, soprattutto in presenza di minori o donne in gravidanza. Le sigarette elettroniche sono considerate da molti come una soluzione alternativa meno dannosa, ma è fondamentale considerare i potenziali rischi e distrazioni che possono causare alla guida. Svapare in auto: una fonte di distrazione Sia il fumo tradizionale che l'uso di sigarette elettroniche possono rappresentare significative fonti di distrazione. Il vapore delle e-cig può appannare i vetri, compromettendo la visibilità, e la manipolazione del dispositivo può distogliere l'attenzione dalla strada. Questi fattori possono aumentare il rischio di incidenti, mettendo a rischio la sicurezza di conducente, passeggeri e altri utenti della strada. Normative internazionali: un confronto Le normative internazionali sull'uso delle sigarette elettroniche in auto variano notevolmente. In alcuni Paesi, come la Gran Bretagna, le norme sono rigorose, con sanzioni severe per chi utilizza e-cig alla guida. In altri, come la Germania, l'attenzione è maggiormente focalizzata sulla protezione di bambini e donne in gravidanza, con divieti specifici in alcuni stati. Le sigarette elettroniche sono una soluzione alternativa al fumo tradizionale, ma è essenziale che gli utenti siano consapevoli delle normative e adottino un approccio responsabile e rispettoso. Anche in assenza di leggi specifiche, il buonsenso dovrebbe prevalere per garantire un ambiente sicuro e salutare per tutti, riducendo i rischi associati al fumo e alle distrazioni alla guida.
  6. La connessione fra automobili e gioco d'azzardo non è immediata: alcuni potrebbero credere infatti che l'unica cosa ad unirli sia essenzialmente il fatto che con i soldi si acquistano auto costose. In realtà questi due mondi all'apparenza estremamente distanti hanno una connessione ben precisa. Innanzitutto, le case automobilistiche spesso sponsorizzano eventi di gioco d'azzardo e scommesse sportive, in modo da farsi conoscere e aumentare la propria visibilità nell'immaginario collettivo, sapendo di avere l'audience giusta. La realtà nascosta: le sponsorizzazioni ai giocatori Uno dei fenomeni "sommersi" del gioco d'azzardo, legato proprio a quella connessione menzionata tra ricchezza e auto di lusso, sono le sponsorizzazioni riservate ai giocatori più di successo. I professionisti o semi-professionisti che riescono a vincere somme di denaro da capogiro sono spesso noti per il loro lusso e per le loro auto di alta gamma. Pochi sanno però che gli investimenti di queste persone spesso finiscono proprio nel mondo delle automobili. Le case automobilistiche vedono queste persone come degli influencer molto rilevanti nell'immaginario collettivo, perché sanno che l'audience a cui si rivolgono ha spesso interessi che coincidono con il target ricercato, di fatto mettendo quindi loro a disposizione automobili di ultima generazione. In questo modo si spera di suscitare l'interesse dei consumatori, che possono associare l'immagine del giocatore di successo o del personaggio famoso alla marca dell'auto che guidano. La storia del legame fra automobili e scommesse Nel 1895, la Automobile Club of America organizzò la prima corsa automobilistica della storia, una gara di 54 miglia tra Chicago e Evanston. L'evento suscitò grande interesse tra il pubblico e attirò molti scommettitori. Successivamente, si organizzarono anche altre competizioni automobilistiche, come la Paris-Bordeaux nel 1895 o la New York-Boston nel 1899, tutte accomunate dall'interesse per le scommesse tra i partecipanti e gli spettatori. Ma il legame tra automobili e gioco d'azzardo non si limita certo alle corse di fine '800 o alle scommesse sulle competizioni. Un altro modo in cui le due attività sono strettamente legate è piuttosto sorprendente: attraverso il mondo dei casinò e delle slot machine. Fin dagli anni '50, le slot machine sono state una presenza fissa nei casinò e molte di loro si ispiravano e tuttora si ispirano al mondo dell'automobilismo. Basta pensare alla celebre slot machine "Speed Demon", che presenta raffigurazioni di auto da corsa e iconografie ispirate al mondo delle gare. Anche altre slot machine come "Crazy Cars", "Speed Cash" o "Drive" mostrano un evidente richiamo al mondo delle quattro ruote. Oggi abbiamo un'ampia scelta di scommesse e giochi a tema auto su siti come https://casino.netbet.it/slots, senza considerare ovviamente le numerose scommesse che si possono piazzare sui vari eventi automobilistici sparsi per il mondo. Nonostante quindi, di base, siano due mondi molto distanti, l'audience che ne compone la maggioranza condivide spesso le due passioni, di fatto unendole in maniere inaspettate. Con l'aumento delle realtà in VR e dell'evoluzione dei giochi, così come dei sistemi di scommesse live, il futuro che si prospetta sembra essere decisamente improntato a rinsaldare ancora di più il legame fra auto, gioco d'azzardo e quell'aura di "lusso" che circonda entrambi i mercati.
  7. Il pallone non è soltanto 1,X,2 e NetBet quote calcio, dove è possibile dare un’occhiata al palinsesto sui migliori calciatori del Mondiale Qatar 2022 o di Serie A e Champions, ma è rappresentato iconicamente anche dalle passioni dei giocatori per le auto. Ce ne sono per tutti i gusti, dalla panda alle auto di lusso e le macchine più costose dei calciatori. Ecco tutte le curiosità che uniscono calcio e motori, in un viaggio all’ultimo cilindro fra auto d’epoca personalizzate e incredibili collezioni che valgono milioni di euro. CR7 è l’amante perfetto delle auto Iniziamo con CR7 per scoprire subito (curiosità che chi mangia calcio a colazione, pranzo e cena, sicuramente conoscerà) la passione per le auto del campione portoghese. Ricordate le battute e tutti i meme che risalgono ai tempi in cui Cristiano Ronaldo si trasferì alla Juventus? Cose del tipo “CR7 stava cercando un garage a Torino e poi si è comprato la Valle d’Aosta per parcheggiare tutte le sue auto”. Ecco, l’asso portoghese possiede un vero e proprio luna park auto con più di 20 modelli fra i più preziosi al mondo: Ferrari, Brugatti Centodieci, Porsche, Maserati e tantissimi altri modelli. La pandita di Vidal può sfidare anche la neve Passiamo adesso a un calciatore che sicuramente non è famoso per le sue auto costose ma al contrario, basta riportare il motto che qualche anno fa ha fatto il giro del Web: la Pandita non fallisce. Quale miglior marketing se non quello dell’ex “bianconerazzurro” Arturo Vidal, che in pieno inverno lancia un video virale con una delle utilitarie più famose al mondo. Non solo, il campione cileno ha addirittura sfidato la neve in pieno inverno con la sua amata e fedele Panda verde. Le altre auto famose dei calciatori più forti al mondo Mario Balotelli è un amante delle auto e nel proprio garage personale possiede una Ferrari 458 Spider, che con i suoi 320 km/h rispecchia perfettamente la spericolatezza del numero 10 più irriverente del calcio. Il Campione del Mondo Antoine Griezmann ama guidare la sua Rolls Royce Wraith, un vero e proprio salotto su 4 ruote di un’eleganza pregiata. La Bentley Continental GT è l’auto preferita di Lukaku, un altro calciatore amante dei motori di lusso, mentre il neo pensionato Frank Ribery, amava sfrecciare per la Costiera Amalfitana con la sua Lamborghini Aventador. E Messi? Non che il numero 10 argentino non ami le auto, infatti la sua Maserati Gran Turismo MC è famosa in tutto il mondo, proprio perché è guidata dal diretto erede di Maradona. Sergio Ramos ha un grandissimo talento in campo e una forte passione per le auto d’epoca, tanto da possedere una Fiat 600 prodotta fra il 1955 e il 1969, completamente restaurata e ribattezzata la Fiat 600 SR4, perché personalizzata con questa sigla che indica il nome del campione spagnolo e il suo numero di "camiseta"
  8. Ciao a tutti Vorrei ringraziare prima di tutto @J-Gian e tutti quelli che hanno chiesto di me, vi ringrazio ❤️ Ho passato 2 settimane difficili a casa son febbre, dormendo 24/24, la seconda settimana era un pò meglio, poi la terza ancora meglio e dalla quarta solo tosse. Ho fatto il tampone che era positivo. Moglie ha avuto sintomi diversi e molto più leggeri e per meno tempo. Ora ho ancora tosse dopo 5 settimane, anche se poca ma va bene Non sono potuto tornare prima qui perché ho perso un mese di lavoro con la mia azienda e ora sto cercando di recuperare quel che posso. In 1 mese e mezzo sono uscito solo per andare dal dottore ma lavorare da casa mi conviene manca la vita , lo sport , gli amici, uscire al ristorante ma qui in Svizzera dal 11 maggio riaprono i ristoranti con tavole max di 4 persone (ciò che trovo ridicolo) Benché si pensa che la Svizzera sia ricca, la realtà e che stanno gestendo la situazione in modo strano. Prima non hanno investito in tamponi e maschere. Ci sono maschere solo da pochi giorni. Visto che non c'erano investimenti sui tamponi, beh ne hanno fatto man mano di pIû solo se c'e necessità. Io ero in piena forma, 1 settimana prima dei sintomi avevo fatto un check up completo di salute ed era ottimo. 2 conoscenze sulla cinquantina in buona salute e uno ultra sportivo quasi in contemporanea si son presi polmoniti. Sia io, che loro che erano in uno stato più drammatico che il mio sia altri amici ammalati, siamo rimasti in casa con paracetamolo. Il dottore al telefono mi ha detto di andare all ospedale solo alla terza settimana visto che la situazione durava da un bel pò. Qui hanno fatto un mezzo confinamento, ovvero consigliavano la gente a stare a casa. La maggioranza e rimasta, ma sui social networks vedevi che in bordo al lago c'era un casino di gente che passeggiava .Da 2 giorni hanno riaperto barbieri, aziende ecc e l'11 aprono i ristoranti. Già oggi i contagi stanno riprendendo..... ed è normale con una situazione che non è stata chiara dall'inizio. Una cosa è certa e che il virus non è una semplice influenza e anche se si dice che ammazza chi ha già problemi....beh ammazza. Nondimeno ho la mia visione su tutto ciò e per quanto mi riguarda andiamo direttamente verso vaccinazione obbligatoria e abolizione di libertà... Sono stato assente per quanto riguarda la sezione redazione che non ho ancora avuto il tempo di consultare e spero che alcuni redattori si sono già messi a fare qualcosa. Andrò nel forum redazione entro questa sera ! Spero che ognuno di voi sta bene e che possiate uscire presto da questa situazione senza troppi danni. Un abbraccio a tutti
  9. no niente stampa! facciamo parte della stampa e abbiamo ricevuto un email che dice chiaramente che da oggi iniziano a smontare tutto e che ci saranno tante perdite finanziare...
  10. La penso come te.... qui tutti ad essere nel panico come se non arrivasse..... o peggio come se non ci fosse. Alla fine farà il giro del mondo e non sono queste azioni oramai a limitare.... Avrebbero bloccato tutti i voli dalla Cina e Asia dall'inizio forse c'era una possibilità di limitare...oramai è troppo tardi La penso come te.... qui tutti ad essere nel panico come se non arrivasse..... o peggio come se non ci fosse. Alla fine farà il giro del mondo e non sono queste azioni oramai a limitare.... Avrebbero bloccato tutti i voli dalla Cina e Asia dall'inizio forse c'era una possibilità di limitare...oramai è troppo tardi
  11. Easyjet ha annullato tutti i voli Ginevra-Italia
  12. Secondo me non lo fanno proprio. Il palexpo luogo dove si tiene l'evento ha manifestazioni quasi ogni settimana.....
  13. Questo virus ci ha guastato la presentazione della GTA ! I casi di contaggio iniziano ad arrivare qui a Ginevra.... il primo lavorava nello stesso palazzo dove ho il mio uffficio...allo stesso piano ma più lontano....
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