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fonzino1

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  1. In tempo di guerra, chi ha più cartucce da sparare vince: ormai è chiaro che VAG ha soldi e uomini marketing tali da poter quasi monopolizzare gli spazi pubblicitari su carta stampata, tv e internet, facciamocene una ragione. E una volta che pagano, possono mettere in bocca ai protagonisti degli spot/programmi quello che vogliono (scusate il doppio senso ).
  2. Pecche del Belgio a parte (sulle quali concordo, non fosse altro per il fatto che si aspettavano tutti un nuovo attacco e sapevano anche che dopo Parigi l'Isis ha dimostrato di poter colpire dove, come e quando vuole), penso comunque che bloccare attacchi in aeroporto o in metropolitana sia oggettivamente difficile, se non impossibile, a meno di non blindarli di tutto punto: mettere metal detector, ma anche cani addestrati a tutti gli ingressi agli edifici/stazioni, controlli a campione più stretti, percorsi obbligati di transito stretti e sorvegliati, pareti divisorie antisfondamento etc..., con tutta una serie di disagi pratici (ma anche psicologici) per chi deve imbarcarsi. Tutti interventi fattibili, se si vuole, ma che da un lato danno immediatamente la percezione che abbiamo perso la nostra libertà, dall'altro spingerebbero i terroristi a spostare le carneficine immediatamente prima dei punti sorvegliati/protetti: un po' come è accaduto dopo l'11 settembre, data a partire dalla quale si sono presi provvedimenti per evitare che le bombe/kamikaze arrivino sugli aerei e quindi si "fermano" ai check in. Se si mettessero in sicurezza questi ultimi, le bombe arriverebbero nei piazzali antistanti gli ingressi, poi nei parcheggi, poi negli svincoli autostradali/snodi della metro o del treno che portano agli aeroporti etc... In pratica, penso che per parecchio tempo dovremmo "abituarci" ad attacchi di questo tipo, oggi qui, domani là, finchè il lavoro congiunto (si spera) di intelligence e polizia a monte, unito ai dispositivi di sicurezza "passivi" messi in campo sui potenziali luoghi di catastrofi non ci permetteranno di dire che sia davvero sconfitto il terrorismo (almeno quello di matrice islmica).
  3. Giusto per curiosità sono andato a vedere la gamma Hyundai per il Brasile qui: http://www.hyundai.com/br/pt/Main/index.html Il Tucson è ancora il vecchio modello, iX35 e Santa Fe sembrano i nuovi, ma sono anche modelli costosi per il mercato, quindi non molto "pesanti" sulle vendite. Il resto sono utilitarie dedicate a questo mercato: sinceramente non mi sembra che siano così avanti rispetto ad FCA. Mancano anche i commerciali e i light truck. Piuttosto penso che il successo dei coreani sia dovuto al fatto che, come nei mercati non ancora maturi, appena arriva qualcun'altro, specie con prezzi aggressivi, riesce a farsi la propria fetta e credo che il calo di penetrazione FCA sia anche fisiologico essendo leader di mercato.
  4. FCA ha molto interesse nel lanciare ed aggiornare i pickup e i commerciali in Brasile: la loro percentuale sul totale venduto è più alta rispetto ai concorrenti, un po' come accade in Nord America.
  5. Ciao Devon, io non ti sono d'aiuto, ma hai provato qui? http://www.forum-macchine.it/ Spero non sia contro il regolamento di Autopareri.com...
  6. Sono OT, ma visto che si parla di aggiornamento a Windows 10 mobile, Microsoft ha rilasciato l'app Upgrade Advisor sullo store che permette di verificare se il proprio telefono è "supportato per l'aggiornamento" (testuali parole). Il mio 630 (dual SIM tra l'altro) purtroppo non lo è, anche se all'inizio si parlava di una probabile compatibilità con il nuovo SO.
  7. Non la riconosco come Fiat, neanche considerando i modelli brasiliani, la trovo poco proporzionata, anche nei dettagli (fanaleria anteriore e posteriore, finestratura rispetto alla fiancata, dimensioni generali): mi sembra più un modello cinese/coreano anni '90. A meno di riuscire a vederla dal vivo per ricredermi, non mi piace.
  8. Se dovessi darti un consiglio, ti direi di concentrarti su un locale aperto da mattina a sera: specie all'inizio serve a farsi conoscere e ad ammortizzare le spese. A Salerno vanno molto, ultimamente, bar che sono anche hamburgerie, dove passare per la colazione del mattino, al pranzo veloce, all'aperitivo del pomeriggio fino alla cena: impegnativo ma, se fatto bene, può ripagare parecchio. Per l'ambiente del locale, a me piacciono molto o gli arredi stile newyorkese o quelli "industriali", ovvero con tavoli e sedie in legno tipo pallet e banconi in metallo, pratici e di durata, con cucina a vista. Il genere irish-pub è ormai un po' troppo abusato (pur essendo tra i miei preferiti) e ormai c'è tutta una filiera di fornitori che ti fanno dall'arredamento alla fornitura delle scorte di bevande e cibo da servire: praticamente catena di montaggio e standardizzazione a gogo.
  9. D'accordissimo, appunto sottolineavo che gli "esperti" gridano tanto allo scandalo ma non si scomodano minimamente a proporre soluzioni, tanto la loro maniera di concentrare il capitale nelle loro tasche l'hanno trovata scrivendo l'articolo/libro/saggio/convegno etc...
  10. In effetti sono concetti che vengono ribaditi a turno per tutte le principali economie mondiali. Alla fin fine, e scusate il ragionamento cinico, ma si è sempre detto dalle mie parti che "i soldi chiamano i soldi", il che mi pare sia anche alla base delle economie occidentali, quindi mi sembra anche un po' ingenuo da parte del sociologo/politologo/economista di turno sottolinearlo ogni volta. Ovviamente il dovere degli Stati è mitigare la sperequazione, ma il meccanismo di accumulo è incessante dalla parte del'economia, mentre lo Stato è "distratto" da mille altre problematiche e spesso si dimostra inefficace nel tentativo di una più equa distribuzione delle occasioni di reddito nella società. Quello che questi esperti non dicono mai è COME uscire dalla spirale delle concentrazioni del capitale, senza cadere nello statalismo che oggi sembrerebbe inaccetabile.
  11. Appena vista la prima Tipo nel parcheggio di un supermercato: devo dire che mi piace, ha una bella presenza ed è ben piantata senza sembrare "gonfia". I cerchi sembravano piccoli rispetto alla carrozzeria, ma forse si trattava de 15" o 16", con i 17 avrebbe fatto molta più figura. Devo dire che è strano vedere il logo Fiat su una carrozzeria a 3 volumi, ma è un'auto riuscita secondo me.
  12. E questo dovrebbe far cambiare il mio giudizio?
  13. Più che altro il cugino tarocco di Batman: sembra una cinesata.
  14. A me non sembra: per me è chiara la familiarità con gli altri modelli del marchio. Più che altro, lo sketch è praticamente un Touareg con calandra Skoda (fatte salve le "enormità" tipiche dei bozzetti).
  15. Consumi di meno a parità di km fatti, quindi il tuo distributore di carburante, su di te, vedrà una diminuzione del 33% del fatturato. Se moltiplichi la tua situazione per n-mila automobilisti, entra in crisi la distribuzione italiana di carburanti. Il problema, ovviamente, è il transitorio nell'adeguamento alla nuova situazione di minore carburante erogato: ovvio che dopo un po', si suppone (si spera) che chi prima, in un modo o nell'altro, fosse impegnato nella rete di distribuzione carburanti trovi un altro settore lavorativo che nel frattempo si starà espandendo o si sarà "aperto". Potrebbe darsi, però, che non ci sia la stessa rapidità di apertura e di passaggio ai nuovi settori in crescita rispetto alla contrazione di quelli vecchi: lo vediamo proprio nel campo della distribuzione carburanti. E questo crea la crisi occupazionale (e magari, anche il calo del PIL).
  16. C'è anche l'indotto peró, e il trasporto navale ne ha uno sicuramente consistente, tra cantieri di produzione, manutenzione, costruzione e manutenzione di porti e moli, combustibile, per non parlare delle tasse, dei dazi etc... PS: nota agraria: I fertilizzanti non servono per la lotta ai parassiti, quelli sono gli antiparassitari
  17. Ma l'indice che riportava 1happydream riguarda ferro, carbone, fertilizzanti e materie in generale, che non possono essere prodotte in casa se non ne disponi (ragione che ti costringe ad importarle, quindi a farle viaggiare). C'entra, secondo me, più il rallentamento dell'economia globale: l'Europa abbastanza in stallo, la Cina che rallenta, gli emergenti che affondano etc... Che poi ci sia un ritorno al Made in Domo Sua da parte di un po' tutti i Paesi principali produttori, specie nell'agroalimentare, è vero ma se cala lo scambio di materie prime è proprio la produzione globale che rallenta (o comunque diminuisce la fiducia nel futuro del settore). E' ironico, comunque, che proprio ora che il riscaldamento globale mette a disposizione nuove rotte artiche più brevi o ne prolunga la disponibilità nell'arco dell'anno, che farebbero diminuire tempi e costi dei trasporti via nave, non ce ne sia più tanto la necessità.
  18. Concordo. Anche perchè di un'auto, anche se non la si guida, si potrà sempre dare un giudizio per lo meno estetico (personalissimo ovviamente) o fare qualche considerazione, di un vino, come di una pietanza o di un ingrediente, è difficile fare altrettanto se non lo si è mai assaggiato.
  19. Mostra d'Oltremare a Fuorigrotta: quanti ricordi... Comunque anch'io ho avvistato ultimamente delle Panda camuffate interamente sulla Nola-Villa Literno e non ho capito che cosa testino: forse prove di durata/affidabilità? Anche se, in tal caso, non capisco il senso del camuffo.
  20. Per quanto mi riguarda, non ho mai avuto problemi (almeno evidenti) di discrepanze nei litri erogati ai vari distributori. Quello che invece, purtroppo, mi capita (e anche presso distributori di marchi straconosciuti) è l'abbassamento della qualità del diesel erogato. Come Tony, non solo ho notato minore resa chilometrica ma anche maggiore fumosità e, a volte, accensione della spia "avaria motore", con conseguente taglio delle prestazioni raggiungibili dall'auto. Mi è capitato presso un distributore ENI vicino casa mia, dove mi servo da anni (anche per la comodità di averlo proprio a due passi) in 2 pieni consecutivi: sono tornato poco tempo fa, ho fatto il pieno di Bluediesel (per avere una qualche "speranza" di maggiore qualità, che tuttora confermo) e ho fatto una educata ma ferma "strigliata" al gestore, il quale non ha opposto resistenza. Ci tornerò ancora, metterò diesel normale (magari non un pieno) e verificherò se sono "tornati in carreggiata": sono anni che mi servo lì e sono disposto ad accettare un paio di scivoloni, ma non di più: buoni si, fessi no.
  21. fonzino1

    DDL "Cirinnà"

    Lasciare le proprietá indivise è la causa principale dei contenziosi, ma, imho, è meglio risolverla in vita piuttosto che post mortem con un testamento: maggiore serenitá del futuro de cuius e dei suoi eredi.
  22. Ogni gruppo ha la sua gallina dalle uova d'oro: poter condividere con essa i costi di sviluppo dei modelli facilita anche il resto della galassia dei marchi.
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