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xtom

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  1. Se hanno dato precedenza alla E-SUV, come mi sembra abbia dichiarato anche Bigland, l'inizio delle vendite dovrebbe essere gennaio 2018, per mantenere un'uscita ogni 9 mesi, ovvero la distanza che c'è stata tra Giulia e Stelvio. Se invece dovessero tenere fede ad un nuovo modello ogni 6 mesi sbandierato al lancio della Giulia, il 2018 sarebbe troppo in la.
  2. Ecco l'ultimo poteva avere anche la targa in basso lasciando lo spazio per lo stemma al centro.
  3. Chiaramente la particolarità di Stelvio è di avere la soglia di carico piuttosto bassa, cosa che dal punto di vista pratico è sicuramente un pregio. Dal punto di vista stilistico hanno escogitato questo doppio livello per alleggerire il portellone, quello che non mi convince non è il doppio livello è la forma del porta targa. Ad esempio potevano fare qualcosa del genere
  4. Concordo, ci può stare il richiamo alla Giulietta, ma il portatarga con bocca in giù, che poi ricopia anche l'andamento della protezione grigia, non mi convince molto. Molto più semplice e sobrio il posteriore di Masera, iso Giulia, che spero a questo punto tengano buono per la C-CUV, quella che mi piace chiamare Stelvietta.
  5. Ben venga l'utilizzo del teutonico pantografo ed il carryover dei componenti se permettono economie di scala e l'uscita di nuovi modelli ogni 6-9 mesi. Il design di Giulia e Stelvio, mi sembra che sia molto apprezzato, per cui ha poco senso stravolgerlo o cambiarlo profondamente. Bastano pochi dettagli per distinguere modelli che si differenziano sopratutto per le dimensioni. Il trilobo è l'essenza del family feeling, basta modificare leggermente la forma dei fari, come è stato fatto per la Stelvio, per caratterizzare il modello. La rinata Alfa ha nel mirino la triade, che notoriamente crea una vasta gamma con lo stesso family feeling, cosa che piace ai clienti, perché molto rassicurante. Solo chi non ha un blasone ha bisogno di fare cose strane per stupire, salvo poi passare velocemente di moda, vedi i coreani, che sfornano un nuovo design ogni 4 o 5 anni, rendendo velocemente obsoleti i precedenti modelli. Design che vince non si cambia
  6. Hai il mio appoggio incondizionato Altavilla non ha escluso una versione a metano della Giulia, forse più come estrema provocazione vista l'aria che tira per il diesel, ma quando gli chiedono dell'ibrido lui risponde con il metano
  7. Visto il target dell'auto in effetti potevano osare di più. Mi ricordano un po' questi Comunque i cerchi, come le lampadine, sono l'ultima cosa che guardo, costasse la metà mi accontenterei anche della barbon E' formato da due pezzi, come visto nei disegni CAD, quello sopra è sicuramente in metallo, quello sotto potrebbe essere in plastica. Comunque si apre tutto in un pezzo, non è una ribaltina tipo Smart o Stilo SW.
  8. Per la precisione parcheggiato sul marciapiede di via XX Settembre. https://www.google.it/maps/@45.0720328,7.6837669,3a,75y,25.02h,77.81t/data=!3m6!1e1!3m4!1sLdNNhTdO4wCPyvkrUzbHXA!2e0!7i13312!8i6656
  9. Questo succede per tutti i tipi di auto, dipende dal percorso che fai abitualmente è da come guidi. Chi fa sempre statali in cui riesce ad andare con la marcia più alta al minimo dei giri fa percorrenze da record. Per esempio c'è chi riesce con una Panda Natural Power a fare oltre 33 Km con un Kg di metano, ma la media si aggira sui 25 Km. C'è un'alta variabilità in base al tipo di utilizzo. https://www.spritmonitor.de/en/overview/16-Fiat/136-Panda.html?fueltype=4&vehicletype=1&power_s=80&powerunit=2 Se però si prendono i pionieri delle Prius a metano, si vede che stanno tutti intorno ai 30 Km con un Kg di metano, che è come se facessero 45 Km con un litro di benzina. https://www.spritmonitor.de/en/overview/49-Toyota/439-Prius.html?fueltype=4&vehicletype=1&power_s=80&powerunit=2 Eppure per quanto siano virtuosi, ci sono molti che con una normale Golf a metano ottengono gli stessi risultati. https://www.spritmonitor.de/en/overview/50-Volkswagen/452-Golf.html?fueltype=4&vehicletype=1&power_s=80&exactmodel=TGI&powerunit=2
  10. Non è che voglia difendere QR, ci mancherebbe, ma credo siano più affidabili le loro prove, fatte con apposite strumentazioni e cicli di guida standard, rispetto alle sensazioni dei singoli automobilisti, che comunque sono contento che siano positive. Non credo ci sia malafede da parte di QR nelle misurazioni, un conto sono le lodi sperticate per compiacere lo sponsor, un conto sono dati falsi, che possono essere smentiti scientificamente e gettare discredito sulla rivista. Probabilmente chi sceglie un ibrido è anche molto attento ai consumi e quindi mediamente riesce ad ottenere risultati migliori dell'automobilista medio. Tra l'altro le ibride hanno vari dispositivi che aiutano, anche con suggerimenti, a praticare una guida risparmiosa, mentre i cicli di test sono uguali per tutte le auto e non seguono alcun suggerimento di condotta di guida. Se poi qualche automobilista abbandona il diesel per un ibrido a benzina non posso che essere molto contento.
  11. @Sadman hai fatto una bella disamina, si vede che conosci molto bene le ibride e le sai guidare per ottenere i migliori risultati. La scelta di Toyota del ruotismo epicicloidale evidentemente privilegia i percorsi urbani ed extraurbani, mentre altre case adottano "normali" cambi robotizzati, facendo quindi lavorare bene il motore elettrico anche ad alte velocità. Un veleggio con il cambio in folle è possibile anche con le normali auto, che quindi consumeranno meno di quanto rilevato da QR. Per un raffronto corretto credo che i test di consumo di QR siano fatti senza particolari accortezze di guida, da guidatore medio, con qualsiasi tipo di auto. È per questo che chi sa come sfruttare al meglio il proprio mezzo riesce tranquillamente ad ottenere risultati migliori.
  12. Tra diesel, benzina e ibride, ovviamente in termini ambientali sono sicuramente meglio queste ultime. In città le ibride sono le più parche e le meno inquinanti, se si escludono le elettriche pure ovviamente. In autostrada alcune ibride riescono a sfruttare il veleggio, spengono il motore termico e sfruttano quello elettrico per vincere la resistenza all'avanzamento. Detto questo neanche le ibride possono fare miracoli, se la batteria è scarica e si viaggia a velocità massima di codice sarà difficile consumare molto meno di una normale auto a benzina.
  13. Aspetto la C CUV Alfa dai tempi della Kamal, presentata nel lontano 2003. Nel 2008 ho comprato una Qashqai prima serie, perché come dimensioni e design era l'auto che le si avvicinava di più. La Stelvio è bellissima, ma per me purtroppo è troppo grossa e troppo impegnativa. La Stelvietta sarebbe l'auto ideale.
  14. Le prime Giulia sono state consegnate a fine Giugno, se va bene le prime Stelvio saranno consegnate a fine Marzo, quindi 9 mesi tra una e l'altra. Supponiamo che Alfa riesca a tenere questo ritmo per tutte le uscite, superiore ai 6 mesi annunciati, ma comunque molto buono, perché inferiore all'anno, potremmo aspettarci un calendario di uscite di questo tipo: - Gennaio 2018 E SUV (Stelvione) - Settembre 2018 E berlina (Alfetta) - Giugno 2019 C CUV (Stelvietta) - Marzo 2020 C berlina (Giulietta) L'attuale Giulietta potrebbe quindi tranquillamente essere prodotta fino alla fine del 2019. Mi auguro però che non ci facciano attendere così tanto per la Stelvietta/Kamal.
  15. Bisogna dire invece che questa volta sono strati obiettivi, hanno sfatato il mito delle ibride plug-in, mettendo anche i modelli del gruppo VAG.
  16. Il diesel ha i giorni contati anche per notizie come questa. http://torino.repubblica.it/cronaca/2016/12/21/news/smog-154573339/ La soluzione a breve termine è il metano, a lungo termine l'elettrico, l'ibrido non è la soluzione per questi problemi.
  17. Quello che mi preoccupa non è tanto il design, quanto il fatto che la chiamino Q8, come il distributore dal quale spesso si abbevererà, se il numero sta ad indicare che sarà addirittura più grande dell'enorme Q7. Che megalomani, non potevano accontentarsi di fare una Q6? Già hanno avuto problemi con il nome Q2, facendo un accordo con Alfa, adesso con Q8 dovranno chiedere permesso alla compagnia petrolifera? E meno male che il gruppo VAG aveva detto che avrebbe limitato gli investimenti ed i modelli.
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