Parere puramente femminile...
La percentuale di "donne al volante" si alza notevolmente mano a mano che ci si abbassa di segmento. Le donne, comunemente, guidano auto di segmento A e segmento B, e meno spesso (ma non troppo) di segmento C. E' raro vederle alla guida di auto di altro segmento, e se succede, molto spesso stanno semplicemente guidando l'auto del marito.
D'altra parte, in una famiglia media in cui marito e moglie hanno una macchina a testa, solitamente l'auto D/E (ma anche C, spesso familiare) appartiene al marito ed è l'auto "di famiglia", quella che viene usata da tutto il nucleo familiare per gli "spostamenti di massa". L'auto A/B la usa la moglie.
Ovviamente capita di vedere le donne anche a bordo di coupè come TT, ma se se lo possono permettere, e soprattutto se hanno una certa concezione ben precisa dell'auto, rara a trovarsi nel mondo femminile.
Tenete conto che la donna è generalmente portata a vedere l'auto in termini più pratici, che edonistici: l'auto è un mezzo di locomozione, che serve principalmente per portare e riprendere i figli a scuola, poter fare la spesa senza dannarsi per il parcheggio, poter andare a lavoro, ecc.
E' meno portata a vedere l'auto anche come estensione del proprio io, oggetto di piacere personale e simbolico del proprio status. E se è portata in tal senso, solitamente si orienta verso auto piccole e chiccose tipo Mini e 5oo, o la più popolare Lancia Y (che infatti si vede con pochissimi uomini al volante). O, se se lo può permettere, auto di altro tipo, dalla linea ricercata.