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jameson

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  1. Li hanno fatti entrare su una Tipo vecchia con un 5 cilindri in linea e un V6 trasversali, figurati se non possono entrare su una Compass. Se non ci saranno vuol dire che sono tornate le Alfiat. Che c'entra la trazione ibrida con l'elettronica?
  2. Infatti lo "sarebbe" se li avesse, non li ha quindi non lo è. Tipo non è molto ben messa: ha cruise control adattativo e frenata automatica, non ha l'avviso di angolo cieco e l'assistente di corsia. La manutenzione sulle Fiat non è un problema perché costa due lire, meno di tutte le altre Case, anzi tieni in conto che i tagliandi su quasi tutti i marchi non FCA costano sensibilmente di più. Prova un'A4 e poi una Giulia, specie su una strada tortuosa: la differenza è quella. Comfort significa che viaggi comodo, piacere significa che l'auto fa venire voglia di guidarla.
  3. Che fa, va a scatti quando lo trascini e ha menu touch con gesture complesse che se li usi vai a sbattere?
  4. Se fai il venditore e giri tutti i giorni per lavoro su lunghe distanze devi avere un'auto a gasolio. L'ibrido non conviene in extraurbano, il gas ha autonomia troppo ridotta e non puoi rifornire al self. Se prendi un diesel usato recente tipo Euro6b, con la strada che fai, avrà perso il suo valore di suo prima che ti impediscano di entrare nei centri abitati. Riguardo al farti vedere dai clienti, secondo me, invece, Toyota fa abbastanza "cool" e non dovresti porti problemi. Con la strada che fai, io punterei su un'auto dotata almeno dei dispositivi di sicurezza che oggi sono "di base", tipo frenata automatica, avviso di angolo cieco e assistente di corsia. Purtroppo Giulietta non ce li ha, perché se no sarebbe l'auto perfetta per te, visto che ti attira l'Alfa Romeo. Concordo con la scelta di evitare auto tedesche e francesi, che pratico io stesso, e a questo punto la scelta è tra italiane e giapponesi: Honda Civic (ottima ma "vistosa", c'è chi dice che è orrenda, a me non dispiace), Fiat Tipo (auto sorprendente, bella esteticamente specie se 3 volumi o station wagon, ottima qualità e buoni motori diesel, sia 1.3 che 1.6), oppure puoi fare la pazzia e prendere una Giulia del 2016 che risponderebbe a tutte le esigenze in un colpo solo. Ne ho una io stesso e non posso che consigliarla per qualunque uso che non sia strettamente urbano.
  5. Nuova prova-buffonata pubblicitaria VAG: la sicurezza dei SUV. Confronto tra dieci B-SUV. Risultati parziali: Spazio di frenata: Q2 prima, 500X terza. Tenuta di strada: 500X seconda, Q2 quarta. Stabilità sul bagnato: 500X quarta, Q2 quinta. Stabilità sull'asciutto: 500X prima, Q2 sesta. Risultato finale: Q2 prima, 500X seconda. Non so cosa si sono inventati per far vincere la Q2 che è arrivata sotto la media, comprimendo le classifiche dove la 500X arriva sopra (tre) ed espandendo l'unica in cui la Q2 è in vantaggio per far pesare di più la differenza di punti e farla primeggiare nella media.
  6. Magari. L'Europa "libera" solo quando fa comodo a loro obbliga a reimmatricolare le automobili nel paese di residenza.
  7. Scusa eh, ma da quando in qua il management decide le politiche dell'azienda? Il management fa quello che dice il padrone, cioè gli Agnelli, per tramite del CEO che risponde a loro. Se si straniscono sulle politiche, alzano i tacchi e vanno a lavorare altrove.
  8. Niente di personale, ma come tu stesso dici non sai come fossero le cose prima. Il grosso cambiamento è stato con l'istituzione della laurea triennale e, contemporaneamente, con lo spezzettamento dei corsi. Io ho fatto 27 esami che contenevano tutto il programma, quindi ogni singolo esame richiedeva più preparazione che se fosse stato complessivamente diviso in 2 (è più difficile dare in esame le stesse cose in una volta che in due). I corsi "grossi", nel mio caso una decina, richiedevano ognuno, almeno a me che a memoria scarseggio, circa 3-4 mesi di preparazione, che significa studiare dalla mattina alla sera (magari nel primo mese o nei primi due tolto il tempo per seguire i corsi). I pochi esami "facili" richiedevano un mese circa della stessa preparazione. Fai la somma dei tempi e vedi che in 5 anni non ci stai. Io non sono mai neanche stato bocciato, molti però dovevano tornare e questo era altro tempo perso (seppure meno). Tutto questo seguendo le lezioni (è impensabile studiare ingegneria da soli). Adesso le cose sono state stravolte con la stronzata di voler fare la preparazione in 3 anni e poi integrarla in 2, quando le cose della laurea magistrale che mancano nella laurea triennale andrebbero studiate prima, non dopo. Questo è il punto che ha peggiorato la preparazione di chi esce, costretto a studiare argomenti tecnici con una formazione di base che a forza è inadeguata. La facilitazione, oltre all'ammorbidimento dell'approccio, è stata data anche dallo spezzettamento degli esami (questo lo considero una cosa buona, perché i vecchi esami con l'avanzare della conoscenza erano diventati dei mattoni enormi).
  9. Mi ricordo quando ancora mi funzionava il navigatore sulla 147, con l'RDS TMC che allora sembrava fantascienza... e infatti giusto quello era, che le autorità preposte alla distribuzione dei dati lo facevano con i tempi della burocrazia statale.
  10. A proposito, ho notato che a volte (raramente) mi trovo delle strade col traffico segnate in arancione. Com'è possibile se non c'è connessione Internet? Sono dati storici?
  11. Meglio. Da me al primo anno riempivamo 9 aule da circa 300 posti, al secondo 4 aule circa della metà. Poi ovviamente ci siamo divisi nei vari corsi.
  12. Un professore di ingegneria dell'università di Pisa mi ha detto, già qualche anno fa, che hanno dovuto ammorbidire il trattamento perché se no gli studenti non ci andavano. I risultati si vedono sia nei voti (mi pare che a Tor Vergata c'era sempre qualche anno fa un 40% di 100 e lode in elettronica (Tor Vergata aveva il voto in centesimi), contro la statistica da me fatta sulla mia sessione dell'1,5% scarso di 110 e lode nel 1998) sia nella preparazione, perché io sono uno di quelli che fanno le selezioni dei nuovi e, lasciamelo dire, hanno gravi carenze formative rispetto a quelli che uscivano fino a circa il 2000. Certamente in parte sono dovute alla scelta idiota della laurea triennale: nel vecchio ordinamento durante i primi due anni si studiavano le scienze di base, nel terzo materie propedeutiche, nel quarto e quinto quelle tecniche vere e proprie; adesso al terzo devi aver finito lo studio tecnico senza avere le basi necessarie. Comunque gli 8 anni in media non li passavamo a bighellonare, ma a farci il culo sui libri. E la media del 21 che citi è tipica di un curriculum di quegli anni, e nessuno si vergognava di dirlo perché si sapeva che le cose stavano così. Mi autocito per correggere la castroneria: geologia non è una facoltà ma un corso di laurea.
  13. Be', geologia mi pare che sia (o almeno lo era fino a poco tempo fa) la facoltà con la più elevata probabilità di trovare lavoro. Adesso le cose sono un po' cambiate, ma 90/110 in ingegneria forse non era un voto brillante ma non significa che eri un somaro. Per dire, nella mia sessione di elettronica alla Sapienza su 200 e passa candidati solo 3 (tre) sono arrivati con la media di almeno 103/110, il minimo per avere la lode. Vedi sopra. Tutti i miei colleghi di corso, tranne uno che era ed è un caso patologico, sono usciti ben oltre i 5 anni ufficiali. La media era tra i 7 e gli 8 (la media eh, non i casi limite).
  14. Io ho fatto lo scientifico. Tutto quello che mi è rimasto dei 5 anni è la trigonometria (che si studia al quarto anno), l'inglese e il latino (perché sono portato per le lingue). Le "scienze" sono una buffonata. In primo si studia geografia, in secondo e terzo biologia, in quarto chimica, in quinto geografia generale. In più in terzo, quarto e quinto c'è fisica. Ogni scienza ha 2 o 3 ore a settimana. La matematica del terzo (geometria) e del quinto (analisi matematica) è inutile perché svolta in maniera informale e nozionistica. La fisica è inutile perché la fisica moderna è stata sviluppata usando l'analisi matematica che si studia al quinto e male.
  15. 1500 x 13 = 19500 €/anno - 9,19% INPS a carico del lavoratore resta 17708 8000 € non sono tassati per detrazione lavoro dipendente resta il 23% su (17708 - 8000) = 9708 che è 2233 € quindi restano 15475 che al mese fanno 1190 € al lordo delle addizionali In più il datore di lavoro paga il 21% di INPS.
  16. Tante? Quelle sono poche, è un reddito basso (già oltre i 15000€ lo scaglione IRPEF va al 27%, poi al 33%) e non ho contato l'addizionale regionale e comunale, l'INAIL, la camera di commercio, l'IRAP che non paga essendo unipersonale. Devo dire che probabilmente comunque può rientrare nel forfettone o come si chiama adesso e pagare il 15% sul 65% del reddito imponibile di IRPEF (ma il resto rimane uguale).
  17. Netto IVA ma lordo INPS (340 €/mese) e IRPEF (23% di quello che resta, senza no tax area).
  18. Più facile che ottenga il risultato voluto se glielo vietasse che se glielo ordinasse.
  19. Pack spaco botilia amazo familia. Manca un bello spoilerone ed è perfetta.
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