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johnpollame

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  1. fuor dal seminato: Mi permetto di puntualizzare come lo "stile operativo" aziendale assai raramente segue gli stereotipi della mera nazionalità. (Mi si scuserà l'oftopico: ma mi son sentito chiamato in causa avendo ognidì a che fare con fabbrica -manco fosse classica barzelletta- di volta in volta Tedesca, Italiana e Albionica, di Nipponica Multinazionale, ritrovando gli stereotipi di cui sopra mischiati in variegata e variabile -a volte sorprendente- trasversalità ) Personalissimamente: oramai "avanti o indietro", riferito a queste vetture, ha per me il significato di "sopra o sotto" nel sidereo Spazio Aperto. rientrando nel seminato: Credo che il buon Araldo, invidiando la teutonica capacità d'infilarsi nelle -discutibili- pieghe d'omologazione, abbia voluto far notare come -crede lui- le vetture Fiat dovrebbero comportarsi almeno altrettanto bene nella quotidianità.
  2. Per quanto in Bavaria si lustrino i muscoli con oleose essenze, in realtà si manovra per feroce lotta d'indipendenza. Piuttosto bigie son le decadi a venire per chi non vomiterà milioni di vetture: mentre c'è chi ha wolfsburghiane spalle forti, a Monaco sono assai sguarniti in retroguardia. Si preparino i puristi baiermotorverchiani: qualche rospo (glassato con dovizia, per carità) dovranno ingoiarlo anche loro. Tanto l' Ottantapercento, neppure sa... Certo che Alfiat o Fiatalfa almeno si scandisce bene in ugola: Biemvuot o Peugevù è di una cacofonia davvero fastidiosa al mio orecchio. (non che Porschwagen poi...)
  3. Faccio sommessamente notare ce la RR di cui si fa menzione non ha nulla in comune, se non il Marchio ed una ormai lontanissima origine, con l' azienda e la fabbrica che s'occupano d'automobili (controllate da BMW). Un po' come accade per i trattori Lamborghini, che nulla hanno a che fare con VAG...
  4. Assai classicamente Zagato. Bella ed emozionante, per carità, ma stucchevolmente autoreferenziale. Lo scopo d'una concept sarebbe veder del nuovo, suggerire tracce di quel che sarà. A meno che, come potrebbe esser qui il caso, non sia altro che una maquette per un facoltoso, nostalgico committente .
  5. Nel suo esser cionfa, tornita, rotonda in modo demodée, l'adorabile Tapirona sostiene il color pastello assai meglio di qualunq'altra vetturetta. Rossa-rossa (ma pur gialla) parmi Granturismo Anni Sessanta in versione caricatura. E ciò me la rende simpatica, alla facciaccia dei sofisti detrattori.
  6. Molto bella, scenografica, fortemente bavarese senz' essere volgarotta. Sottopelle -come di prammatica- d'alta classe. Vettura non nelle mie corde, ma eccellente. Volumi assai personali, accennavo, ma noto spruzzatine di maquillage preso in prestito dalla signorina delgli anelli in certi particolari: son l'unico?
  7. Archetipo. Sinolo tra essenza e forma: Mai più, ahinoi, ma ora ancora. Per il resto, protagoricamente, ogni Sportiva è bell'a mmamma soja...
  8. Notizia parmi foriera di tempi funesti, araldo di crepacuore per chi ammira l'italico ingegno applicato alle semoventi. Montezuma, nel sue esser comunque fallace, mai considererà vetture alla stregua di volgari frigoriferi: il futuro dell'Automobile peninsulare si annuncia disarmantemente neutro, stemperando ogni temperamento in una lattea neutralità globale. Ahimè, se davvero lascia scettro ad Abele per dissapori sulle venture strategie d'industria col Maglionico, c'è d'aspettarsi che l'ultima stilla di romanticismo ch'ancora s'intravvede -aguzzando cornea- nel produrre vetture all' italiana, è destinata a seccarsi assai prima di quanto certi Oracoli divinarono.
  9. Mi permetto di far notare come Maserati entro i patri confini tuttora goda dell'aura di quei Favolosi Anni Sessanta, all'estero invece - almeno fino ad una decina d'anni orsono- la tara sul Tridente era fatta sulla detomasica serie biturbata ma biturbante (nel senso -Canaico(*) - di turbar due volte i propri possessori per grane d'ogni sorta e genere...). -Eppur la Ghibli, ultima della stirpe, nella sua sproporzione tanto m'ha affascinato...- Nella Perfida Albione c'è chi riteneva le vetture modenesi della fin del secolo scorso mero ciarpame. (Ricordo il Geremia Clarsone spappolarne una sorridente per puro, sfrontato, ludibrio) Ordunque il tridenteo "plus", più sopra citato, appena messo il muso fuor di confine, già più non c'era e tanto vale non rimpiangerlo... ********** (*)- Canaico: da Canà Oronzo, inventore del modulo calcistico "bizona" (bis-zona, doppia zona)
  10. Parmi riproporre stilemi un filo ritriti, ma facendolo in modo piuttosto originale il risultato non è affatto noioso. Sottopelle niente di gran nota ma m'attendo la massima onestà quotidiana su asfalto. Vettura di sostanza ma dal blasone parvenu, s'accinge al ritaglio di spazi a proporzione inversa di denaro sonante e diretta di gingilli e annate di garanzia. Beato chi l'apprezzerà per quel che è.
  11. Da quel che distante annuso, Giulietta parmi degna d'esser,non tanto Alfa che fu, ma bella e buona macchina. E più che la fu Alfa, ai miei occhi d'oggi. E l'ossa d'oggi... (sic). Che sempre meno e sempre men rabbiosi , mi dicon gl'uomini del Marchettaggio, son chi vuol sentir odor di corse quotidiane, e che sotto lamierata pelle ha pur vaga idea di quel che succeda. Mi si racconta, e mi scopro ahimè a crederci pur nolente, che per dieci puri alfisti persi (numeri a casaccio tanto per discuter, non si fraintenda...) , altri cento imberbi automobilari possansi interessare al trilobato prodottino, se men ruspante e meglio infiocchettato. E che comunque s'uno sia attratto da costosa vettura teutonica, non v'è ragion adesso di tentarlo con similaria, che a far breccia ora occorron denari che non s'avranno per chissà quanto, e un o due papi nuovi a Roma di bellissime semoventi, a migliorare l'una la successiva e da vendersi discountate come fosse sottomarca. E'questa Giulietta la migliore delle Alfa possibili? Un fisico quantista direbbe che è semplicemente l'Alfa più probabile oggi. Ma il domani è dietro l'angolo, e tronfio di possibilità e quanto più disperata sarà la situazione, tanto più inaspettate. Molte -invero- tristissime, foriere d'angosciosi sensi. Altre, però... (scaramanticamente meglio non parlarne...) Giulietta, Tis but thy name that is my enemy.
  12. Per pagar tanto e perder meno, la scelta obbligata è alta teutonicità: BMW, Audi, Mercedes pari sono in questo. Per star più comodi in cotanta strada, tra le drei andrei sulla terza. Oftopico (che non è, mi par di capire, il caso in questione): Si badi che a voler spender meno ma perder tutto, per chi percorre un giro di globo all'anno vi sono anche insospettabili, comodissime passiste, da tener finchè campano. Come certe soffici francesone. Ma anche della Croma mi si racconta sia vettura da non scommetterci una lira a vederla, ma che poi si rivela una di quelle macchine che ci si tiene stretta vent'anni e svariate centomigliaia di chilometri. Per poi dire ai nipoti "ah, adesso le auto non le fan più come una volta"...
  13. Tra quel che indichi, se mi toccasse la scelta andrei sull'italica Puntona, che mi par la più atta a soddisfar trasversali esigenze. Convengo che il milledue per la sola città può anche andare, ma la piacevolezza a tutto tondo dell'EVOluta torinese meriterebbe d'esser sfruttata anche per viaggiare a fondo, e se i vaporosi equini fossero -diciamo- un centinaio, s'avrebbe un buon mezzo equilibrato per davvero ogni occasione. Peccato per il muso da mustelide, ma il resto è davvero concreto, fin quasi succulento. Ad ogni modo di questi tempi (e ai prezzi d'oggidì) difficile trovarne una che sia men che discreta: guardale, provale, poi piglia quella che più t'aggrada. Se c'è un parimerito, quella che men ti fan pagare...
  14. Mmmmh... posteriore debole, ma... Eppur mi piace. Molto, man man che la rimiro. Trovo la gobba del cofano sexissima sui paraurti, trovo le superfici lisce e tornite molto animalesche, coerenti, stanco degli ormai banalissimi tagli. (Ri)trovo uno sguardo alfoso. Mi pare molto anni Ottanta. Anni Duett80. Anni che amo. Credo che sarà piccolinapiccolina, credo che dal vivo mi farebbe innamorare vieppiù, credo che dal Pinin l'hanno pensata come per farla sul serio (perchè altrimenti quel parabrezza "vero"?). La sogno, che solo il sogno può starci ora, con tutti i difetti che potrebbe avere, anche se le ruote trarranno per davanti, anche se i devio saran della Punto. La plafoniera, per fortuna, non ci sarà...
  15. Sentori un po' âgée d'una fantascenza stereotipata all'interno (ma è la moda), un filo sovradisegnata fuori ma assai più sbozzata e filante rispetto alla precedente... (Si passa da pachiderma a plantigrade, comunque) Venderà, oh se venderà...
  16. Porto a testimonio il mio ricredermi dal pregiudizio che m'ottundeva prima di averla avuta casualmente tra le mani qualche mese fa: la Ypsilon "ecochic" (sic) è un vero gioiellino. Nel suo piccolo adorabile anche per lunghe tirate autostradali nonostante i suoi soli 77 criceti gasati (1700 Km in un sol fin di semana...) , una guida piacevolissima, ed una qualità di vita a bordo assolutamente inaspettata per un auto di quelle dimensioni: francamente non l'immaginavo. Se tra sconti e pseudo-incentivi il prezzo potrà essere competitivo, la terrei in gran considerazione.
  17. Ahimè sì. Con tutti i suoi difetti e distinguo, e a suo modo. Più d'ogni altra "quattrometri". E ancor più perchè è brutto anatroccolo. ( e se non è irrazionalità questa...)
  18. Eh Jack (et al.), l'itaglianità prevede che l'opinione segua l'emozione... L'illusione per un roseo futuro prossimo, proiettava calda luce su di un neutro presente: or che la speranza è disattesa, il neutro è visto grigio... Per quel che vale il mio parer modesto: proverbiale è la feroce abilità nel commerciar dei Wolfsburghiani: assicurerebbe numeri e pullular di versioni, un futuro solido e -chissà- uno stile all'altezza dell'italico ingegno, ma... Dopo un primo entusiasmo m'è sorta consapevolezza che forse un'Alfa Krautofila, nella sua teutonica precisa compiutezza, potrebbe non solleticarmi quelle corde irrazionali che -con tutti i difetti e i distinguo- a loro modo ancora le Alfa sono in grado di mandare in risonanza. Come fanciulla che perde la testa per l' avventuriero scapestrato e si trovi a pensar di lasciar l'impiegato di banca dal lavoro sicuro, or mi trovo a rimuginar su cosa augurarmi... Visto che, pur ormai svelate le linee guida, la situazione è ancor palesamente nebulosa sul parare, momentaneamente sospendo il giudizio. Il tempo, comunque, sarà galantuomo.
  19. Nella fretta mattutina non ho letto i commenti che queste mie righe precedono, ma credo di non esser il primo a veder un frontale assai californiano... Ad ogni modo mal sopportavo le linee posticce e sovredisegnate della serie precedente: vetture a questa pari devon far dell'essenza bendiera, per questo tanto amavo la prima serie rispetto alla successiva. Questo pare un ritorno alla sobrietà, peccato per l'imbarazzante italica ispirazione... Comunque sia, ritengo che ad ora nessuna vettura "pista&strada" raggiunga il fascino di una Caterham: sperando un giorno di aver denaro da gettar via in automobili, quella sarà la mia scelta.
  20. Mutatis mutandis (invero solo i cognomi) è spettacolo che mi si ripropone sovente, ma si badi, è un copione assai rappresentato anche ben fuori dai Patri Confini. Un appunto anche sul caso Nikkor, portato alla luce poco sopra, mi faccio pur io testimone dell'estenuante lentezza nel risorlvere problemi di qualità dei Fornitori del Sol Levante: la meticolosità nipponica mal s'adatta a fornir risposte rapide ai malanni dal campo...
  21. Pur nella mia beata ignoranza, mè sorta consapevolezza che la per lo più beneamata 159 (ma tanto snobbata da chi passa in concessionaria),debba starsene ancora qualche annetto sul mercato... Mi sa quindi che forse, tanto per far scena, due viti e quattro plastiche nel frattempo le cambieranno. In realtà temo la cosa, alla luce della storia recente e passata dei "sollevamenti facciali" in FIat, ma chissà...
  22. Altrove l' etichettai laconicamente "Caièn Wannabe". Ma in fondo ha ben donde di volerlo essere... Dedicata ai Caièn Wannahave, ma non solo.
  23. Molto di quel che in questa piazza d'etere s'è letto di Fiat nelle ultime settimane, par preso ricalcando gli odiosi stereotipi da italietta. Paradossalmente allora ben dovrebbero esser viste impronte e stilemi governatori teutonico-svizzero-canadesi, piuttosto che rimpianger ciò stesso che ci disgusta. Ma, ahinoi, la vergogna d'ataviche colpe spesso ci rende ciechi alla nostra cruda realtà. Forse non calza alla circostanza, ma una prospettiva che in altri ambiti amo far emergere è quella del "Se il giocattolo è già rotto, non si disprezzi la colla." (Frasi a vanvera, comunque, le mie sopra: non ci si badi...)
  24. Parmi cinquecentosa assai e pure un po'plurielliana, ad attrar fanciulli e fanciullette. Grugno di fari cattivi e bocca (fasulla) son dunque nota distonica a mio orecchio. Bella e precisa, dentro. Buona, come l'altre sorelle, sotto. Come vende (pro)fumo FauWe nessuno sa fa fare: m'attendo successi. Ma preferisco il Tapiro...
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