Vai al contenuto

Walker

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    6577
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Massima Popolarità

    1

Tutti i contenuti di Walker

  1. Al di là delle premesse, per dare un consiglio mirato bisognerebbe sapere un po' di più: servono 4/5 posti? Serve bagagliaio? Ci sono molte strade urbane nei vostri percorsi? Se la risposta a tutte queste domande (o anche solo le prime 2) è sì, direi Tipo GPL. Altrimenti certo, una A1 km 0 è una macchina valida specie se piace agli occhi, però non la definirei un affare, perché la meccanica e la cura degli interni non sono certo le stesse che ci si può aspettare di trovare su macchine da A3 1.4 TFSI/2.0 TDI in su, e costerà sempre di più rispetto ad altre B valide (che però possono non piacere, naturalmente). Capitolo guidabilità: A1 è più compatta e ha un passo inferiore, però non necessariamente ha più guidabilità, nel senso di agilità e feeling di sterzo. Sicuramente non è pensata come sportivetta, al massimo come macchina da buone prestazioni assolute se presa con certi motori. Infine: da vedere che allestimenti sono più diffusi tra le A1 km 0. Eh, dal punto di vista del conoscitore son d'accordo. Però colgo l'occasione per dire: questa è una delle eccezioni che imho dovrebbero fare un po' riflettere sulle relazioni modello X vs. modello Y nella testa dei consumatori che si accingono a comprare. Molto spesso noi, e secondo me le case ancora di più almeno nei loro schemi di marketing, si è fin troppo raffinati nel decretare che due modelli non sono reciproci concorrenti sulla base di strategia progettuale e caratteristiche tecniche, quando invece è l'estetica e il primo impatto a fare spesso la differenza (quanto spesso in % non lo so, però non è trascurabile).
  2. Imho non esattamente; o meglio, abbiamo giocato un certo tipo di calcio a causa della poca qualità dove dici tu, ma nella partita in questione tirare in ballo la qualità degli uomini per individuare i motivi della sconfitta è inesatto: quello è un discorso più generale, che fa da sfondo alla partita, ne è in qualche modo la premessa.
  3. La differenza con ABS e airbag però è che il sistema Tesla, primo, è pesantissimamente influenzato da come si comporta il conducente; secondo, un "system failure" facilmente non equivale a un ritorno alle condizioni senza sistema (es. senza ABS, senza airbag), ma invece ha effetti molto peggiori, perché non funzionamento + conducente di fatto assente = potenziale disastro. In pratica l'effetto sul conducente sprovveduto è dello stesso tipo di quello provocato da un normale AEB, ma esponenzialmente moltiplicato: in teoria avere l'AEB può far pensare di non stare attenti a freni sotto i 30 km/h (o 50, a seconda), ma il fatto che comunque non sterza da solo, che tenta fino all'ultimo di far intervenire l'uomo, e che sopra la velocità settata di default non funziona, son tutti elementi capaci di scoraggiare il conducente ad abbassare la soglia di guardia. Invece, a parità di informazione e raccomandazioni, un autopilot così pieno di funzioni imho può incoraggiare a stare molto meno attenti, e il passo dallo stare meno attenti al non guardare la strada può non essere tanto lungo. Tesla può rispondere che l'autopilot è stato descritto dall'azienda in modo completo e che la responsabilità è tutta del conducente, il ragionamento di cui sopra però dovrebbe essere fatto dall'autorità, cioè a monte...
  4. Nelle analisi dopo Italia-Germania ho sentito ben pochi realizzare il vero motivo per cui abbiamo preso gol, e cioè un errore tattico decisamente non da Italia: Müller triplicato in maniera evidentemente inutile sul fallo laterale, Gomez completamente perso, Bonucci che (non per colpa sua) deve improvvisamente coprirlo e si sbilancia. Un altro errore tattico (fuorigioco) stava per costarci lo 0-2. Esclusi questi due errori, di cui uno pagato salatissimo, abbiamo fatto una gran partita, la Germania ha dominato per 110' ed ha avuto 4 occasioni a dir tanto, gol incluso. E' per questo che mi danno piuttosto fastidio i commenti giornalistici secondo cui "pazienza la sconfitta, visto dove siamo arrivati?" (se possibile brucia ancora di più per la bravura dimostrata), e ancora peggio quelli secondo cui, "se avessimo avuto più qualità in mezzo al campo". Abbiamo perso per la poca qualità? No, abbiamo preso gol per errori difensivi isolati e per una serie di svarioni ai rigori. Il discorso qualità+assenze esula da come si è svolta la partita. Su Pellè, imho non è un cattivo giocatore, gli manca però qualcosa per un salto di qualità ed ha un atteggiamento non da 30enne. (anche in Italia-Spagna: sempre sul filo dell'ammonizione per le ripetute frecciatine all'arbitro sui falli non fischiati, gesti non da professionista, ecc.) Tanti complimenti a Neuer, non facile fare due parate così dopo essere stato quasi del tutto inoperoso per 120'.
  5. Certo, però non sono le case a poter obbligare i conducenti a seguire certi comportamenti. Tutte le case raccomandano caldamente di tirare il freno a mano, rispettare i tagliandi, ecc., ma non hanno titolo per esigerne il rispetto. Imho la domanda è più a monte: avrebbe dovuto l'autorità permettere che un costruttore consentisse di usare un dispositivo così innovativo e così dipendente dal comportamento del singolo (non monitorabile)?
  6. Storia pazzesca, però, viste le strutture dei camion, non così improbabile come si paventava anche in questo thread, solo che invece del più ipotizzabile tamponamento si è trattato di uno scontro a X. Comunque siamo di fronte a due grossi errori umani* e un grosso colpo, più che alla guida autonoma in sè, alla convivenza tra guida autonoma e guida umana. * il camionista ha evidentemente tagliato la strada alla Tesla, al massimo è uno di quei classici casi in cui i TIR per non aspettare in eterno approfittano di un (raro) spiraglio tra le auto in senso opposto anche sapendo di costringere comunque il guidatore che sopraggiunge a una leggera frenata... e in questo caso invece la Tesla è scivolata dritta.
  7. Stando al conducente dell'altro mezzo, stava guardando un film di Harry Potter... anche se ha affermato di aver solo sentito i dialoghi, e mi domando come in autostrada qualcuno dentro un mezzo riesca a distinguere i dialoghi di un film dentro un altro veicolo.
  8. Ma... è lo stesso che qualche mese fa esaltava le doti di guida di Maserati Ghibli e le cure degli interni tutto sommato lodevoli... nel frattempo si è specializzato in palpaplancismo...
  9. Ma la vittima solo un mese prima aveva già quasi rischiato di essere spintonato fuori dall'autostrada perché, guardando da tutt'altra parte, non aveva visto il genio alla guida del camion... e ha continuato a fare lo stesso? Cioè il fatto che la macchina abbia evitato l'urto da sola gli è bastato per ritenere inutile in ogni altra situazione qualsiasi tipo di controllo secondario da parte sua? Al di là del fatto che Tesla stessa rimarca che l'autopilot richiede sempre che il guidatore sia sul pezzo, buttandola proprio sull'istinto più bruto, dopo un "near miss" del genere io tenderei a non avere una fiducia tanto illimitata nemmeno se si trattasse di un avanzatissimo sistema di guida autonoma...
  10. Imho però questi dati non ci consentono di leggere le abitudini di mobilità in termini di costrizione o scelta, almeno non in modo assoluto. Ri-ribaltando prospettiva, potrebbe essere che a Roma e Napoli molta gente è costretta a possedere un'auto e a usarla ogni giorno per spostarsi, e non vederla quindi come un vantaggio; del resto, molti di coloro che non si spostano quotidianamente in auto a Berlino, Madrid e Londra potrebbero benissimo possedere un'auto, ma usarla raramente, scegliendo di non farlo. Domanda metodologica: i dati come sono stati raccolti?
  11. Beh, quanto ad area geografica della sola municipalità, mi risulta che solo Roma sia più grande di Madrid comunque per fare un confronto imho: - non basta giocare allo scambio di infrastrutture per vedere come funzionerebbe: il fatto è che a Roma, Milano e Napoli la metro di Madrid non c'è; questo, se da una parte sgrava gli abitanti di una parte della loro responsabilità nell'usare molto la macchina, dall'altra si potrebbe anche dire che trasporti pubblici inefficienti sono il risultato dell'amministrazione, e l'amministrazione è in buona parte il risultato degli... abitanti stessi; - si dovrebbero prendere città con dimensioni, densità e orografia confrontabili (imho più che popolazione: si tratta pur sempre di percentuali), se serve prescindendo dal comune e considerando l'area metropolitana. Città molto dense e piccole invogliano gli spostamenti a piedi: lo si vede bene da Berlino vs. Napoli (cultura della mobilità alta vs. molto bassa), dove il dato è identico; città dove è stato possibile costruire grandi viali facilitano gli spostamenti in bici, però presumibilmente meno frequenti in città costruite su pendenze (Madrid?), ecc.
  12. A quanti giri sta a 130 km/h? Se non ricordo male su Punto 1.3 M-Jet II (5 marce) dovrebbe stare intorno ai 2400-2600 giri a quella velocità, facendo registrare consumi assai dignitosi.
  13. Questo può essere stato in parte vero negli anni '70-'80, oggi la posizione è ribaltata. Dal 1999 si hanno statistiche ufficiali sui voti dei rappresentanti dei singoli Stati nelle deliberazioni del Consiglio: almeno in quest'ambito, l'UK è sì tra i Paesi che registrano il maggior numero di voti contrari (e in minoranza), ma... dal 1999 ad oggi ciò è successo nel 5% dei casi. Vero che negli ultimissimi anni si è registrato un aumento dei "no". Chiaro che: 1) la statistica è trasversale e non permette di distinguere la distribuzione del voto per aree tematiche, e 2) gran parte di questi voti è stata data su legislazione di tipo tecnico e politicamente poco "compromettente". Però comunque ce ne passa a definire l'UK un bastian contrario per natura. Poca solerzia con le banche avrebbe significato che prestiti e circolazione di liquidità non sarebbero stati solo difficili, ma quasi impossibili, ma transeat. Io penso che l'Europa abbia parecchio da farsi perdonare in particolare su due aspetti: - l'architettura istituzionale per far fronte alle crisi: non abbastanza ben pensata, troppo debole e incline al . Non dimentichiamo che la famosa austerity è il risultato, in ultima analisi, di una crisi extra-europea che ha colpito un meccanismo giovane, impreparato, disomogeneo; infatti: - la troppa foga con cui si è deliberato l'allargamento, sia dell'Unione che dell'Eurozona. Sull'altra sponda, però, anche per una incapacità stavolta dell'istituzioni comunitarie stesse - che io metto spesso in luce - ossia di INFORMARE adeguatamente e con voglia le singole comunità, troppo spesso si tralasciano fattori positivi. Ad esempio, la legislazione lavoristica comunitaria mi sembra abbia incrementato, non svilito, le condizioni del lavoro dipendente almeno per le competenze di cui è investita (due caveat: primo, l'allargamento vi pesa e non poco per la differenza di costo del lavoro; secondo, questa è ancora in gran parte materia di competenza statale); inoltre, vi invito a far visita al sito della Commissione per rendervi conto di quante opportunità di co-finanziamento esistano per PMI e non, per regioni scarsamente sviluppate, ecc. Esempio calzante (ma paradossale), la Polonia: inizia ad avere un'economia capitalistica dopo l'ingresso nell'Unione, in gran parte grazie a fondi comunitari e a trasformazioni strutturali promosse da governi pro-comunitari e riformisti. Adesso, sono tra i Paesi che vantano governi euroscettici e pronti al referendum per uscire peraltro in un frangente di almeno minima crescita e dopo aver patito meno di altri Stati l'impatto della crisi. L'immigrazione è il classico caso in cui la situazione negativa attuale 1) non è analizzata per capirne le vere cause e 2) la soluzione proposta da linee di pensiero come quelle dietro al "leave" soprattutto dietro a movimenti presenti altrove è peggio dell'attualità. Sul primo punto, è palese ed esplicito che il blocco "burocratico" dell'Unione è tutto meno che contrario a soluzioni comuni, mentre il veto arriva sempre dalle esitazioni campanilistiche di pochi membri; sul secondo punto, la soluzione spesso decantata prevederebbe di... esasperare queste esitazioni tornando ad una gestione ognuno per sè.
  14. Io spero tanto che molti abbiano votato "leave" dopo aver ragionevolmente concluso che fuori dall'UE avrebbero migliorato le proprie condizioni, economiche e non; tuttavia la campagna referendaria pro Brexit si è incentrata essenzialmente sui seguenti punti: - usciamo dall'UE e finalmente saremo capaci di controllare i flussi migratori extracomunitari (falso, lo potevano già fare); - usciamo dall'UE così basta studenti e lavoratori comunitari che si stabiliscono qui automaticamente (falso) e pesano sulla sicurezza sociale nazionale (falso, anzi sono contribuenti netti); - usciamo dall'UE così smettiamo di dare all'Europa più (con dati fasulli) di quanto ci ritorna in termini di fondi (falso, l'UK no è contribuente netto); - tra poco la Turchia entrerà nell'UE e saremo invasi da musulmani (falso). Mi pare ragionevole concludere ALMENO che questa campagna ha avuto un peso; di che entità, non lo si può ancora stabilire. Dall'altro lato invece, se la posizione di chi afferma che l'Europa così com'è oggi è molto migliorabile è da rispettare (io lo credo), allora però vedo una grossa incoerenza con il voto "leave": se sei convinto che ci siano da proporre ed attuare riforme in Europa, allora non opti per una scelta drastica e virtualmente senza alcuna certezza. In questo ad esempio non mi trovo del tutto d'accordo con l'analisi di Guy Verhofstadt - di cui condivido parecchio - quando dice che "gli inglesi non voglio uscire dall'Unione, ma non vogliono stare in QUESTA Unione"; per come la vedo io, se non ti va del tutto a genio come funziona un certo meccanismo, non scegli di abbandonarlo una volta per tutte.
  15. In teoria può essere; ma ricordo che: - il 25% degli under 24 ha votato "leave" - il 56% dei quelli compresi tra 50 e 64 anni ha votato "leave", e molti son sicuro che utilizzino internet; ancor di più il 30+% dei 25-49 - non tutti gli over 65 sono tecnologicamente incapaci. Poi è chiaro che la notizia in sè non è abbastanza per provare nulla con certezza.
  16. Avrei però preferito di gran lunga la calandra ad andamento orizzontale, come su AMG GT Coupé. Imho più in sintonia con le linee generali dell'auto, aerodinamiche e filanti.
  17. A parte che il parlamentare europeo non si limita ad accettare/respingere ma può proporre emendamenti (e lo fa). Il resto sono però critiche la cui risposta dipende, ancora una volta, da procedure ed eventuali dismorfismi a livello nazionale, e da come si comportano i singoli. Inoltre ogni riforma non può che passare per la volontà dei singoli membri. Cioè, vi è un evidente - ma forse spesso non abbastanza - nesso tra la decisione di ogni singolo Stato e il funzionamento del sistema europeo, banalmente perché una riforma di questo sistema richiede di emendare i Trattati e il voto unanime dei membri. In questo quadro, non è pensabile attendersi in Europa delle dinamiche che per magia siano slegate da come si vuole che funzioni la rappresentanza nei singoli Stati.
  18. No, nell'articolo è scritto chiaramente che la Commissione ha il potere FORMALE di iniziativa, ma che nella sostanza questo è influenzato dalle direttive prese da organi in cui c'è un legame più evidente con la decisione popolare; e, inoltre, che spessissimo le proposte della Commissione sono modificate, non recepite a scatola chiusa. Per il secondo punto, ciò dimostra che negli Stati nazionali non vige incontrastato il potere immacolato e infallibile delle persone. Domanda: come vorremmo che questo si realizzasse in Europa? Domanda da un milione di doll... pardon, Euro (e da un milione di "boh... eh, ho altro da fare"). Consiglio anche quest'altra lettura: http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/13501763.2013.834548#.V20N7FP9_vY
  19. Sì, appunto per questo l'ho ri-segnalato. Comunque invito a leggerlo, non necessariamente a rispondere a tutto e a tutti.
  20. Rimando all'articolo citato nel mio precedente post.
  21. Non è assolutamente così: http://eulawanalysis.blogspot.it/2016/06/referendum-briefing-3-does-eu-have.html Poi, se davvero vogliamo colmare il presunto deficit democratico con la "grande, autentica, fiera, ragionata democrazia" dello stesso genere che si è avuto nella campagna referendaria per il voto di ieri... andate avanti voi ché a me vien da ridere...
  22. Uhm, non vedo come sinceramente. Tralasciando per motivi di regolamento il fatto che più di qualcuno nel mondo politico interno coglierebbe la palla al balzo, l'uscita dell'UK indebolisce la credibilità europea e dunque l'Italia indirettamente; poi se il recesso dovesse concretizzarsi (non si sa in che tempi), ne risentirebbe la salute dell'imprenditoria italiana in UK e i relativi piani di investimento.* (scusate, mi fa ridere che un tipo, che non nomino, ha detto in TV che non cambierebbe nulla per le aziende visto che "eh, ma non ci sono aziende che investono anche in Brasile, e allora?" ) Un fattore positivo potrebbe essere visto nel fatto che d'ora in poi nei negoziati dentro al Consiglio europeo e al Consiglio non ci sarà più un rappresentante dell'UK, in altre parole si lascerà più "peso" (visto che è calcolato in base alla demografia) ad altri Paesi grossi, Italia inclusa. Peccato però che fino ad oggi i rappresentanti britannici al Consiglio avessero votato a favore dell'entrata in vigore di legislazione europea nel... 95% dei casi quindi non si perde una voce anti-UE per far guadagnare importanza a voci (tra cui quella italiana) che sono pro. Oh, comunque, nel caso il recesso diventi effettivo tra tot anni, potrebbe pure succedere questo: l'UK va incontro a un periodo di difficoltà economiche, la popolazione si risensibilizza a favore dell'Unione, viene indetto un nuovo referendum stavolta per (ri)entrare e l'UK rifà domanda di ingresso tutto teoricamente possibile... * questo sarà da valutare alla luce dei compromessi che verranno raggiunti in termini di commercio, però visto che un'impresa non decide di investire con termine di una settimana la cosa crea già preoccupazioni e incertezze
  23. Incredibile, non l'avrei mai detto. Immagino che si intenda Tourer+Gran Tourer, però la seconda dovrebbe avere una fetta di gran lunga inferiore. Io avrei detto Serie 3 e X1/X3 nelle prime due posizioni. Viste queste cifre, da un lato la scelta di fare Serie 1 a TA si ancora di più; dall'altro però, con 3 pulmini tranquilli su 10 auto vendute, il mantenimento a lungo termine di un'immagine premium solida imho è non poco scricchiolante...
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.