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slego

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  1. ma infatti... se (se) faranno una piccola spider su bas mini sarà Z2, non Z3. primo perché mi pare ormai assodato che i numeri dispari li usano per berline, sw e cassoni quadrati, mentre i numeri pari vanno per le sportive e i cassoni-simil-coupé secondo perché in ogni caso non credo che oseranno piazzare la sigla Z3 su una TA trasversale con meccanica mini (nel caso giuro che prendo lo mia Z3 e la caccio giù per un canale). eddài...
  2. la cilindrata conta ormai relativamente, dato che elettronica e sovralimentazione hanno reso superato il rapporto diretto clindrata/potenza/prestazioni/consumi. vediamo cosa fanno in bmw: un solo motore diesel 2.0 4 cil. in 4 step (316, 318, 320, 325), addirittura sui benzina hanno il 316 che è millesei e il 318 è un millecinque, mentre il 320 può essere un duemila (unico col numero "giusto") o un millecinque! persino il 328 è un duemila 4cil. altro esempio: volvo ha imboccato la via del monomotore: tutta la gamma, dal v40 ultra-barbon-ediscion al nuovo xc90 super-luxury-straficuz, è equipaggiata con lo stesso 2.0 4 cil. declinato in 5 o 6 diversi step di potenza. questo per dire che ormai nessun può permettersi un diverso motore per ogni step a causa degli immani costi che comporta approntare un motore nuovo. quindi mi sa che la tendenza sarà questa per tutti. fermo restando che in un futuro abbastanza prossimo, con l'arrivo delle due nuove vetture in seg. C, non è improbabile che alfa tiri fuori qualcosa di cubatura minore e che questo possa poi essere piazzato come "base" anche su giulia.
  3. che siano più pratiche ok, pure io ho una seg d sw (scelta appunto per esigenze pratiche, altrimenti avrei preferito mille volte una sedan). ma sul fatto che il mercato vada in quella direzione non credo ci siano dubbi, e il calo di vendite in eu e in italia è un dato di fatto. per gli usa poi non servono nemmeno i dati, bastano i listini: il fatto che non esista più nemmeno un modello sw made in usa mi pare abbastanza indicativo.
  4. esatto. le sw, ormai pressoché scomparse nel resto del mondo, stanno segnando il passo anche in europa. persino in italia, che credo sia il paese in cui fanno percentualmente i numeri maggiori, la tendenza è palese: il posto delle auto "da carico" è sempre più preso da suv e crossover. se si fa una ricerca sul noto sito di annunci si può vedere come il seg. D fosse dominato fino a qualche anno fa dalle sw, mentre da 2/3 anni a questa parte c'è un forte ritorno delle sedan (vedere ad esempio mercedes c o bmw sr 3. fanno storia a sé solo audi e volvo, che nel nostro immaginario "devono" essere sw, chissà perché). non credo quindi che la probabile mancanza di una giulia sw potrà essere un vero handicap, considerando anche che alfa non punta certo a fare i numeri della triade.
  5. un'azienda che ragionasse così partirebbe già perdente. anche chi compra un'auto usata dev'essere visto come cliente del marchio, anche se si rivolge a un meccanico generalista. perché i ricambi vengono comunque dalla casa madre. perché comunque l'appartenenza e l'appagamento vanno "nutriti" anche per i clienti - diciamo così - indiretti, che al prossimo giro magari l'auto la compreranno nuova. perché può capitare di trovarsi nella necessità di rivolgersi alla rete ufficiale, e un buon servizio può convincere il cliente a tornare sotto il tetto della casa madre, un servizio insoddisfacente invece lo allontana ulteriormente. senza contare che non è che se mi fermo in un'officina autorizzata mi chiedono prima se l'auto l'ho presa nuova o usata in modo da decidere se sono un cliente degno o no, sarebbe ridicolo. poi è ovvio che uno che compra - ad esempio - una bmw nuova ogni 2/3 anni sarà trattato dal suo concessionario con un occhio di riguardo in più rispetto a quello che la compra usata e la tiene 10 anni, ogni commerciante è giusto che curi il suo orticello. ma adottare una palese e dichiarata politica che classifichi i clienti in diverse categorie di importanza sarebbe deleterio, per qualunque marchio. in merito all'alfa: il cliente che tira fuori 90mila euro per una giulia sarà uno su 100 (a star larghi), il grosso sarà composto da chi compra il classico duemila da 35/40mila euro, ovvero gente mediamente benestante e nulla più. voglio dire, ok il premmmiùm, ma siamo ancora nel mondo dei comuni mortali, mica su marte... ma qui pare che per convincere qualcuno a comprare un'alfa gli si debba stendere il tappeto di velluto rosso fin sull'uscio di casa!
  6. riprendo la discussione, visto che qualcuno ha fatto le sue osservazioni sulla mia esperienza in bmw-uk, riportando un'altra esperienza paragonabile - ma con esito diverso - occorsami in passato. situazione simile, viaggio all'estero (austria) a bordo della mia bmw (non la z3, all'epoca avevo una serie 3) ma più grave: rimango a piedi su una strada di montagna alle due di pomeriggio di giovedì 14 agosto. tradotto: tra festività e fine settimana rischio di restar fermo 5 giorni. chiamo il soccorso stradale e mi faccio portare al più vicino centro assistenza bmw, dove arrivo alle 15 e trenta: una piccola officina con annesso salone (ufficiale bmw). stesso trattamento ricevuto in uk: signorina-sorriso, caffé-te-cappucino-salottino eccetera. differenza: appena entrati l'auto è stata presa in esame in officina e il "capo" (che era anche titolare) dopo dieci minuti arriva col preventivo di riparazione stampato e mi fa: c'è da cambiare questo e quest'altro, ci vorrebbero più di due ore e noi tra un'ora chiudiamo. però non voglio lasciarvi a piedi, per cui se le sta bene firmi qui e io metto due ragazzi al lavoro, i ricambi li abbiamo in casa, tra un'ora massimo un'ora e un quarto lei può ripartire. nel frattempo per qualunque esigenza la signorina qui vi può aiutare (se dovete telefonare, avvisare qualcuno, qualunque cosa). al che firmo (cifra esosissima!), mi godo il mio caffè e dopo un'ora e dieci (comunque oltre l'ora di chiusura dell'officina) sono in strada con l'auto a posto. ecco, questo è "il" servizio, quello che mi ha fatto sentire tranquillo. pago, anche tanto, ma so che ovunque io sia sono a posto, perché posso contare su una vera rete di assistenza. se in uk mi avessero chiesto - per dire - 200 sterline per quell'intervento da mezz'ora, ma lo avessero fatto subito, sarei stato soddisfatto e felice di pagare. questa è la differenza nel servizio, non il fatto di avere o meno un'officina "esclusiva" (chissenefrega se di fianco alla mia bmw c'è una mini one diesel? l'importante è che tu dia a me il servizio che mi serve quando mi serve).
  7. quarant'anni fa una A112 base costava circa 1.200.000 lire (9/10 mensilità di un impiegato, all'epoca): considerando le differenze tecnologiche e di contenuti, e il fatto non secondario che l'iva è cresciuta nel frattempo del 10%, direi che non era affatto più economica di una attuale 500. che comunque non costa "30milioni": i "milioni" non ci sono più da oltre una decade, oggi ci sono gli "euri" e i conti si fanno con quelli (pensa che nel '72 un 128 costava meno di 11mila euro di oggi e con 6 milioni, equivalenti a 50mila euro di oggi, ti portavi a casa una 911S. per dire). questo al di là di cosa ci dovrebbe essere o meno su una 500.
  8. mah, questa ossessione per il servizio premmiùm mi lascia abbastanza perplesso... riporto una mia esperienza recentissima, successa meno di due settimane fa. ero in vacanza all'estero (uk) con la mia amata Z3: avendo un problema - nulla che mi impedisse di marciare, ma comunque una cosetta piuttosto fastidiosa, soprattutto nel mezzo di un viaggi di 5mila km - decido di fermarmi presso un concessionario bmw per vedere se la si poteva risolvere. la scena è la medesima che ci si trova davanti in qualunque concessionario del marchio: vengo ricevuto da piacente e sorridente signorina che mi fa accomodare in un bel salottino (poltroncine bianche, riviste, musica di sottofondo, wi-fi, caffè-te-cappucino a richiesta e tutto l'ambaradàm...). passano 10, poi 20, poi 30 minuti, durante i quali la suddetta signorina e altre due suo colleghe non mancano di di sorridere e rassicurarmi che a breve si prenderanno cura di me. passa pure uno in completo blu, aria da capetto, che pure si prodiga in sorrisi e rassicurazioni. bene, dico, benissimo. ottimo. dopo oltre mezz'ora di attesa vengo richiamato in ufficio dalla signorina che mi fa accomodare e mi presenta un tizio in tuta blu (wow, allora c'è pure qualcuno in tuta, mica solo minigonne!) che sorridendo (sorriso standard, lo stesso delle signorine, penso facciano corsi di formazione anche per quello) e con grande gentilezza mi segue fuori, vede l'auto, mi ascolta, riguarda l'auto e poi, sempre gentilissimo mi spiega che c'è da girare due viti e fare una regolazione. robetta, in mezz'ora si sistema. benisssimo, ottimo! facciamolo, dico io. e qui casca l'asino. eggià perché anche se un lavoro di mezz'ora mica lo possono fare subito, che son pieni di lavoro. al che dico va bene, vi lascio l'auto e ripasso prima di sera, no? no, non si può, c'è una scaletta di lavori da seguire (sorriso) abbiamo tempo forse giovedì. giovedì? sì, giovedì. pomeriggio per la precisione (sorrisone). peccato che siamo a lunedì (mattina) e per giovedì chissà dove sarò, di certo a non meno di 500km di distanza. si può fare nulla? (sorriso. mio, questa volta). no, ci spiace, noi lavoriamo così. se ti va bene è per giovedì (pomeriggio). al che me ne sono andato (senza alcun sorriso) e buonanotte. il mio meccanico (quello del mio paese, sgrauso e con un'officina che è un buco) se gli capita una roba così molla tutto e ti fa ripartire in mezz'ora, anche se sei uno sconosciuto, ance se sei un turista di passaggio. questione di "attenzione al cliente". per dire.
  9. le contaminazioni sono credo inevitabili, però faccio notare un paio di cose. sulla fiancata della serie 3 c'è una nervatura secca, mentre sull'alfa c'è uno svaso morbido che a me più che bmw ricorda la sinuosità dello scavo sulla fiancata della prima giulia (quello che correva sopra le maniglie). per il posteriore: l'A5 porta la mano di de silva, autore pure della 156. e su 156 e A5 trovi diversi elementi comuni: il profilo superiore del baule ad arco, i gruppi ottici a trapezio uniti da una linea retta tra gli spigoli interni con la nervatura a rilievo sulla fiancata che parte dallo spigolo superiore esterno, il padiglione tondeggiante... metti la targa dell'audi sul paraurti e sembrerà la naturale evoluzione di 156/159. si può praticamente dire che i posteriori di questa giulia e della A5 sono figli dallo stesso disegno, che però era un disegno alfa: in pratica è forse più corretto dire che è l'audi ad assomigliare all'alfa, non il contrario.
  10. saranno in tanti a ricredersi. il primo impatto è stato per molti deludente, o forse meglio dire spiazzante, perché si erano create - sul web - troppe false aspettative. millemila render e bozzetti disegnati spesso da improvvisati desginer che nulla avevano a che vedere con la realtà, spesso caratterizzati da musi spaziali, code improbabili e linee da show-car. roba appariscente e pesante più adatta ai nippocoreani o ai cugini d'oltralpe, lontana anni luce dallo stile alfa. così che questo ferro, così pulito e ben fatto, ha spiazzato molti. ma come ho scritto già dopo aver visto le prime foto rubate per me qui c'è un gran lavoro di design e quando la vedremo per strada sarà un gran bel vedere. non è difficile immaginare la versione normale: togli le appendici nere, togli i buchi sulle lamiere e i tagli laterali sul muso, metti un po' di cromature davanti e sul giro porta e dei cerchi più umani: quest'auto ha linee ben fatte, morbide e dinamiche senza eccessi, che con pochi dettagli cambiati possono renderla una belva feroce o un elegante sinuoso felino.
  11. tra i tanti bei dettagli dell'interno faccio un grosso applauso alla terza razza del volante: non so che materiale sia ma pare una fusione in ghisa uscita direttamente dal vano motore di un'auto di 50 anni fa, un pezzo di storia piantato in mezzo a un abitacolo altrimenti ultramoderno. come a ricordare che tutta la tecnologia e l'elettronica di 'sto mondo non possono prescindere dal "ferro" che ci sta sotto: la meccanica delle emozioni.
  12. ecco, ho trovato pure quello che "il posteriore è poco alfa e sembra Lancer/Cordoba" lancer e cordoba? no dico, io manco sapevo come fosse fatta una cordoba fino a 5 minuti fa. poi faccio due googolate e scopro che: lancer ha il culo pantografato su quello della 159 e il posteriore della cordoba è la versione wannabe di quello della 156. e chi ha disegnato il restyling della cordoba? esatto, lui, quello che ha creato la 156 e che adesso disegna das auto con il posteriore alfizzato. però secondo certi geni la giulia non assomiglia a un'alfa perché assomiglia ad auto che sono ispirate alle alfa. ah ecco.
  13. belli davvero i commenti in giro per la rete... eh ma non ha la maniglia a scomparsa come le vere alfa (un grande classico alfa e seat, nevvero?) eh ma la targa nel baule l'alfa non l'ha mai avuta (noooo... macché) eh ma il cofano così lungo non è da vera alfa (tp e motore longitudinale, dice niente?) eh ma quei fari posteriori obliqui non sono alfa (qualcuno ha detto 75?) eh ma quei fari anteriori sbiechi non sono alfa (ho sentito ancora dire 75?) eh ma dietro è troppo corta e alta (ho detto set-tan-ta-cin-que!) eh ma la fiancata è uguale alla serie 3 (lo scavo nella fiancata della giulia anni '60 dice nulla?) eh ma le bocchette rotonde sono come quelle della mazda (ok, se lo fa la mazda tutti a dire figo! sembra un'alfa! ah se l'alfa fosse così! e poi lo fa alfa e...) eh, ma non è un'alfa lo posso ben dire io che ho avuto un'alfa 155 (magari contare fino a 155 prima di scrivere minchiate?) eh, ma è troppo rotonda e morbida/ eh, ma è troppo slanciata e aggressiva (disturbo bipolare?) eh, ma è troppo tamarra, la classe alfa è un'altra cosa (infatti ricordo bene la "classe" della 75 evo o della 164 QV...) eh, ma gli interni sono uguali a audi/bmw/mazda/jon deere (a scelta) eh, ma... bella sembra bella ma c'è di sicuro la fregatura, sotto sotto è sempre una fiat (senza dimenticare che fca è olandese, e la juventus ruba gli scudetti) eh, ma... sulla carta sembra ok ma di marchionne non mi fido. era meglio se la faceva montezemolo (che ha salvato la ferrari la maserati l'alitalia trenitalia confindustria e anche un tizio che stava per annegare)
  14. di tanti dettagli possibili quello mi pare davvero poco significativo. gusti a parte - a me non è mai piaciuto, meno male che giugiaro sulla 159 non l'ha ripetuto - è una roba neanche originale (già apparsa sulla y del '96) messa su due (2) modelli alfa per volontà di de silva. de silva che poi l'ha portato pure sulla seat leon, per dire. aggiungo una considerazione: citare design e modelli del passato ricicciando dettagli così "telefonati", come appunto la maniglia a scomparsa, è facile, ma mette ben poco sul fuoco. citare invece - ad esempio - i volumi della 75 con un design completamente nuovo, trent'anni dopo, senza scimmiottamenti ma riusciendo appieno nell'intento, con forme e linee nuove e attuali è un ottimo lavoro di design (la linea a cuneo, la fiancata stretta che si gonfia sul passaruota posteriore, la coda alta e massiccia dal profilo appena discendente con l'accenno di pinna? questa è l'alfa 75 del 2015, altro che "è uguale una serie 3"). quest'auto è stata disegnata con oculatezza, intelligenza e mano sapiente. e se la si guarda bene mostra parecchie cose che vengono dal passato alfa. ma sono appunto citazioni intelligentemente attualizzate, non facili scopiazzature.
  15. per chi dice che sembra una bmw o una jaguar o vattelapesca: a me sembra un'alfa tp. inutile cercare parentele con le alfa nel passato, che possiamo trovare solo in alcuni dettagli o stilemi: siamo nel 2015, da 30 anni a questa parte le alfa sono state tutte a TA, quindi giocoforza con proporzioni diverse. e le ultime alfa TP appartengono a un'altra era, in mezzo ci stanno 30 anni di cambiamenti nel design, nella tecnia, nelle norme di sicurezza, nelle esigenze di mercato. lo "stacco" è inevitabile. per cui è c'è poco da girarci intorno: oggi una berlinetta 3 volumi a TP ha quelle proporzioni lì, e se deve avere un piglio sportivo il campo delle possibilità si stringe ancor più. mercedes si differenzia nel posteriore perché mantiene una linea più classica, quindi con un diverso raccordo del terzo volume, meno compatto e più sviluppato in lunghezza, jaguar ha scelto la strada della quasi-hatchback per differenziarsi, le jap-coreane puntano su un design estremo, futuristico e/o sconcertante. bmw e alfa invece giocano sugli stessi canoni perché quello è il loro dna, dato da un mix di sportività, eleganza e tradizione. da quel che si vede per adesso mi pare che in FCA abbiano lavorato molto bene, tenendosi ben lontani dalla tentazione di cedere a facili soluzioni effetto "wow" e scegliendo invece di lavorare di fino, come da tradizione italica, su linee, superfici e volumi semplici trattati con estrema attenzione, inserendo i giusti tocchi dove servono ma senza eccessi e senza pacchianate (considerando che questa è la QV mi pare molto sobria).
  16. per terza luce si intende un finestrino "oltre" la portiera. tipo audi, per intenderci. qui c'è semplicemente una parte di finestrino fissa, come già avevano le alfa anni 70 e 80. le ultime - 156 e 159 - non lo avevano perché non c'era il "gomito", quindi mettendo una pezza (orribile) di plastica nera nello spigolo basso si poteva fare un finestrino unico discendente, cosa impossibile col gomito: un finestrino unico sarebbe fisso, tipo quello della ds4. che poi abbia delle similitudini con bmw mi pare inevitabile, dato che anche le bavaresi sono caratterizzate dal gomito sulla seconda luce.
  17. registrati nel 2008, quando era in gestazione la Giulietta che da principio doveva chiamarsi appunto Milano.
  18. ...ma anche tre, perché la lettera "O" non viene usata nelle targhe italiane...
  19. il tempo di prescrizione è di 3 anni, a decorrere dalla fine della relativa annualità (non dal termine di pagamento, che è dovuto in anticipo entro il primo mese). se nel frattempo arrivano solleciti la prescrizione si azzera. l'auto non può essere radiata: l'ente creditore può chiedere il fermo amministrativo, così come lo può chiedere qualunque altro ente per il mancato pagamento di qualunque tributo (IVA, IRPEF o altro).
  20. slego

    Mazda MX-5 2015

    guida a destra e targa prova: probabile che sia un esemplare portato in giro per far fare test in anteprima ai giornalisti. potrebbe addirittura essere lo stesso esemplare provato da top gear.
  21. zavorra sul tetto e sul cofano > prove tecniche di baricentro alto > nuovo suv (x7?) (anche i primi test della x5 erano così, con un bel carico di piombi sul tetto della serie 5).
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