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3volumi3

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  1. In pratica Panda 319 durerà 18 anni, il doppio della precedente Panda 169. Forse l'esempio di modello più longevo (in area EU) in casa Fiat, superato solo dalla prima Panda (23 anni) e in pratica pari a quello della Fiat Nuova 500 (1957-1975).
  2. Sì, ma penso che sia diventata un'icona della cultura pop in senso negativo (anche se ormai magari bonariamente nostalgico). Per dire, se si cerca "worst car ever" tra i video, questi sono i primi risultati:
  3. Mah, secondo me sarà un altro caso di vaporware nell'ambito automotive. Poi ci sono alcune cose che mi rendono molto scettico sulla concretezza dell'operazione: 1. il nome yugo (al di là del richiamo nostalgico) riporta a uno stato che non esiste da 30 anni e si è separato in modo anche cruento. 2. La macchina originale ha sempre avuto una pessima nomea nei paesi occidentali (e probabilmente anche in quelli di origine) 3. Tutto quanto già scritto nei commenti sopra sulla sostenibilità economica di un modello creato da zero
  4. So che i tempi sono diversi, ma operazioni del genere fatte in passato con Palio e Duna non mi pare possano definirsi dei successi. (Oddio, Duna ha vendicchiato in Italia, ma non è che abbia fatto bene all'immagine della Fiat)
  5. Sbaglio o questo è il primo e unico caso in cui l'affiancamento della versione termica con quella elettrica avviene al contrario rispetto alla norma? Ossia che è la versione termica a derivare da quella elettrica e a venire presentata anni dopo questa? Segno comunque della grande confusione che regna in questo periodo di transizione.
  6. Aggiungo anche che non è che se l'avessero resa ordinabile nel momento della presentazione sarebbe stata consegnata subito agli acquirenti Ci sono sempre almeno 60/90 giorni di attesa sull'ordine del nuovo 🤷‍♂️
  7. Guardando questa foto con un certo distacco mi sono reso conto di una cosa: se non avessi saputo nulla di questa vettura e mi avessero chiesto secondo me in che anno fosse uscita avrei risposto circa 15 anni fa. Non che per la versione originale del biscione le cose cambino molto, ma almeno il triangolo sul frontale rende il tutto più caratteristico.
  8. Confermo, ce l'aveva mio padre, dipendente di Fiat Group (ma ha sempre lavorato in Alfa ad Arese), a cui era assegnata ogni anno una media del gruppo. Nel '91 scelse di passare dalla Tipo 1.4 alla 1.1 perché solo per quella poco ambita motorizzazione davano in omaggio una videocamera VHS-C
  9. Con quella gigantesca patacca plasticosa al posto del touch screen e con l'assenza dei poggiatesta posteriori la chiamerei piuttosto Pop MEH. Domanda, gli alzacristalli posteriori sono a manovella?
  10. Qui però hanno pasticciato un po' mettendo lo stemma circolare tipico del my 81 insieme a quello romboidale della versione ante my 81 In realtà penso che la tempistica sia po' diversa. La diesel uscì nel 1980, poco prima del my 81. Ecco perché nelle foto di presentazione postate da @AndreaB ha ancora il deflettore e il logo trapezioidale sul frontale.
  11. https://jalopnik.com/jeep-says-it-may-have-been-too-ambitious-with-wagoneer-1851741715 Si potrebbe banalizzare la notizia con il famoso adagio "chi troppo vuole, nulla stringe". Il responsabile Jeep del Nord America, in un'intervista rilasciata al salone di Detroit, fa mea culpa, ammettendo che il marchio ha esagerato con il riposizionamento in alto dei prezzi, annunciando una diminuzione dei listini. Ha anche ammesso che la attuale politica sugli optional, che impone l'acquisto di un intero pacchetto di accessori per avere un singolo elemento di interesse, è stata controproducente e sarà rivista.
  12. In realtà sembra che Carlos avesse voluto che fosse inviata una mail col link al pdf che i clienti si sarebbero stampati per conto loro, così da far risparmiare carta, toner e spedizione al gruppo.
  13. Tenendo conto che ultimamente i restyling (per tutti i gruppi) sono un occasione per fare decontenting su finiture e altri particolari, direi di no. 🤷‍♂️
  14. Ho pensato la stessa cosa (Fumia come Giugiaro )
  15. Che meraviglia questi aneddoti d'altri tempi! Cose impensabili oggi!
  16. https://www.rivistastudio.com/cybertruck-trump-hotel-video/ Quindi al momento abbiamo imparato che: se vogliamo fare un attentato terroristico con un auto bomba è meglio scartare il Cybertruck se acquistiamo una Tesla dobbiamo rassegnarci al fatto che Musk può avere letteralmente accesso al veicolo quando gli pare e piace
  17. Anche nel periodo in cui fu girata, infatti questa pubblicità non è mai stata rilasciata "ufficialmente" dalla VW.
  18. Scusate, ma non ho potuto non pensare a questo 🤷‍♂️
  19. Gianni Marin mi ha ricordato un moderno Luigi Barzini, il giornalista del Corriere che partecipò come corrispondente al raid Pechino - Parigi del 1907 a bordo di un'Itala 40 hp (che poi riuscì miracolosamente a portare a termine l'impresa con un distacco di 20 giorni sul secondo arrivato). Quella rimarrà l'impresa più epica e disperata dell'autobilismo. https://it.wikipedia.org/wiki/Raid_Pechino-Parigi
  20. Siamo sicuri che ci fu un obbligo legale, e non si trattasse invece di una scelta ormai obbligata per adeguarsi alle aspettative della clientela? Un po' come oggi la mancanza degli appoggiatesta posteriori per i quali non c'è un obbligo ma che sono quasi globalmente presenti (e che, guarda a caso, sono proprio le vetture ex FCA le uniche rimaste a non offrirli di serie). La discussione è nata dalla considerazione che la Dedra uscita nel 1989 non proponesse lo specchietto destro di serie (almeno ufficialmente), ma non dimentichiamoci che in Italia, quello lato guidatore non era richiesto fino a soli 12 anni prima, il 1977 (se infatti prendete un 4r di poco prima di quella data, vedrete che le auto italiane erano le uniche che ne erano sprovviste). In tutto ciò fa strano che ci fu invecw una Fiat uscita nel 1978 che fin da subito prevedeva entrambi gli specchietti di serie...
  21. Probabilmente la Dedra monospecchio* che avevo visto io era una delle prime, o magari un allestimento ultra basico pensato per le pubbliche amministrazioni. Ad ogni modo il Gruppo Fiat fino alla metà degli anni '90 ha sempre avuto un atteggiamento "conflittuale" con un accessorio che le altre Case ormai fornivano di serie anche sulle utilitarie. Non dimentichiamoci che anche ammiraglie all'avanguardia come la 164 uscita due anni prima della Dedra, o la Thema (anche la cosiddetta seconda serie del 1988) prevedevano lo specchietto dx come optional, se non altro per i modelli di attacco. E non dimentichiamoci anche che il gruppo, ancora nel 1994, era l'unico a offrire un solo specchietto in un modello station wagon (Alfa 33 sportwagon**, manco una utilitaria Fiat) e probabilmente l'unica casa in Europa a far uscire un nuovo modello monospecchietto ancora nel 1998 (Fiat Seicento). Ad ogni modo, avendo avuto un padre che lavorava per il Gruppo e che aveva una media aziendale nuova ogni anno, posso affermare che fino ai primi anni 90 lo specchietto destro veniva fornito in maniera apparentemente misteriosa (un anno un modello che gli consegnavano ce l'aveva, l'anno dopo lo stesso modello ne era sprovvisto...) * mancanza particolarmente disturbante perché gli specchietti retrovisori della Dedra erano anche un elemento di design, particolarmente eleganti e in tinta con la carrozzeria ** tra l'altro un downgrade avvenuto dopo l'acquisizione del gruppo Fiat, le 33 sportwagon prima serie ne erano tutte fornite.
  22. Infatti anche nel manuale e nelle pubblicazioni tecniche lo specchietto destro non è presente. Ho anche trovato questa piccola foto sempre dal manuale, ma non si capisce se è nascosto dalla prospettiva o proprio mancante. Ad ogni modo ora ricordo che da giovincello ne vidi una sprovvista (in cui proprio non era previsto, dato che al suo posto c'era la placchetta "copribuco") e mi scandalizzai assai. Propendo per un optional reso obbligatorio poco dopo il lancio.
  23. In realtà questa presenta anche lo specchietto dx non presente nell'altra. E qui ne approfitto per condividere un dubbio in merito: lo specchietto dx era per caso un optional "imposto"? Perché mi pare di avere visto delle Dedra sprovviste solo nelle prime fasi del lancio, quasi sempre in articoli di primo contatto/prova con vetture (probabilmente pre-serie) fornite dalla Casa. Dal vivo mi pare davvero di averne viste solo una manciata "monospecchietto" (ma potrei anche ricordare male e non averne vista manco una).
  24. E fu sfogliando distrattamente quel numero di Gente Motori che al responsabile marketing del Lingotto venne una certa idea su come lanciare l'imminente sostituta della 127... Due piccole note a margine: 1) Sostenere che la versione USA della Ritmo era più "armonica" è una corbelleria che non si può leggere, dato che a livello di linea era la fiera del posticcio. 2) affascinante come solo negli ultimi anni si sia (ri)preso ad abbinare il termine "pneumatici" all'articolo corretto. Ancora qui scrivevano "dei pneumatici" anziché "degli pneumatici". Ora nessun giornalista un minimo preparato lo farebbe.
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