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  1. LA CUCCAGNA DI MARPIONNE - LA FIAT NON VENDE PIÙ, MA CON IL COLPACCIO Da "il Fatto....": "Il 26 giugno 2012 la Juventus degli Agnelli chiude l'accordo con il Manchester City e compra Carlos Alberto Tevez: 9 milioni più altri 6 al raggiungimento di alcuni obiettivi sportivi (qualificazione alla Uefa Champions League, vittoria del Campionato e/o della Uefa Champions League) nelle prossime tre stagioni sportive. Tevez deve fare il suo lavoro. E dunque segnare, se vuole guadagnare di più. Il primo giugno 2004 la Fiat degli Agnelli compra Sergio Marchionne. Che di mestiere deve fare il manager di un grosso produttore di automobili. john elkann e sergio marchionne consegnano la lancia thema presidenziale a giorgio napolitano E quindi vendere più macchine. Passando dal pallone alle quattro ruote, l'equazione "più vinci/vendi, più guadagni" si complica. Sulla carta, nei piani di incentivazione i bonus vengono assegnati in base a risultati di performance determinati annualmente dal cda "su proposta del Comitato per la Remunerazione e strettamente correlati ai target stabiliti dal piano industriale" e sono tesi al perdurare dei rapporti professionali con il gruppo. Ma quanto guadagna Marchionne? E che ha fatto per meritarsi stipendio e incentivi? Partiamo dalla sua busta paga nel 2012, l'ultima disponibile (i bilanci 2013 della galassia torinese non sono stati ancora approvati). Come amministratore delegato del gruppo Fiat Marchionne ha ricevuto nel 2012 un compenso fisso di 2,5 milioni di euro (uguale a quello del 2011). Il compenso variabile è stato di 2 milioni. JOHN ELKANN SERGIO MARCHIONNE ED EMILIO BOTIN FOTO LAPRESSE Si aggiungono poi le stock grant, cioè l'assegnazione gratuita e programmata di azioni, e le stock option che danno invece il diritto di acquistare azioni di una società a un determinato prezzo d'esercizio. Nel 2010 Marchionne ha ottenuto una modifica al piano di incentivazione in base al quale ha incassato, gratis, 2 milioni di azioni per il solo fatto di non lasciare l'azienda fino alla primavera del 2012. Come stock grant, a inizio 2012 e a seguito del raggiungimento degli obiettivi di performance per gli anni 2009/2010/2011, gli sono stati assegnati 4 milioni di azioni Fiat e 4 milioni di azioni Fiat Industrial. 980.000 azioni di Fiat e 980.000 azioni di Fiat Industrial sono state vendute sul mercato per far fronte alle obbligazioni fiscali derivanti dall'assegnazione, mentre le restanti sono tuttora detenute da Marchionne. Nell'aprile 2012 è stato approvato un nuovo piano di incentivi in base al quale l'ad riceve, a partire dal 2013 e in ciascun anno del triennio 2013-2015, 7 milioni di azioni Fiat (un terzo in ciascun anno), a condizione che rimanga in carica in ognuno dei tre esercizi. LA NUOVA SEDE DI FIAT INDUSTRIAL E CNH A BASILDON IN ESSEX Poi c'è Fiat Industrial, oggi Cnh Industrial: come presidente esecutivo Marchionne nel 2012 ha ricevuto un fisso di 1,3 milioni, in linea con il 2011. Il compenso variabile è stato di 1,6 milioni (1,2 milioni nel 2011). Totale: 2,9 milioni. Il presidente potrà inoltre ricevere sino a un massimo di 2.100.000 azioni Fiat Industrial, delle quali un totale di 1.100.000 in tre tranche uguali negli anni 2013, 2014 e 2015 a condizione che rimanga in carica in ognuno dei tre esercizi e 1 milione nel 2015, "solo nel caso in cui siano raggiunti predeterminati obiettivi finanziari di performance dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2014". Nessun compenso, è invece riconosciuto a Marchionne per l'attività di Chief Executive Officer di Chrysler. Nel 2012 gli sono stati attribuiti, in ragione della sua posizione di consigliere di amministrazione, degli "unit appreciation right" e "restricted stock unit" che hanno la funzione di assicurargli un trattamento equivalente a quello spettante agli altri membri del cda di Chrysler. Tali diritti sono esercitabili solo al momento della cessazione dalla carica. Alla data dell'assegnazione, il valore teorico complessivo di questi diritti è di circa 1 milione di dollari e l'eventuale futuro effettivo realizzo dipenderà dalla performance di Chrysler. Infine, come consigliere di Exor, la cassaforte di casa Agnelli, nel 2012 Marchionne ha intascato altri 40 mila euro. fiat industrial case new holland Secondo i calcoli di Gianni Dragoni del Sole24Ore , dal 2004 al 2012 Marchionne avrebbe guadagnato oltre 250 milioni al lordo delle tasse (che il capo della Fiat paga solo in parte in Italia essendo residente in Svizzera). Niente male per un "metalmeccanico", come ama definirsi. In cambio cosa hanno ottenuto gli Agnelli in termini di risultati? L'azienda si è salvata. E dall'arrivo del manager al Lingotto, nel 2004, i conti finanziari sono migliorati, anche per l'effetto-Chrysler, ma a livello industriale dal 2009 al 2012 la quota di mercato Fiat in Italia è scesa dal 32,8 al 29,6 per cento. LOGO EXORFiat è sempre più americana perché il suo mercato è soprattutto quello oltre Oceano dove oggi è il quarto produttore. Le vendite in Europa sono asfittiche: l'intero gruppo Fiat, che comprende Alfa, Lancia, Chrysler, Maserati, Ferrari e la stessa Fiat, è ormai il settimo produttore del Vecchio Continente, con solo il 5,6% del mercato in novembre. Perfino Skoda, che fa parte del gruppo Volkswagen, ha venduto più auto. A Capodanno Marchionne ha brindato per la conquista della Chrysler. Un colpo da maestro: il 41,6% della casa americana rimasto in mano al fondo Veba è stato comprato usando, per oltre la metà dell'importo, la liquidità della stessa Chrysler attraverso un dividendo straordinario. La famiglia ringrazia. E nel frattempo continua a incassare dividendi, soprattutto quelli pagati dalla ex Fiat Industrial (dove sono custoditi gli utili di trattori, camion e macchine movimento terra) di cui Exor possiede la maggioranza. Tevez segna, Marchionne fa l'americano. E gli Agnelli pagano, felici. Perché di auto se ne venderanno pure poche, ma i forzieri restano pieni. " P.S.: domanda..............questa si da 250 mln di euro: ma a "Il Fatto ...." sanno cos'è una stock option oppure no ? Non lo sanno e hanno le idee un po' confuse oppure lo sanno ma non chi legge e quindi loro ci marciano ? So' grandi........non deludono mai.........c'era proprio bisogno di una fonte sicura di risate dopo la prematura dipartita del TG4 di Emilione Fede (baciamo le mani !!!!!!!! ). La cosa veramente triste è che tocca chidersi se anche Gianni Dragoni ha le idee un po' confuse, che, per chi no lo sapesse, è giornalista economico de IlSole24Ore.........
  2. Articolo tecnico molto interessante sul funzionamento "strategico" dei nuovi motori di F1, da parte di Jalopnik con il contributo di Renault F1: How Formula One's Amazing New Hybrid Turbo Engine Works P.S.: guardate il post (con gif di tal hobbitturd1e).
  3. E' difficile dare un giudizio, il posteriore è molto camuffato al punto che quello che si vede non credo sia il volume reale.
  4. Perdonate l'OT. IMHO, si fa un errore se si pensa che "quei furbacchioni" della Fiat tramino dalla mattina alla sera per fregare e depredare la madre patria Italia al contrario di tutti gli altri, perchè in realtà quest'ultimi.............fanno esattamente la stessa cosa !!!! Per es., quella italiana non è la sede legale della griffe Prada ma della società titolare della licenza del marchio. Quest'ultimo è di proprietà della casa madre Prada S.A. la cui sede legale è nel Gran Ducato del Lussemburgo. Per chi non lo sapesse, questo "giochino contabile" - con tutto ciò che comporta in termini, tra le altre cose, di valorizzazione del marchio in capo alla controllante - è alla base delle contestazioni e quindi dei grossi guai giudiziari che stanno avendo D&G. Difatti recentemente non pochi giornalisti economici hanno chiesto all'AD del gruppo Patrizio Bertelli se fosse sua intenzione riportare il tutto in Italia onde evitare eventuali contestazioni. Il medesimo ha risposto negativamente dicendosi tranquillo e fiducioso in merito alla bontà dell'architettura finanziaria creata.............buon per lui !!!!! Non la pensa allo stesso modo la "verginella nume tutelare di tutti i Poveri Cristi Italiani", alias dott. Della Valle il quale ha recentemente chiuso la propria capogruppo Dorint S.A. e riportato tutto a Casette d'Ete.
  5. Alla luce del contenuto dei post precedenti, mi riferivo all'ipotesi di una piattaforma tp.
  6. Allora parliamo di architetture. Io non sono ingegnere, è ipotizzabile un'architettura-piattaforma modulare scalabile dal seg. E al C ?
  7. Dobbiamo però fare i conti con la rete vendita;l'Alfa di ieri in termini di zone geografiche coperte è molto diversa da quella di domani. Inoltre bisogna anche tener conto della dimensione della gamma: quanto è più vasta quella della Golf rispetto a quella della 147/Giulietta ?
  8. Infatti............ - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Parlo per me......non penso assolutamente che la 4C sia un'auto perfetta.......Il punto è che se mi si scrive che la Lotus tal dei tali alias "ferro da stiro" ha un assetto più umano e che la 4C ha una buona base ma che diventerebbe un'auto praticamente "divina" se i tecnici di Ethel (manco Porsche .......Ethel) potessero metterci sopra le mani, beh............non so voi, ma io mi metto a Se c'è un vantaggio (tra i tanti) decisivo della scocca-vasca in fibra di carbonio, è proprio quello di avere un'auto che nel suo insieme è talmente rigida che consente proprio di settare le sospensioni in maniera più umana e quindi vivibile sulle strade di tutti i giorni.......Al riguardo, basta leggere cosa si dice della 12C (soprattutto da parte degli inglesi) rispetto alla 458; ora...........per la 12C rispetto alla Ferrari vale per la 4C rispetto alla Lotus no ?????????? Ma per favore............
  9. "Piccola provocazione": quando Maglione parla di un'Alfa solo in Italia, per me non andrebbe preso alla lettera e non mi riferisco solo al caso della MazdAlfa. Credo piuttosto che si riferisca ad un'Alfa essenzialmente in Italia, circostanza questa che non escluderebbe ulteriori produzioni all'estero. Assumendo che: 1) non penso che il marchio uscirà dal seg. C (dal B credo proprio di si); 2) il seg. C è l'unico grazie al quale negli ultimi 15 anni Alfa ha raccolta qualcosa di sostanziale in termini di vendite e dilapidare quanto conquistato in termini di vendite, immagine ed investimenti nel seg. in oggetto sarebbe per me delittuoso; 3) il marchio Chrysler sicuramente non avrà una seg. C classica; 4) il marchio Dodge assumerà sempre più l'immagine di marchio sportivo, giovane e "relativamente economico"; 5) in termini di condivisione degli investimenti, Alfa e Dodge (con le dovute modifiche e differenziazioni tecniche) andranno a "braccetto" sui seg. D ed E; Io ipotizzerei una Giulietta di nuova generazione, con culo e senza, prodotta in USA su CUSW in uno dei tre stabilimenti Chrysler che lavorano con detta piattaforma, ossia o Belvidere o Sterling Heights o Toledo. Scommetterei su Belvidere dove producono Dart alla quale eventualmente affiancare una versione "più popolana" a marchio Dodge, allo stesso modo di quanto avverrà con Giulia e Avenger e Seg. E Alfa e Charger. Per quanto riguarda Cassino, potrebbero ripetere l'esperimento di Melfi, ossia adeguare una linea e contemporaneamente continuare a produrre l'attuale Giulietta sull'altra per un altro anno e quindi scaglionare sia l'ammodernamento dell'impianto che l'introduzione dei nuovi modelli in linea, proprio come sta avvenendo a Melfi.
  10. Per me è solo nazionalismo misto a "provocazione" di stampo internettiano; c'è chi si pone dei limiti, in termini di ciò che si scrive e come lo si scrive (vedi Autocar) e chi ai limiti nun ce penza proprio e "sbraca".........vedi Top Gear che in materia è decisamente recidivo.
  11. IMHO, vedo che sempre più spesso, parlando in generale, c'è una notevole differenza, di sostanza, contenuti e forma, fra ciò che si scrive on-line e quanto è riportato sul cartaceo. Quest'ultimo tende ad essere più serio ed istituzionale, mentre su internet si tende ad essere un po' più "zozzoni" o per meglio dire troll. In una certa misura è normale, considerando la maniera in cui si fa business su internet: più "zozzeria", più contradditorio, più contradditorio più click, più click più pubblicità e quindi soldi. Ovviamente in questo modo la credibilità va a farsi fott........re.........Contenti loro.........
  12. A me me pare che c'ha la faccia 'n po' preoccupata...........A occhio sta rifacendo i conti........Com'era la storia ? 800000 Wolks all'anno in NA dal 2018 ?????? Comunque a me 'sto tizio ha sempre fatto un po' impressione; ma siamo sicuri che è umano ??????
  13. Dico...........a server come state ????? Perchè dopo 'sto 3D c'è il rischio che qua salta tutto........A cazzate il giornalismo italico è micidialmente prolifico..... Breaking news: il nuovo aereo di Maglione !!!!!!!!!!!!!!
  14. Hanno smesso di esserlo il 01/01/2014 .......ossia quando a Turin si è sentito il dlin dlin che fa la cassa quando si apre !!!!! W gli alfisti rompiballe (di cui mi onoro di far parte ) !!!!
  15. Stando a quanto detto dal ceo Chrysler (Alistair Gardner), trattasi di 1 miliardozzo di $ d'investimento nella fabbrica di Sterling Heights...... Direi che una cifra del genere quanto meno basti per una passata di aspirapolvere sul pavimento Inoltre ho scoperto che nel raggio di 40 miglia da Detroit, COMAU ha sede americana, 2 fabbriche e un centro ricerche.... Me' cojoni.......non sapevo........
  16. A quanto ne so si parla, a titolo d'esempio, di 30 mln di euro di media solo per la diversa normativa relativa alla fanaleria anteriore (letto mesi fa su Autonews). E' per questo ed altri danarosi motivi - ricavi e costi - che le case costruttrici stanno intensificando la loro attività di lobby presso i governi affinchè ci si accordi il più presto possibile attorno ad una piattaforma regolamentare comune, cercando di coinvolgere il più possibile anche il Giappone il cui mercato è artificialmente impenetrabile, in particolare per le auto piccole.
  17. IMHO, fin dal 2009 erano obbligati nell'immediato ad individuare quei pochi prodotti Chrysler che potevano avere un minimo di appeal in Europa. Per contratto Fiat era obbligata, mettendo a disposizione la propria rete vendita, a garantire a Chrysler un certo livello di fatturato in Europa. Immagino che, in cuor loro, speravano di prendere "due piccioni con una fava".........della serie non si sa mai..........da un lato si rispetta il contratto, dall'altro si ottiene (forse !!!!!) un mini-rilancio del marchio. Con Freemont ha funzionato (grazie anche alla superiore rete vendita), con Lancia no. La clausola contrattuale era talmente vincolante che Fiat non avrebbe neanche potuto decidere di acquistare la quota azionaria; quel 5% di cui parlava il contratto era ottenibile unicamente rispettando i contenuti della clausola medesima. Piuttosto, parlando di Europa, sarebbe interessante sapere cosa intendono fare con la Gran Bretagna e l'Inghilterra in particolare il cui mercato dell'auto va a gonfie vele ed è molto più variegato in termini di segmenti commercializzabili. Insomma........Chrysler in UK che fine fa ????? Fine OT
  18. C'era nel Model Year 2013......nel MY 2014, che io sappia, no. Comunque bisogna dire anche che rumors vari (ed avariati..) riportano l'utilizzo del 9 marce che consentirebbe certamente di adeguare maggiormente la performance del 1.4 ai gusti degli americani. P.S.: personalmente, non sarei così sicuro che il B-Jeep sia destinato a fare numeri piccoli in Nord America. Anche da loro il segmento in oggetto è in chiara crescita..........certamente non quanto in Europa. EDIT: nel MY2014 il 2.0 c'è sul modello base, ossia l'SE, destinato probabilmente più alle flotte che alla vendita al dettaglio.
  19. No, il 2.0 lo hanno totalmente accantonato (neanche la Dart lo usa). Prodotti analoghi esistono, se non sbaglio il Buick Encore utilizza un 4 cilindri turbo. Però è anche vero che l'immagine di prodotto è diversa, non si può confondere una Buick con una Jeep.......Boh, vedremo
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