Vai al contenuto

Stiletto

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    86
  • Iscritto il

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di Stiletto

  1. Salve a tutti. Da un po' di tempo sto notando un comportamento anomalo della mia auto, una Seat Ibiza 1.4 TDI del 2006. Quando giro la chiave per accenderla, il motorino d'avviamento 'muore' subito come solitamente accade quando la batteria è totalmente giù. Al secondo giro di chiave parte immediatamente e senza incertezze. Per non saper né leggere né scrivere intanto ho sostituito la batteria, che era un po' vecchiotta, ma il problema rimane. Avete qualche idea? Grazie
  2. Volkswagen Scirocco MKII ... ... Aston Martin Virage Audi 80 B3 ... ... Lister Storm Alpine A610 ... ... Cizeta-Moroder V16T
  3. "Incorrect declaration of fuel flow meter". Da quanto si capisce, non hanno ecceduto il limite di flusso carburante. Probabilmente avranno dato delle specifiche a chi di dovere leggermente diverse da quelle effettive. Un problema amministrativo, insomma. Hanno vinto l'azzeramento dei tempi cronometrati e la partenza dalla pit-lane al rallentatore
  4. Ragazzi, ho un dubbio sulle patenti di guida. Riassumo. Ho conseguito la patente B mercoledì 17 dicembre del 2008, dunque dovró rinnovarla entro la fine di quest'anno. Il problema? É che la B per la moto (125 cc) non mi basta piú e vorrei passare ad una A3 per poter mettere in garage un mezzo un po' piú performante. Patente che se tutto va come deve, dovrei avere entro la fine dell'estate. Ecco, stoppati. A questo punto cosa succede? Dovró rinnovare lo stesso la patente B a dicembre o basteranno i controlli fatti al momento di prendere la A3? E in generale, come funziona il rinnovo di patente A+B? Grazie
  5. I costi delle P1 ibride sono ormai talmente elevati che l'organizzatore del WEC ha dovuto rattoppare le prossime due edizioni del campionato in un'unica Superstagione 2018-2019, essendo rimasta solo con le due Toyota. E a dire il vero avrebbe voluto fare solo qualche gara pure lei, dopo l'uscita Porsche, ma le sarebbe stato chiesto dall'alto di confermare la sua presenza full-time per non dare la mazzata definitiva all'endurance. Comunque, dopo il 2019 dovrebbe cambiare il regolamento (beh, per forza ...) e a quel punto un programma nella classe di punta potrebbe essere economicamente sostenibile anche per team che non intendono investire il budget di un team di F1 di media classifica. Potrebbero arrivare le DPi (P2 con motori anche diversi dal Gibson e personalizzate esteticamente) oppure prototipi silhouette. Per il momento tutto molto nebuloso, però
  6. Per prima cosa, un bravo a Rea che in soli tre anni ha portando ad Akashi titoli che non si vedevano piú da tempo, se dimentichiamo per un momento quello di Sykes del 2013 contro il duo Aprilia. Detto questo, peró, ho almeno un paio di dubbi. Rea ha dichiarato che il prossimo anno sarà ancora in WSBK solo per riconoscenza nei confronti di KRT e di un contratto firmato da tempo. Ma dopo? Si parla tanto di MotoGP (i giornalisti), ma non credo sia troppo un'idea peregrina quella che lo porterebbe addirittura al ritiro. Ha dominato in SBK come nessuno dopo gli anni bui Honda, ha una famiglia e soprattutto 30 anni. 32 agli eventuali test precampionato 2019. É dura. Capitolo Kawasaki. Lasciamo stare il malcontento, giusto o meno, dovuto a chi vorrebbe castrarla, come già accaduto con Aprilia. La domanda che mi faccio é piú a lungo termine. Kawasaki sta evolvendo la ZX-10R attuale fin dal lontano 2011, quando ancora gli spagnoli della Provec non erano arrivati, e le moto erano affidate alla Paul Bird Motorsport. In breve, sono 7 anni che Kawasaki ha lo stesso modello stradale. E va bene, ora si chiama ZX-10RR ed ha un telaio rivisto nelle rigidezze e un motore riprogettato nella parte bassa. Ma alla fine é ancora sorella stretta della Ninja 2011. Prima o poi dovranno passare ad una Ninja totalmente nuova (2-3 anni?). E la SBK moderna ci insegna che mediamente il debutto di una moto nuova é disastroso. Perché il livello ormai é talmente alto che vanno piú forte le moto vecchie, ma evolute e con grandi moli di dati, piuttosto che le nuove tutte da svezzare. E svezzarle costa, sia tempo che denaro. Proprio sicuri che Kawasaki abbia voglia di investire ancora tantissimo in un campionato che ha perso tutto il suo ritorno mediatico?
  7. Finalmente si vede qualcosa della nuova moto. Al netto del fatto che sia ancora nella fase Frankenstein, trovo molto interessante che il V4 sia montato in posizione avanzata e con la bancata posteriore 'correttamente' ruotata all'indietro, come avviene sulla Desmosedici. Questo, IMHO, significa che lo schema telaistico è stato rivisto in maniera importante rispetto a quello della Panigale. Se dovessi scommettere, via il semi-telaio scatolato che funge da airbox e che si collega alle teste e dentro un semi-perimetrale che si interrompe al centro della V. Insomma, un po' come nel brevetto Honda di qualche anno fa, con la differenza che il forcellone resterebbe incernierato al motore.
  8. Purtroppo, l'incomprensione è vera. Kobayashi dall'interno della TS050 non poteva vedere che Capillaire indossava casco e collare Hans, ma solo i colori della sua tuta, praticamente identici a quelli dei commissari. Vi posto il video del momento. Non appena Capillare da l'ok, Kobayashi parte. E il commissario (vero) dietro di loro guarda senza fare nulla. Kobayashi, comprensibilmente, ha risposto d'istinto a quel gesto e ripartendo con il termico per due volte ha danneggiato la frizione. https://streamable.com/kvdca Qui le parole di Capillaire: "Samedi soir, durant la course, j'attendais mon relais, casqué à mon box. J'ai voulu manifester mon encouragement à la voiture de tête, arrêtée au rouge à quelques mètres devant mon box. Il s'agissait d'une marque d'encouragement spontanée comme ça arrive entre pilotes. J'ai reçu une amende des commissaires pour ce geste et j'admets que c'était inopportun. Je le regrette." In sostanza, chiede scusa. Voleva incitare il giapponese, ma ha fatto un casino, per il quale è stato anche ammonito. "Mi dispiace"
  9. Signori, preparatevi ad una nuova era. Su it.motorsport.com si legge che Aldridge avrebbe appena giudicato LEGALE la soluzione Ducati. Inoltre, si vocifera che il box sotto-codino sia in realtà il contenitore di parte dell'hardware elettronico che non trova più posto dietro al nuovo cupolino 'svuotato'. Allego un'altra foto per abituare l'occhio ... spero ...
  10. Anche Ducati ha svelato la sua carena ad ali integrate in Qatar. Occhio che è roba pesante IMHO, la cura sta diventando peggio della malattia e solo un uomo, ad oggi, può prendere una decisione su questo tema: Denny Aldridge ... https://it.motorsport.com/motogp/news/dovizioso-ha-portato-al-debutto-la-nuova-carena-della-ducati-881972/
  11. Che sfiga ... Forse forse avere l'auto migliore e i suoi avversari più forti altrove gli sta giocando dei brutti scherzi quest'anno. Spero per lui che non commetta altri errori di distrazione. In ogni caso, molto contento per Toyota che almeno sulla neve e con Latvala se la sta cavando bene P.S. Piccolo off topic sui rally-raid. Dal 2019 si corre solo con 4WD e motori benzina. Anche Peugeot ha accettato, nonostante la sua 3008 non risponda a nessuna delle due caratteristiche. Posto che questo significa quasi con certezza che i francesi molleranno, si sa nulla di eventuali piani futuri fuori strada e non?
  12. Toyota alla fine ha deciso di partecipare alla Dakar 2017 con l'Hilux a trazione integrale, dopo aver testato tanto la Evo 2WD (dovrebbe essere quello della foto nel primo messaggio). Si parla di 400-500 Kg abbondanti in meno e di una vettura più veloce, ma probabilmente ancora da rifinire. Ovviamente, delle auto di serie non c'è nulla sui prototipi di Classe T1. Sono tutte Silhouette con telai a traliccio e pannelli carrozzeria in CFRP a sgancio rapido. Tra le moto, brutto incidente durante la prima settimana per il favorito Toby Price (KTM) che si è quadri-fratturato il femore. Honda, invece, ha perso tutto con un rifornimento proibito durante una neutralizzazione, pagato con 1h di penalità da tuttii suoi piloti. Sono fuori dai giochi, ma si appellano al precedente di Peterhansel dello scorso anno. Da seguire. Nei Trucks, poche speranze di vittoria per l'Iveco di Gerard de Rooy, dopo la tappa odierna. I Kamaz sono stati calmi nelle prime tappe ma adesso stanno attaccando forti di una meccanica indistruttibile. Nikolaev e Sotnikov comandano con circa 20 minuti di vantaggio. Una foto del simpatico Powerstar dotato di motore Cursor 13: Fotogramma dell'immenso Kamaz 4326 spinto dal 13,2 litri di origine Liebherr:
  13. Mikkelsen dovrebbe aver firmato in questi giorni con Skoda per correre con la Fabia R5 a Montecarlo (ma solo lì). In ogni caso, se il video del mago è roba Volkswagen, potrebbe anche significare che hanno trovato qualcuno che porti in gara le Polo 2017. Potrebbe nascere un'altra sorta di M-Sport? Stiamo tuned
  14. Come riportato da Matteo B. la differenza tra MotoGP e WSBK è notevole, anche se quest'anno è un po' falsata dai cambi regolamentari in atto nel campionato prototipi. Detto papale papale le moto 2016 sono ancora i 'vecchi' telai del periodo Bridgestone adattati con toppe, saldature e rinforzi in CFRP che non hanno ancora raggiunto il loro stadio finale. In più, il software Magneti Marelli è nuovo per tutti i Factory - per la Honda è nuovo pure l'hardware Marelli - ed è un chiaro passo indietro in termini di acquisizione dati ed efficacia. In più, c'è da considerare che le WSBK stanno tornando a girare su tempi molto interessanti, dopo la semplificazione del 2014, con l'introduzione di modelli con parti speciali a listino, tipo la Kawasaki ZX-10RR. Comunque, Jerez è una pista molto particolare. Brevi rettilinei, tante curve. Fa venire fuori i limiti di governabilità delle GP a bassa velocità e ne castra la potenza massima. Su altre piste, più veloci e con curvoni ad ampio raggio, la ciclistica più ferma delle GP si fa sentire e i circa 30cv in più anche. Oh, il dato di potenza è da prendere con le pinze, ma se Tardozzi ha parlato di oltre 270 cv sul Desmo usato al Mugello 2015 ... Avevo dato anche un'occhiata al confronto SSP/Moto2 qualche settimana fa. Sulla stessa pista, stesso anno (2016) e in periodi abbastanza simili, la pole di Zarco su Kalex-Honda aveva tempi fotocopia di quelli della pole di Cluzel su MV Agusta 675. E la cosa grottesca (?) è che lo scorso anno, quando le SSP avevano ancora un'elettronica degna, i tempi erano addirittura a vantaggio delle derivate stradali di quasi un secondo. Per chi non l'avesse già letta, c'è un'intervista molto interessante in inglese a Neil Hodgson sulle impressioni avute guidando la Desmosedici GP16 di Iannone sulla pista di Misano. Vi lascio il link di MCN: http://www.motorcyclenews.com/news/2016/september/riding-andrea-iannone-motogp-gp16-ducati-desmosedici/
  15. Nel segno di Chaz si conclude anche l'ultima gara del campionato WSBK 2016. Che significa vincere i 7/8 delle gare disputate a partire dal round 'autunnale' del Lausitzring. L'ultimo dubbio é sciolto, proprio in Gara-2, a Losail. Fin ad oggi, ci poteva essere il tarlo che la Panigale R avesse inanellato questa serie di vittorie a causa di ragioniere Rea, deciso a chiudere la pratica campionato senza correre rischi, specialmente dopo le battute d'arresto di Laguna (Gara-2) e Lausitzring (Gara-1), causata da problemi tecnici al cambio della sua Ninja. Ma nell'ultimo appuntamento del mondiale si trovano le risposte alle nostre domande. Togliendo il pasticciaccio brutto precedente all'esplosione della Kawasaki del qatariota Al Sulaiti (Rea lungo per impuntamento del cambio in fondo al dritto), la gara post-bandiera rossa ha mostrato un Rea fare il possibile e l'impossibile nel tentativo di recuperare su Davies. Non ci é riuscito. Questo é un ottimo punto di partenza per il 2017: la Ducati, ad oggi, é una moto migliore della Kawasaki. Tutto tranquillo allora? No. La ZX-10RR (non é un errore) sta già girando in pista e sarà la nuova base della verdona 2017, dopo un solo anno di my 2016. Ed é anche questo il motivo per cui nei test estivi del Lausitzring, Rea e Sykes hanno girato solo con moto stradale, in modo da salvare giorni preziosi. E ancora, Sykes chiude secondo nel mondiale, grazie alla posizione cedutagli proprio da Rea nell'ultimo giro. Se ne leggono di ogni in giro per il web, ma questa foto - sgranatissima - chiude definitivamente il discorso, IMHO.
  16. Rea si è laureato campione del mondo in Gara-1 a Losail! Seguendo Davies, ha imposto un ritmo gara inarrivabile per tutti gli altri. Almeno fino a quando uno scivolamento del posteriore della sua Ninja non gli ricorda che forse è meglio accontentarsi per oggi. In archivio, vanno due titoli consecutivi come Fogarty, la moglie impossibilitata a salutarlo al traguardo per mancanza di pass (...) e sopratutto l'orrenda scritta #JR lasciata con uno spray verde sull'asfalto qatariota. Decima vittoria per Davies con la Panigale, che toglie il primato a Rea per la stagione 2016. Ma il succo del discorso è che il gallese ha ridotto il distacco dalla seconda posizione in campionato da 19 punti a solo 7. C'è la concreta possibilità di scavalcare Sykes nella gara di domani. Breve focus sulla Supersport (con pole di Stapleford su Triumph!): Sofuoglu avrebbe voluto correre in Qatar con una livrea celebrativa turca dopo il titolo appena vinto. Kawasaki glielo ha concesso, ma solo per prove libere e qualifiche. Domani, la ZX-6R tornerà verde.
  17. Stiletto

    Ducati 1408

    Non sapevo se aprire la discussione, ma la notizia mi pareva piuttosto interessante e allora eccola qui. Ducati sarà presente ad EICMA 2016 con il progetto 1408, ovvero la "bicilindrica più potente di sempre". Serie limitata, telaio monoscocca in CFRP con rinforzi in alluminio (-1,5 Kg) e sempre in CFRP anche i cerchi della sudafricana BST (-1,4 Kg) e il forcellone (-0,9Kg). La base resta ovviamente la Panigale (1299?) e il 1408 non si riferisce alla cilindrata, ma all'ottavo progetto del 2014. Il sito dedicato al progetto (accesso riservato): http://project1408.ducati.com/it/login Ulteriori info dal web: http://www.moto.it/fiere/ducati-1408-novita-in-arrivo-ad-eicma.html Qui il link ufficiale della diretta streaming del salone (7 novembre): http://www.ducati.it/ducati_world_premiere_2017/index.do
  18. IMHO Chaz non deve avere alcun rimpianto per questo 2016. Quest'anno la Kawasaki ha portato una moto fortemente aggiornata in SBK e ha deciso di assecondare non solo le richieste di Rea, ma anche quelle di Sykes. Il pacchetto è stato un po' acerbo fino ad Imola e, in effetti, fino a quella gara, Davies ha tenuto il passo dei due Kawasaki, con due doppiette e un distacco figlio prevalentemente della caduta di Gara2 a Phillip Island. Poi è arrivato il nuovo pacchetto elettronico in Provec Racing ed è lì che le verdone se ne sono andate. Nella parte centrale del campionato Davies era visibilmente più impiccato ed ha fatto quello che ha potuto. Ha esagerato? Può essere. Ma battere Rea non è facile a parità di mezzo, figurarsi con del gap tecnico. In un'intervista del dopo Imola, Dall'Igna disse che non ci sarebbero stati ulteriori sviluppi sulla 1199 se non dopo la pausa estiva (probabile che la MotoGP dreni risorse). Vero o no, braccino di Rea o no, dalla prima gara autunnale (Lausitzring) ad oggi, Davies ha vinto 5 delle 6 gare disputate. Tante quante le vittorie del 2015. E ora si va in Qatar. Ci sarà da soffrire ... Più che altro, tristissimo l'epilogo della Superstock 1000 per Mercado. Arrivare all'ultima gara con 7 punti di vantaggio su De Rosa e vedere la moto spegnersi durante il giro di formazione per un tubo della benzina allentato (pare) deve essere un bruttissimo colpo. Non avevo mai visto un pilota professionista piangere.
  19. Gara 1 a Donington rappresenta la metà esatta del calendario WSBK 2016, data l’esclusione di Monza. In breve, 1° Sykes, 2° Giugliano e 3° Rea, anche se piuttosto lontano. Davies, invece, non c’è. Il suo fantasma ha aleggiato davanti a tutti nella prima parte di gara e poi, più avanti, è riapparso nelle retrovie a fare i dispetti a De Angelis e West, mandando i primo dai commissari e il secondo nella ghiaia. Scherzi a parte, il Davies visto oggi è l’uomo che ha gettato la sua Panigale oltre l’ostacolo per ben due volte in una sola gara. Impresa riuscita, a memoria, anche a compagno Fenati un paio d’anni fa. Gara non scontata, comunque. Perché proprio la pista di Sykes mette in luce i punti deboli di Sykes. Il suo stile on/off, con pochissima percorrenza, non funziona nel gruppo. E così, una brutta partenza ha rischiato di trasformarsi in un sabato da incubo nonostante l’imbarazzante vantaggio cronometrico. Al netto dell’eccesso di foga del gallese (imperdonabile), Davies e Rea hanno avuto in comune una buona dose di sfiga. Il primo ha pochi dati avendo perso la FP2 causa Panigale BBQ, mentre il secondo si confronta con un cambio troppo libertino. In tutto questo Cionni ride, perché va ancora sul podio (anche se Savadori …) e mette un +16 su Chaz. Infine, gara consistente di Giugliano che per la seconda volta consecutiva fa meglio dell’altra Ducati. Deganello potrebbe essere davvero la chiave di volta di ‘sto ragazzo. Domani è un altro giorno.
  20. Gare molto convincenti per la Ducati che, almeno con Davies, mostra un passo avanti importante maturato fin dall'introduzione del nuovo scarico in quel di Aragon. Tuttavia, nonostante il gallese abbia vinto 4 delle ultime 6 gare, ha recuperato su Rea la miseria di 5 punti. E ne avanzano ancora 35. La costanza di Rea è una doccia fredda sulle speranze mondiali di Marinelli & Co. Kawasaki sta avendo qualche problemino in quest'avvio di stagione (!!), vuoi per il nuovo pacchetto elettronico che ha debuttato proprio ad Imola, vuoi perché si vocifera che il telaio sia un pelo troppo rigido e più adatto allo stile di guida di Sykes (telaio che pare anche il problema maggiore della versione Stock, che sta naufragando). Bene, invece, l'albero motore alleggerito. Sugli altri, gara consistente della MV che ancora ha qualcosa da dire in termini di ciclistica, Aprilia ombra di sè stessa, BMW Althea in progress e Yamaha alle prese con i problemi da matricola. Chiudo con la splendida vittoria di Mercado in STK1000 che porta la Panigale Aruba in testa al campionato e ci fa una lezione di meccanica del veicolo a cuore aperto. Si è accorto che mancava qualche pezzo solo quando in parco chiuso ha visto Serafino Foti con la SUA carena ... in mano
  21. Direi una buona gara da parte della Ferrari, che conferma il netto salto prestazionale già mostrato a Melbourne. Kimi è stato consistente, come lo scorso anno, ma ha commesso un errore in partenza superato solo dall'anglo-caraibico. Resta da capire se la partenza-cappotto dell'Australia sia dovuta ad un reale vantaggio tecnico della Ferrari o solo a fortuna, ma nel dubbio Mercedes sta già lavorando ad una frizione tutta nuova. Vettel? Non sono sicuro che su questa pista avrebbe saputo fare meglio del finlandese nonostante, nel complesso, sia più veloce. Sul capitolo affidabilità c'è poco da dire. Il problema esiste, inutile negarlo. Ma mi sarei stupito del contrario dal momento che né il telaio né lo 059/5 hanno una vite in comune con quelli usati fino allo scorso anno. Anzi, per come la Mercedes ha iniziato la sua striscia vincente due anni fa è già un risultato insperato essere lì con loro, senza dover attendere il prossimo cambio del regolamento. Per il resto, molto bene Vandoorne (che è un crimine sia senza un sedile) e la Haas.
  22. Nuova capatina da Akrapovic per la Ducati Panigale R che si presenta ad Aragon con due scarichi simmetrici sotto-codino, ma con aperture differenti. Non so cosa dica il regolamento, ma già il 'caminetto' usato fino ad ora aveva provocato malcontenti in Kawasaki (e Aprilia), nonostante fossero state mantenute, in basso, le forme dei terminali di serie. La nuova soluzione manda a ramengo anche quelle e si presenta come totalmente inedita. Di sicuro, se stanno rischiando così tanto con le geometrie degli scarichi è perché il bicilindrico ormai è arrivato al limite. Speriamo non sia stato lavoro inutile, anche se in Ducati si dicono tranquilli di essere in regola perché - e cito testualmente - "ne abbiamo due e sono sui lati"
  23. La novità per il campionato 2016 non sta tanto nella centralina unica Magneti Marelli (che dovrebbe essere molto simile, se non uguale, a quella usata dalle Open negli ultimi anni), quanto nel software che ci gira sù. Fino a questo momento tutti i costruttori impegnati in GP hanno potuto impiegare un software di proprietà, mentre dal prossimo anno potranno utilizzare solo una versione uguale per tutti. Questo software è stata sviluppato, almeno in questa prima release, congiuntamente da Honda, Yamaha e Ducati. E dal momento che ognuno di questi costruttori ha dei segreti da proteggere, non tutte le stringhe di codice sviluppate negli scorsi anni sono state rese pubbliche. Diciamo che si è deciso cosa mettere in compartecipazione per avere un pacchetto comunque buono e di portare gli altri segreti nella tomba. Inevitabilmente questo è uno dei perché il software unico sia ancora distante dai vecchi software proprietari (e a sentire Marquez, anche più lento ad agire). L’altro problema nasce dai canali di acquisizione della centralina, che sono stati ridotti rispetto al 2015. Non scendo nei particolari, anche perché non ne ho le competenze, ma ti basti sapere che se prima si poteva settare l’elettronica suddividendo la pista in un’infinità di spezzoni, adesso al massimo si può agire curva per curva. Che è tanto, ma sempre un peggioramento rispetto al recente passato.
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.