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GFab

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  1. Chissà che questo progetto e-car di Stellantis non venga assegnato a Torino come sviluppo e a qualche fabbrica italiana (Mirafiori, Pomigliano) per la produzione, includendo Panda e 500 future. Sarebbe il minimo dopo che hanno azzerato tutto concentrando l’intero sviluppo europeo del gruppo in Francia e la produzione ovunque fuorché in Italia..
  2. Siamo in Italia, paese dove la distinzione tra urbano e extraurbano non è troppo marcata e dove nessuno o quasi compra auto per uso solamente urbano, ma punta ad auto polivalenti. Con la citycar ci si prende la statale/tangenziale/autostrada per andare a lavoro, ci si va al mare, a borghi nel weekend e volendo pure in montagna quella volta. Aggiungo poi che questa non è una “citycar” qualsiasi, è una 500. Auto che una quindicina d’anno fa veniva venduta al prezzo di una segmento B (la Punto) con grande successo e che si distingueva dalle altre segmento A per cura, allestimento e immagine. Tantissimi avevano la 500 pur con tutti i limiti perché quella era la piccola auto che volevano ed erano disposti a pagarla di più di una Panda. Paragonarla a una i10 qualsiasi non ha alcun senso e rende ancora più assurdo il trattamento che le è stato riservato post-2020. Adesso avrà una versione ibrida sottomotorizzata e una versione elettrica con batteria NMC che non è stata aggiornata ed è sostanzialmente fuori mercato. E questo perché Stellantis in Europa vuol dire Peugeot e tutto quello che è nato Fiat non ha avuto un euro per aggiornarsi, nemmeno se era un prodotto di estremo successo come la 500. Doppiamente assurdo considerando che il prodotto c’è ed è pure buono. Adesso quanto dovremo aspettare una versione elettrica vagamente vendibile con le LFP? Io non avrei mai pensato di rimpiangere la FCA che si barcamenava qualche anno fa, eppure eccoci qua…
  3. GFab ha risposto a Osv in Lancia
    Ma al netto delle formule con acconto + minirate + maxirata finale che continuano a non convincermi (soprattutto con quei tassi..), qual è lo street price attuale per una LX/HF Line con o senza finanziamento classico? È sceso?
  4. GFab ha risposto a Osv in Lancia
    Totale fantafuturo, ma secondo voi il rumor che dà la futura DS n.3 tornare berlina in linea con 208 e Corsa potrebbe significare che sia sinergica (leggasi “identica”) ad una futura Ypsilon su base Small? Perché in effetti c’è un problema di tempistica considerando che tra un paio d’anni avremo in concessionaria le più povere gemelle tedesche e francesi tecnologicamente più aggiornate di quella che dovrebbe essere premium, la Ypsilon appunto. E considerando che già ora in Francia viene venduta con formule più vantaggiose di 208, mi pare che l’intera strategia di piazzamento sul mercato non funzioni così. Io mi auguro solo che Filosa spenda quel che basti per differenziare maggiormente i modelli, anche al costo di farne saltare qualcuno. In alcuni casi sono davvero andati oltre con la clonazione.
  5. Contento di vederla per tanti motivi, non ultimo come segno che non hanno già rinunciato ai piani per Lancia dopo il debutto molto incerto di Ypsilon sul mercato. Non c’è nessuna ragione per cui un marchio dovrebbe essere impossibile da recuperare. Tutto dipende dalla validità e appetibilità dei prodotti e dalla percezione che riesci a dare. Il ritorno nei rally per Lancia è un’ottima strategia di marketing. Ciò detto, molto bella da vedere sistemata così. Le modifiche le donano e la allontanano dalle forme di 208 (vero handicap di Ypsilon).
  6. Se confermato, dopo Ypsilon si riconferma che il “rilancio” tavaressiano di Lancia è sostanzialmente un’operazione nostalgia di puro rimarchiamento non di piattaforme, ma proprio di modelli progettati per altri marchi. Un’operazione che sarà costata 2 lire in croce e quindi a rischio sostanzialmente zero. E a questo punto immagino che Delta altro non sarà che la prossima 308/Astra con al massimo qualche dettaglio superficiale diverso. Che poi è quello che è Ypsilon. Che dire.. ne vale la pena? Stellantis mi sembra sempre più la British Leyland 2.0. Quella volta non finì bene.
  7. Decisamente. Anche perché probabilmente non è neanche iniziato il suo sviluppo e si ricollega al tema sollevato da Elkann e De Meo sulle pseudo kei car europee. Non darei nulla per scontato. Speriamo solo che con François pensionato sparisca anche l’orrido nome Pandina. A questo punto se la Panda diventa quella che adesso chiamano Grande Panda, meglio che si inventino un nome nuovo per la segmento A futura.
  8. (Per quanto valga la loro parola) non avevano già confermato che la prossima generazione sarebbe rimasta a Pomigliano? Sarebbe auspicabile, soprattutto se le Small in arrivo lì saranno di segmento C e non B, garantendo volumi più ridotti.
  9. Ma davvero le due pandone giganti (fastback e suv) per il mercato europeo le faranno entrambe in Marocco? Mi stupisce perché hanno già due fabbriche SmartCar (Trnava e Kragujevac) e soprattutto mi aspettavo che una delle due finisse in Turchia dove con Tipo hanno mantenuto per anni la leadership di mercato. Mi pare assurdo buttare via il lavoro fatto (ma è un po’ il tratto distintivo dell’azienda in effetti..).
  10. Volkswagen ha un portafoglio marchi in Europa che è decisamente meno ridondante di quello di Stellantis che è praticamente il cimitero di mezza industria generalista europea. Il piazzamento dei singoli marchi è abbastanza chiaro. I due problemi principali sono probabilmente Seat che non riesce a trovare la sua identità e infatti è stato messo un po’ da parte e probabilmente il successo di Skoda che si è sovrapposto parzialmente a Volkswagen, reinterpretando i valori originari del marchio quasi meglio di VW stessa. Ciò detto, per me la somiglianza tra modelli del gruppo VW è fastidiosa quanto quella di Stellantis, ma credo che quest’ultima sia sottolineata di più per diverse ragioni e cioè che innanzitutto VW ha un grosso marchio al centro e poi dei satelliti storicamente marginali e cresciuti più recentemente dopo l’entrata nel gruppo (Seat e Skoda. Lascio Audi a parte nel premium), mentre Stellantis ha almeno 3 famiglie di marchi notissimi (PSA, FGA, Opel) che fino a poco tempo fa erano separate e quindi adesso fa specie vederle diventate dei cloni. Dall’Italia poi la sottolineatura è ancora più forte perché i marchi exFGA hanno fatto uscire modelli basati su esistenti piattaforme exPSA. In un futuro saranno tutti modelli Stellantis e basta e probabilmente questa cosa verrà un po’ meno. Ciò detto, io prego che lavorino sui singoli marchi e modelli meglio di quanto fatto da Tavares che ha davvero ucciso ogni particolarità e spinto le condivisioni fino a far uscire modelli praticamente appaiati tra loro. 208/Corsa/Ypsilon è una via di mezzo tra una semplice condivisione di pianale ed una mera operazione di “brand engineering”. Su queste basi è davvero difficile dare un futuro ai diversi marchi.
  11. GFab ha risposto a Osv in Lancia
    Vedo che di listino siamo grossomodo sui 25k per la base (che poi è già un medio allestimento) e sui 29k per LX e HF Line. Mi sapete dire a quali street price corrispondono? Leggo di tante belle promozioni ma mi pare che abbiano tutte tassi da usura e limitazioni… Trovo molto carine sia la LX blu con interni ruggine che la HF Line arancione coi cerchi dorati/brunati. Assurdo che la HF Line non abbia di serie la piastra per ricaricare il telefono comunque…
  12. Al netto dell’eccessiva somiglianza alla macchina da cui deriva, a me questa Ypsilon piace (d‘altronde è carina anche la gemella 208 e, nelle versioni meno basiche, anche l’altra gemella Corsa), ma non sono sicuro abbiano avuto abbastanza coraggio. Mi pare di vedere tante scelte al risparmio e un marketing abbastanza indeciso su cosa stiano vendendo. Temo che su queste basi, con un tentativo sul quale anche loro hanno creduto solo a metà, sia davvero difficile un rilancio del marchio Lancia. E se lo è già in Italia, all’estero mi pare quasi impossibile. Ciò detto, il nuovo muso della HF mi piace, così come sembra interessante anche il nuovo colore arancione. (E comunque quello che mi auguro da parte di Filosa è magari di approvare meno modelli, ma di dare un’identità forte e una differenziazione adatta a quelli che si producono.)
  13. Non dirlo a me, lo so benissimo. Stavo solo cercando di riportare cosa dicevano gli appassionati francesi. Dirò di più, FCA era da anni che si preparava a fondersi azzerando gli investimenti dove sapeva che avrebbe lasciato spazio al partner con cui si sarebbe fusa. Com’è successo nei segmenti generalisti europei infatti. Una decisione cercata e condivisa dagli ex FCA, certamente non subita da dei fantomatici poteri forti francesi. E permettetemi, una decisione pesantissima per l’ex FCA Italy, ridotta a poco più di una filiale che mette i loghini su macchine progettate e prodotte all’estero. Pure questo va detto. E ci sta pure che infatti ci sia stato per ora poco di cui rallegrarsi in Italia di questa fusione avendo avuto come risultato la decimazione delle attività sia di sviluppo che produttive nel paese. Un risultato di cui la fusione è solo il passaggio più recente e come ben sappiamo parte da molto prima, almeno dalla crisi della fine degli anni 90. Ciò detto, è evidente come tra i non addetti ai lavori, sia in Italia che in Francia, sia stato facile fare l’equazione uso di tecnologia e management francese uguale PSA ha comprato FCA. A mio vedere la dirigenza di quest’azienda non ha nessuna intenzione di favorire questo o quell’altro posto, ma ha dimostrato varie volte di perseguire un obiettivo esclusivamente finanziario e, potendo, svilupperebbe e produrrebbe tutto nel paese dove gli costa meno, fosse anche l’India (chi ha detto SmartCar?) o il Nord Africa. Mi pare chiaro che, al netto di discorsi di prestigio nazionale che lasciano un po’ il tempo che trovano, nell’ottica di garantire lavoro e benessere in Italia a tutti i livelli, il nostro interesse dovrebbe essere quello di veder riportare parte dello sviluppo e della produzione di massa in Italia. Per dare lavoro a qualche futuro ingegnere del Politecnico di Torino non farebbe schifo che Mirafiori fosse almeno interessata ad esempio allo sviluppo delle future piattaforme generaliste, dei motori e delle batterie. Similmente, se vogliamo mantenere un minimo di produzione, riportare nelle varie Melfi e Pomigliano un paio di modelli da numeri male non farebbe… Non mi pare molto difficile da capire neanche questo. Poi del fatto che FCA (che non esiste più) abbia “vinto” in America, non vedo a noi in Italia cosa importi. Oltre ad essere completamente ovvio, non essendo esistita PSA in America…
  14. Mi riferivo a quello postato poco fa di Caradisiac e mi pare un altro su L’Argus. Anche Les Echos parla spesso di temi aziendali Stellantis. Sul fatto che in Francia non ci fosse il giochino speculare al nostro su chi ha comprato chi ho qualche dubbio. I commenti agli articoli che ho letto ne hanno sempre parlato e il grosso dava per scontato che fosse PSA l’acquirente. E ci stava anche che fosse quella l’impressione; non è stata la parte francese a subire il management FCA e l’azzeramento delle proprie attività di ricerca e sviluppo con conseguente abbandono di motori e pianali. Una cosa su cui però ho sempre letto i francesi molto combattivi è la questione Puretech. Tantissimi lo considerano un grosso problema visti i noti problemi di affidabilità.
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