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led zeppelin

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  1. Mia modestissima opinione: vai di ibrida full. Costa non tantissimo di più (credo siamo sui 4000 euro di differenza, ma considera che ha in più anche il cambio automatico di serie). E eviti le possibili rogne dovute ad un impianto GPL montato su un motore a iniezione diretta.
  2. Comunque, alla fine più che le bocchette posteriori, la differenza la fa la qualità (e la potenza) dell'impianto di climatizzazione. Che puoi avere anche le bocchette posteriori (e ovviamente anche per me sono preferibili), ma se poi l'impianto non è adeguato, finiscono per essere delle finestrelle di plastica e basta.
  3. Ferrari e Alfa non sono la stessa cosa. E non lo sono nemmeno Porsche e Alfa. Alfa Romeo dal secondo dopoguerra è campata (*) producendo auto belle fa vedere e da guidare dalla fascia medio bassa (che potrebbe essere appannaggio dell'attuale Junior) a quella medio-alta (che potrebbe essere l'attuale Giulia/Stelvio). Più coupé/spider, ma solo per una ragione: che all'epoca si vendevano, anche bene. Oggi non hanno praticamente più mercato. Poi ok, le varie specialties, come 4c, 8c, 33 adesso....ma parliamo di roba di estrema nicchia e sicuramente alla portata di molto pochi. E quelle, probabilmente, continueranno ad esserci. (*): sul concetto di "campare" ai tempi dell'IRI ci sarebbe da disquisire. Di fatto, a fronte dei volumi di vendita che faceva (bassi) e dei costi delle soluzioni tecniche che adottava (alti), non fosse stata pubblica sarebbe finita a gambe all'aria in men che non si dica.
  4. Concordo. Giulia alla fine non è che l'ultima, degnissima, epigone (se non altro con motore termico) di una lunga stirpe di vetture che oggi fatica a trovare un posto nei gusti del pubblico, fosse persino di appassionati. Perché non è abbastanza pratica, perché è troppo bassa (critiche che nessuno si sarebbe mai sognato di fare a una 75, che per l'epoca era già considerata come un "macchinone", forse già a una 156 si, ma c'era comunque la Sw), perché...non esiste ibrida! Che di per sé, sono mancanze oggi come oggi, nel 2024, questo è vero, ma sarebbero state considerate fantascienza se rivolte ad un'Alfa per come erano percepite qualche decennio fa. Oggi l'auto è un'utility, più che al piacere di guida spesso e volentieri si guarda al comfort (e di nuovo, tra zone C, autovelox, velocità autolimitate, ecc, forse è un certo modo di intendere la guida che è tramontato). Certamente ci saranno sempre (anche con l'elettrico, e forse pure anche con la guida autonoma) quelli desiderosi di guidare un mezzo con un po' più di verve rispetto alla media, e magari anche disposti a pagare di più per questo. Ma per l'appunto, piaccia o meno, siamo in tempi in cui più che alle sospensioni posteriori si guarda al livello di guida autonoma che un mezzo propone. Facciamocene una ragione.
  5. Si bè, Dedra non la considererei esattamente di fascia alta, semmai di fascia media. Concordo che comunque fu un successo anche lei, ma, di nuovo, un caso rimasto pressoché isolato.
  6. Si lo so che Gamma è stata successiva all'acquisizione Fiat. Ma quello che intendevo sottolineare, è che dopo esser praticamente fallita e passata sotto l'egida Fiat, comunque sui segmenti alti le fortune rimasero alterne, come Gamma dimostra. Di fatto, negli ultimi 50 anni, l'unica Lancia di fascia alta di successo è stata Thema I.
  7. Tra 2018 e 2022 non è venuto a mancare solo Marchionne. Sono state rivoltate come un calzino le prospettive dell'automotive europeo (elettrico). Certi segmenti, poi, come il C o quello delle coupé/spider, sono collassati a livello di vendite (nel 2018, un'erede di Giulietta mi sarebbe sembrata ancora perlomeno ragionevole. Nel 2024, è un segmento in via di estinzione). Sul SUV di seg. E, poi, credo che per la risposta si debba citofonare in casa Maserati.
  8. Quoto. Guardate che qui la sfida adesso davanti è quella di fare auto "a batteria" (e già questo vediamo come sia tutt'altro che facile, a prescindere da chi le produce) che riescano a mantenere qualità stradali degne del blasone, a fronte di un aumento di masse che inevitabilmente complica l'agilità. Giulia/Stelvio è stato, involontariamente, il capitolo conclusivo (a modo suo, anche memorabile se non storico) che ha rilanciato le Alfa "termiche" medie, dopo anni di "boh". Quello che avviene adesso, è tutto da scoprire, e per tutti i costruttori.
  9. Miei two cents. Nei segmenti alti FCA (e Fiat prima) ha scontato una debolezza "storica", durata per decenni, con delle brevi eccezioni, la principale delle quali il successo dell'operazione Croma-Thema-900-164 negli anni 80, che però per l'appunto è rimasto un caso isolato, senza precedenti e nemmeno seguito. Non dimentichiamo poi che - Lancia produceva auto di fascia alta eccellenti, ma di fatto fini in bancarotta (acquisita poi da Fiat. E non è che la Gamma fu poi questo grande risultato) - Alfa alternò nella medesima fascia anch'essa risultati eccellenti (Alfetta) ad altri perlomeno opinabili (Alfa 90) ad altri clamorosi fiaschi (Alfa 6), il tutto per decenni con le spalle coperte dall'IRI. Fosse stata privata, avrebbe fatto la stessa fine di Lancia. Il tutto senza dimenticare la cronica debolezza sul mercato italiano di queste tipologie di auto, unita alla tradizionale forza (ingigantitasi negli ultimi 30-35 anni) dei marchi tedeschi nelle medesime categorie. Tutto questo per dire che quella di Giulia/Stelvio è stata una sfida, vinta dal punto di vista tecnico e forse anche dell'immagine, ma economicamente non convincente al punto da necessitare dei correttivi, forse anche dei passi indietro. A meno di non pensare che Stellantis sia una Onlus e investa su certi marchi a prescindere dall'esito economico, solo per un risultato di immagine (spoiler: evidentemente non è così).
  10. Dipende. Ma soprattutto, non è vincolata al reddito. Detto molto banalmente, un rappresentante di un'azienda può circolare con un'auto aziendale che con il suo stipendio non si potrebbe permettere, o che dovendo pagare di tasca propria non acquisterebbe, ovviando su qualcosa di più economico.
  11. Il problema è che auto come Giulietta sono in via di estinzione perché anche chi le comprava spesso e volentieri ora guarda ad altro (ovvero i SUV). Sennò non si spiegherebbe perché le C "basse" abbiano vendite in picchiata e stiano sparendo dai listini, mentre crossover e SUV spopolano. Junior per me è UNA risposta (non LA risposta) a quella clientela. Tonale può esserne un'altra, specialmente se penso a flotte e aziendali che usavano Giulietta come macina chilometri (banalmente, Tonale esiste diesel, Junior no). Se i numeri lo richiederanno, penso di si. Anche Giulietta in fondo all'inizio partiva da 120 CV, e poi in un secondo momento da 105 (stesso motore, ma depotenziato. Ma non fu mantenuto a lungo, se non erro).
  12. Non dimentichiamo che una grossa fetta di auto " premium", specialmente dal seg. C sono aziendali. La Junior per me oggi è l'unica Alfa a listino pensata per i privati, ed in particolare i privati italiani .
  13. E non compra nemmeno più Golf, ma T Roc, T cross o Taigo. E la Junior questo alla fine è, la concorrente Alfa ai modello di cui sopra.
  14. Oppure forse bisogna scendere a patti con il fatto che, alla fine, di appassionati, fuori dai forum, nelle strade non ce ne sono poi così tanti. Oppure sono appassionati di auto storiche (e per quelli, comunque le Alfa attuali interessano fin la). Oppure ancora, che oggi non è che le Alfa stanno in strada e le concorrenti no o poco ci manca, come poteva essere negli anni 50, 60 o 70. Così come con il fatto che per la maggioranza degli automobilisti, le qualità stradali sono importanti fino ad un certo punto (e, se vogliamo, non è nemmeno questa un'ipotesi così peregrina: vedere velocità massime limitate elettronicamente, sempre maggiore attenzione alla sicurezza, autovelox, ecc).
  15. Sul discorso piacere di guida, parliamo di barilotti rialzati dove alla fine il benchmark è rappresentato da Puma o Cx-30 ( che in realtà sarebbe un segmento superiore, ma come prezzi è competitiva con questa Junior), auto che non hanno poi chissà che soluzioni tecniche di pregio (entrambe montano il torcente dietro, per intendersi), ma che - con taratura sterzo adeguata - assetto adeguato sono pensate per divertire alla guida (senza essere sportive, tolta giusto la Puma St). Per me queste cose sono tranquillamente realizzabili anche su una Junior, considerata la base di partenza e le maestranze a disposizione all'interno del gruppo. Aspetterei a confrontarla con il resto delle cugine 2008, Mokka, 600, Avenger...perché semplicemente la taratura del loro comportamento stradale era pensata per un target diverso rispetto all'Alfa. Se vogliamo, anche questa una scelta di marketing che la condivisione di piattaforme, meccanica e componentistica consente.
  16. Certamente. Ma considerato che è una dotazione così importante (e come scrivi tu, obbligatoria per legge tra pochi mesi), mi sembra strano che il configuratore non la citi espressamente (o sono io che non la trovo).
  17. Domanda: dal configuratore non sto capendo se la telecamera posteriore è di serie oppure no. Sicuramente, non risulterebbe essere prevista come optional....🤔.
  18. Che poi, lo sappiamo tutti che la Tonale e la Stelvio vengono costruite nella malga in cima al passo. Non oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere se l'avessero chiamata Brennero.
  19. Va anche detto che al riguardo, né Mito né Giulietta spiccavano particolarmente.
  20. Considerato che - le risorse a disposizione per i nuovi modelli sono quelle che sono - il mercato delle segmento c "basse" è in picchiata, quello delle b "basse" tiene un po meglio, perlomeno in Italia (e speriamo che continui così, per Ypsilon) - di fatto, nel contesto attuale i b SUV stanno diventando la scelta preferita di una sempre più grande fetta di utenza a 360 gradi (giovani e non, passando per le famiglie), e, piaccia o meno, questa tendenza non accenna a rallentare - nel caso specifico, l'aspetto volumetrie interne è stato considerato proprio al fine di andare incontro ad un'utenza abbastanza vasta, non saprei come definirla meglio.
  21. Secondo me un possibile ritorno di Giulietta è possibile solamente se si verificano due condizioni necessarie e complementari: Che Alfa divenga a tutti gli effetti redditizia come marchio, e che Da qui ad un lustro, le segmento C 'classiche' già oggi piuttosto malandate come numeri di mercato, non si estinguano del tutto. E che in particolare 308/Astra attuali abbiano un'erede.
  22. Alla fine la Milano è una soluzione furba per sostituire in un colpo solo sia Mito che Giulietta. Più verso la prima ha ingombri esterni, pianale e impostazione meccanica, più verso la seconda spazio interno, praticità e prestazioni ipotetiche (qui si parte da 136 CV.... Giulietta da 120 se non 105 in alcune fasi. Ma Milano è più compatta).
  23. Occhio e croce dovrebbe essere una Ford Anglia. Ce l'aveva uno zio della mia compagna , da giovane.
  24. Credo Skoda (le monta anche la Fabia) e la Honda Hrv (che però dimensionalmente è più spostata verso il segmento C, pur essendo basata su Jazz).
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