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TonyH

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  1. Quelle belle stanno già salendo di Mini. Anche Perchè quelle belle sono rarissime.
  2. Superati i 20 mila km stanno iniziando a scendere ulteriormente i consumi. Questo il tratto odierno Villasimius-Porto Torres
  3. Io la prenderei automatica, il comfort nell’utilizzo quotidiano è impagabile. E confermo quello che dice @poliziottesco. Una volta imparato il manuale non si dimentica, anche quando passa tanto tempo tra un utilizzo e l’altro.
  4. Io non sono contro l’evoluzione tecnologica, tutt’altro. È sempre la benvenuta. È quella che nel corso dei secoli (con un’accelerazione dalla rivoluzione industriale) ci ha permesso di sopravvivere più facilmente è più a lungo. Semplicemente adoro i piani ben riusciti (cit.) E i piani sono ben riusciti quando si affrontano e si considerano le criticità note. Mentre negli ultimi anni su troppe scelte strategiche importanti i problemi o si negavano o si finirà genericamente in un “vabbè, vedremo”. Per quello vi rompo le palle, per pensare ai problemi prevedibili prima che nascano (perché costa infinitamente meno prevenirli che farsi scoppiare il bubbone in mano) Distorsione da approccio ingegneristico-assicurativo.
  5. Sembra che il voler vivere fuori dalla città sia solo una questione di egoismo per la villetta con giardino. Che è una questione vera, ma molto parziale che riguarda solo gli hinterland attorno alle grandi città della pianura. Ma il territtorio, è molto di più. Già solo in Italia abbiamo tutte le parti collinari e montane. Con insediamenti secolari e attivi ancora adesso per motivi che ci fanno assolutamente comodo (agricoltura/allevamento e turismo). Uno può dire “oh, hai voluto fare il ristoratore in Val Badia o farmi il formaggio di Alpeggio? Cazzi tuoi” (però basta poi non prendersela quando ci strizzano). Ci sono però delle persone che non hanno scelto di stare lontano dalle città. E sono i figli di tutte quelle persone. Ecco, io cerco di evidenziare il loro punto di vista. Loro NON HANNO SCELTO di stare lì. E sono dell’idea che debbano avere la possibilità di fare liberamente le loro scelte di studio e lavoro, e di avere una mobilità che glielo permetta. Perchè il rischio nascosto di rendere di nuovo la mobilità privata non sostenibile economicamente è che la mia libertà di cittadino di avere meno auto in giro potrebbe portare alla non-libertà di chi è nato in paese di poter cercare una vita diversa. Torniamo ad avere possibilità troppo legata in base a dove nasci anche nel mondo occidentale e a emigrazioni con taglio dei rapporti. Due cose che abbiamo sperimentato e si era cercato di sorpassare perché non è che fossero tutta sta gran felicità. Si, faccio il grillo parlante, il Puffo quattrocchi, il controrelatore stronzo della tesi. Perchè quando si fanno grandi progetti con cambiamenti molto impattati sulla società come potrà essere la mobilità è saggio valutare tutti gli aspetti, tutti gli scenari, vedere chi viene danneggiato e come minimizzare i danni. Sennò si finisce in bellissime simulazioni, progetti e utopie che poi nella realtà sono un bordello (abbiamo già dato troppe volte)
  6. Attorno all’automobile però gira anche un enorme carico fiscale (accise, bollo, iva, parcheggi) che fa comodo a tutte le istituzioni. E che quando gli si fa la guerra non si mette mai sul piatto come verranno rimpiazzate. Seconda cosa, se nonostante questo carico di costi (avere un’auto È costoso) tutti, qua dentro o tra le conoscenze, anche quelle di cui non gliene frega un belino a vela, a un certo punto di siamo imbarcati nel suo uso personale, tramite possesso o noleggio più o meno lungo…….o si è tutti dei gran fessi oppure significa che ci sono ancora tante situazioni dove rapporto costo/benefici continua a essere superiore alle alternative. L’ho già scritto e lo ripropongo. Mentre nei grandi centri puoi pensare di farne un utilizzo limitato, sostituendolo con TPL e altre forme di mobilità….c’è tutto il mondo della provincia, dove non riuscirai mai a fare un TPL agevole (a meno di non mettere sbirillioni di soldi) e dove senza auto sei tagliato fuori dalle possibilità di studio/lavoro. E non si può dire “eh, per forza, gli abbiamo impostati per l’auto”, visto che si tratta quasi sempre di paesi che son nati ben prima dell’avvento dell’auto
  7. Anche quello dei diritti dei lavoratori è un problema globale. Perché chi non li ha non sostiene i relativi costi e mette fuori mercato gli altri.
  8. Ma a quanto vengono proposte? Perché se sono dello stesso anno, la vedo dura che la richiesta possa essere identica a parità di condizioni.
  9. Ah sicuramente… ma come si fa a non nominarla… ehi c’è pure quella! e poi perché dimenticare no, non ce la faccio, di tutte l’elemento estetico sarebbe minoritario nella scelta. Nessuna tra quelle attirerebbe la mia attenzione nel traffico.
  10. Ahimè Ricciardo non ha più saputo esprimere i livelli di RedBull. Mi spiace, di più avrebbe meritato, era uno dei piloti che rendeva gradevole guardare la F1 anche fuori dalla gara. Adesso stanno diventando tutti perfettini, permalosi, primedonne anche fuori dall’abitacolo rendendo il tutto un po’ troppo asettico.
  11. o lì o chiedi all’assicuratore di verificare
  12. “Scarso rendimento del motore”. Non era problematico, era proprio così di suo.
  13. Ma se la controparte non è conciliante, col CID metti in mezzo un soggetto terzo (assicurazione, quindi perito e liquidatore) con cui litigare sia su percentuali di colpa che su entità del risarcimento. Poi al rinnovo mica è obbligato a risarcire. Ha facoltà di chiedere di quanto è il danno e valutare se costa meno risarcire oppure subire l’aumento di premio. Dovrebbe ancora controllare la propria polizza. Se ha inserito il bonus protetto non subisce peggioramenti.
  14. Fai il CID e se la vede col perito . Al massimo se non vorrai aumentare la classe di merito chiederai di rifondere l'assicurazione
  15. Il problema è che attualmente molti impianti antincendio sono strutturati sugli incendi degli ICE. Mentre le BEV necessitano di strumenti diversi (se ricordo bene non funzionano i sistemi a polvere)
  16. La maledizione di averla definita 20 anni fa l’Alfa Romeo spagnola. da allora sempre in bilico
  17. I prestiti bullet possono essere concessi anche ponendo a garanzia beni reali (obbligazioni, sicav etc.). Quelli che non vengono concessi agli immobili in costruzione sono i mutui ipotecari, perché finché non sono accatastati non è possibile mettere l’ipoteca.
  18. Mi riferivo a Ikea. All’epoca in quella zona (Monferrato, mica su chissà quali bricchi) consegnavano solo dal lunedì al venerdì e senza darti orario. Per una seconda casa una bella seccatura.
  19. La consegna a domicilio ha ancora grossi limiti fuori dalle grandi città. Testata per una seconda casa è stata un discreto incubo. Prossima volta mi affitto il furgone.
  20. Forse il signore in questione pensava alla Caritas o a qualche partito che elargisce mance elettorali. È OVVIO che le banche ci guadagnino. È il loro lavoro fare raccolta (tramite obbligazioni e conti correnti, dove tutti pretendono un rendimento) per fare erogazioni (fidi, prestiti, mutui). E in mezzo traggono gli utili per mandare avanti la baracca (dipendenti inclusi). Ogni tanto molti cascano dal pero pur dandosi arie. Finita la digressione. Se fare o non fare il mutuo è una valutazione molto personale che dipende da più fattori, non solo se hai i soldi o non li hai. In una buona gestione finanziaria può convenire indebitarsi lo stesso. Se i tassi sono estremamente bassi (come fino all’anno scorso, e infatti tanti aziende ne hanno approfittato) Se non si vuole rimanere corti di liquidità Se magari non è un buon momento per smobilitare degli investimenti (come è ora, bestemmie assortite). Magari nel tuo caso una soluzione può essere un finanziamento bullet. Che è un tipo di finanziamento a 36-48 mesi dove nel durante paghi solo gli interessi e poi restituisci il capitale in un’unica soluzione. È una soluzione molto usata nelle compravendite immobiliari (ad esempio quando hai già individuato l’immobile che vuoi ma non hai ancora venduto il tuo)
  21. Per come erano i depliant negli ultimi 10 anni han fatto bene a eliminarli. Erano solo foto della macchina e qualche slogan. Io ho quello della E46, della W202 e della A4 b5. Erano bei libricini che riportavano anche tutte le caratteristiche tecniche nonchè gli equipaggiamenti di serie e optional per tutte le versioni.
  22. Quelle cifre riguardano solo Milano e forse (conoscendolo meno) Roma. Già a Torino con 750k ti compri 200 mq più garage doppio in una delle zone più belle (cit Turin/crocetta) e te ne avanzano pure
  23. Eravamo in ansia per la cosa
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