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Gigi

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  1. In UK trovi le Jaguar 12 cilindri abbandonate a far ruggine (più facilmente delle austin maestro)... e fidati che ad un appassionato piange il cuore. I concessionari hanno ben altro a cui pensare in questi periodi che ad acquistarsi cadaveri poco rivendibili: salvo eccezioni, le auto anni '80 a magazzino valgono 0. Il che implica, purtroppo, la rottamazione di auto in ottimo stato o di buona qualità. Anche io temo che dovrò rottamare la mia (ormai introvabile) 1987 made in UK a giugno A malincuore, ma il chilometraggio elevatissimo, la difficoltà nel reperimento dei ricambi (è una settimana che aspetto un cavo frizione), la ruggine, le sospensioni andate, le gomme metriche TDX non più prodotte e gli altri lavori da fare mi costringono a rinunciare. Conto di sostituirla con un'altra ancora più anziana però
  2. Con i ricambi delle Volvo d'epoca non dovresti avere grossi problemi anche con la casa ufficiale (mica come Alfa, per cui paradossalmente le auto storiche sembrano più un peso che altro...). Più difficile, ovviamente, trovare ricambi usati o a buon mercato in Italia - comunque ci sono diversi siti specializzati in ricambistica Volvo all'estero. Ti capisco nell'indecisione perché anche io mi affeziono alle auto vecchie. Buona decisione!
  3. Eh, hanno fatto tanto gli schizzinosi quando in cui Fiat voleva acquistarli (preferendo, però, giustamente l'offerta Ford, a quei tempi ritenuta migliore) e ora rischiano di finire in mani asiatiche. Peccato, perché di automobili con un'affidabilità vicina a quella delle volvo non ce ne sono, quando dovrò cambiare la mia S60 D5 dove la trovo un'altra auto che dopo 200.000 km sia in condizioni pari al nuovo?
  4. be', più che venerazione, tanti ricordi associati a quella macchina fanno sì che uno ci si affeziona (anche se è ormai quasi un catorcio). Ha una fila di 2 posti per bambini nel vano bagagliaio, in direzione contraria alla marcia... Ogni tanto li utilizziamo e ci facciamo grasse risate quando salutiamo il motociclista o l'automobilista che ci sta dietro Pur avendo 7 posti, è comunque omologata solo per 6 persone. Anche le Innocenti I4 e I5 sono sparite dalla circolazione, non ne vedo una da una vita...
  5. Eh, purtroppo confermo per la ruggine nei punti critici. Sono un po' ad un bivio per la mia fida Austin-Rover Montego Estate 1.6 HL che uso come seconda auto, comprata nuova nel 1987 e ormai prossima ai 300.000 km di puntuale e onesto servizio. Mai a piedi, a parte il cavo della frizione spaccato che ha richiesto il carro attrezzi. Di noioso solo qualche problema diversi anni fa alla carburazione elettronica, con l'auto che faticava a tenere il minimo. L'assistenza Rover non è mai stato in grado di risolvere il problema (privilegiando la marea di Land e Range Rover più nuove con un numero ben maggiore di problemi), così l'ho portata dal meccanico di fiducia che se ne è preso cura. Purtroppo monta le classiche gomme TDX fuori produzione: già a pochi anni dalla fine produzione la scelta era limitata alla sola Michelin, oggi devo accontentarmi di pneumatici new old stock da importare, oppure cambiare cerchi con quelli della Rover Montego (che non ho mai trovato). Purtroppo l'ultima partita di gomme NOS era penosa, e sono un po' dubbioso se comprare un altro treno di gomme. L'anno prox mi scade la revisione, e dovrei cambiare gomme, sistemare un po' la carrozzeria per la ruggine e fare altri lavori (in particolare le sospensioni, ammortizzatori, bracci ruote...). Dai demolitori non si trovano più da anni, e i ricambi sono costosi, quando si trovano. Nemmeno in Inghilterra se ne vedono più, a parte qualcuna abbandonata e qualche modello successivo marchiato Rover. Però ci sono affezionato, il motore di derivazione Honda è un orologio...razionalmente la via giusta è il demolitore, però al momento la tengo ancora perché è impareggiabile per la capacità di carico sia interna che sul tetto Ovviamente sono l'unico rimasto ad averla in città, e ce ne erano diversi
  6. Mi trovi d'accordo, difficile cambiare marca dopo aver avuto una Volvo. Anche se, secondo me, la qualità costruttiva e dei materiali non è come quella di un tempo (le classiche Polar che ti macinano 500 mila km senza problemi), sono sempre macchine comodissime e fatte con cura. I motori 5 cilindri benzina e diesel sono "motoracci" (nel senso buono gran divoratori di km. Dalla mia esperienza (la più piccola Volvo S60 D5, 180K km ad oggi) sono più che soddisfatto, se non fosse per i prezzi dei ricambi a dir poco folli, e per la scomodità in manovra dovuta ad un raggio di sterzata eccessivamente elevato.
  7. Comunque pochi giorni fa in una grande città hanno presentato la 500 convertita a gas e pure con la livrea Landi Renzo, ho letto l'articolo da qualche parte (purtroppo non ricordo dove). Non si menzionava l'autonomia della bombola del gas.
  8. Auto un po' d'altri tempi, e persino negli anni d'oro dell'affidabilità fiat, quindi non propriamente confrontabile con quelle d'oggi: - Delta 1.3 LX '87, 72K Km Rimasta inutilizzata per un po', utilizzo occasionale come 2a auto... Nonostante lo scarso utilizzo, dal meccanico almeno 2 volte all'anno, il che risveglia ogni volta la tentazione di rottamarla. Un po' di ruggine (ok, sta nel Nord Italia e ha girato, in passato, a lungo in Europa continentale, ha visto molto sale per la neve, e lo sappiamo che Fiat non è tra quei pochi produttori come Mercedes che fanno seri trattamenti antiruggine alla carrozzeria). Il motore è ancora buono e silenzioso, senza particolare sportività ma raggiunge buona velocità max (175 kmh fatti in Germania), interventi in ordinaria manutenzione a parte la pompa benzina, perdite di olio e liquidi da qualsiasi luogo possibile (per ultimo, e un po' preoccupante, quello dei freni). Come avviene spesso x le Fiat, spesso alcune marce "grattano" (seconda, terza, retro). 850 KM con un pieno di 55 litri di benzina se si guida con attenzione, con consumi molto maggiori se si guida con un po' più di brio. In autostrada mi si è staccato il deflettore esterno dal lato guidatore... per fortuna non ho causato incidenti. Non riuscirei a fare un elenco dei guasti e rotture del resto di accessori, componentistica, interni, impianto elettrico, alla fine è diventato quasi un hobby aggiustarli. Guasto ricorrente è l'"utilissimo" indicatore dell'Economy drive (o come si chiamava). Dà fastidio che le maniglie per i passeggeri siano in plastica sottile - ovviamente sono tutte rotte. Altra genialità è l'indicatore del carburante che varia alle curve e alle frenate. Divertente anche l'idea di mettere un circuito stampato nelle fanalerie posteriori, che si guastano con facilità data la maggior esposizione alle intemperie, comunque tutto viene segnalato dalle numerose spie sul cruscotto. In tema di insicurezza nella guida, pur essendo della fine degli anni '80, si nota che la derivazione è di una generazione precedente - come avviene d'altronde con le Lancia successive sino ad oggi, basate su auto Fiat di 5 anni prima. Mio padre aveva una Lancia k 2.0, insoddisfatto (diversi guasti, rottura cambio, sostituiti anzitempo sospensioni e ammortizzatori per la rumorosità - sembrava di guidare su un ponte di legno -, autoradio Lancia di qualità pessima, forse montata male l'antenna), è passato due anni fa ad una A6. Onestamente, spero che le Lancia odierne (considerando Lancia la produzione odierna con tale marchio) siano migliorate qualitativamente. Andrò controcorrente, ma mi piaceva la Lybra e, della produzione attuale, mi piace la Phedra (che qualcuno criticava, ma rimane l'unica Lancia con un ottimo punteggio euroncap)
  9. Gigi

    Test Drive Fiat 500 1.4

    Dove ti sei sognato il 50% di interessi? Probabilmente sarebbe usura Il tasso effettivo annuale dell'iniziativa 50 to 500 è 9,95% per due anni. Su un finanziamento di 14,5K €, ti viene quasi 2,3K€ di interesse. Sempre un furto, ma non a quel punto Non che le banche ti regalino il denaro eh...
  10. Lo stipendio medio in Polonia si aggira sui 300€, motivo per il quale un enorme numero di polacchi emigra per lavorare in altri Paesi europei (Germania e UK in primis). Con l'Unione Europea i divari salariali tenderanno a ridursi, qualcuno sostiene che risulterà conveniente la produzione in Stati ancora più ad Est (come l'Ucraina). Fiat ha impianti in Polonia da lunghissima data, probabile che si accordi per qualche (inevitabile, data la progressiva integrazione polacca nella UE, politici gemelli permettendo) aumento salariale, mentre è improbabile che trasferisca tutta la produzione in uno Stato a minor costo del lavoro subito, dopo ingenti investimenti nei loro impianti. Marchionne ha detto che il costo del lavoro incide sul 3% (mi pare) circa, quindi una quota irrilevante per giustificare un'ulteriore delocalizzazione.
  11. Io vedo che ogni domenica mattina (forse anche più spesso) arriva il treno dalla Polonia all'Italia (staziona prima del confine italiano a Villach e poi entra al valico di Tarvisio) con un numero enorme di Panda e decine di 600. Se ho occasione butto un occhio al prossimo treno se hanno aggiornato il carico
  12. Anche se noi tutti vorremmo maggiori investimenti in ricerca e sviluppo, più facile che vogliano rimunerare i propri azionisti (e le finanziarie agnelli in primis).
  13. Be', qualcosa si trova ancora Anche io ho avuto grandi casini per 'sti maledetti pneumatici (chissà perché per la mia auto inglese dovevano poi adottare quelli "metric"), stavo quasi per cambiare cerchi, ma poi ho preso dei pneumatici new old stock (avanzi di magazzino) dall'estero, la gomma non è nuova ma tutto sommato è ok. L'acquisto dall'estero, compreso il corriere espresso, è più conveniente di comprarle qui quando erano ancora in produzione. Ladroni della Michelin E un bel fanculo al cartello dei rivenditori nostrani Se qualcuno avesse bisogno di acquistare questi pneumatici (sia TRX che TDX) gli passo il contatto in privato.
  14. Be', una cessione è più probabile proprio quando si riesce a venderla ad un prezzo elevato (come ora, se confrontato al periodo della crisi). E comunque sono in molti a ritenere che il gruppo Fiat possa crescere di valore se scorporasse l'auto dal resto del gruppo. Dovesse venir ceduta l'Auto, non è detto che sia peraltro ad un concorrente. Già ora, come è stato in passato (chi si scorda la Lafico), l'azionariato non è interamente italiano...
  15. In quanto possessore di un'auto turbo a carburatore e di una vecchia auto inglese, che utilizzo con moderazione perché sono solito spostarmi in bicicletta o coi mezzi pubblici quando possibile, ho sottoscritto anch'io. Se tutti utilizzassero le auto con la frequenza che la uso io, non ci sarebbero ingorghi Penalizzassero chi abusa dell'automobile, non le nostre care vecchie carrette!
  16. Già, ricordo quando rottamai l'Alfasud (sigh) nel 1997: andai per visionare il GTV e il concessionario Alfa Romeo mi fece la ramanzina perché avevo tenuto così a lungo una macchina. Forse perché era stata costruita con una qualità buona, pennello per ritoccare la ruggine permettendo, e dava ancora le sue soddisfazioni? Ho comprato un coupé di altra marca. Questo concessionario ora vende multimarca. E sì che un tempo c'erano molti più concessionari Alfa Romeo nella mia città, ora uno solo di cui peraltro non sento parlare bene (e ha trasferito la sede tradizionale e più in vista per vendere coreano e subaru). Magari un Monti o un Bersani della situazione ci permetterà di comprare le automobili con maggior libertà. Oppure spero che le case comincino a vendere un po' di più direttamente o via web. Anche i concessionari godono di un regime di concorrenza troppo ristretta - ma magari alle case ciò torna pure comodo...
  17. Non posso non ricordare il museo dell'automobile del cav. Gino Tonutti, purtroppo recentemente scomparso per le ustioni riportate durante i restauri delle sue automobili, presso Remanzacco (UD). Il sito Internet e`: http://www.tonuttimuseum.com/
  18. Anche a me stessa esperienza, l'assicurazione voleva ridarmi 500€ benché il danno fosse superiore (il solo paraurti posteriore, verniciatura e cromature a parte, costava 700€). Sono però riuscito a farmi rifondere tutto, solamente rompendo le palle all'assicurazione e insistendo sul fatto che loro devono risarcirmi il danno subito, riportando l'auto come prima. Mi è costato un po' di tempo ma alla fine ho avuto tutto (in due tornate, casualmente al primo giro avevano sbagliato importo a loro favore).
  19. Anche nelle pubblicità sui giornali viene riportato il "promosso con lode" di Quattroruote. Ben fatta. Peccato per le noie allo sterzo, anche perché erano difetti presenti anche nel precedente modello, ma in notevole miglioramento rispetto al passato.
  20. Gli impianti dei veicoli commerciali Ford e di British Leyland nel Regno Unito erano stati acquistati da Iveco, pertanto non c'è da stupirsi se si vedono Ford Iveco e Leyland Iveco
  21. è vero, i mezzi pubblici italiani sono tra i più economici dell'Europa occidentale (in UK o Germania, ad esempio, costano una follia), ma nessuno li prende e preferisce passare le ore in coda. Piccolo OT: permettimi di contraddirti, la metro londinese FA SCHIFO, linee nuove escluse, sia in quanto a pulizia che rapporto qualità/prezzo (qualità pessima, ritardi, guasti, interruzioni di servizio, prezzi folli). Conta che è una delle più antiche d'Europa (dopo solo quella bellissima di Budapest, mi pare). Però viaggia con una frequenza talmente elevata da risultare impensabile da noi, e diventa tutto sommato più comoda del trasporto su gomma (e anche più economica grazie alla congestion charge). I treni di londra invece sono ottimi (in particolare South West), veloci e con veicoli nuovi...
  22. Da http://www.sisalvichipuo.it/index.php?/archives/25-FORD-ITALIA-AFFAIRE-Edizione-Straordinaria.html Gli ex concessionari FORD dichiarano: "La FORD ITALIA fatturava tutti gli autoveicoli che uscivano dalla fabbrica considerandoli venduti, ma questi autoveicoli non erano venduti perchè rimanevano di proprietà della ford fino a che i vari concessionari non li avessero realmente pagati. Però dall'uscita dalla fabbrica dell'autovettura al reale pagamento della stessa, da parte del concessionario potevano passare da alcuni mesi ad un anno. Fino allora il mezzo rimaneva di proprietà della casa madre anche se era stato fatturato un anno prima". Morale: facevano false fatturazioni per gonfiare i bilanci. Un po' questo spiega anche i maxi-sconti che Ford fa sui propri modelli...
  23. Sarebbe anche ora che la smettessero con 'sti servosterzi elettrici di qualità pessima. Per il resto, migliorabile ma almeno nulla di particolarmente grave.
  24. Riassunto MOLTO veloce: -Volumi: Obiettivo di 1.900.000 veicoli e 3.5 miliardi € di profitti entro il 2010 - non gli frega a scapito di chi. -Modello di sviluppo Toyota, l'unico capace di fare grandi profitti, anche grazie a produzione ed engineering. Fiat ha però la tradizione storica che può costituire un vantaggio per avvicinarsi. -Miglioramento network dei fornitori - si taglia chi non rispetta quanto richiesto. -B-compact (es. nuova Palio/Uno) si farà da soli, non troppo Logan nel concetto. Sul pianale 6 modelli per 500.000 vetture anno. -Espansione in Europa Est, Giappone, Sudafrica e mercati di import parallelo (Messico e Australia). -Cina, Lancia e Alfa: obiettivo di 300 mila veicoli entro il 2010. -Investimento di 1mld € tra 2006 e 2010 per la rete di vendita europea (tra 120-150mln€/anno) -Riduzione piattaforme da 19 di oggi a 11 nel 2010 e 6 nel 2012, risparmi 25-30% in ricerca&sviluppo e investimento di capitale, e del 10% in costi produzione. -Scambio piattaforme: do ut des, chi vuole utilizzare una piattaforma deve dare un'altra sua. Cooperazione sempre aperta. -Pianale small: 900mila vetture annue a regime, 7 modelli. -Pianape Panda+500+Ka=400.000 vetture anno. 500: produzione iniziale 120mila, ampliabile facilmente a 160-180 mila o 200 sacrificando la 600 (in produz fino al 2009) -Riduzione outsourcing e ricorso carrozzieri/sviluppo esterni. Collaborazioni in Cina e India (Tata). -Bravo: sviluppata in 18 mesi, produzione dal 1 dicembre, dai concessionari il 29 gennaio. -Motore cinese con Chery: anche su Linea prodotta in Turchia e Cina (più economico del 1.8 italiano) -Alfa Romeo in USA: 20.000 auto entro il 2010, inizialmente in perdita per i ridotti numeri e perché bisogna costruire la rete e le vendite (costo: 70-100 mln €). Rete Maserati e ricerca venditori aggiuntivi da gen 2007. No problemi logistica (ricambi e distribuzione) grazie a CNH. Sicure 159, Spider e Brera, incerte 149 e Junior. Probabile sbarco in Cina in 2-3 anni. Produzione 8C in sole 500 unità nonostante ordini maggiori (anche lui e Gianni Coda), anche dagli USA. -Lancia: 300.000 vetture entro il 2010, volumi di Thesis ridicoli. Nuova Ypsilon anche 5 porte, anche "muscolosa". Un modello di nicchia, Fulvia improbabile nonostante sia la sua preferita. Estero: venduta nella rete Alfa. -Nuovi Ulysse e Phedra: differente concezione -Biofuel e gas naturale per tutela ambiente -Discussione toyota fuori o dentro ACEA
  25. Pischetsrieder è entrato in rotta con Piech in particolare per la questione veicoli commerciali Man e Scania: Piech avrebbe preso come tradimento il fatto che Pischetsrieder non volesse perseguire l'ambizione di Piech di unificare veicoli industriali VW, Man e Scania a formare il 4° maggiore produttore di veicoli commerciali. Al momento VW segnala un calo di utili, mentre è Audi che traina il gruppo. Queste sono 2 gravi perdite per VW, il settantenne nipote di Ferdinand Porsche dovrebbe rendersi conto dei risultati disastrosi prodotti dalle sue manie di grandezza, e premiare chi ha ottenuto risultati positivi. Ma d'altronde da chi promuoveva festini a luci rosse e tangenti per corrompere i sindacati, cosa ci si poteva aspettare?
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