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Fatbastard78

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  1. Quelli che guardano i contenuti veri sono ben pochi. Ma pure il marchio conta relativamente: quello che fa tanto è il design e la percezione di tecnologico che da (che spesso di riduce a qualche schermo e qualche led rgb) e pace se poi costa una fucilata e ha i tamburi al posteriore. Almeno, per praticamente tutti quelli che conosco è così
  2. Quando cominci a dover allacciare un coso del genere tutti i giorni per anni, tra smadonnate e diluvio di santi vari, vedi che rinunci anche a un po' di divertimento di guida per qualcosa che ti permetta di farlo più agevolmente. Che non vuol dire che debba prendersi una multipla, però, visto che deve acquistarla e non ce l'ha già, punterei a un mezzo che abbia una migliore accessibilità posteriore.
  3. Se vuoi un consiglio, valuta bene l'accessibilità posteriore: i seggiolini i size sono estremamente ingombranti e anche allacciarli può essere difficoltoso, cosa che farai frequentemente per anni. Io sarei la precedenza a un mpv o SUV di seg c, visto che c'è forse in previsione il secondo figlio: il primo ha il vantaggio del tetto alto, che fa sì che tu ti possa infilare agevolmente per allacciarli, il secondo ha il sedile posteriore leggermente rialzato che aiuta. Per il bagaglio basta che sia decoroso, fatto salvo due gemelli, alla brutta quando vai in vacanza metti una bauliera da tetto.
  4. Non dubito, il problema è la gestione dell'elettrico in se in Europa, soprattutto per quanto concerne la ricarica. In Usa secondo me sarebbe già molto più gestibile: in molti li da voi hanno garage o posti auto con la possibilità di mettere agevolmente una presa o una colonnina di ricarica. Inoltre, fatto non secondario, in Usa il carburante non è tassato, il che fa sì che passare da un V6 o un V8 a benzina ad una Tesla economicamente cambi relativamente poco sia per l'automobilista, sia per lo stato. Da noi il carburante è ultratassato e o i governi europei fanno a meno di questa entrata, e lo vedo difficile, oppure le spostano sull'energia elettrica rendendo proibitiva la ricarica. Oppure tassano altro, ma sempre ci impoveriscono. Per dirlo in due parole, un conto è passare da una Chevrolet suburban a una qualunque elettrica: alla fine i costi sono simili e inquini meno, ma se passi da una Panda 1.0 a un SUV elettrico o costi si impennano e inquini pure di più
  5. Che dal 2030 si vendano quasi 1,5 milioni di bev solo in Italia, non ci credo manco se lo vedo. Come gestisci la ricarica di tutti questi veicoli, oltre il commerciale, e i relativi assorbimenti? E in Francia, Spagna e Germania mica sarebbe tanto diverso. L'unico modo sarebbe di fatto vendere molte meno auto. Chiudendo stabilimenti, fornitori, ecc ecc e mettendo nei casini tutti noi, tanto più che non è che si stia sviluppando e potenziando sistemi di trasporto pubblico. secondo me tra qualche anno cambiano idea.
  6. Ma ammettiamo che sia fattibile, il problema è che si dovrebbe iniziare ora: devi comunque adeguare la rete di distribuzione elettrica ai nuovi assorbimenti. E non è che lo fai in 24 ore. secondo me sono folli.
  7. Ma solo io sono perplesso? Ok che l'elettrico sia il futuro, ma che da qua a meno di 9 anni si vendano quasi solo bev senza uno straccio di infrastruttura in grado di supportarle... boh.
  8. C3 aircross con il 1.2 turbo. O crv, che è pure ibrida, però il budget è ben diverso.
  9. Premesso che sarei favorevolissimo all'eliminazione delle stufe a pellets, voglio vedere poi come si controlla il divieto di uso in determinati giorni....
  10. Parliamo ancora di numeri piccoli, almeno attualmente. Il discorso cambia se gli ordini dicono 25% bev.
  11. Sono fondamentali per la questione multe sulla co2, però dai dati di vendita tutto questo riscontro non lo vedo.
  12. Vabbè, Genova è Genova , ma un po' ovunque comunque. Se prendi i garage costruiti negli anni 60, o ci piazzi una moto, o ti pigli una Panda, una Ignis e similari.
  13. Leggermente si, ma proprio leggermente. Ci sono posti in Italia dove auto solo di seg b faticano. Ci sono borgate o complessi residenziali e garage eregità degli anni '60 dove roba più grande di una Panda, o una Ignis, non ci passa.
  14. Io abito fuori citta: è pieno di trattori con lo spandi letame... aggiungiamoci che quasi tutti si scaldano a legna o pellets, pur avendo un impianto di riscaldamento a metano... voglio vedere.
  15. Se parli di concorrenza interna, cioè Renault, si (e qua ci sarebbe da discutere sulla demenza di fare uscire in diesel nuovo e cassarlo dopo un anno). Altrimenti mi pare che gli altri gruppi stiano alla finestra e aspettano gli eventi.
  16. Credo che la "coupé" sia semplicemente la versione a 5 posti
  17. Mio fratello ha un Kodiaq 1.5 tsi da 150 cv ed è tutto tranne che lento. Ha 250 nm di coppia a 1500 giri contro i 320 a 1700 del diesel, però ha pure i rapporti del cambio più corti, compensati dal fatto che arriva a girare un 1000 giri più in alto. Da guidare è più piacevole rispetto al diesel che aveva prima, anche per l'assoluta silenziosità. Riesce a fare i 15 km/litro con il piede leggero, altrimenti è sui 14. secondo me sotto i 20k km all'anno prendi un benzina, perchè tra differenza di costo iniziale, rotture di palle in meno (adblue), minori costi accessori, perchè i soldi per il diesel non li recuperi più, oltre ad essere meno piacevole e più problematico. Se invece fai chilometraggi superiori, o quasi esclusivamente autostrada, vai di diesel.
  18. Perdonami, però innanzitutto mi viene da chiedere quali siano esattamente i danni che produce l'automobile. Perchè posso immaginare che varino da zona a zona, quindi avrebbe più senso mettere divieti, o meglio ancora offrire alternative, mirati. Seconda considerazione è che se è vero che talune categorie hanno dei "vantaggi" fiscali sull'uso dell'auto, ma ipotizzo perchè ci sia un vantaggio complessivo.
  19. E' rincarato di brutto. La versione precedente, stesso motore 1.3 tce non ibrido, partiva da 23k. Per questo ci vogliono 10k in più. Un Karoq in proporzione è regalato.
  20. Boh. Il problema per me non è che sia auspicabile è fattibile la diminuzione delle percorrenze medie, idem la riduzione della CO2 emessa. Il nodo della questione secondo me è che senza una reale possibilità di effettuare un viaggio di 5/600 km con relativa semplicità (e ci metto pure la ricarica all'arrivo), necessità che gira o rigira hanno praticamente tutti, l'auto elettriche non può essere una valida alternativa. E imporla vuol dire mettere in seria difficoltà una bella fetta di popolazione, con seri danni all'economia.
  21. Giusto. Il risultato che ottieni è semplicemente un aumento generalizzato dei prezzi, con alcune attività che diventeranno anti economiche. Domanda, ne vale la pena? I vantaggi saranno tali da giustificare questo?
  22. Dipende dal settore merceologico, però già oggi (Covid a parte) sono scesi molto i km medi, perché spesso basta uno smartphone. Per dire, un mio conoscente è titolare di una ditta che gestisce la distribuzione di parecchi brand famosi e non ha manco un rappresentante "tradizionale", di quelli che girano e macinano km, fanno tutto online. Comunque ci sono settori dove è impossibile, e mai lo sarà, non recarsi mai, o anche solo saltuariamente, fisicamente da un cliente. Il problema, secondo me, è che ci si fissa sulle medie che possono anche essere relativamente basse ma il viaggio di lavoro o di piacere capita a moltissima gente. La macchina puoi pure averla anche se abiti in una metropoli, il problema è solo se la usi per girare in città
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