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Yakamoz

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La popolarità di Yakamoz

Campione del Mondo

Campione del Mondo (7/8)

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Reputazione Forum

  1. Posso bestemmiare in chiesa? Non è che straveda per avere Newey in Ferrari. Lo dico dai tempi di Domenicali. È vero che è un genio, ma come molti geni ha bisogno dell’ispirazione. Per molti degli ultimi anni RB ha fatto auto buone ma non irresistibili, e ogni volta il problema era o che Newey si occupava troppo poco del progetto, oppure che Newey era scazzato per il regolamento tecnico. Ora, leggo che il Ferrari non farebbe il direttore tecnico ma una sorta di super consulente con libertà di trastullarsi con WEC, barche a vela e altri caxxi, ovvero le condizioni nelle quali in RB rendeva di meno. Oltretutto sono scettico verso i super consulenti. Abbiamo avuto per tanti anni come super consulente Rory Byrne, uno che non valeva meno di Newey, e non mi pare che abbiamo mai cavato un ragno dal buco. Lietissimo di sbagliarmi.
  2. https://www.formulapassion.it/f1/f1-news/dalla-germania-hulkenberg-sauber-manca-solo-la-firma-2025-sainz Qualcuno ha detto "Bearman alla Haas"??
  3. Ma, al di là di tutto, riusciremo mai a liberarci da questo enorme cliché fatto di "dolce vita" (possibilmente staccato, visto che 'dolcevita' è un tipo di maglione), mambo italiano e costiera amalfitana? Anche perché la cosiddetta dolce vita (copyright di Federico Fellini) rimanda a una mondanità vacua, decadente e irrecuperabile (famoso il finale del film), che si esaurisce tra il centro di Roma e il litorale laziale, e non c'entra una mazza con altre cose folkloristiche di questo paese. Perché non ci ispiriamo piuttosto al futurismo, alle avanguardie, ai Ferrari, ai Pinin Farina, ai Marconi, ai Mattei, agli Olivetti e a tante altre fonti d'ispirazione altrettanto note nel mondo ma che ci hanno proiettato in avanti e non indietro? Le automobili più gloriose (e quindi scimmiottate dalle attuali) sono state create immaginando un concetto, e non cercando di ricalcare gli aspetti esteriori di uno più vecchio.
  4. Ci sono stato la settimana scorsa e confermo la sensazione agrodolce. D'altronde non è un museo ma un'autorimessa aperta al pubblico. Speriamo che col tempo gli venga voglia di fare meglio. A parte la delusione per le clamorose assenze di modelli importanti (a cui ha fatto però da contraltare la meraviglia per certi pezzi più unici che rari), lo sfregio più grosso è stato sicuramente la Pu+Ra nascosta in un angolo e inguainata in un bellissimo telo Citroen... Comunque è valsa la pena di visitarlo.
  5. Finalmente l'AD Vigna lascia trapelare alcuni dettagli sull'operazione Hamilton, elencando gli asset strategici che porterà con sé in Ferrari. Ingegneri? Strateghi? Segreti industriali? Molto di più: - una volontà di progresso continuo (sic) - un'anima racing (sic) - ma, soprattutto, ci aiuta a ricordare che le cose possono cambiare e che bisogna essere sempre all’erta (sic). Vi linko la fonte della saggezza: https://www.formulapassion.it/f1/f1-news/vigna-hamilton-ferrari-dna-progresso-continuo-cose-possono-cambiare Si scherza, dai ... Che Dio ce la mandi buona.
  6. Gara meno interessante di quello che la pista avrebbe potuto offrire. Senza quelle sue lunghe neutralizzazioni i team avrebbero mantenuto una strategia a due pit stop, e la Ferrari con un ultimo stint su gomme medie avrebbe sicuramente fatto più bella figura. Ciononostante, i valori in campo erano comunque quelli. La McLaren si è fatta notare per tutto il weekend. Non so se Vasseur sia ancora così sicuro di aver fatto bene il venerdì a risparmiare gomme che comunque oggi non hanno fatto la differenza. Bella gara di Norris incisivo e costante, contrariamente a tutti i suoi avversari. Particolarmente deludente Alonso che da terzo ha chiuso settimo, essenzialmente per una strategia diversificata quando non c’era niente da diversificare. Apprezzabile il contributo allo spettacolo in pista, ma sarebbe stato meglio cercare di limitare i danni. Hamilton invece, avendo ottenuto nella sprint il suo miglior risultato stagionale, ha pensato bene di stravolgere quel set up in vista della gara, qualificandosi buon 18mo. Completamente anonimi Perez, Piastri, Russell, Sainz e Leclerc, con la differenza per gli ultimi due che il rosso almeno si nota di più. Altro punticino arpionato dal mio buon Hulkenberg. Peccatissimo per Ricciardo.
  7. Credo che il nome Milano stesse generando malumori dentro l'azienda già un minuto dopo il suo annuncio. Per quanto deprimente possa essere, è almeno una decina d'anni che le aziende sono succubi della comunicazione social e non sono infrequenti i contrordini su iniziative o decisioni assolutamente innocue. Come quando Fiat per la festa della donna offrì come optional gratuito i sensori di parcheggio alle clienti (promozione ritirata in fretta e furia perché bollata come sessista dalla minoranza rumorosa del web), o quando NTV fece un'offerta sui biglietti in occasione di un Family Day o qualcosa di simile (come se ne sono sempre fatte per ogni evento che comporti grandi adunate). Anche lì revoca della promozione e comunicato di scuse. Non perché ci fosse nulla da scusare, ma perché talvolta la ferocia di cartapesta dei social ha la meglio su pavidi reparti comunicazione delle aziende. Si possono citare millanta altri casi simili. La Milano era già da tempo bersagliata da sfottò (cretini, ovviamente, ma rumorosi) che mettevano nello stesso calderone la produzione polacca, la piattaforma francese e l'ostentata italianità del nome ("Milano" poi oltre che l'Italia evoca anche la patria storica dell'Alfa Romeo chiusa, tradita, umiliata dagli Agnelli ecc.). Ecco, credo che l'ultima spallatina da parte del ministro (di per sé incapace di produrre conseguenze legali) abbia definitivamente fatto vincere il partito anti "Milano" dentro l'azienda. Imparato (o chiunque abbia assunto questa decisione) avrebbe forse dovuto rivendicare la scelta, non tanto perché il nome Milano fosse così azzeccato, ma semplicemente perché la pezza è stata peggio del buco. Detto ciò, come accaduto con Gingo e Milano 2010, dopodomani nessuno si ricorderà più nulla. La macchina passerà alla storia come Junior, e ciccia.
  8. A questo punto lancio la petizione per rinominare la Avenger "Jeepster", in onore alle eterne seconde scelte che quasi quasi erano meglio delle prime. Per la MiTo qualsiasi cosa sarebbe stata meglio dell'orrendo nome vincitore del sondaggione indetto ad hoc, in mezzo a una lista di nomi ancor più orrendi, tra cui ricordo "Velvetta" (sic).
  9. Ex malo, bonum. Rabbrividisco per la causa che ha indotto all'intempestivo cambio di nome (con annessa figura da cioccolatai), ma il risultato è di mia piena soddisfazione. I coreani sono i soliti volponi, con la Sorento gli è bastato tirare via una R
  10. Fa sorridere la casella vuota sull'Aston Martin...
  11. Credo che la volontà di un tempo ce l'abbia tutt'oggi. Come dicevo in un post precedente, si trova semplicemente in un momento no (citofonare Leclerc...) in cui sta scontando un insieme di macchina pessima, sfiducia nel team e pressione per l'annuncio così anticipato. Ma si riprenderà prima di metà campionato, secondo me. Per il resto, più che del sigillo Ferrari sul curriculum, credo avesse bisogno di qualcuno che gli desse un nuovo stimolo, una nuova sfida, e fiducia incondizionata. Ha detto lui stesso che il fattore determinante della scelta è stato la presenza di Vasseur. Se poi lo fai con la Ferrari, tanto meglio. Meglio perdere dopo essersi buttato in qualcosa di clamoroso che deperire lentamente in un team che è l'ombra di quello che è stato fino a pochi anni fa. L'affare del campionato 2021 è una batosta dalla quale non si riprenderanno più. Anche Toto Wolff sembra invecchiato dieci anni.
  12. Dopo qualche giorno di "sedimentazione", devo dire che la sto iniziando ad apprezzare. Tranne che la fiancata: non brutta, ma completamente NON Alfa Romeo. Direi nipponica. Faccio proprio fatica ad identificarla come un'Alfa. Il frontale invece è nobilitato da quella mascherina "firmata" Alfa Romeo (parlo della mhev), un vezzo estetico di impagabile fascino, e fanno bene a usarlo, loro che possono. Il didietro non sarà la parte più emozionante dell'auto, ma si lascia guardare. All'interno in molti abbiamo notato il display del cruscotto rettangolare non coerente col cannocchiale. Non vedo nessuno sbaglio nell'optare per un componente standard sfruttando le sensibili economie che queste parti consentono. Ma allora perché gli fai il cannocchiale tutt'attorno? Non moriremo senza un cannocchiale, francamente siamo passati sopra a ben altro. Invece mi pare che nessuno si sia soffermato sui sedili anteriori, credo addirittura Sabelt, a dir poco sontuosi. Adatti perfettamente al ruolo. E' quel tipo di personalizzazione ignorante che gratifica l'occhio e appaga il fondoschiena.
  13. Era la scelta più ovvia, naturale, sensata. RB per statuto non prende piloti anziani e non provenienti suo vivaio. Ha già fatto un'eccezione con Perez perché costretta. Sarebbe stata un'operazione alla Ferrari-Hamilton, con la differenza che RB non ha bisogno di travasare conoscenze e tecnici dalla AM, e Alonso fuori dalla F1 si occupa solo della sua pista di kart, e non di moda, social e followers, per cui non avrebbe funzionato nemmeno come uomo-immagine, né tratto vantaggi extraprofessionali come ne trarrà Hamilton. Con Mercedes aveva sicuramente più senso. Scambiare un pilota anziano con un altro anziano per il tempo necessario a far svezzare Andrea Antonelli in un team minore. Ma forse Wolff lo vuole svezzare lui direttamente già dal prossimo anno. Oppure vuole mettere le mani su Sainz. In AM invece Alonso ci guadagna stabilità, garanzia di giocarsi le ultime stagioni dignitosamente, e sicuramente i ponti d'oro che gli hanno fatto hanno avuto il loro peso nella scelta. Cambiare team per un solo biennio significa che il contratto scade proprio mentre stai iniziando a raccogliere i frutti del tuo lavoro.
  14. Puro design da generalista giapponese, sia fuori sia dentro. Fortuna che dai tempi dell'Arna è molto migliorato. (Ri)agevolo foto degli interni:
  15. Il trilobo non sapevano se metterlo in alto o in basso. Alla fine ce li hanno messi tutti e due
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