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Yakamoz

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  1. I numeri di vendita di quando era in Lancia parlano da soli. Prima che arrivasse la crisi riusciva e tenere in positivo le immatricolazioni pur con una gamma vecchia e ridotta all'osso. Sicuramente nella storia recente di Fiat è l'uomo più importante dopo De Meo, imho. Marchionne escluso, ovviamente. E' stato anche il principale responsabile dell'immagine frou frou della Lancia attuale, a dirla tutta. Ma piuttosto che niente, meglio piuttosto...
  2. Potrei stare le ore ad ammirare solo il pannello della portiera anteriore... Bell'oggetto, e cura del dettaglio maniacale come di consueto. Sulla meccanica non mi esprimo, parla già da sola
  3. La prima che hai detto ovviamente Ci sarebbe anche l'equivalente veneto, ma è ancora più greve e quindi evito In ogni caso dopo questa imprescindibile notazione sull'agognato ritorno del minimostro che allarga le cose con le dita, mi convinco sempre più che a certe persone il marketing fa male...
  4. Da quello che si intuisce da queste immagini camuffate, non mi sembra affatto male - per essere un suv. Meglio dell'attuale, imho, che, almeno a me, ha stancato quasi subito. E forse non solo a me, guardando le vendite in Italia raramente al livello delle avversarie dirette e comunque inferiori alla X6, che delle due avrebbe dovuto rappresentare la nicchia. Meglio un design un po' di "rottura" con questa, per quanto poco il termine "rottura" possa significare in BMW dopo la rimozione di Chris Bangle.
  5. Beh, il vantaggio per il cliente è l'eliminazione del messaggio pubblicitario "ingannevole" e l'effetto deterrente della multa. Ora, non conoscendo la motivazione dell sentenza, e quindi il profilo specifico che è stato oggetto della condanna, metto le mani avanti. Però nello spot tv tutti gli avvertimenti sulle limitazioni appaiono solo per 3 secondi alla fine, con un carattere ridicolmente piccolo. In linea di principio, perchè ci sia un danno alla concorrenza, non serve che chi vede la pubblicità compri effettivamente una Fiat. E' sufficiente anche solo un'erronea percezione della realtà.
  6. Ragazzi, a mio parere più gli acquirenti sono tutelati meglio è. Una delle cose che mi indispettisce di più è proprio apprendere di un'offerta speciale, andare dal concessionario per informarmi e sentire che "no, in realtà non funziona così...". Quanto alla pubblicità in oggetto, la prima volta che l'ho letta, prima ho strabuzzato gli occhi, poi con calma, mi sono messo a cercare bene i particolari dell'offerta, e ovviamente l'entusiasmo si è ridimensionato molto (vale solo presso i distributori IP aderenti, con un tetto massimo alla percorrenza annua, non vale per i modelli bi-fuel, si applica solo sulle auto vendute a prezzo di listino, quando ormai gran parte delle Fiat è venduta in pronta consegna con 3-4000 euro di sconto...). Potrà essere opinabile la motivazione della condanna, ma francamente preferisco troppo controllo a zero controlli. Piuttosto, a proposito di pubblicità ingannevoli... dopo anni di sofferto silenzio voglio denunciare questa impostura: volevano farci credere che la Renault 5 è una strega. Come mai nessuno ha mai preso provvedimenti qui? :lol: Se non la conoscevate, godetevi la pubblicità più inquietante al mondo
  7. Senza nulla togliere alla bellezza di quest'auto (nonostante i cerchioni della Peg Perego col portamozzo nero del modello provato dalla rivista STERN), purtroppo devo dire che tra l'originale e la copia, l'originale vince. Le proporzioni perfette della Quattroporte '03 per me sono irraggiungibili.
  8. A proposito di Thesis, una parte nascosta del mio inconscio sognava che nella Thema riciclassero i suoi poggiatesta. Avrebbero lancizzato molto gli interni, e avrebbero dato quel tocco di unicità in più che Thesis indubbiamente aveva (io sono uno dei pochi a cui quella macchina piaceva e molto, si era capito? ). Certo, giusto un sogno... pensare razionalmente che quest'auto magnanimamente destinata a rinfoltire la gamma Lancia avesse addirittura dei sedili ad hoc sarebbe stato onestamente troppo Uploaded with ImageShack.us
  9. Ragazzi se continuiamo con certi ragionamenti non se ne viene più fuori. Dai, ci metto anche il mio contributo: le Porsche ormai sono solo auto da "vorrei ma non posso", le BMW le comprano i macellai, le Alfa Romeo i coatti che ti si incollano al culo quando guidi e non sono buoni a superarti nemmeno se hanno un'autostrada libera, le Mercedes piacciono ai vecchi rincoglioniti, le Audi ai figli di papà e a quelli che si comprano il Q7 bianco a rate coi cerchi da 20 pollici... (e in definitiva le uniche auto veramente fighe sono quelle che mi compro io). Usciamo un po' da questo loop? E magari evitiamo di essere meno fomentati in certi commenti?? Così non offendiamo nessuno e rendiamo pure un servizio migliore a questo forum... ma questo è IMHO
  10. Uuh la DS4, quella cosa inutile che sta tra la DS3 e la DS5! Delle tre, è l'unica che non digerisco a livello estetico, anche se credo che sotto la carrozzeria sia una buona macchina. Non ricordo nemmeno se ne ho mai vista una dal vivo. Questa personalizzazione mi pare tremenda: sono uno dei pochi che considera la verniciatura opaca un pugno in un occhio, buona giusto per qualche tamarro (non a caso l'auto che vedo più spesso con questo trattamento è la BMW X6). Oltre a non piacermi, mi ricorda troppo le auto ferme dai carrozzieri a cui devono ancora rifare la vernice, oppure quelle scolorite dal tempo. Parere mio, s'intende.
  11. Marchionne in una delle ultime interviste ha proprio evidenziato la debolezza della percezione del marchio Fiat fuori dall'Italia, segnatamente negli USA, affermando che la 500 vende bene in quel mercato perchè è la 500, e non perchè è una Fiat. Così come ha evidenziato una potenzialità particolare del sub-brand "Panda". La Punto soffrirebbe proprio di questo problema: essere una semplice Fiat, senza un nome nè un'immagine abbastanza forti da farne un'icona ben riconoscibile. Quanto alla Fiesta, la sua vendita in America non cambierà certo le sorti del marchio, essendo le utilitarie "all'europea" un genere d'auto assolutamente marginale nelle preferenze di quel mercato. Ford ci sta provando, potendo far leva sul proprio nome, e sulla scorta delle politiche di Obama tese all'abbattimento dei consumi delle auto circolanti (oltrechè all'aumento del prezzo dei carburanti, che potrebbe a lungo andare invogliare all'acquisto di questo tipo d'auto). Fiat invece ha preso l'unica strada che poteva prendere: introdurre nel mercato un'auto realizzata sì sulla piattaforma della futura Punto, la 500L, ma con un forte richiamo, appunto, alla 500, e con caratteristiche estetiche, di spazio e di accessori che dovrebbero verosimilmente renderla più attraente della Fiesta, in Usa.
  12. Non sei lontano dal vero Mentre fino al 2009 la Fiat pre-Chrysler eurocentrica aveva bisogno del marchio Fiat, il più forte del lotto, adesso con la Fiat-Chrysler "mondiale" (o, meglio, americocentrica) servono più i marchi da "grosse cilindrate", dove c'è più ciccia, e hanno più spendibilità all'estero. Per l'inverso, su Fiat si sta disinvestendo, essendo nella nuova architettura del gruppo il brand più debole d'immagine (500 a parte) e il meno remunerativo. Il segmento C merita un discorso a parte, essendo il loro tasto dolente dai remoti tempi della Tipo. Sono d'accordo con te che è un peccato abbandonare pure quel segmento, fondamentale, dove si costruisce la reputazione di un intero brand, ma la congiuntura odierna purtroppo richiede scelte draconiane (altro che Bravo: è congelata perfino la Punto, la segmento B, il loro core business).
  13. Osservandola con calma, senza lasciarmi prendere dall'isteria da osteria, devo dire che ho visto di peggio ultimamente. Ma da qui a piacermi ci passa un fiume. E da qui a comprarmela un oceano. Forse sono già anestetizzato grazie alla 5 GT, che trovo ancora peggio, ma, anch'io, mi pongo la ferale domanda: cui prodest? Per chi è pensata quest'auto, atteso che quando uscì la 5 GT venne venduta negli States al posto della touring (quindi nelle loro intenzioni avrebbe dovuto mandare in soffitta le giardinette tradizionali), salvo poi aggiungere la stessa touring alla gamma visti i magri ordini della GT? Una ragione sta sicuramente nello spasimo emulativo della MB Classe R (neanche questa un successone in USA, se non ricordo male). Ma la domanda è: perchè riproporre - non tanto questa tipologia di auto, ma bensì - delle linee tanto simili alla 5 GT?
  14. La A112 Elite anni '80 ce l'aveva pure mia zia, bianca, stupenda. Purtroppo non ho fatto a tempo a guidarla, ma la ricordo benissimo: il suono del motore, lo sportello dell'autoradio sulla plancia e l'odore dell'abitacolo. Fai davvero bene a occuparti di queste auto, che costano poco da comprare, ancor meno da mantenere, e appartengono a un'età d'oro, automobilisticamente parlando, dell'Italia. E soprattutto, porca miseria, sono pure divertenti! La A112 non l'ho mai guidata, ma la Y10 e la 500 le conosco bene! (e anche la Ka, che avevano vari miei amici: oddio che polmone!!) Continua così Non capita tutti i giorni di trovare ragazzi appassionati di questo tipo d'automobili.
  15. Maledizione, il calandrone cromato avrebbero dovuto lasciarlo. Così mi ricorda troppo la Compass, e non sono ricordi piacevoli...
  16. Il problema è che il mercato è talmente fiacco (e l'appetibilità in Europa di una segmento C Fiat talmente bassa) che ci si domanda ancora se la stessa produzione cinese dell'auto (con relativi costi logistici per l'importazione qui) basti a rendere vantaggiosa tutta l'operazione. Io però mi limito a due considerazioni: - la Viaggio altro non è che una Dodge Dart. Dodge in America è la stessa cosa di Fiat qui: il marchio generalista nazionale per eccellenza. Quindi, assodato che per i prossimi anni la morte di cui moriremo sarà il rebadging, l'operazione eventuale Dart>Viaggio>Bravo avrebbe la sua coerenza. A PATTO di confezionare l'auto destinata all'Europa con tutti gli accorgimenti "a pelle" consoni a questo tipo di cliente, parlo delle cose più disparate (dal filetto di led sotto i fanali, a certi accessori, a un ventaglio almeno decente di allestimenti, motori e personalizzazioni). Insomma, che non sembri una world car capitata in Europa per caso (vedi Palio, VW Fox ecc.); - in Europa, malgrado tutto, la domanda per questo tipo di veicoli c'è, flotte aziendali in primis. Io ho parlato recentemente con un concessionario, che dopo anni ancora si mangiava le mani che non fosse stata prodotta la Bravo SW. Se si potesse scegliere tra la 2 volumi (possibilmente non troppo lunga...) e una versione sw, penso che, con un buon listino, sarebbero molto pochi a storcere il naso sulla produzione in Cina, soprattutto tra le aziende N.L.T.
  17. Infatti. Prima L'AUTOMOBILE era ufficialmente di genere maschile. Divenne - sacrosantamente - femminile solo con D'Annunzio, regola che io seguo senza eccezioni. Le uniche automobili che oggi vengono chiamate con l'articolo maschile (anche nei comunicati stampa ufficiali) sono, guardacaso, SUV e alcuni monovolume, cioè quanto di meno emozionale applicato al concetto di auto. Comunque ricordo anch'io che negli anni '80 questo tremendo vizio era molto più in voga. La Thema di mio padre, non appena si usciva dalla città verso la circostante campagna veneta, diventava, per amici, meccanici e semplici passanti, IL THEMA. Shame on you! Per IL twin spark, IL turbo, IL multiair, il discorso è diverso, perchè si fa riferimento al sistema, non all'auto. E' una sineddoche, la usano anche i poeti
  18. Penso che Dannatio si riferisse più al "pacchetto" che l'industria nazionale riesce a sfornare, che non al solo design, o al lavoro del singolo designer, imho... Uploaded with ImageShack.us Qui si vede quanta parte abbiano le direttive della Casa nella realizzazione del design: la A4 è figlia di un italiano, ma non definirei mai il suo stile "italiano", contrariamente alla 156, italiana non solo perchè lo è il suo designer. Le due auto sono figlie della stessa firma (Dè Silva - Egger) ma non sembrano imparentate nemmeno alla lontana. ...Se ho capito bene quello che intendevi dire, Beckervdo
  19. Porca miseria, non mi stupirei se dentro profumasse pure di nuovo! Complimenti per questo tuo ennesimo pezzo da collezione: stai salvando dalla ruggine e dalla demolizione alcune delle auto migliori prodotte dal gruppo Fiat nell'ultimo trentennio. Penso che le quotazioni future e l'interesse storico che si svilupperà negli anni per questi modelli ti ripagherà degli sforzi sostenuti per i restauri... senza contare la soddisfazione di possederle!
  20. A forza di acquistare aziende europee e relativo know-how, i cinesi stanno riducendo molto in fretta il divario con il resto del mondo. Non che da queste foto si possa intuire granchè della qualità complessiva o della robustezza nei crash-test, ma rispetto alle Brilliance, alle Gonow, Roewe e balle varie di soltanto qualche anno fa, direi che il passo in avanti, anche solo estetico, è notevole. Soprattutto se consideriamo che sono pur sempre cineserie. Non a caso sottopelle c'è una Saab.
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