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Laboratorio Lancia
Salve gente, ho deciso di aprire questo thread un po' particolare, oserei definirlo di "fantadesign", perché vista l'abilità nell'utilizzo di Photoshop da parte dell'utenza del forum sono curioso di vedere che risultati si possano ottenere. Ecco il contesto immaginario che funge da ambientazione per questa "sfida": un imprenditore miliardario, grande appassionato di auto italiane e privo di eredi, scopre di avere solo due anni di vita e decide di impiegare una piccola parte del suo capitale per comprare il marchio Lancia da FCA. Immaginate quindi di essere i progettisti della rinata Lancia, e di dover ridefinire da capo l'immagine del marchio senza nessun vincolo progettuale, nessuna piattaforma o carrozzeria o componentistica condivisa con altri marchi e un capitale pressoché illimitato. Dovete ricaratterizzare Lancia senza poter fare affidamento sulla recente storia dell'azienda, e coniugare le tre anime del suo glorioso passato: la Lancia del lusso e della raffinatezza, la Lancia dell'innovazione ed avanguardia della tecnica, e la Lancia delle competizioni sportive. Partendo da questi presupposti, sarebbe interessante veder nascere una discussione su un ipotetico stile Lancia odierno, con proposte e bozzetti o schemi relativi. Spero che questo argomento possa essere stimolante per voi, in tal caso buon lavoro
- Lancia Ypsilon 2024
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Lancia torna nei Rally
- Lancia Stratos
- [Mai Nate] Lancia
Sono d'accordo, anche se devo dire che tutto sommato pure l'Idea in vendita non mi dispiaceva, davanti. Casa Lancia, siamo nel periodo pre-Beta. Quattroruote pubblicava le foto di questa berlina, indicata come una 1500, forse appunto uno studio Beta poi accantonato, o soltanto un muletto con carrozzeria fatta a caso. Sempre Lancia ma tempi più recenti, un'alternativa per la fanaleria posteriore della Dedra SW. (fonte Quattroruote) Ecco la plancia scartata per la Lybra che mi era stata chiesta l'altra sera. Questa invece non l'ho mai capita. Non so se fosse un fotoritocco o meno. Una plancia Thesis molto diversa. Il display acceso col modello della macchina.. VP sta per vettura prova? E' reale questa cosa, o è stato un PS su una plancia coperta con un telo? Ora invece finiamo a parlare del Kappone, o meglio, di quella ipotesi per la sua sostituta che viene citata in un altro topic, dove Robinson fa riferimento a certe maquette scartate con decisione da parte di una commissione che poi si buttò sulla Dialogos senza mezze misure. (fonte Quattroruote) Meno male... cioè voglio dire, non che la Thesis sia stata un dono divino... ma questa... se possibile era ancora più banale della K, a mio parere. Riguardo la Thesis mi sento di fare un piccolo pensiero personale. Sicuramente molto del suo flop è dovuto a quel frontale, perchè per il resto trovo che l'auto potesse andare più che bene (il posteriore mi piaceva molto e gli interni beh... Lancia sa come fare, e si vede). In questi anni prima Y, poi Musa e ora Delta, ci hanno aiutato a digerire il nuovo mascherone Lancia anteriore, e io credo che se Thesis arrivasse oggi, venderebbe qualcosa in più. Parere mio. Continuiamo con la K2, anche station. Lancia Lybra prima versione, col frontale monofaro. Una scocca, e in prova alla Mandria. Ricordo che l'articolo (Quattroruote) riportava le impressioni di uno dei collaudatori di questa 839, che si rammaricava perchè al momento il progetto era stato sospeso e le auto rimesse via, dopo che secondo lui, stava venendo fuori un'auto veramente ben concepita, forse la migliore fra quelle che aveva provato fino a quel momento.- I prossimi modelli Lancia
- Lancia: come nasce una Fulvia coupè
- Lancia Ypsilon HF 2025
- Lancia Ypsilon Rally2 HF Integrale 2026
- Lancia Ypsilon Rally 4 HF 2025
- Lancia HF 0tre9
Ciao a tutti! Ho il piacere di condividere con voi un mio progetto personale: Lancia HF 0tre9, una sportiva estrema pensata per segnare un'ipotetica introduzione odierna nel mondo delle auto Sportive di fascia alta per il marchio Torinese. La 0tre9 è un omaggio contemporaneo alla leggendaria Lancia 037, reinterpretata attraverso un linguaggio stilistico e tecnologico completamente inedito. Prestazioni, leggerezza e stile si fondono in un’auto pensata per chi cerca emozione pura e carattere distintivo. Al centro del progetto c’è un 4 cilindri posteriore da 1994cc, derivato dal noto Ferrari F163, capace di erogare 530 CV. Un propulsore compatto, rabbioso ed efficiente, con un impressionante rapporto potenza/cilindrata e ampie possibilità di personalizzazione. Il telaio è una monoscocca in fibra di carbonio, derivato da quello della Maserati MC20 e rinforzato tramite supporti in alluminio nelle zone più sollecitate. Il peso complessivo è di soli 1290 kg, per un rapporto peso/potenza ai vertici del segmento. Fiore all’occhiello è l’inedito cambio manuale elettronico By-Wire, che unisce il coinvolgimento del cambio tradizionale alla precisione digitale. Il sistema consente di regolare la durezza della leva e della frizione, offrendo un’esperienza di guida totalmente su misura. L’aerodinamica è evoluta ma discreta, con soluzioni funzionali come gli scarichi integrati sotto la scocca. Il frontale adotta fari Ultra-LED intelligenti, capaci di adattarsi in tempo reale all’ambiente, eliminando la distinzione tra abbaglianti e anabbaglianti. Il posteriore è definito da una firma luminosa OLED, mentre la carrozzeria è proposta nella colorazione esclusiva Green Diamond: un lilla opaco con riflessi verdi cangianti, che varia aspetto in base alla luce. La 0tre9 rappresenterebbe il primo modello termico prodotto realmente dal rinato Reparto HF, storica divisione sportiva Lancia, oggi ripensata come un laboratorio di passione e tecnica dedicato esclusivamente alle alte prestazioni. Ovviamente tutti i dati tecnici sono frutto di fantasia, ma basati su componenti esistenti e reali: nulla di fantascientifico, ma un esercizio di visione e stile. È un progetto che nasce per immaginare come potrebbe tornare Lancia nel mondo delle auto sportive di fascia alta. Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate! Ogni commento, critica o suggerimento è benvenuto!- Lancia: filosofia sulla storia, sul brand, sui modelli e sullo sviluppo
- Lancia Gamma - [Fotoritocco & Proposte grafiche dal web e non]
- Lancia Ypsilon HF Racing 2025
- Lancia Delta EV 2028 (Notizie)
Confermata dall'AD Napolitano la nuova Delta: «La Delta la vogliono tutti e non può mancare nei nostri piani. Tornerà e sarà una vera Delta: un’auto emozionante, manifesto di progresso e di tecnologia. E ovviamente sarà elettrica» Dal Corriere della Sera https://motori.corriere.it/motori/attualita/21_ottobre_05/lancia-faremo-rinascere-delta-sara-elettrica-ed-emozionante-ef3dedfc-25f7-11ec-9c26-509de9bc1f2d.shtml- Lancia Gamma - D-UV 2026 - Prj. L74/L4U (Spy)
- I raid di Gente Motori - N.10 - "Notte Polare" per due Lancia Delta...
... che si saranno probabilmente chieste cosa avessero fatto di male. Bonsoir Tanto si lamentò Gianni Marin del caldo patito sui sentieri percorsi un tempo dai Pony Express, da arrivare a pianificare il successivo raid in un luogo... un po' più freschino. Al volante di cosa? Ma delle stesse Delta che secondo me non vedevano l'ora di tornare a casa. Non voglio tediarvi con una delle mie infinite introduzioni: lascerò al compianto Gianni questo compito, e se il mio pensiero vi pare poco carino nei suoi confronti, vi dico che lo esprimo perchè il testo che andate a leggere si potrebbe definire "Marin al 110%". Egli infatti decise di raccontare questa avventura dandole la forma di una lettera d'amore a quelle due Delta, e di conseguenza penso che molti di voi troveranno la sua prosa piuttosto stucchevole. Ambasciator non porta pena il piacere è sempre quello di condividere con voi le avventure di un diretùr dalla mente vulcanica e dalle dita che a volte si lasciavano andare su scritti che già ai tempi potevano far dire a molti "si vabbè, però, dai...", e figuriamoci come possano "suonare" oggi, in un mondo in cui l'informazione si esprime in maniera assai differente... quindi questo è, o meglio, era. L'unica divertente considerazione che voglio aggiungere è che una volta tornati a casa dopo il "Pony Express", probabilmente la Sig.ra Bruna, sua moglie, appena sentì parlare il marito del nuovo raid gli urlò dalla cucina "stavolta ci vai te, a tribolare!!!" Gianni infatti si portò dietro il figlio Alfredo, in questa nuova avventura. Ho scritto abbastanza. Schiaccio il bottone e vi spedisco nel 1981. Mettetevi comodi e soprattutto siate pronti ad assorbire l'onda d'urto... da qui in poi parla l'instancabile diretùr giramondo. Dalla notte polare una lettera all'amica Delta Le due Lancia che avevano partecipato al torrido raid “Pony Express” hanno viaggiato in pieno inverno sulle piste più fredde del mondo di Gianni Marin Collaborazione tecnica di Carlo Massagrande Ricerche storiche e turistiche di Alfredo Marin Servizi fotografici e televisivi di Vanni Belli Cara Delta, sono certo che mi consentirai questo tono familiare. Fra me e te, graziosa creatura nata da un atto d'amore di papà Giugiaro e mamma Lancia, si è creata una tale intimità che tutto, o quasi, mi è ormai concesso. Penso a te nella camera d'albergo in cui mi trovo, bella, calda e confortevole. È un'ampia stanza dell'Hotel Vancouver, della catena Hilton. L'ambiente è ideale, ma purtroppo le nove ore di differenza di fuso orario si fanno sentire. Mentre laggiù in Italia sono le nove del mattino e i miei amici in redazione iniziano a lavorare sul nuovo numero del giornale, qui è mezzanotte e io mi giro e rigiro nel grande letto, non riuscendo a trovar sonno. E, inevitabilmente, penso a te. Dovrei forse parlare al plurale, perché tu, ragazza virtuosa e affidabile, hai una gemella. Solo il vestito vi differenzia: tu indossi quello rosso delle grandi occasioni; tua sorella quello blu, più serioso, quello della domenica. Ambedue mi avete fatto vivere momenti indimenticabili, ma io mi rivolgo solo a te, cara amica, sperando che la gemella Delta blu mi perdonerà questo favoritismo, perché a te sono inevitabilmente più affezionato. L'ultima volta che ti ho vista, quando commosso ti ho lasciata, ci trovavamo a San Francisco. Per giorni e giorni eri stata la mia casa, il mio rifugio, la mia sicurezza. Ti ricordi? C'eravamo incontrati nella fantastica New Orleans, da dove abbiamo galoppato assieme alla volta della fantascientifica Houston, per poi puntare verso le polverose piste della Monument Valley fino alla sofisticata Phoenix, e ancora fino alla caotica e affascinante Los Angeles. Abbiamo ripercorso insieme, in un'ideale cavalcata, quello che era stato uno fra i più avventurosi e primitivi servizi postali a cavallo: il leggendario “Pony Express”. E come i cavalieri di quella mitica avventura, che aveva preso l'avvio il 3 aprile 1860, anche noi avevamo puntato verso ovest, fra tante difficoltà e tanto caldo. Vancouver Ecco: il caldo. Se fra poche ore potrò rivederti, riaccarezzarti, risentire il suono armonioso del tuo motore, lo debbo proprio a quelle giornate di caldo insopportabile che insieme abbiamo sfidato attraversando la Louisiana, l'Arizona, il Texas. Quando, a quarantasei gradi all'ombra, cercavamo refrigerio e ristoro sognando un mondo di neve e di ghiaccio, balenò in noi un'idea: portare te e la tua gemella a nord, più a nord possibile, dove avremmo potuto dimenticare il caldo, la sete, il sudore, l'asfalto molle e infuocato. Non sapevamo, noi poveri illusi assetati e sudati, che il freddo Nord ci avrebbe procurato nuove e più dure fatiche del caldo del Sud. Così, a San Francisco ci eravamo lasciati con una promessa: rivederci fra i ghiacci dell'Artico. Mentre noi salivamo sull'aereo, tu “Delta rossa” e tu “Delta blu”avete preso la nave e siete tornate in Italia come semplici emigrate. Vivere sottocoperta, relegate in un angolino anziché in una cabina di prima classe non deve essere stato per voi divertente. Quando siete sbarcate avevate qualche segno di questo lungo viaggio. Piccole cose, ma che in donne di classe come voi si notano. Oltretutto, l'idea artica andava maturando ed è stato necessario rifarvi l'abito, di taglio invernale. C'è la grande sartoria da cui escono vestiti in serie ben confezionati, belli sin che si vuole ma senza personalità. C'è la piccola sartoria, il “couturier” che sa invece trasfondere nel suo prodotto la propria anima, la propria personalità. Per voi, donne raffinate ed eleganti, occorreva proprio uno di questi “Valentino” dell'auto. C'è un piccolo reparto in casa Lancia dove l'impossibile diventa possibile, dove l'irreale diventa reale. E lì, lontano da occhi indiscreti, avete indossato l'abito del grande inverno polare. Vancouver - "Porta dell'Oceano" Come prima idea avevo pensato di portarvi nel Labrador, a nord di Montreal, e a Quebec, dove non esiste altro che un mare di ghiaccio e di neve, con alti iceberg e tanto freddo. Ma tu, “Delta rossa”, facendoti interprete anche dei pensieri della tua gemella, mi avevi fatto capire che il Labrador non è poi tanto affascinante. Meglio l'Alaska, meglio il Circolo Artico, meglio Anchorage dove anche Papa Giovanni Paolo II avrebbe fatto tappa nello stesso periodo. Le consultazioni con gli amici della precedente avventura del “Pony Express Raid” non avevano portato a risultati troppo incoraggianti. Tu non lo sai, ma convincere Carlo Massagrande, lo stesso Vanni Belli, a seguirci in questa impresa non è stato facile. Mia moglie, addirittura, si è rifiutata con decisione: le follie preferisce lasciarle fare agli altri. Mio figlio Alfredo, invece, studente in ingegneria, tra le due alternative della “settimana bianca” a Cervinia o dell'avventura artica, ha optato per la seconda; ma non mi ha ancora spiegato i motivi di questa scelta. Certo che di bianco ne ha visto poi tanto, tantissimo. Vancouver - Zona residenziale Fra poche ore, comunque, ti rivedrò; ora voi due siete in un posto sicuro, il dealer Fiat di Vancouver. Nell'atelier Lancia vi hanno preparato come si conviene. La raccontiamo ai nostri lettori questa vostra trasformazione? Direi di sì, perché mi sembra utile, dato che rispecchia quanto “mamma Lancia” fa per tutte le vostre sorelle che partono da Chivasso verso i Paesi del Nord Europa, come la Svezia, la Norvegia e via di seguito. Per la vostra preparazione ho chiesto certamente qualche cosa di più, ed era logico, anche perché leggendo i bollettini meteorologici che quotidianamente il Benny Manocchia (il nostro corrispondente americano) ci inviava, non c'era da stare allegri. Uno parlava di trenta, quaranta gradi sotto lo zero; un altro di una bufera di neve che aveva sepolto un'auto con tre persone, ritrovate senza vita soltanto sette giorni dopo; un altro ancora di strade divenute impercorribili. Il clou della vostra trasformazione sta nel riscaldatore, che è stato potenziato. Se vogliamo arrivare ad Anchorage in buone condizioni dobbiamo difenderci dal freddo, e questo riscaldatore risponde alle severissime specifiche che “mamma Lancia” e “zia Saab” hanno reciprocamente concordato. In particolare risponde a quello che i tecnici chiamano “TEL”, cioè la “Temperatura Esterna Limite” alla quale il riscaldatore deve essere in grado di funzionare, mantenendo l'abitacolo della vettura in un clima di comfort. Di comune accordo Lancia e Saab hanno fissato il valore di meno trenta gradi centigradi. E se fossimo andati oltre? Vancouver - Foto ricordo con alcuni tipici totem Ma non incominciamo a crearci dei problemi: viviamo alla giornata e di momento in momento risolveremo i problemi. Oltre al riscaldatore la tua preparazione “nordica” ha toccato anche altri elementi: è stato montato un alternatore più potente (55 Ah anziché 45), sono state piazzate delle protezioni per evitare infiltrazioni di fango nella cinghia di comando della distribuzione; il termostato che sovrintende alla circolazione dell'acqua nel motore ha un'apertura ritardata a 85° anziché a 80°; la batteria è più potente (Scaini 60 Ah/225 A); il sedile di guida è riscaldato, c'è una protezione sui dischi e sulle pinze dei freni anteriori; ci sono i tergiproiettori con relativa vaschetta di alimentazione degli spruzzatori, e i paraspruzzi sia alle ruote anteriori sia a quelle posteriori. Così, tu e la tua gemella vi siete trasformate in due eschimesi, pronte ad affrontare le strade della Lapponia. Ma la mia idea era l'Alaska, dove fa più freddo. E dato che vi voglio bene, ho chiesto ai maghi di Chivasso ancora di più. E i maghi cosa hanno fatto? Hanno cambiato l'olio del cambio con uno più fluido (Fiat “W75” anziché “2 C 90 W”); hanno sostituito le cuffie dei giunti omocinetici della trasmissione e dei tiranti della scatola di guida con altre di gomma idonea a resistere sino a temperature di meno quarantacinque gradi; nei giunti è stato immesso del grasso al solfuro di molibdeno speciale per le basse temperature; per il motore è stato preferito olio Mobil “10W30; l'antigelo è stato aggiunto in modo da poter affrontare i meno cinquanta; lo stesso è stato fatto per il liquido lavavetro e per quello tergiproiettori (Fiat “DP1/S” al 100%). Mia cara Delta, vogliamo svelare a chi avrà la bontà di leggere questa lettera, che come vedi non è certo riservata, anche gli altri segreti della tua preparazione? Lo diciamo che le guaine di comando dell'acceleratore e della frizione sono state lubrificate con grasso Esso “Beacon 325” per basse temperature? Che sotto la coppa del motore e il cambio di velocità è stato posto un riparo per aumentare la protezione? Che sono stati montati degli attacchi anteriori per eventuali necessità di traino (forse stai facendo gli scongiuri, e hai ragione, ma bisogna sempre pensare al peggio)? Che durante il trasporto dall'Italia tu e tua sorella siete state agganciate ad appositi anelli posteriori per evitare errati fissaggi e conseguenti deformazioni di gruppi meccanici? Che sono stati montati dei ripari grigliati davanti ai proiettori e al parabrezza? Che sono stati aggiunti degli spessori sotto le molle per aumentare la luce minima da terra e compensare la riduzione dovuta all'ingombro dei ripari montati? Che sono state irrigidite le molle delle sospensioni anteriori (cinque per cento in più) per compensare l'aumento di peso, sempre dovuto ai ripari montati? Ecco perché ora ti sentirai un po' più pesante (1050 chilogrammi contro i 990 delle tue sorelle di serie), ma sei solo più robusta, non certo più “grassa”. Lo diciamo che monti pneumatici Pirelli “M+S Winter 160” della misura 165/70-13 debitamente chiodati (circa centoventi chiodi per pneumatico), dato che un buon paio di calzature evita le brutte scivolate (senza contare che se saremo costretti a qualche manovra di emergenza avremo più probabilità di uscirne)? Foto ricordo per l'equipaggio. Da sinistra Carlo Massagrande, Vanni Belli, Alfredo Marin e il diretùr. Fuori fa ancora buio e penso a te e alla tua gemella, reduci dal “Pony Express Raid” con le lamiere ancora calde del sole texano, e ora “agghindate” per la notte polare. Ci ha pensato il mio amico Mais ad aggiungere quel tocco artistico che vi ha personalizzate. Queste cose le sa far bene e il risultato non ci ha mai traditi. L'incertezza fra “Notte polare” o “Sole di Mezzanotte” come denominazione del Raid ha tuttavia creato un po' di confusione. Così sui vostri “kilt” (vi immagino come scozzesine con i colori del clan di Gente Motori) si legge: “Dal Pony Express Raid al Raid della Notte Polare”, mentre la targa che lasceremo a Watson Lake dice “Raid del Sole di Mezzanotte”. Piccole confusioni, ma la sostanza è una sola: ci ritroviamo tutti qui, noi giornalisti e voi magnifiche berline di “mamma Lancia” per affrontare un'altra fatica. Andremo da Vancouver ad Anchorage, via Fairbanks, e percorreremo qualche cosa come 4500-5000 chilometri. E non in condizioni normali: magari fossimo in estate, quando, mi dicono, l'unico problema sono le zanzare! Ora siamo in pieno inverno, con temperatura rigida, con un sacco di pericoli in agguato. Inoltre in caso di guai dovremo arrangiarci da soli. Il vostro viaggio dall'Italia è stato rapidissimo: in bisarca da Torino a Francoforte, in aereo da Francoforte a Seattle, sulla costa ovest degli Stati Uniti e poi ancora da Seattle a Vancouver, qui in Canada. Altrettanto rapido il nostro viaggio Milano-Montreal-Vancouver: forse troppo rapido, visto che ora mi ritrovo sveglio, in piena notte, incapace di prender sonno. Per fortuna il pensiero che presto vi rivedrò rende dolce la mia veglia. Sono le nove del mattino e il sole sale lentamente all'orizzonte di questa città sull'Oceano Pacifico, circondata da magnifiche montagne, moderna e razionale come poche altre. Il taxi ci aspetta all'ingresso dell'albergo: è la solita grossa berlina americana che ci accoglie tutti e quattro. Non parliamo durante il breve viaggio che ci sta portando da voi. Siamo tutti un po' ansiosi. Pochi minuti. Vi vediamo da lontano. Vi stanno lucidando per la grande avventura. Mi sembrate ancora più belle con le vostre antenne radio, con i vostri fari protetti, con le robuste griglie abbattute sui cofani. Ci avete entusiasmato durante il “Pony Express Raid”, non potrete deluderci ora. Per dieci giorni vivremo insieme, quasi da innamorati. Mi raccomando a voi, che siete un pezzettino di quell'Italia che abbiamo lasciato, così lontana. Conto su di te, “Delta rossa”, e su di te, “Delta blu”. Il “Raid della Notte Polare” ci sta aspettando. Fine prima parte... il vostro GTC si congeda perchè è ora di cena. A domani, con l'inizio di una nuova avventura.- Lancia Delta 1.4 T-Jet Oro Ecochic - Test durata by Popy (Riassunto a Pag. 1)
Salve a tutti, ho intenzione di guidare per moltissimo tempo la mia Delta e “riempire” il contachilometri in maniera significante. (km annui previsti: 40.000) Per questo intendo condividere con voi (prendendo spunto da un topic simile di J-Gian) tutta la manutenzione straordinaria che si presenterà e testare l’affidabilità in genere di quest’auto e delle sue componenti. Qui, in prima pagina, aggiornerò le varie problematiche e le soluzioni, in fondo la frequenza della manutenzione ordinaria che ho deciso di seguire e le considerazione personali, in firma invece i km attuali. L’auto è usata a 360° con queste “caratteristiche”: 70% statali, 30 % provinciali/urbano, velocità codice (70% 110km/h), tenete conto che generalmente il cdb mi segnala intorno ai 60/70 Km/h di media, molto spesso con 4 /5 persone a bordo e piccoli bagagli. AUTO: LANCIA DELTA 1.4 TJET ORO ECOCHIC 63.380 km 19/06/2013: acquisto auto 63.390 km 20/06/2013: dopo molte ore di sosta il motore parte ingolfato. Provata 2 giorni a benzina perfetta, usandola a gpl si crea il problema. Probabili iniettori gpl sporchi/difettosi. Vedere topic http://www.autopareri.com/forum/manutenzione-e-assistenza-problemi-ricambi-e-accessori/61821-problemi-avviamento-delta-ecochic.html 80.200 km 02/02/2014: accensione spia “avaria motore” diagnosi errore “segnale lambda a valle lento” resettato senza nessun intervento 94.900 km 30/05/2014: dopo molte ore di sosta motore ingolfato e minimo instabile a gpl. Lavaggio iniettori gpl. Risolto. Probabile rifornimento sporco. 114.600 km 16/10/2014: sostituito rail gpl completo di 4 iniettori di nuovo tipo blu al posto dei neri e sensore di pressione. Ormai dopo un altro lavaggio degli iniettori persisteva il difetto di partenze ingolfate dopo diverse ore di sosta. Problema risolto. Continua ad accendersi la spia avaria motore con errori P0139 P1141 P1171, riparazione rimandata al tagliando dei 120.000km. Non si chiude la sportellino carburante, parte di plastica sullo sportello deformata. 130.000 km (marzo 2015) sostituzione sonda lambda a valle per errori “spia avaria motore”, non risolto 143.000 km (luglio 2015) sostituzione sonda lambda a monte per errori “spia avaria motore”, non risolto 150.400 km (ottobre 2015) installazione gancio traino e sostituzione pastiglie posteriori. 170.000 km (giugno 2016) pulizia corpo farfallato, tendeva a spegnersi in fase di rilascio e frizione premuta con aria condizionata accesa e a gpl, risolto 213.000 km (settembre 2017) scollatura tetto, riparazione presso tappezziere risolto 230.000 (settembre 2018) sostituzione batteria 234.900 km (ottobre 2018) revisione del cambio (GM M32) con sostituzione dei 6 cuscinetti da parte di officina Opel per noto difetto. 242.000 km (febbraio 2019) aggiunte molle posteriori progressive 340.970 km (gennaio 2022) sostituzione tubo alta pressione frizione 353.120 km (giugno 2022) sostituzione collettore di scarico 354.400 km (luglio 2022) sostituzione riduttore gpl 377.500 km (marzo 2024) sostituzione bracci anteriori 379.450 km (maggio 2024) sostituzione batteria Manutenzione ordinaria: ogni 20.000 km cambio filtro gpl ogni 20.000 km cambio olio e filtro (olio prescritto dalla casa) * ogni 60.000 km cambio filtro aria ogni 120.000 km distribuzione, cambio olio freni e liquido refrigerante ogni xx.xxx km cambio candele ** *: La casa prescrive ogni 30.000 km ma un amico che lavora presso centro revisione pompe e turbo mi ha caldamente consigliato di anticipare entro 15.000 km! **Sostituite a 39.000 km mentre la casa costruttrice prevede la sostituzione ogni 30.000. Le ho fatte sostituire più per scrupolo perché non avevo nessun problema. n.b.: la manutenzione vale per la mia auto e mi assumo la responsabilità per me stesso! Chiunque è libero di decidere per la propria auto come svolgere la manutenzione! Considerazioni personali: Estetica: mi è sempre piaciuta soprattutto l’anteriore e lo sviluppo laterale, un po’ strano il posteriore, ad ogni modo un’auto dal notevole impatto estetico. Interni: ben rifinito con gli interni pelle/alcantara i pannelli porte in pelle con cuciture bianche in rilievo e inserti cromati, illuminazione alle maniglie, della cornice autoradio ecc. insomma ben fatti. Sono “caduti” però su dei particolari: assenza delle luci di ingombro sulle portiere, assenza di luci antipozzanghera e assenza di luci pedaliera, da un auto di questo livello me le sarei aspettate. Motore: silenzioso e grintoso quando serve. Bisogna “imparare” a guidarlo per avere dei consumi di ottimo livello, per esempio evitando di “affondare” il piede in fase di ripartenza o accelerazione, e vi assicuro che il motore invita a farlo, e cercando accelerazioni “soft”. Io mi sono aiutato con l’indicazione sul display della pressione del turbo, bisogna evitare di far accendere troppi segmenti, ne bastano 2 o 3 in pianura. Una volta preso il “piede” viene tutto in automatico. In numeri: sono passato ( a gpl) dai 10 km/l ai 12 km/l a parità di condizioni e uso. Confort: il pezzo forte, si viaggia ovattati e con a disposizione moltissimo spazio anche dietro e con la chicca dei sedili posteriori scorrevoli e reclinabili. I passeggeri sono comodissimi e possono riposare, chi la usa soprattutto per lavoro e/o fa il pendolare è un’ottima caratteristica. GPL: il tallone d’Achille di quest’auto è il suo impianto gpl che ricordo è stato montato dalla casa ma è la prima versione, cioè quella con il tastino sul tunnel vicino al freno a mano. In pratica è un Landi Omegas interfacciato con l’eobd originale e con centralina bloccata. Gli iniettori sono i “med” che si sono distinti (in negativo) per essere molto sensibili allo sporco e tendono a dare problemi molto presto rispetto ad altri. Qui dipende molto dal “gasatore” che segue la manutenzione, la cosa più semplice per il meccanico e più costosa per noi è la sostituzione di tutto il rail con iniettori, l’altra è cercare di pulirli o individuare quello difettoso…io uso il secondo metodo. Il vero problema è la centralina “bloccata” dalla casa, per fare una diagnosi bisogna solo rivolgersi a loro e questo non è buono, l’esperienza decennale di un installatore è insuperabile, il gpl/metano è un “mondo” un po’ particolare e solo chi ne capisce veramente ti permette di godere appieno dei vantaggi di questi carburanti, altrimenti sono solo guai e tanti soldi spesi. Risparmio? Questi i conteggi: considerando un prezzo medio alla pompa di € 1.6 al litro di gasolio e 0.73€ al litro di gpl. Consideriamo una tratta di 500 km (ho riferimenti precisi su queste distanze, vedi mio utilizzo): GPL: 500km / 11.5km/l = 43 lt di gpl * 0.73 = 31.73 € quindi, per 500 km spendo 31.73€. GASOLIO: con 31.73 € / 1.6 al litro alla pompa ottengo 19.83 lt di carburante. 500 km / 19.83 lt ottengo 25.21 km/l. Quindi: io consumo a parità di auto (delta 1.6mjet per esempio) e condizioni come un auto a gasolio che fa 25.21 km/l. Verosimilmente una Delta 1.6 mjet (di un mio collega) sulla stessa tratta lui dice di consumare circa 20 km/l, quindi 500 km / 20 km/l = 25 lt di gasolio, * 1.60 al litro = 40 €. Ricapitolando: 500 km a gpl 31.73 €, a gasolio 40 €, differenza 8.3€ a favore del gpl ogni 500 km, 1.660 € ogni 100.000 km. Manutenzione particolare sul gpl non ce n’è, in genere un buon impianto percorre almeno 100.000 km prima di aver bisogno di qualche intervento, di routine c’è solo il filtro che va cambiato ogni 20.000km al costo presso un installatore di 20€.- Lancia PU+RA HPE Concept 2023
- Lancia K Coupé
- Lancia Delta - [Fotoritocco & Proposte grafiche dal web e non]
- Lancia Ypsilon MY 2023
- Lancia Delta e rivestimento pelle porte posteriori
Ciao a tutti! Chiedo a voi un consiglio trovandomi con l' inizio di distacco della pelle dei rivestimenti interni di entrambi gli sportelli posteriori della mia lancia Delta che si sta letteralmente staccando. Cosa posso metterci per rimediare premettendo che il resto degli interni è perfetto nonostante 17 anni ( volante in pelle compreso). Colle spray?..La gommapiuma sottostante si è polverizzata. Grazie ciao- [RETROSPETTIVA] Lancia Delta II
Sicuramente non molto rimpianta, ma credo che un pò di attenzione la meriti anche lei.- [RETROSPETTIVA] Lancia Dedra
Prendendo spunto dal topic della Delta, credo che sarebbe utile ricordare l'ultima berlina di successo di casa Lancia.