johnpollame
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I know that feeling...
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Provale: sono abbastanza diverse, ti farai un'idea immediata su quale sarà meglio per voi. Il cinquino Abarth non sarà efficace in pista ma su strada ti puoi divertire più di quanto possa essere ragionevole farlo, e con la cappottina puoi godertela in pienezza anche andando a spasso per colline in souplesse. Oramai la Mini è diventata una "Midi" pesantuccia e inerte, perdendo completamente il feeling da go-kart che si è via via stemperato nelle generazioni. Di contro è diventata molto più abitabile e fruibile e per una coppia potrebbe fungere da auto singola, cosa impensabile col Cinquino. Parere personale: trovo la Mini odierna sovrastilizzata, un filo pacchiana in certe soluzioni grafiche (ma ADORO quella Union Jack dei fari posteriori), in particolare non amo il muso da pescegatto e le luci sovradimensionate nel vano tentativo di nascondere le dimensioni oramai da segmento C. Fosse per me prenderei la 595 ad occhi chiusi. E cabrio. Ma capisco si possano avere esigenze diverse. Per l'affidabilità oramai è difficile/inutile generalizzare sul Marchio, la 500 è comunque un modello maturo, prodotto in una delle fabbriche più moderne e quality-oriented di FCA, ma il modello sfortunato può capitare anche ai migliori (che in caso mediamente sarebbero i Giapponesi, pur se con minori margini oggidì).
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Una volta reggevo l'acool, ora al quinto Negroni divento nostalgico e ci può scappare la lite. (semicit.) -
Cari qui avventori Ebbene, latente da un po', dopo lustri in cui per vezzo non portai attrezzo cronometrico quando allora era ancor di prammatica farlo e dopo aver reiniziato per contrapposto vezzo ad indossare il vecchio Omega d'oro del nonno e l'altrettanto vintage Jenny in oro rosa del babbo, entrambi orologi minimali, eleganti e contenuti nelle dimensioni (in qualche post addietro inserii qualche immagine), or prepotente mi sta salendo la voglia di un bel pataccone arrogante in acciaio. Niente di prezioso (anzi meglio robusto da usarsi specie in contumacia di smartofono per ostilità d'ambiente), con volumi importanti (polso da19cm e qualcosa) ma linee non elaborate, un plus il movimento proprietario, anche se non precisissimo. Credo d'esser giunto ad una possibile soluzione, che illusttro in basso, con certo disappunto di Dolcemetà che reitera il "ma chettenefai?!?". Avete argomenti per aiutarla nel dissuadermi? SEIKO "Sumo"
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No, è per colpa di Ducati. Rossi (il Rossi del 2011-13) è solo parte del puzzle. (Poi cambiò tecnici, stile di vita, metodi di allenamento e i risultati si videro). Sicuramente è stato vittima di comportamenti antisportivi, ma lui ha avuto il torto di cascare nelle provocazioni come un novellino. E quel campionato lo stava più perdendo Lorenzo che vincendo Rossi. ( MM, già allora decisamente il più veloce, si era autoescluso con troppe cadute in gara. Ora cade solo nelle prove...). Parteggiavo per Rossi, ma devo purtroppo ammettere quanto sopra.
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Diciamo che la base di partenza era da podio con Stoner, poi visto che Rossi già dal primo giorno non riusciva a guidarla tentarono di stravolgere il concetto della moto , senza avere i mezzi per farlo, rovinandola completamente.
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La mia opinione è che la Ducati che ha trovato Rossi non fosse affatto male, anzi potenzialmente da podio sempre, ma incompatibile con lo stile di guida del Tavullico che in aggiunta arrivò in Ducati in condizioni fisiche pietose, si scoprì solo dopo. La moto è stata poi man mano peggiorata nel vano tentativo di rivoluzionarne la filosofia senza aver risorse per riprogettarla (e perché Ducati doveva mettere a posto i conti per essere venduta, e perché gran parte del budget se lo mangiava l'ingaggio di Rossi) arrivando all'assurdo tecnico di appendere ad un traliccio un motore nato portante I cui ingombri impedivano in partenza quote ciclistiche ottimali, diventando una moto da incubo. Cosa che poté iniziare a migliorare solo quando si poté rifare il motore (se non sbaglio 2015).
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Temo sia una situazione applicabile anche ad altre zone della Penisola...
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Credo anch'io che la Ferrari a Melbourne si sarebbe trovata in difficoltà, anche se non credo più dello scorso anno, e così nelle prime 3-4 gare, poi, SE il progetto aveva/ha potenziale di sviluppo, una volta sgrezzato sarebbe dovuto diventare competitiva, almeno quanto nel 2017 , nei confronti della Mercedes. Da vedere in questa pausa forzata quanto sia stato possibile sgrezzare da parte di Ferrari e quanto invece abbia potuto affinare chi è partito da una base già bilanciata. Vettel sembra anche lasciare intendere che in Ferrari abbiano comunque qualche asso nella manica, tipo DAS, ma potrebbe anche questa essere pretattica...
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Anche secondo me, quando uscì la 33 non era affatto male, anzi, aldilà della tecnica specifica anche gli interni potevano essere di un certo pregio, ancorchè assemblati in modo vergognoso da maestranze indegne. l'ultima versione trascinatasi tristemente come da tradizione ben oltre il ciclo di vita, impoverita e "razionalizzata" alla moda sabauda, faceva male al cuore.
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Metterei il marchio al primo posto. E aggiungerei le calandre a cancellata.
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Ah, beh, quello lo sanno in FCA, io mi limito a supporre il loro ragionamento. Tipo: "Se vendo 60mila Panda Vecchio Modello Imbellettata, vuoi che non ne venda 40mila di una rialzetta, che adesso van di moda?" Ovviamente questa rialzetta dovrebbe sostituire tout court la Ypsilon, e costare in proporzione rispetto a vetture simili.
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Perché io FCA calcolo che con le 40/50 mila macchine che dovrei riuscire a piazzare (e anche discretamente bene) saturo l'impianto di produzione con conseguente massimizzazione dell'efficienza, guadagnando anche parecchio rispetto ai costi di lancizzazione del modello di base. E tengo vivo un marchio che, chissà, un giorno potrebbe anche venirmi utile, specie se piace ai Francesi...
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Col 1750 andava forte davvero. E anche migliorava parecchio l'agilità, perché era un motore molto leggero. Peccato che arrivò quando i giochi erano ormai fatti... La mia idea è che la 159 sia arrivata sul mercato senza essere stata sviluppata fino in fondo, in un periodo di travagliata transizione per l'allora FGA sul baratro della bancarotta. Ma rimane a una buona/ottima vettura e sotto molti aspetti un deciso passo in avanti rispetto a 156, ancorché incompleto. Ma, a dirla tutta, credo che pur con tutte le migliorie possibili il destino commerciale della 159 non sarebbe cambiato molto, perché il Mercato già cercava immagine più che qualità misurabili e Alfa Romeo, tolti gli sparuti appassionati, allora ne aveva troppo poca.
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Vale solo per gli appassionati di automobilismo, che sono una nicchia oramai insignificante del mercato...
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La 159 andava eccome, non era agile come la 156 ma, diamine, all'epoca nel segmento solo la Serie3 poteva competere per doti stradali con l'Esafaro. A mio parer modestissimo, la 155, pur non malvagia in assoluto, in proporzione era una spanna sotto su strada e tre spanne sotto come spessore generale di progetto, design incluso.
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Sì, certo, ma appunto chi è già avanti con lo sviluppo può solo affinare i dettagli, chi ha un progetto acerbo può in proporzione migliorare parecchio di più. SE il progetto ha potenziale...
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Un suvvino Lancia fatto dicretamente e prezzato giusto potrebbe garantire solo in Italia 40/50 mila vetture all'anno, non molte in assoluto ma utili per saturare uno stabilimento e renderlo massimamente efficiente. Potrebbe anche funzionare. E, chissà, se il successo dovesse essere sopra le aspettative...
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In teoria un maggior tempo a disposizione dovrebbe essere più utile a chi più ha da recuperare, bisogna però appunto vedere se si tratta di necessità di sviluppo di un progetto con potenziale (speranza), o modifiche da innestare a vanvera e disperatamente in un progetto sbagliato di base (terrore). Sempre in teoria la Ferrari è quella che ha cambiato maggiormente il concetto della propria vettura, quindi, ancora in teoria, dovrebbe avere più margine di crescita relativo, rispetto ai concorrenti, partendo da uno stadio più arretrato. Quindi, sottolineando il condizionale, più tempo a disposizione (anche se in modo non ottimale pure in lockdown la ricerca e la progettazione possono essere portate avanti) potrebbe favorire chi ha più bisogno di sviluppo. A meno che non si sia (di nuovo!) sbagliato il concetto di base della vettura: la speranza è che in Ferraari si siano corretti i palesi punti critici della SF90, una volta a punto la nuova macchina dovrebbe/potrebbe posizionarsi nella griglia non troppo distante da quanto visto nei mondiali 2017 e 2018. E ora con entrambi i piloti competitivi ci potrebbero anche essere gradite sorprese.
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Mi piacerebbe avere più elementi possibile per farmi un'idea più verosimile: potresti linkare qualche articolo, il più circostanziato possibile (OK anche in inglese o spagnolo, al limite pure tedesco), in cui si ipotizza, e si spiega perché, il motore Ferrari oltre ad aver perso il vantaggio istantaneo che aveva, risulterebbe anche regredito ad un livello preoccupantemente basso di prestazioni di base? Ripeto: da quanto posso avere a disposizione ora non ho motivo di pensarlo... E se fosse il problema si aggiungerebbe a quello di rifare tutti gli assetti da zero rispetto allo scorso anno e di "capire" la vettura per trovare il corretto bilanciamento con i nuovi valori di downforce, cosa in cui invece al 90% Merc e RBR sono già a posto. Il Motore Mercedes sì, si è vista la non affidabilità a Barcellona (due rotture anche senza spingere, un turno di prove fatto per precauzione con eccesso d'olio che sembrava un 2tempi) e si potrebbe ipotizzare qualche grattacapo a riguardo, ma penso abbiano già individuato dove intervenire. Ma comunque le nostre, e anche quelle dei giornalisti più informati, possono essere solo supposizioni, almeno fino al primo GP...
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Io mi ero dovuto inventare nomi di santi immaginari, avendo esaurito il calendario...
