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johnpollame

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  1. Mi permetto di segnalare a greyhound il termine "asintotico". Esiste poi un principio microeconomico a definire il decremento marginale dei contributi all' aumentare di risorsa investita. Esempio in soldoni: se a tecnologia neonata per ottenere un +50% di variabile controllata, occorre spender 10 risorse, a tecnologia matura occorre spendere 1000 risorse per un + 0,5%. E nell' Automobile, per come qui la si intende, rimane ben poco da inventare...
  2. Fattaccio quotidiano... Deontologia, portalo via! Malcostume italicamente diffuso, comunque, quel d'impiallacciar castelli, affastellando decontestualizzati brandelli a proprio pretestuoso strumento, nel tentar di riaffermare fattualmente tesi ch'invece si basan su meri apriorismi. Ma malcostume d'altrettanta ignominia è quel di prender per oro colante quel che al nostro comodo ci si propina.
  3. Questa Themona Lancisler parmi non fatta tanto a rubar triadico cliente tradizionale/ista, quanto a convincere chi a meno prezzo ebbe a sceglier meno lusso e immagine ma quasi pari sostanza quotidiana: francesone, giapponesone, coreanone, svedesone, Opel. Et cetera. Credo però rispetto a queste la Nostra abbia un plus interessante: a chi soffre di quel che lo psicologo definisce "bisogno di compensazione", (e in un Paese dove pullulano esempi di sobrio understatement quali le X6 (et. al.) bianche, penso possa essere un target* da non sottovalutare... ) la Thema offre un impatto visivo notevole, ad un rapporto prezzo/presenza scenica francamente ineguagliato nel listino attuale. --------------------------------------------- (*) si perdoni il doppio anglicismo nella stassa frase.
  4. Mini godibilissimo veloce, assettato giocattolino, ma nulla più, Mito un filo meno specialistica, ma anche automobil "vera" con sana bagagliera e panca dietro da accomodar larghe terga. Vista poi la differenza di prezzo, personalissimamente, che il Biscione ancor m'affascina, non avrei dubbio alcuno a gettarmi sulla per me adorabile Tapirottola (che a dirla tutta, ha muso più elegante dell' inglesina teutonica, che mi mostra espressione da carpa di torrente). Ma per vetturette come queste l' essenziale è che incontrino appieno il tuo gusto. Guardale, salici, provale: a quella che più ti piace perdonerai ogni piccolo difettuccio... (sappi che ,comunque, buone lo son entrambe)
  5. Parmi operanzion equipollente alla wolfsburgica Golf da V a VI: francamente, qualche riga fatta salva, le linee del corpo vettura al mio occhio collimano; aldilà d' aggiustamenti, la sostanza par la stessa. Apprezzo poi il tentar nuove vie nel muso, ma non apprezzo l' abbassarsi dei fari su cofano posticciamente più adunco nè, specialmente, il proseguirne la trasparenza fin sul rene. Al posteriore elaborato, anonimo ma piacente faro (pur se in salsa più coreana che teutonica, ma serve a sentirsi di famiglia...) Interno conservativo, che perde quella patina "linear sciccosa" che non mi dispiaceva affatto. Mi sembra ad ogni modo ben tarato, forse a naso più prezioso delle ultime bavaresi piccine, che francamente mi delusero nel non trasmettere neppur l'idea di un lusso, pur sportivo. Non occor commentare quanto sottopelle: quel che si propone è più che aldilà di quel che basta ad appagar qualsiasi aspettativa mia, e -immagino- della gran maggioranza di chi potrà pensar d'averla. In generale certo s'ha di che ben accontentarsi, ma, per mio sentire, credo che la moneta richiesta non sia proporzionale a pur tanto spessore. Ma d'altro canto, consapevolmente o -più spesso- meno, quel che molti andranno a comprare è soprattutto il marchietto biancazzurro, con tutta l'approvazione, il prestigio e (perchè no) l' invidia che ne consegue da parte degli astanti.
  6. L'abdicazione della sana meccanica contrelastica in favor dell' esoterico smorzar modulato da virtuale intelletto, mi si dice sia mossa per senza perder tenuta in contrappasso, guadagnar in quotidiana morbidezza, come clientela più trasversal del previsto richiede, maldisposta com'è ai supplizi di sportivo configurarsi sospensivo, ma amante dell' estetico superribassarsi di copertura su surdimensionato cerchio. (mi si usi indulgenza per il contorto accrocchiarsi di proposizioni maldestramente testè vomitate: ahimè il neurone m'è nemico oggidì...)
  7. Racconti Pandiani: "Imparai i primi rudimenti della nobile arte del volante su di una Panda 30. Rossissima. Brain Condor, si chiamava (a qualcuno dirà qualcosa...), detta Brian. Prima serie, bicilindrico, 4 marce. La terza entrava a calci: il quartaseconda in staccata era la prassi. Balestre dietro e in curva si piegava come in Vespa: uno spasso. Ed era viva! Col caldo il blocchetto d'accensione faceva contatto, partiva il motorino e se era inserita la marcia, sotto i colpetti dell'avviamento tanto leggera era che... ...si muoveva da sola! Non ho sufficiente proprietà linguistica per descrivere lo stupore quando la prima volta l'ho ritrovata sul lato opposto del piazzale dove l'avevo parcheggiata a spingere fieramente testarda al ritmo dello starter contro una barra salvapersone, attorniata da un capannello di gente incredula che le aveva visto fare il tragitto tutta da sola (da allora ho preso l'abitudine di parcheggiare in folle e freno a mano...). Le facemmo una psicoterapia strategica intensiva e capì che non era il caso di cercar così la propria indipendenza, in compenso cominciammo a trattarla come una di casa, contraccambiati da un funzionamento da orologio svizzero fino alla meritata pensione dopo 14 anni (sic!) E all' arrivo dell' erede. Brain Condor II. " *** "Il buon vecchio (...) tornava tranquillo a casuccia, nel semideserto infrasettimanale delle ore piccole, qualche notte fa. Ad un incrocio, ferma al semaforo nel senso traverso, noto una Porsche Cayman bianca fremere. Ora: andare in giro con una Porsche bianca nel linguaggio dei fiori significa "ce l’ho molto piccolo". Visto poi che la Cayman è il modello base delle sportive teutoniche, in questo caso il linguaggio non verbale suggeriva: "Ce l’ho piccolo, ma neanche a finanze si sta poi benissimo". Con Brian (nomignolo per "Brain Condor II"), la mia vecchia Panda scatoletta millecento –che ancora adoro-, parto qualche secondo prima baciato da un verde favorevole, occupo al successivo rosso la poleposition per proseguire diritto. Nell’attesa, un vacuo rombo bianco mi arriva alle spalle poi scarta e mi affianca sulla linea ma nella corsia per svoltare a sinistra. "Ecco" penso "Priapo qui a fianco non ha la minima intenzione di svoltare". Sorrido perchè, misurando la distanza dallo stop al guardrail di fronte, pregusto quello che succederà al verde. Scatta il semaforo, tutti e cinquantacinque i cavalli del Fire Fiat proiettano in avanti la latta dei miseri 700 chilogrammi di Brian come un condor in picchiata sulla preda, il Porschettino, prima illuso di aver facilmente ragione d’un’italica utilitaria, si trova ancora ad affiancarmi quando la barriera tubolare che di fronte gli sbarrava la strada gli si era ormai avvicinata ben più del preventivato, guardo severo negl’occhi il Caymanista, rallento facendolo passare e godendomi tutto il gusto di una lenta e vigorosa clacsonata. A rifuggere l’umiliazione sento spremere feroci i sei cilindri contrapposti, mentre io mi godo a distanza questo laido manifestarsi di frustrazione. Proseguo per via Trieste mentre il Poschettista piega per via Tommaseo. Semaforo della Fiera. Rosso. Sullo specchietto, poco addietro, bloccati al semaforo alle mie spalle vedo ancora brillare gli occhi xenici del caymano, che evidentemente non aveva scelto la strada più breve. Parte inopinatamente, mentre sono fermo mi sorpassa sgommando a destra. Col rosso. Preparato a quel che stava per accadere, già sfanalavo beffardo. Ridendo sotto i baffi perchè tanto si sarebbe fermato alla Stanga, dove per bruciare un rosso si deve essere comunque ben più idioti del personaggio di cui qui s’ha dileggio. Puntualmente l’ affianco fremente ma immobile al semaforo. Guardo in faccia il 45-50 enne con capello meshato e qualche chilo di troppo, accomodato sul cuoio bavarese con la sua candida camicina dal bottone aperto in più a mostrare il catenino di prammatica. E, preda di una maligna voglia di sbeffeggiare, comincio a sgasare. Lui mi guarda tra l’imbarazzato e lo sorpreso. Verde: Nell’ agitazione al tizio scappa la frizione e la Cayman gli si pianta. Io, quieto quieto, mi dirigo a casuccia, con il fragore delle risa a sovrastare il livido stridio di gomme che ormai mi ero lasciato alle spalle."
  8. Perpendicoli arrotati, lamiera sana, piena, concreta, ma vivace, grazie anche ai graphdesignici fascioni, che al belvivere d' Anni Ottanta mi rimandano. Ahimè stona l' argyreo baffo, ma non basta ad affossar il mio giudizio di vetturetta riuscita aldilà di mia aspettativa.
  9. Parmi modo per sdoganar nella coccolata Europa d'occidente, vetture destinate a piazze che furon meno abbienti ma che ora con nuovi denari posson permettersi Audi dove prima una Clio bagagliata era grasso colante da spiedo. Questi ora troverebbero una media mozzata di coda (com'a noi tanto piaccion) essere vettura monca e guercia. Una volta fatta tanto val provare a piazzarne un po' pure qui, anche se un' A3 berlina, specie nella viziata Italia, suonerebbe come ammissione di volersi imbellettare non potendo permettersi di farlo opportunamente con il modello preposto all'uopo.
  10. Quanto lontana dall' archetipo ingolstattiano che tuttora m'alberga la memoria, sinolo di equilibrio ed eleganza ormai lontani... Se paffutella ma corretta di lato e volgarotta ma contenuta nel posteriore, ll muso che cereo in avanti si scioglie, la diagonalità banale di lucciolosi fari, il molle adagiarsi del parafango su vacue, fasulle bocche offrono a chi si ponga di fronte l'anellato muso, la netta impressione di guardar negli occhi tarchiato molossoide da Noia canina tediato. Ancor dentro non m'ispira quanto sol poco addietro fecero predecessore: pur impreziosite da luccicosità teatrali, le linee della plancia sembrerebbero più adatte a iberica sorellastra. Temo assai che il Marchettaggio, aquisito ormai il blasone in lustri di cesello, e la fiducia di matura utenza opulenta dal gusto misurato, voglia ora imbellettare le proprie creature come fanciulle di vita, per offrirle alle voglie meno raffinate di più vasta utenza.
  11. Bella per l' esserlo lo è. Eppur nel laterale vedo note bavaresi molto spiccate che nella coda si stemperano in linee d'Opel. Posterior Wolfburgico/Igolstattiano, invece. Ma ciò che più m'urta è l' esiguità del vetro che s'annega gorgogliante nel metallo di cinta: sproporzione che vien quasi a bloccarmi il respiro in petto.
  12. Mi si conceda: "Es gibt im Moment in diese Mannschaft, oh, einige Spieler vergessen ihnen Profi was sie sind. Ich lese nicht sehr viele Zeitungen, aber ich habe gehört viele Situationen: 1. Wir haben nicht offensiv gespielt. Es gibt keine deutsche Mannschaft spielt offensiv und die Namen offensiv wie Bayern. Letzte Spiel hatten wir in Platz drei Spitzen: Elber, Jancker und dann Zickler. Wir mussen nicht vergessen Zickler. Zickler ist eine Spitzen mehr Mehmet e mehr Basler. Ist klar diese Wörter, ist möglich verstehen, was ich hab' gesagt? Danke. Offensiv, offensiv ist wie machen in Platz. 2. Ich habe erklärt mit diese zwei Spieler: Nach Dortmund brauchen vielleicht Halbzeit Pause. Ich habe auch andere Mannschaften gesehen in Europa nach diese Mittwoch. Ich habe gesehen auch zwei Tage de Training. Ein Trainer ist nicht ein Idiot! Ein Trainer sehen, was passieren in Platz. In diese Spiel es waren zwei, drei oder vier Spieler, die waren schwach wie eine Flasche leer! Haben Sie gesehen Mittwoch, welche Mannschaft hat gespielt Mittwoch? Hat gespielt Mehmet, oder gespielt Basler, oder gespielt Trapattoni? Diese Spieler beklagen mehr als spielen! Wissen Sie, warum die Italien-Mannschaften kaufen nicht diese Spieler? Weil wir haben gesehen viele Male solche Spiel. Haben gesagt, sind nicht Spieler für die italienische Meisters. Strunz! Strunz ist zwei Jahre hier, hat gespielt zehn Spiele, ist immer verletzt. Was erlauben Strunz? Letzte Jahre Meister geworden mit Hamann eh... Nerlinger. Diese Spieler waren Spieler und waren Meister geworden. Ist immer verletzt! Hat gespielt 25 Spiele in diese Mannschaft, in diese Verein! Muß respektieren die andere Kollegen! Haben viel nette Kollegen, stellen sie die Kollegen in Frage! Haben keinen Mut an Worten, aber ich weiß, was denken über diese Spieler! Mussen zeigen jetzt, ich will, Samstag, diese Spieler mussen zeigen mich e seine Fans, mussen alleine die Spiel gewinnen. Muß allein die Spiel gewinnen. Ich bin müde jetzt Vater diese Spieler, eh, verteidige immer diese Spieler!! Ich habe immer die Schulde über diese Spieler. Einer ist Mario, einer, ein anderer ist Mehmet! Strunz dagegen, egal, hat nur gespielt 25 Prozent diese Spiel! Ich habe fertig." G.Trapattoni Monaco di Baviera, 10 marzo 1998
  13. Ebbene Brain Condor II (detto Brian) il mio vecchio adorato Pandino Millecento che sempre vispo si gode nel vialetto un agiato prepensionamento (mi mancò il cuore di farne compresso rottame sol per cavarne vil denaro, ma qualche sfacchinata se la fa ancora da muletto che è...) motorizzato come la vettura di cui al titolo ebbe a presentare passato il secondo lustro sintomi analoghi. Non pel motore che frulla ancora come giovincello, ma sol per lo stillicidio del fluido raffreddante. Diagnosi: perdita al rubinetto del riscaldamento e micro-crepe deil' età disseminate quielà nel radiatore. Terapia: sostituzione rubinetto (100 euro con manodopera), acquisto di prodotto tappabuchi con cui additivare l acqua di raffreddamento e tappare per qualche tempo le falle, giacchè a sostituire il radiatore si spendeva per buona parte del valore della vetturetta: potrebbe esser soluzione saggia anche nel caso in questione.
  14. Deh la corta memoria... Il malo lustro del sabaudo scudo discende da evi remoti, quando per l' Italica Penisola ci si struggeva per meritarsi una 600, quando la vetturetta era già un lusso averla e le torinesi quelle che più offrivano al minor prezzo. In quel prospettarsi chi si fregiava d'estera vettura, qual fosse l'araldica, andava snobisticamente a porsi a distinzione di Massa costretta al compromesso economico da un benessere ritardato ripetto ad altre zone del Vecchio Continente. La qualità si mancò in pieno nei Settanta (ma così la mancaron gl'inglesi in coro, gl' amerindi e sol l'opulenza tedesca permise ai teutonici d'arrabattarsi contro la supremazia nipponica). Ma gli Ottanta in Fiat furono a gonfie vele, Uno è un capolavoro: l'auto che ogni ingegnere industriale dovrebbe sognar di progettare un giorno, la Thema, la Tipo, tutti progetti al' altezza della miglior concorrenza, ma gestiti malamente a metà vita e incapci di incontrare nella loro discendenza il gusto d'un mercato ormai disposto alla spesa per distinguersi, ornarsi d'orpelli, ammantarsi d' aura lussuosa riflessa dal blasone. Sempre o quasi maestri a far efficienti frigoriferi a quattroruote, mai o quasi a coglier la passione dell' automobilista, in Fiat non seppero valorizzare quel che rimaneva dei defunti Aurei Scudi che s'era accaparrata, l'incertezza e la mancanza di una guida decisa, la dissennata politica industriale dei primi anni Novanta, la cieca sovrapproduzione dagli invenduti piazzali, ridussero a un cumulo di macerie quella che era la più grande industria italiana. Eppure, contro ogni verosimile previsione, Fiat è adesso ancora viva, sintomo dell'italico vigore nel fronteggiar situazioni disperate... Poscritto: Mi si permetta sommessamente di spezzare una lancia a favore della qui vituperata Bravo I: vetturetta che all'uscita non aveva nulla da temere da equipollente concorrenza (la Premiumicità della A3 era ancora di là dall' arrivare) e che all' epoca (il lontano 1996) scelsi soddisfatto come mia (prima) seconda macchina. Un bel benzina e una bella guida: qualche difettuccio ma mai me ne lamenterò. La chiamai Seneca. Mi si racconta stia tuttora trotterellando vivace da qualche parte in Romania...
  15. In clima Sanremese azzardo mie fallaci, personalissime riflessioni estetiche riguardo le vetture testè illustrate a confronto. Ebbene: trovo la felina britannica posticcia e surdisegnata, la novella tetra-anellata poco omogenea tra fianco sobrio e muso duro, la E-Klasse di bel volume ma di malcesello: con diagonalità a me indigeste su volumi sì precisi. La "Fuenf" di Bavaria al mio gusto parmi maestra di dinamico equilibrio, pur se con muso troppo gioviale e fondoschiena coerano... I questo contesto la Lancysler non sfigura affatto ai mio occhio, ma sarà da vedersi dal vivo.
  16. Rianimazione, trapianto, trasfusione, dialisi. Sopravvivenza, intanto, sbatte le palpebre: fuor di coma. Si rialzerà sui suoi piedi? Correrà nuovamente issata in resta un giorno? I medici han fatto tutto quel che potevano? Tra pochi anni, come mannaia calerà la sentenza. Intanto: "eppur si muove".
  17. Cara fanciulla che saggia sa di non sapere, Baciamano. Permettomi di metter naso: a legger l'elenco dei desiderata l'odierna Ypsilon ecosciccosa imerese, mia favorita tra le piccole che m'hanno sinora accolto ospite tanto che -sorpreso dalle sue doti in un lugo viaggio per lo Stivale- alfin ne accolsi una in famiglia, mi sovviene d'acchito a soddisfar la lista di requisiti. A ribatterne ordinata la teoria: fashion ma con prezzo da outlet in periodo di saldi (sta arrivando il nuovo modello ma l'odierna è ancora attualissima, si vocifera anzi quella nuova sarà più poverella...) manutenzione semplice ed economica (col GPL vi sarà da sborsare un poco in più, comunque) comodissima anche per lunghi viaggi (ho quattro discese Padova-Bari-Padova e 2 giri dell' Istria a testimonio della ypsilonica cura nell' accomodare morbida le mie terga e filar liscia ai centotrenta) dimensioni analoghe alla Punto che lasci: giuste per coppia con bagagli o per quattro comodi senza altrimenti a poco in più puoi cercare la sorella Lancia Musa meccanica tra le più semplici, collaudate ed affidabili del Mercato: volendo la terrai fino agli anni '20... Millequattro gasato, con risparmio annesso oppure, con 600Km a settimana, da valutar l'ottimo piccolo Dieselino, che costicchia un po' di più ma s'ammortizza benbene se conti di tener la vetturetta per più d'un lustro. E rispetto al GPL è più piacevole alla guida. Unico punto a sfavore è che la novella sostituta polacca è alle porte (e -a contar la bagagliera- ne avrà cinque, di porte, ove la nostra sol tre). Potrebbe infastidirti il fatto di non aver l'ultima novità,ma pel resto difficilmente, nell'uso che ne farai, avrai rimpianti. E spiattellar al venditore la consapevolezza dell'imminente rimpiazzo (fine Primavera), ti autorizzerà a chieder un bello sconto. Parmi però d'intender -ahimè in colpevol ritardo lessi commenti inframmezzo- che la bluscudata Igreca, ti sia all' occhio troppo dannunzianamente femminea. Scrive comunque un che si permette talvolta di guidarne una color rosa cipria (sic) senza che la propria virilità venga messa in dubbio. Ad ogni modo sia più il tuo gusto a guidarti: tutte le "circaquattrometri" più o men pari sono, a parità di non olente pecunia, scegli quel che più ti piace: le perdonerai ogni neo. Speranzoso d' aver pur maldestramente corrisposto a fiducia riposta, ossequioso riverisco.
  18. La Signorina degli Anelli, parmi la ciambella men riuscita dell'ultima infornata Ingolstattiana: muso troppo ingrugnito (specie per pulzella di papi abbiente) che mal si declina su proporzioni cittadine, posterior volgare, linea laterale pluriellianamente cinquecentosa a stridente contrasto. DS3 e Mito sembranmi offrir pari o superiore appeal a minor spesa, Mini (allontanandosi dall'utilità sbilanciando il piatto verso il giocattolo) un marchio latore di lontane emozioni (da pagarsi a prezzo di boutique) e una guida gokartiana.
  19. Parmi il fulcro del contender il fatto che spettattor santorico stereotipo, implume affronti la vision d'argomenti settoriali. Al Mario Rossi nazionalpopolare, il messaggio vero -trafilato sotto il plaid nei frammezzi delle rèclame- è sembrato (tout court) "Alfa è la peggiore". Il che, apriorismi tolti, sappiamo non essere. Lunga la discussione su quanto poco Alfa sia la Tapirotta, ma è storia scritta e riscribenda altrove. Ma, letti anche gli scritti sopra, non riesco a tacer quanto segue: 75 non incontrò all' epoca la mia preferenza prorio in quanto "troppo Alfa". Tapirottola, anatroccola qual'è, invece mi s'accattiva simpatia. Inaspettatamente e mio malgrado. Forse proprio essendo "Alfa, non troppo". (o forse più perchè parmi caricatura di 275 GTB?) E, beninteso personalissimamente parlando, è nell mie corde ben più del giocattolino bavaringlese e della fintanonretrò parigina. Puranco della minor cuginetta polacca. Dell' Audi(biza)Ein, dal cinquecentoso fianco (ove non pluriellico), sottacio: non avendola ancora avuta tra le mani sospendo il giudizio, non negando che quel solo estetico mi delude assai.
  20. L' aver omesso che la Tapirottola risultò fuor da pista (secondo il percarità opinabile metro tetrarotiano), la migliore vetturetta delle tre, è triste conferma dell'italico, bifronte squallore nel vomitar notizie.
  21. Collage d' audismi codificati, risultato non scontato sol per ipertrofico sfacciato muso di maschia possanza compensatrice. Eppur su sinuoso, cetaceo corpo, mal s'incolla siffatto grugno. (Eppur la bavarese rivale ci guarda con occhio vieppiù rassicurante...) Men sfuggente di quel che m'attendevo il posteriore: parmi -ancorchè distante dal mio gusto- maggiormente solido e definito di quel che nei penultimi parti inglostattiani vitupero. Globalmente parmi guscio coerentissimo con l'dea che Audi d' essa or vuol che s'abbia. Perplimonmi invece gli'interni. Ebbene, quel che più mi ben disponeva nel pormi innanzi i quattro anelli (l' architettonica concezione, la severa precisione orologiaia con cui s'accoglieva il conducente), parmi ora cancellato da linee sinuose e troppo levi, che indovino tirate a sviar l'occhio, ch'altrimenti esigente s'accorgerebbe di dettagli men cesellati di quel che ci s'attenderebbe. Scenografia d'effetto a blandir aspettative cui non s'ha più intenzione di corrispondere? Mah, sospendo il giudizio finquando un novello abitacolo s'offrirà a custodir le mie terga per il tempo dovuto.
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