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Renault

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  1. Mi piace molto la soluzione estetica del passaruota che termina con l'incavo per fendinebbia. In generale non è male, un grande peccato che sulla versione normale non abbiano tenuto la scritta TOYOTA in rilievo, un must di questo pick-up. Ma la vera domanda è: perché le case si ostinano a presentare auto in colori che definirei: 50 sfumature di cagata di piccione?
  2. Sapete cosa? Essenzialmente non è nemmeno brutta, ma il problema è che quella calandra NON HA SENSO, non è brutta, ma NON HA SENSO. E' come se io su una Fiat mettessi il doppio rene o come se Mercedes togliesse la stella a tre punte e ne usasse una a quattro. Semplicemente non ha un cacchio di filo logico. Mi dispiace dirlo perché alla fine non è male, ma spero non ne vendano nemmeno una, in modo tale che questo test vada male.
  3. Io son dell'idea che spesso ci sia anche poca voglia di osare. Ceh stiamo parlando di una Ferrari, non di una Panda da produrre in cinque milioni di esemplari, non dico che bisogna fare la levitazione magnetica, ma qua ormai pare che anche parlare di un frontale aerodinamico o uno spoiler leggermente più lavorato sia utopia pura. Il problema è che secondo me ormai si fa tutto a profitto e poco (nulla) per passione, abbiamo avuto auto da Formula 1 stradali tipo F40 o F50, oggi La Ferrari tenta di emularle ma, almeno a mio gusto, con scarso successo, ormai è tutta apparenza, le supercar sono tutte progettate per fare i fighi a via Montenapoleone. Sono su un gruppo di Avvistamenti di supercar su facebook, ci sono parecchi ricconi che le hanno, e direi il 70% non è mai andato in pista, o peggio, non si è mai spinto oltre i 150 km/h. Certo se vuoi vendere è questa la formula giusta, ma io son sicuro che anche se fai una Ferrari invendibile non ti resta certo sul groppone (Ferrari per dire Lamborghini, Maserati e tutta compagnia bella).
  4. Minchia! Lavorassero così i designer veri (intendo assunti con contratto dai centri stile) avremmo ancora speranza di vedere qualcosa di mai visto prima...
  5. Credo bisogna essere iscritti ad una di queste organizzazioni per visualizzarli: http://dati.mit.gov.it/catalog/organization
  6. No, se pubblicano l'autoritratto non può essere una questione di privacy, semmai è perché avranno venduto i diritti di controllare a qualche azienda privata...
  7. Qui trovi tutti gli anni dal 2002 al 2019, per la cronaca lo pubblicano ogni anno a Maggio, per l'anno precedente ovviamente: http://www.aci.it/laci/studi-e-ricerche/dati-e-statistiche/autoritratto.html Se vi serve qualche dato, qualche statistica, chiedete pure, con un amico sono anni che lo analizziamo e facciamo le comparazioni anno per anno. Inoltre ho un altro foglio excel fatto da me (con tantissime ore di lavoro) con le somme totali dei veicoli più interessanti.
  8. Fantastica la Maestro a Sessa Arunca, spero non la venda tanto presto, ad Agosto dovrei andare in vacanza in un comune confinante e magari vado a cercarla per immortalarla. Comunque un paio di dati sulle Austin da noi, provenienti dal parco circolante Italiano al 31/12/2019, dati assolutamente incontestabili visto che è basato su vetture circolanti e abbandonate NON RADIATE e presenti esclusivamente sul suolo Italiano. Le Austin Maestro sono 267 in tutta Italia. Le Austin Montego sono 920 in tutta Italia, di cui circa 106 in versione Estate.
  9. La 5 era discreta, anche io ne ho viste di molto chilometrate, addirittura su facebook uno festeggiò il milione di km con una 5 del 2008! Ma di fatto erano delle Rav4 seconda serie, sia come pezzi che come pianale, pare infatti avessero acquistato (l'originale ovviamente, non Dr) i diritti e le linee produttive del Rav4. Un vero peccato che il multijet fu montato su pochissimi esemplari, avrebbe spaccato!
  10. Ragazzi non mi son messo a leggere tutta la discussione ma ho letto un po'di articoli su stampa italiana ed estera, e sono giusto a queste conclusioni, sono dure lo so, e so che spesso faccio affermazioni che sembrano non veritiere, ma poi ne riparliamo nei prossimi anni. Per me oggi Renault è defunta. Hanno annunciato 14.600 licenziamenti (SOLO RENAULT), il giorno dopo aver preso NOVE MILIARDI di finanziamenti dallo stato Francese di cui CINQUE a fondo perduto. 14.600 Famiglie disperate, 14.600 persone che avranno difficoltà a ricominciare, 14.600 esseri umani che perderanno il futuro. Ma ovviamente la stampa li fa apparire come un numero, esattamente come i morti di covid. Hanno annunciato il totale ritiro dal Sud America di Nissan, ciò significa che partiranno, a naso, almeno cinque o sei mila posti di lavoro anche li, in uno dei paesi più colpiti dal covid e che avrebbe bisogno di ripartire, non di venire affondato ulteriormente da geni della finanza. Hanno annunciato la probabile (leggasi certa) conversione della fabbrica di Flins in un sito di stoccaggio per batterie, ciò significa che: NO CLIO NO MICRA SI ZOE Ma non solo, per un sito di stoccaggio non ci vogliono certo tre mila operai, significa che il 60 o più % verrà fatto fuori. E io non sono certo che avremo una nuova generazione di Clio, e non sono nemmeno certo Nissan sopravviva in Europa. E a proposito di sopravvivenza, hanno annunciato il totale ritiro di Mitsubishi dall'Europa, con una perdita di oltre 30 mila posti di lavoro tra produzione, vendita e indotto. Hanno annunciato il ritiro della licenza a DIECI MILA concessionari, ciò significa che solo con ciò, partiranno almeno 100 mila posti di lavoro. Hanno annunciato quasi 2 milioni di vetture in meno all'anno di produzione, tradotto faranno fuori: Talisman Megane (almeno Sedan ed Estate) Micra e mi sento di dire anche QQ ma più nel lungo periodo, quando Nissan si ritirerà totalmente dall'Europa. Hanno infine annunciato 6 stabilimenti che verranno totalmente chiusi, senza specificare quali. Tutto ciò con la scusa del covid, con la scusa che non vendono nulla, quando nel 2020 le vendite sono calate SOLO DEL VENTI PERCENTO, NON DEL 150, DEL 20%. Concludo con una considerazione: Se queste son le premesse per il futuro dell'Europa, prepariamoci a vivere nel terzo mondo ma più fresco.
  11. Questa sera finisco la prima parte del raduno, quella dello stand con le auto molto vintage. Iniziamo con un bel trittico di Alfa purosangue, tutte nel classico Rosso Alfa, che onestamente, per quanto caratteristico, non mi ha mai fatto impazzire troppo. La prima è una bella Alfa Romeo Giulia Spider, un icona degli anni '60, un classico tra i giovani benestanti, spesso presente anche nei film con Mastroianni, Sordi e co. Questo esemplare risulta immatricolato nel '66, dovrebbe essere una delle ultime se nulla mi sfugge. Passiamo alla versione chiusa, Alfa Romeo Giulietta Sprint, altra icona degli anni 50 e 60, mi son sempre chiesto perché fecero uscire prima la versione Sprint, nel '54, e poi la versione berlina, nel '55, in generale esce sempre la berlina e poi le derivate, Scelte curiose di altri tempi, questa non so quando è stata immatricolata perché sono scemo e mi son accorto solo a casa che in nessuna foto si vedesse bene la targa, che risulta tagliata a metà (scelta di posizione alquanto curiosa). Torniamo alle aperte ma con una fantastica Alfa Romeo Spider I Serie ''osso di seppia'', auto che mi piace tantissimo, un po'come tutte le spider (non amo molto la coda tronca, è un po' sfasata come design diciamo), questa ha targhe del '76, ma non è certo la prima immatricolazione, visto che all'epoca c'era già la suddetta coda tronca. Cambiamo marchio ma non colore e paese con questa estremamente affascinante Lancia Fulvia Coupe 1.3 S Rallye, esemplare che dovrebbe appartenere alla prima serie con mascherina piccola, in gran forma (come ovvio che sia) ed immatricolata nel '70. Il colore rosso scuro non mi fa impazzire, sulle Lancia ci vanno colori scuri ed eleganti, anche se son sportive. Foto venuta alquanto male per questa Fiat 600 immatricolata nel '58 in un bel turchese, dovrebbe essere una seconda serie, ovvero quella con vetri discendenti ma senza diflettori, che vennero aggiunti, se non erro, con la 600D nel '60. In compagnia di una bella moto con passeggero. Da restaurare questa bella Fiat 500C ''Topolino'' Belvedere in un colore che mi risulta molto caratteristico, con una bella ambientazione che oserei definire: da ritrovamento nel fienile. Credo comunque che qualche tempo or sono è stata sicuramente ripresa un po'di carrozzeria, è troppo ben tenuta per non esser mai stata restaurata, avendo in pratica solo una patina folta di polvere. Ora sempre per il tema piccolette, una bella italo francese che dovrebbe essere ben nota agli appassionati (è censita addirittura su targhe italiane), una Piaggio Acma Vespa 400, vettura con 400 cc che pare fosse venduta ufficialmente solo in Francia, ma che negli anni spuntano sempre più esemplari con targhe originali, questa è una di quelle, con targhe del '59. Non è la prima che vedo, la prima la vidi per strada quasi dieci anni fa, perfettamente identica ma con targhe nere francesi! Infine concludiamo il settore auto con un'alta Fiat 508 Balilla, anch'essa con targhe non originali del '46, con numerazione bassissima (ricordiamo che CE ha avuto le targhe con questa sigla solo dal 1946) e che stonano anche abbastanza considerando che la Balilla di fatto ha avuto di media numerazioni un po' più alte nelle altre province (parlando di targhe originali). Concludo questa prima parte con qualche bella moto, non sono grande esperto quindi lascio a voi l'identificazione delle stesse. Questa l'ho trovata fantastica, non so nulla di moto e ciclomotori, ma qualcosa mi dice che questa Lambretta Lui 50 CL sia decisamente rara, tra l'altro se il cartello da informazioni giuste, dovrebbe esser durata appena due anni in produzione. Questa Lambretta invece, se ho ben capito, ha fatto il giro del mondo nel 2003, come testimoniano tutti gli adesivi applicati sulla carrozzeria. ----------CONTINUA----------
  12. Infatti pare che la Levorg sia stata pensata proprio per la Svizzera, una delle poche auto pensate per quel paese.
  13. Notare come hanno solo cambiato il pianale ma non la posizione dei passaruota. Eh si, e non solo loro, viene prodotta anche da Iran Kondro. Doveva uscire di produzione nel 2020, ma a causa di queste tangenti hanno deciso di tenerla ancora a lungo in produzione.
  14. Non capisco perché dovrei pagare per una cosa che posso fare col phon in 20 minuti. Comunque solo io, rispetto alla prima serie, ne vedo quasi zero di questa?
  15. Questa dovrebbe avere il pianale paro paro alla 405 nostrana, però ricordo quella che citi, ma non ricordo quale fosse.
  16. Continuo la bella carrellata di auto presenti alla mostra. Riprendo in grande stile con un pezzo da definire quasi unico, quando l'ho vista (una delle poche auto molto antiche del quale conosco un po'la storia) non ci potevo credere, parliamo di 202 auto prodotte, e ancora meno con questa specifica carrozzeria. Di cosa parlo? Ma di questa INCREDIBILE Siata Daina Convertibile Farina immatricolata nel 1952 come dice la targa oro ASI. Una fantastica convertibile prodotta dalla carrozzeria Farina sulla base della sportiva abbastanza nota (ma molto rara) del marchio defunto Siata. Veramente ma veramente fantastica, lascio ai più esperti identificare meglio le particolarità, cercando un po'sul web non ho trovato informazioni su questo specifico esemplare, che sembra essere totalmente inedito. Ora andiamo su qualcosa di più canonico ma dal mio punto di vista fantastico, anche considerando che è la prima Lancia Aurelia B20 che vedo, questa dovrebbe essere una IV Serie essendo stata immatricolata nel '56, colore grigio che le da un fascino che oserei dire, è sopraffino. Una fantastica Fiat 1100/103, che a naso mi sembrava particolare, e difatti cercandola è risultata una delle primissime immatricolate nel '53! Esemplare di un colore estremamente tipico, dovrebbe trattarsi dell'allestimento N, ovvero normale, ma non ne ho l'assoluta certezza. Non vi basta una Siata? Eccone un'altra. Un'affascinante Siata Fiat 1300 TS Coupe by Michelotti, non ne so molto, ma non credo sia stata fatta in molti esemplari, questo è immatricolato nel '64. A mio gusto devo dirvi la verità, non mi fa impazzire come interpretazione, forse un po'troppo anonima. Per ora chiudo con una particolare Fiat 2300 S Coupe immatricolata nel '63, che non si presenta in condizioni da concorso, ma proprio per questo è particolarissima, difatti credo sia conservata. Non ho certezze sull'originalità del colore, a mio avviso comunque molto bello. ----------CONTINUA----------
  17. Non possono essere quelli visto che sono quasi perfettamente sovrapponibili agli originali, forse il paraurti troppo grosso?
  18. Non sono capacissimo a fare le versioni molto sportive, e poi c'era la TI. In ogni caso ho finito da qualche giorno il fatidico ulteriore restyling. Ecco a voi l'Alfa Romeo 135 (1988-1993), pesantissimo restyling di Arna con elementi 164 (ho pensato che puntare su un family con l'apprezzatissima ammiraglia, avrebbe dato nuova luce all'Arna, anche coniugandolo con un radicale cambio di nome). Cambiano quasi tutti i lamieratti, certo non sarà tutta sta modernità, ma a me piace tantissimo. Ah piccolo appunto, la targa posteriore appoggiata sul portellone liscio è volutamente così.
  19. Personalmente reputo a mio gusto Rio attuale una delle più belle segmento B presenti a listino, con questo leggero restyling rimane quasi invariata, il che è un piacere per me. In futuro mi piacerebbe prenderne una allestimento top, magari bianca o blu e possibilmente benzina.
  20. Ragazzi mi sento di fare un paio di specificazioni, purtroppo son costretto a cadere nella politica ma è necessario per comprendere il contesto della produzione Iraniana. Recentemente l'ONU ha deciso di punto in bianco di creare delle sanzioni contro l'Iran riguardo le esportazioni e importazioni da paesi ONU, in quanto paese non facente parte delle nazioni unite (si una specie di tangente mafiosa del tipo: o sei con noi, o ti mettiamo nella merda). Saipa, a causa di queste ultime ha dovuto togliere di produzione mezzo listino, in primis non arrivano più le Kia (arrivavano in CKD dall'Europa pare), poi era anche distributore di auto cinesi, che sono state TOTALMENTE eliminate. In pratica si son trovati che possono costruire solo cose proprie o con pianali che hanno acquistato. Per quanto riguarda la 206, la sedan è sviluppata totalmente da loro sin dagli esordi, difatti era Peugeot Europa ad utilizzare le licenze cedute da Saipa per produrle in altri paesi, invece la 206 normale pare che da quando sia uscita di produzione anche in Argentina, hanno comprato tutti i diritti di produzioni, facendo metà e metà con società di produzione di ricambi. Per quanto concerne l'Attrage infine, è solo ispirata, il pianale TEORICAMENTE dovrebbe essere totalmente Saipa, non escludo però che possa essere derivato da quello della Rio Sedan, per agevolare la produzione sulle linee di montaggio.
  21. Assolutamente no, attualmente Saipa offre a listino: Saipa Quick, modello con pianale sviluppato totalmente da loro. Saipa Pride, modello entry level, costa circa 4900 dollari, ed è ancora vendutissima in Iran, ovviamente pianale Pride prodotto in Iran. Saipa Runna, un rebadge e restyling della Peugeot 206 Sedan, con pianale prodotto da loro, che utilizzano anche per la produzione della Peugeot 206 normale. Saipa Peugeot 405, eh si, è la nostra Peugeot 405 un po'ristilizzata. Ce ne sono anche altre, ma le più importanti sono queste.
  22. L'azienda Iraniana Saipa ha presentato da qualche tempo questa nuova berlina di segmento B totalmente sviluppata da loro, compreso il pianale. E'prodotta sulle linee produttive della vecchia Kia Rio Sedan. Non c'era ancora il topic, ma essendo io un grande appassionato di queste robe, e considerando che questo modello è importantissimo per Saipa, in quanto è un modello creato a causa delle grandi tassazioni ONU (alla faccia del buonismo) per le importazioni ed esportazioni, anche solo dei pianali dal e per l'Iran. Io la trovo molto gradevole devo dire, costa l'equivalente di 9000 dollari.
  23. Questa volevo farla anche io, però con un mio amico ci siamo resi conto che si sovrappone eccessivamente a 208 seconda serie. Il posteriore in ogni caso è gradevole, sopratutto i fari, estremamente moderni.
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