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Tony ramirez

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  1. ho visto solo il nuovo Lettering, la nuova calandra ma non lo scudetto
  2. non so cosa si vedrà lunedì, ma non credo si vedrà ciò che ho visto io.
  3. Ho avuto modo di sbirciare qualche anticipazione. Rimarremo piacevolmente sorpresi, non saranno dei semplici rebadge. Molti spunti dal passato ma rivisti in chiave molto attuale, mi viene da dire molto avanti rispetto a ciò che si vede oggi sul mercato (almeno per quanto concerne gli interni) Spunti da Dialogos come, Trevi e Beta come interni. Esterni molto 037 e Delta. Se ho tempo faccio degli schizzi. Alcuni spunti di ciò che vedremo
  4. In realtà cambiava tutto il tunnel centrale comprendendo bracciolo che terminava con bocchetta per i posti posteriori.
  5. Paradossalmente Tempra e Regata dissimulavano molto meglio la derivazione dal Tipo e Ritmo nonostante mandassero le stesse identiche porte
  6. Praticamente avrà lo stesso fascino che nella carta dei cocktail ha il Bloody Mary
  7. Se intendiamo le vetture per ciò che dovrebbero essere la Marea era perfetta. Una vettura delle giuste dimensioni, con degli ottimi motori, dotazioni di sicurezza, ampio bagagliaio, comfort buono, design pure. Il punto è che questa mentalità andava bene fino agli inizi degli anni 80 ed infatti Fiat era primo costruttore in Europa. Mio padre ebbe sia la Regata che la Marea (entrambe berline). Ebbene la Marea era la stessa vettura onesta che fu la Regata 20 anni prima con ovvi aggiornamenti di design e dotazioni. Ma nulla di più, la Fiat all'epoca non capì che il mercato si stava evolvendo e continuava a proporre auto più che buone per la classica famiglia Torinese modello. (2 genitori, due figli, stipendi medi, un mutuo... ecc). Ma alle soglie del 2000 il cliente chiedeva qualcosa in più, brand, immagine, ecc.. la Marea non aveva queste qualità (che a ben pensarci sono superflue ai fini del prodotto automobile vado da A a B nel migliore dei modi).
  8. Il vero problema di Marea, (e di Fiat) è che propose una seg. C col 3 volume spacciandola per erede di Croma. In un colpo solo scese di due segmenti. per altro la differenziazione tra Marea e Bravo/a era molto più sottile che su Tempra/Tipo. mentre per Tempra si mantennero solo le porte di Tipo (anche gli interni erano totalmente differenti), per Marea la differenza si limitava al paraurti anteriore e la calandrina. Un pò poco sinceramente. Per quanto a mio giudizio fosse una bella auto (se guardata singolarmente) non poteva reggere il confronto con la concorrenza dell'epoca.
  9. purtroppo a livello stilistico non mi fa impazzire, e lo dico da fan di Volvo, davanti mi ricorda un prototipo di piccola Fiat.
  10. ma infatti è quello che penso anch'io, il punto è dove ha fatto sti 1000 km?
  11. però qualcosa non mi torna in questa faccenda del mulo della 500 x abarth. Da quando i muli test vengono fatti girare in versione esteticamente definitiva? generalmente avrebbe avuto almeno essere wrappata con le pellicole optical se non addirittura con i camuffi vero e propri. Questa come ha fatto a fare 1000 e rotti km senza essere stata minimamente paparazzata? Boh
  12. Hai miei occhi di bambino (4/5 anni) la Duna era la versione in scala ridotta della Thema.
  13. Col senno di poi ci è andata benissimo, c'era un bel rischio di Almera...
  14. Buongiorno amici, ho provato ad immaginare la prossima piccola di casa Lancia. Come moda vuole è un piccolo crossover (anche se so che la prossima Ypsilon non sarà un SUV) Anyway base CMP di Stellantis e misure analoghe a DS3 Crossback.
  15. eppure queste cose terribili (che non ho mai messo e mai metterò) salvavano i fianchi delle auto. La mia Mini di fianco è mitragliata perché i monocellulari quando scendono dalle auto se ne fottono delle macchine altrui.
  16. Dovrebbe essere così... ma così non è, esperienza di prima persona quando nei lontani anni 90 acquistai 4 cerchi in lega di Marea Weekend smontati da una Marea Weekend demolita che montava ponte anteriore e impianto frenante Alfa romeo. mi ricordo che il tutto fu fatto in fretta e furia. Per inciso quello demolitore non esiste più
  17. che se vogliamo essere ancor più precisi quelle bocchette derivavano dalla 33 ultima serie 😁
  18. Potrebbe sembrare un domenica mattina qualsiasi, c'è un bel sole, il cielo è sereno ma per me non si tratta di una domenica qualsiasi. Oggi incontrerò quello che per me è il Freddie Mercury del design automobilistico. Sogno questo incontro da almeno 25 anni ovvero da quando la Fiat barchetta fu presentata alla stampa nel lontano 1995 e rimasi folgorato dal suo design, avevo 15 anni e cominciai a tappezzare la mia stanza dei vari poster che trovavo su vari Quattroruote e simili. Qualche tempo dopo riuscii a comprare la barchetta e per molto tempo fu la mia unica auto, poi diventò la seconda auto, quella da tenere in garage ed usare solo in alcune occasioni. Da quando la comprai il mio sogno fu quello di farmela firmare da chi tracciò quelle meravigliose linee, fluide, mai arroganti, iconiche. Per una serie di coincidenze che sono spiegabili solo in maniera irrazionale ma trovano spiegazione nel modo delle vibrazioni cosmiche, questa domenica lo incontrerò. Preparo il pennarello, tiro fuori la barchetta dal garage e mi avvio verso casa sua, sono emozionato come se uscissi con Sabrina Salerno... porto con me anche le tavole del mio ultimo lavoro, il restomod elettrico della barchetta che nel frattempo grazie al web, ha fatto il giro del mondo e di cui ho ricevuto i sui personali complimenti. Suono il citofono, mi risponde la stessa voce gentile con cui qualche giorno prima ho combinato l'incontro per telefono e non fu una breve chiacchierata ma anzi mi stupii di come avessimo trascorso un'ora a parlare d'auto, di design, di storia dell'auto. Un'ora a parlare di design con Zapatinas... il cancello si apre e viene fuori questo signore sportivo, energico, cordiale. Stretta di mano e mi invita a mettere la barchetta giu in cortile. Mi apre il garage e sono folgorato dalla quantità di tavole originali appese alle pareti. C'è un pezzo importante della storia dell'auto moderna, si va dagli studi preliminari della barchetta, la 145, la 147, e poi tutte le BMW disegnate insieme a Bangle (come le Alfa). Davanti ad un buon caffè trascorriamo due ore a parlare di aneddoti, sul design della barchetta, delle Alfa, di quanto non si possano guardare le BMW e le Merceds odierne, di personaggi (Cressoni, Gandini, Cantarella...). Mi sento proiettato in un film, sto parlando con Zapatinas di tutto ciò che non ho mai saputo ma ho sempre immaginato, cosa accadeva dietro le quinte di un mondo che adoravo. Il tempo è finito, è ora di salutarci, mi firma la barchetta (anche se non capisce il perché ci tenga così tanto). è stata una delle giornate più belle della mia vita.
  19. beh no, intanto perché la Cx aveva la terza luce, ma sopratutto no perché la cx aveva la ruota posteriore coperta. la gamma oltre ad avere il volume di coda simile ha anche la cromatura di profilo molto simile.. ma è chiaro che sono impressioni
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