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Uomo dell'Ovest

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  1. Non so se sia già stato postato, ma se avete 5 minuti leggete questo articolo del centro meteorologico Lombardo. https://www.facebook.com/CentroMeteoLombardo/posts/1863664617103647/ A voi: RIDUZIONE DEL TRAFFICO VEICOLARE IN EMERGENZA COVID-19 E QUALITÀ DELL’ARIA A MILANO: UN’ANALISI RAGIONATA Alla luce della massiva riduzione del traffico veicolare delle recenti settimane (fino a -90% da fine marzo 2020), questo articolo cerca di stimarne l’impatto sui principali parametri di qualità dell’aria monitorati in area urbana (Fonte dati: ARPA Lombardia). Buona lettura. Come primissima cosa desideriamo mettere nero su bianco un’impressione, che in quanto tale è soggettiva ma troviamo sia condivisa da molti. Per quanto le occasioni di vita all’aperto siano state ridotte ai minimi termini, durante una passeggiata* in città (*solo se giustificata, sia chiaro!) si avverte un “senso di pulito” da fare invidia alla piccola Heidi. Vuoi forse per la quiete, vuoi per l’atmosfera primaverile cavalcante, vuoi per l’azzeramento della maggior parte delle fonti d’odori fastidiosi, i nostri sensi gioiscono d'emozioni normalmente estranee al contesto cittadino. Surreali peripatetici di quartiere, ma in pace olistica. Orbene: ARPA Lombardia non è provvista né di “puzzometri” né di centraline per la stima dell’esperienza psico-fisica, dunque l’analisi che segue è algida per definizione e va giudicata esclusivamente per quello che propone: i crudi numeri. “Eh ma lo sente anche mio cuggino che l’aria è più pulita.” Ok, è verosimile, anche perché “l’inquinamento” che noi più percepiamo è quello grossolano, ad esempio le polveri sollevate in aria da qualsiasi corpo in movimento (si pensi all’enorme quantità di particelle sollevate in aria dal transito di un camion). Ma attenzione. L’inquinamento più subdolo, purtroppo, è quello che sfugge al nostro naso e ai nostri occhi. E quello è indagabile solo strumentalmente. Parlando di qualità dell’aria in contesto urbano, è doveroso ricordare che le condizioni meteorologiche e la stagionalità sono fortemente impattanti. A parità di altri fattori, la concentrazione media di inquinanti atmosferici in aprile non è paragonabile a quella di febbraio, che – a sua volta – differisce da quella di dicembre. Motivi? Diversa radiazione solare, diverso regime di ventilazione nei bassi strati, diversi moti verticali, diverso impatto delle sorgenti antropiche (si pensi ai riscaldamenti!). Per questa ragione ogni valutazione che voglia ponderare le anomalie correnti rispetto alla consuetudine deve tenere conto l’importanza assoluta di relazionare periodi d’acquisizione identici. Febbraio 2020 va confrontato con i mesi di febbraio del passato. Marzo 2020 va confrontato con marzo 2019, marzo 2018, etc. Non ha senso paragonare i dati di marzo con quelli di gennaio e febbraio. E viceversa. Ciò precisato, abbiamo allegato una serie di grafici che confrontano l’andamento dei principali parametri di monitoraggio per MILANO (dati medi urbani aggregati), acquisiti negli ultimi cinque anni per il periodo 15 febbraio → 31 marzo. GRAFICO #1) Polveri sottili PM10 – media giornaliera L’andamento del 2020 risulta sostanzialmente in linea con le annate precedenti, a parte il 2017 che vide la seconda parte di febbraio e la decade centrale di marzo particolarmente densa di polveri fini per questioni meteorologiche (accumulo per stasi alto-pressoria). Non si nota, dunque, uno scostamento apprezzabile per il 2020: né nella media complessiva del periodo d’osservazione, né sui picchi. GRAFICO #2) Polveri sottili PM2.5 – media giornaliera L’andamento del 2020 risulta migliore di circa un 20% rispetto alle annate precedenti, che - fatto salvo il 2017 – si dimostrano molto stabili, con media del periodo pari a circa 30 µg/m³. Rispetto al PM10, quindi, nelle misure del PM2.5 emergerebbe una leggera evidenza di miglioramento. GRAFICO #3) Biossido di azoto (NO2) – media giornaliera GRAFICO #4) Biossido di azoto (NO2) – massimo giornaliero L’andamento del 2020 risulta migliore di circa un 25-30% rispetto alle annate precedenti, sia nei valor medi sia nei picchi orari. Tra tutti i parametri indagati, è senz’altro quello dove la variazione è più percepibile. La letteratura scientifica, del resto, ci dice che il traffico veicolare impatta in maniera apprezzabile sulle emissioni degli ossidi di azoto, dunque i numeri sembrano confermare la tesi. Si noti come sia la concentrazione media di particolato, sia di biossido d’azoto, osservino un lieve ma progressivo calo nella transizione dall’inverno alla primavera, fenomeno che trova giustificazione dal minore “ristagno” d’aria in sede padana, man mano che ci avviciniamo alla stagione calda. I mesi più critici in tal senso sono dicembre e gennaio. L'aumento delle temperature medie, inoltre, riduce la frazione percentuale (notevolissima!) di inquinanti prodotti dagli impianti di riscaldamento. GRAFICO #5) Ozono (O3) – media giornaliera Per questo parametro abbiamo solo quattro anni, ma sono sufficienti a evidenziare che il trend del 2020 segue quello degli anni passati. Nessun miglioramento, dunque, anzi un lieve peggioramento. Si noti come la curva della concentrazione media di Ozono troposferico cresca di pari passo con l’aumento stagionale della radiazione solare (inquinante “fotochimico”, a massima attività nei mesi più caldi). Per completezza, alleghiamo le mappe riassuntive giornaliere della distribuzione di PM10, PM2.5 e NO2 in regione. Per quanto riguarda il PM10 noterete un picco interessante attorno ai giorni 28-29 marzo, che trae origine dall’avvezione orientale in sede padana di polveri e aerosol salino, che – specie in Piemonte, per stau – ha determinato addensamenti locali notevoli. Analoghe oscillazioni si notano nella concentrazione quotidiana di PM2.5, a testimonianza di quanto le sorgenti del particolato (antropiche e naturali) siano molteplici, molto variabili anche in tempi brevi e dunque d’indagine complessa. Ben più stabile, invece, il trend del biossido d’Azoto, che per eccellenza ha sorgenti nei processi di combustione (traffico veicolare, riscaldamenti, industrie). CONCLUSIONI 1) E’ oggettivamente difficile ponderare gli effetti delle recenti misure restrittive (crollo del traffico veicolare e di parte dell’attività industriale) sulla qualità urbana dell’aria. La quantità (la densità) dei dati raccolti è modesta, i parametri indagati sono comunque pochi, l’impatto estremo delle condizioni meteorologiche ostacola il giudizio assoluto dei numeri e la stagionalità altera i rapporti causa-effetto tra gli inquinanti primari e secondari. Si pensi a tal proposito che alcune sostanze organiche, a temperature primaverili, migrano in forma gassosa e dunque sfuggono all’indagine, non partecipando più alla composizione dei particolati. Pertanto: ogni studio a riguardo, per quanto rigoroso nelle intenzioni e nei metodi, palesa grossi limiti. 2) E’ noto che il traffico veicolare è soltanto una tra le numerose sorgenti antropiche di inquinamento, che hanno radici profonde in una sterminata sequela di attività umane (es. gli allevamenti intensivi, per citarne una spesso sottovalutata). L’andamento dei grafici allegati parla abbastanza chiaro: una riduzione – pur esageratamente massiva! – del traffico veicolare impatta in modo percentualmente modesto, quando non nullo, almeno per quanto misurato e misurabile dalle centraline ARPA preposte all’indagine, che però sono proprio quei dati che si impiegano per prendere decisioni importanti (si pensi alle iniziative di blocco del traffico). Si rinforza, quindi, la necessità di intraprendere politiche di contenimento degli inquinanti che siano strutturali, ossia orientate alla tutela delle emissioni a tutto tondo, a ogni livello. 3) Adoperarsi per contenere (o, meglio, ottimizzare) il traffico veicolare, a prescindere da qualsiasi considerazione circa la qualità dell’aria, è sempre e comunque un BENE assoluto per la nostra salute fisica e mentale. E’ un atto collettivo di civiltà. Il discorso può essere facilmente esteso a qualsiasi argomento che tratti l’impatto ambientale dell’uomo sulla biosfera, la salvaguardia della biodiversità e lo sfruttamento sostenibile delle risorse. ☏ iPhone ☏
  2. Bellissima anche questa, secondo me. Non mi piaceva per niente invece il restyling, con il nuovo nome CLC. Il problema di queste auto, per chi volesse metterne una in garage come auto particolare da tenere e usare poco, è che a benzina sono praticamente introvabili. ☏ iPhone ☏
  3. L'ho avuta a noleggio a Ibiza 4 anni fa. Era il restyling della tua in allestimento base (penso) con il 1.2. Sarà che ero in vacanza, ma ne ho un bel ricordo. Non ci feci chissà che viaggi, ricordo però un bel motore vispo, molto più del 1.4 8v della mito che avevo al tempo. Poi era simpatica da vedere. E con il freno a mano si girava subito ?
  4. Certamente dal punto di vista collezionistico un orologio mai indossato e conservato "come nuovo" ha un valore maggiore di uno usato quotidianamente. Parallelamente si può fare un discorso filosofico secondo cui, nel momento in cui si acquista un "segnatempo" più che un orologio, i segni di utilizzo e l'ingiallimento del quadrante possono considerarsi fedele forma di misura del trascorrere del tempo. Ma qui siamo proprio su un piano astratto.
  5. Non ha avuto successo, ma a me piaceva moltissimo anche la Compact, quella con i fari sdoppiati. Secondo me è invecchiata benissimo, meglio anche della coupè. Questa ha un prezzo da capogiro, ma è bellissima. Non gli darei sicuramente 18 anni. https://www.autoscout24.it/annunci/bmw-325-ti-compact-mpack-pelle-tetto-gancio-sedrisc-benzina-nero-2fee0b57-27df-401c-aa12-f7fffdadb9f7?cldtidx=1&cldtsrc=listPage
  6. Sicuramente, rispetto al modello originale, hanno pensato MOLTO anche al normale utilizzo su strada. Ma questa defender è stata fin troppo velocemente bollata come suv qualsiasi a causa del suo design moderno. Se non erro anche la Campagnola aveva telaio a scocca portante e sospensioni indipendenti, e non era propriamente un suv.
  7. Lo sanno anche i muri che le rilevazioni sugli ibridi Toyota di 4ruote sono poco veritiere. Neanche l’utente più smanettone riesce a fare meno di 18,5/19 km/l con la yaris. Con un modello ormai al tramonto. E parliamo di sistema inutilmente complicato? Quello di Toyota? Qui siamo quasi al ridicolo
  8. Guarda che c’è la certezza! Chi è esente dal bollo “standard” in automatico è esente anche dal superbollo. https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/pagamenti/addizionale-erariale-sulle-tasse-automobilistiche-c.d.-superbollo-/schedainfo-versamento-superbollo Per quanto riguarda il reddito, se non supera i circa 2800/2900 annui, risulta a carico del familiare che quindi beneficerà dell’esenzione. ☏ iPhone ☏
  9. Il discorso della casa non c’entra niente perché infatti le agevolazioni di ristrutturazione prevedono un tetto massimo. E infatti se uno fa 48.000 euro di lavori in un bilocale praticamente se lo paga a metà, se un altro fa un milione di lavori, il suo risparmio è del 5%. Non c’è un’agevolazione totale e senza limiti come quella del superbollo (che c’è, se sei esente dal bollo non paghi nemmeno il superbollo). A me personalmente non frega niente se uno si prende l’auto in zona superbollo. Secondo me andrebbe posto un tetto alternativo a quello della cilindrata. ☏ iPhone ☏
  10. Ma cosa c’entra??? La condizione di disabilità, oltre agli altri, porta una marea di problemi economici. Bisogna magari rifare i mobili di casa, addirittura magari alcune parti esterne... e tra le altre cose magari c’è necessità di cambiare auto. Ora, la legge viene incontro con le agevolazioni. Ma se con la 104 vai a comprarti un’auto in zona superbollo, lo fai per un tuo sfizio! Vuol dire che non hai bisogno degli aiuti finanziari, che a questo punto bisogna tenere ben distinti da quelli dell’assistenza sanitaria. Che se disgraziatamente un milionario finisce in sedia a rotelle e si fa fare l urus o la FF con i comandi per disabili, il superbollo se lo paga come chiunque altro... non sta allestendo il doblò o il caddy con la pedana... ☏ iPhone ☏
  11. Cos’è, il porto franco del forum? Di là appena scrivi la parola “centralina” c’è quasi il ban, di qua va bene andare in giro col 125 2t da 30cv che però a libretto ne ha 15 perché “così fan tutti”... poi magari anche con lo scarico modificato... Il tutto in una discussione dal titolo “prima moto” ☏ iPhone ☏
  12. La titanium l’avevano tolta da listino quasi subito... non so se è durata 6 mesi. ☏ iPhone ☏
  13. Quello un po’ tutti i motori... seguo un canale YouTube dove, tra le altre cose, fanno molte prove al banco. Il tutto è finalizzato alla modifica dei valori della centralina ma, lasciando perdere questo aspetto, mostrano sempre la rullata dell’auto originale. Su tutte le auto euro 6, siano benzina, Diesel, turbo o aspirate, ai bassissimi regimi (fino a 2000 giri circa) c’è un buco di coppia enorme! Poi i valori raggiungono il dichiarato, però queste normative tappano tantissimo... ☏ iPhone ☏
  14. Secondo me molti giudizi sono condizionati dal fatto che ormai, a livello di aspirati, si conoscono solo i piccoli 1.2-1.4 dei segmenti A e B, progetti generalmente molto datati. L’offerta, per le cilindrate più alte, è praticamente zero. Io con il 2.0 Mazda mi sto trovando bene, è solo questione che ormai non si è più abituati a guidare motori aspirati: l’esperienza di guida (e i giudizi) sono tarati sullo standard turbo. Così il fatto di avere un motore con meno spinta in basso diventa automaticamente un difetto. Però quando il DSG della golf scala perché devo fare un sorpasso e il motore schizza a 4000 giri, a quel punto la situazione è opposta: con il turbo, sembra di non averne se paragonato al 2.0. Eppure di questo punto non sento mai parlare. Perché ormai ci si è scordati di come va un aspirato aggiornato. Ed entrambi hanno 122cv montati su auto che grossomodo hanno lo stesso peso. La Mazda consuma meno, ma ci sta essendo il progetto più nuovo, mild hybrid, disattivazione cilindri ecc. Purtroppo i motori aspirati a listino, per la maggior parte sono prodotti dedicati al risparmio sul prezzo d’acquisto, vecchi e non paragonabili ai moderni piccoli turbo. Il 1.4 8v di mito era abbastanza un disastro, probabilmente uno dei peggiori piccoli aspirati in circolazione (il 1.2 sempre fiat è migliore). Oppure mi viene in mente l’immondo motore aspirato che aveva la chevrolet spark. Normale che se si ha il ricordo di motori del genere, l’equazione aspirato=schifo viene automatica. ☏ iPhone ☏
  15. In effetti la mia mito era blu e la mia attuale 3 è rossa [emoji1787] ☏ iPhone ☏
  16. Non è che lo spazio dietro SEMBRA poco per via della linea e quant’altro... dietro è piccola e stop [emoji1787]. Sulla mito c’era più spazio per testa e gambe, non sto scherzando. Poi va beh, se dietro deve starci un ragazzino problemi non ce ne sono. Il bagagliaio (che era stato demonizzato) invece è bello grande. Comunque, per informazione, Mazda Italia conferma che il 2.0 150cv è lo stesso motore 2.0 122cv “con una diversa gestione elettronica” (cit.). Ho idea che questo motore sia stato tappato per non dar troppo fastidio, come pura potenza, allo skyactiv X. D’altronde la vecchia 3 aveva lo skyactiv-G da 165cv. Senza l’aiutino ibrido da 8 cv... se 2+2 fa 4... ☏ iPhone ☏
  17. Questi sistemi non contribuiscono (se non in modo assolutamente impercettibile) alla motricità dell’auto. La mia dovrebbe essere accreditata di circa 8cv, ma da quanto si evince nel display di bordo la batteria fornisce energia per far funzionare tutti i gingilli dell’auto, dai fari al clima, ai vari sensori/telecamere che sono sempre attivi. Non pensate di trovarvi 50nm di coppia in più nella guida normale [emoji28] ☏ iPhone ☏
  18. D’accordo dove lavori... dove lavoro anche io ho il finanziamento allo 0,5%... ma generalmente, senza convenzioni e con assicurazione sullo stesso, è poco probabile che in banca il finanziamento sia più conveniente rispetto a quello delle case automobilistiche. Più in generale sono d’accordo sul non demonizzare i finanziamenti; ci sono pro e contro, ma formule come quella vw non sono male... ☏ iPhone ☏
  19. Molto poco probabile che un finanziamento di una banca sia più conveniente di quello che trovi in concessionaria. Quello conveniente è il mutuo. ☏ iPhone ☏
  20. Probabilmente la scala da sola adotta soluzioni più pratiche e intelligenti (si, anche dell’alberoh in kabbonio) di tutte le auto dei partecipanti alla discussione... Eh però ha le lucine quindi di base è un’auto triste per allocchi che abboccano... ☏ iPhone ☏
  21. Ufficiale no, solo il prezzo. Su alcuni siti dove sono presenti i listini delle auto (tipo drive k) mi dice 116 g/km (come il 122cv) e accelerazione in 9,4s. [emoji848] ☏ iPhone ☏
  22. Dal primo Gennaio, entra a listino una nuova declinazione dello skyactive-g, da 150cv. Probabilmente non sbagliavo dicendo che il 122cv sembra un po' tappato elettronicamente... Poi magari sono completamente fuori strada e cambia tutto, però... Qui il nuovo listino, con relativi aumenti
  23. Mah secondo me quello è un non problema... chi vuole più potenza va direttamente sulla abarth. Poi si, ci starebbe qualcosa sui 90-100cv ma penso che sia un qualcosa in più che porterebbe poco o nulla come benefici. Più che altro per me rimane un mistero come faccia a vendere un’auto con una posizione di guida del genere, ma è un altro discorso [emoji28] ☏ iPhone ☏
  24. Si beh record di vendite dove... dove la gente va in giro in 3 sul motorino senza casco? Nel paese delle revisioni di mio cugggino? O fanno record di vendite all’estero? Qui farebbe ancora record di vendite la vecchia panda ☏ iPhone ☏
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