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panbasileus

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Tutti i contenuti di panbasileus

  1. Nuovo (classico) stilema del frontale con calandra munita di "calice" ????? \____Y____/
  2. Ben venga un oggetto del genere in un'epoca di elettrodomestici elefantiaci. Viva il piacere di guida, viva tutto ciò che sfugge all'omologazione!
  3. Direi che si tratta di una riedizione della Croma, anche se è pur vero che il montante C è un tantino tormentato :)).
  4. Beh, ricordiamoci che è un progetto dell'anno 2000, fatto due anni dopo la Dialogos, indicando un stile decisamente meno retrò, pur volendosi mantenere nella scia degli stilemi Lancia. La calandra piena, i giochi di volumi allora apparvero decisamente innovativi e raffinati, senza essere stucchevolmente retorici. Il Centro stile Lancia dimostrò di voler esplorare diversi filoni estetici in quegli anni.
  5. Perché bidone? Si richiama all'Aprilia senza tuttavia cadere nel retrò, l'ho sempre ritenuta un esempio di pulizia stilistica. La Lancia Nea era ideata per la guida autonoma, in grado di di azionare i freni in modo indipendente e di evitare gli ostacoli. Montava il 1900 jtd con trazione integrale ad inserimento automatico, quattro ruote sterzanti e freni a disco del tipo Brake by Wire, gestiti elettronicamente e senza l’ausilio di un circuito idraulico.
  6. Felicissimo che in barba alle mode, al marketing imperante, ai casermoni su ruote, Morgan perseveri nel proporre un veicolo fatto per divertirsi nel vero senso del termine.
  7. Il problema è che Lamborghini è sinonimo di innovazione radicale e spinta. E Countach è la Lamborghini sbalorditiva per antonomasia. Una vettura con lo stesso nome esclamativo avrebbe dovuto riprenderne lo spirito di decisa rottura con stile radicalmente nuovo e non una citazione in retrospettiva, che è il tradimento del nome stesso. Come se il futurismo di Marinetti rinascesse scrivendo i testi nella stessa maniera di 100 anni fa. Qui è soltanto la dimostrazione di mancanza di idee e di stanchezza stilistica. Dov'è finito il coraggio? Sepolto dal marketing?
  8. Brand, cluster, heritage, progressive, luxury, gender free, game changer, challenging, premium pronunciato "primium" quasi fosse un termine anglosassone e non latino. Quanti anglismi non necessari per un marchio che vuole essere il culmine dello stile italiano. Internazionalità non vuol dire solo lingua inglese, a mio parere. Ha dimenticato le innovazioni della lancia Lambda, dell'Augusta e della Aprilia, vabbé. Abbiamo ben chiaro che per il momento ci sarà una Ypsilon e il futuro è elettrico. Aspettiamo la fine dell'anno, è già molto rispetto a un anno fa.
  9. Stellina era il nome di una Autobianchi degli anni '60, una piccola, meravigliosa, spider sperimentale con i fari in stile Thesis : https://it.wikipedia.org/wiki/Autobianchi_Stellina Chissà se Landini ne conosce l'esistenza.
  10. Eccellente notizia, Le fregate FREMM italiane dopo USA e Egitto stanno riscuotendo un successo mondiale e hanno definitvamente surclassato le cugine francesi!
  11. Almeno han provato a creare qualcosa di diverso con la nuova grafica della calandra, e il risultato è apprezzabile. Avrei preferito che riprendessero il classico Blu Lancia, tuttavia, invece di inventarsi un Blu Elegante.
  12. La mia è una High grade F del 2006. Uno spasso di automobilina. La terrò vita natural durante, se mi sarà possibile.
  13. Adoro incondizionatamente! E auspico un ritorno del marchio in Europa. Per me una Copen spider (ne ho già una, meglio abbondare), e poi assolutamente la HIjet Jumbo Sporza (basta il nome LOL)
  14. Delle tre proposte direi la seconda, anche se sono molto combattuto. Sui due stemmi, non si potrebbe usare l'emblema classico per le versioni da gran turismo e quello anni '60 per le HF?
  15. Non è una Alfa Romeo, ma la Carcerano Triagmos, un esercizio di stile del 2001. http://www.archivioprototipi.it/carrozzieri/carcerano/triagmos.html
  16. Sembrerebbe una citazione delle celebri Alfa Romeo B.A.T. di Bertone, vedremo.
  17. Un gran peccato davvero, e lo dico da felice possessore di una Dahiatsu Copen del 2006, auto godibilissima, affidabile e divertente come poche ad onta dei soli 87 cavalli.
  18. Essendo solo ai preliminari dello sviluppo di stile immagino che sarebbe stata migliorata, magari con un montante posteriore un po' più personale.
  19. Ho apprezzato davvero molto questo volume e l'ho divorato in pochissimi giorni (sono abituato per professione e passione a leggere classici di filosofia antica e relativi commentari, oltre che di storia bizantina, quindi il libro non mi è parso un mattone). E' vero che lo stile di Fumia è più colloquiale che da scrittore, e spesso sembra raccontare più che scrivere, come quando si concede excursus più o meno lunghi, tuttavia apprezzo l'umanità del personaggio che ne viene fuori, con tutti i pregi e difetti del caso. Ne esce il ritratto di un uomo appassionato del suo mestiere, che vive in modo quasi viscerale. I capitoli sulla 164, sulla y e sulla Dedra 2 sono delle vere e proprie chicche, e il libro è una miniera per gli appassionati come me delle proposte di stile scartate (molto, molto interessanti quelli delle varianti per la Lancia k e della y coupè).
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